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Mondo Di Vino
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[04/10/2009, 20:27] La petizione in difesa del Chiaretto
PETIZIONE
in difesa del vero vino rosato

Al Presidente della Commissione Europea - Bruxelles
Al Parlamento Europeo ? Segreteria Comitato sulle Petizioni - Bruxelles
Al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Roma

Appreso che:
? la Commissione Europea, nell?ambito degli interventi applicativi del Regolamento n. 479/2008, intende autorizzare la pratica del taglio dei vini da tavola bianchi e rossi;
? il Consorzio Tutela Vini Bardolino doc e il Consorzio Tutela Vini Garda Classico doc hanno espresso la loro contrariet? all?introduzione di tale pratica vinicola nell?ordinamento europeo (i disciplinari di produzioni delle denominazioni di origine controllata Bardolino e Garda Classico prevedono entrambi la tipologia Chiaretto, di colore rosato, ottenuta dalla tradizionale breve macerazione delle bucce: tale pratica, nell?area del lago di Garda, territorio di pertinenza dei due citati Consorzi di Tutela, ? documentata almeno sin dalla seconda met? dell?Ottocento);

ritenendo i sottoscritti che, qualora il Regolamento sulle pratiche enologiche consentisse la produzione e commercializzazione di vini di colore rosato ottenuti da miscele di vini bianchi e rossi
? verrebbe snaturata la tradizionale caratterizzazione dei vini rosati
? verrebbe potenzialmente indotta nei consumatori la percezione della tipologia del vino rosato come prodotto soggetto a manipolazioni industriali, in tutto simile a qualsiasi altra bevanda di fantasia, mettendo in tal modo a repentaglio i valori costruiti nella storia dalle comunit? locali delle aree di tradizionale produzione dei rosati
? verrebbe creato nocumento ai produttori di vini rosati tradizionali, introducendo una sleale concorrenza sul medesimo genere merceologico, in ragioni dei minori costi di produzione di vini rosati ottenuti da miscele

sottoscrivono la presente petizione allo scopo di chiedere
? al Presidente della Commissione Europea
? al Parlamento Europeo
? al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali
di adoperarsi affinch? la pratica del coupage di vini bianchi e rossi non venga introdotta nella normativa europea e di attivarsi per la salvaguardia dei vini rosati prodotti secondo le pratiche tradizionali.

Primi firmatari:

Giorgio Tommasi
Presidente Consorzio Tutela Vini Bardolino doc

Sante Bonomo
Presidente Consorzio Tutela Vini Garda Classico doc
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[02/20/2009, 08:02] Banco d'Assaggio del Bardolino: i partecipanti
Ecco l'elenco completo delle aziende partecipanti al Banco d'Assaggio del Bardolino e del Chiaretto 2008 in programma domenica 8 marzo 2009, dalle ore 10 alle 18, presso la Dogana Veneta di Lazise.
  1. Aldo Adami
  2. Aldegheri
  3. Damiano Bergamini
  4. Bertani
  5. Bertoldi
  6. Bondi
  7. Ca? Bottura
  8. Giuseppe Campagnola
  9. Marco Campostrini
  10. Canella
  11. Cantina Caorsa
  12. Cantina di Castelnuovo del Garda
  13. Cantina di Custoza
  14. Casaretti
  15. Natale Castellani
  16. Cavalchina
  17. Cesari
  18. Colle dei Cipressi
  19. Renato Corradini
  20. Corte Fornello
  21. Corte Gardoni
  22. Corte Gioliare
  23. Costadoro
  24. Umberto Giarola
  25. Susanna ed Eugenio Girardelli
  26. Giuseppe e Giampietro Girardi
  27. Girasole
  28. Gorgo
  29. Guerrieri Rizzardi
  30. Il Pignetto
  31. Il Pigno
  32. La Rocca
  33. Lamberti
  34. Le Fraghe
  35. Le Ginestre
  36. Le Muraglie
  37. Le Tende
  38. Le Vigne di San Pietro
  39. Lenotti
  40. Marcello Marchesini
  41. Meneghello
  42. Monte dei Roari
  43. Monte del Fra?
  44. Monte Oliveto
  45. Monte Saline
  46. Maddalena Pellegrini
  47. Giorgio Poggi
  48. Raval
  49. Dante Righetti
  50. Enzo Righetti
  51. Ronca
  52. San Zeno
  53. Santi
  54. Tamburino Sardo
  55. Giovanna Tantini
  56. Tenuta La Presa
  57. Tenuta San Leone
  58. Tinazzi
  59. Tre Colline
  60. Valetti
  61. Vigneti Villabella
  62. Villa Medici
  63. Zenato
  64. Zeni
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[12/30/2008, 09:28] E che vinca la scuola borgognona
BarDocOgni tanto mi si chiede: "A cosa deve somigliare un Bardolino?". La risposta ? ovvia: "A un Bardolino". Ma l'affermazione cos? ovvia non ?, in realt?, se c'? chi ? costretto a domandare quale sia il punto di riferimento.
E allora lascio la parola a quel che scrive la guida Vini d'Italia, targata Gambero Rosso & Slow Food, in poche, ma secondo me del tutto significative righe scritte, credo, da Nicola Frasson.
Quste: "Interpretare la corvina, protagonista assoluta dei rossi veronesi, come fosse un pinot nero, trasmette al vino una splendida espressivit? aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida".
Ecco, credo che qui ci sia dentro tutto.
Primo: "interpretare la corvina". S?, i veronesi son maestri dell'uvaggio e pi? ancora della cuv?e, e il disciplinare del Bardolino (come quello del Valpolicella) prevede pi? uve. Ma talvolta - mica sempre - son uve che poco o nulla aggiungono, e semmai qualche volta tolgono, alla bellezza espressiva della corvina coltivata sulle colline moreniche gardesane, ch? l? la corvina s'esprime in maniera del tutto diversa che nelle vallate valpolicellesi. E dunque s?: che si faccia pi? o meno uvaggio o cuv?e, ? la corvina l'anima del territorio. Una delle matrici del terroir. E va interpretata.
Secondo: "intrepretare la corvina come fosse un pinot nero". Lo sto dicendo e scrivendo da anni: il punto di riferimento de vigneron bardolinisti ha da essere la Borgogna. Mica per imitazione: il Bardolino deve somigliare a s? stesso. Ma per filosofia. E la filosofia ? quella dei Borgogna pre infatuazione americana (diciamo fino agli anni Ottanta) e post risveglio dalla sbornia parkeriana (diciamo gli ultimi cinque anni). Il Borgogna cio? che non punta a un colore che non ? suo, e dunque s'accontenta di tonalit? leggere, a volte cristalline. Il Borgogna che rifiuta il tannino eccessivo, e dunque rifugge dal legno marcato. Il Borgogna che ha il fruttino di bosco, e la fragolina e il lampone, in bell'evidenza, e sotto una speziatura che affascina. Il Borgogna che non crede che l'acidit? sia negativa, se ben calibrata.
Terzo, dunque: "iterpretare la corvina come fosse un pinot nero per tasmettere al vino una splendida espressivit? aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida". Aggiungo solo: pi? fragolina a nord, pi? ciliegia a sud, e comunque, a partir dall'estate, chiodo di garofano, cannella, pepe, e una bella freschezza che d? slancio al frutto e alla spezia. Ecco: questo ? il "mio" Bardolino. Il Bardolino che risponde al richiamo del terroir e di nient'altro. E poco importa il resto, davvero.
Se cos? fosse (e cos? confido che sar?, e gi? un bel manipolo di produttori cos? fa), davvero per il bevitore curioso sar? difficile resistere al fascino d'un rosso "che si beve". O almeno, quest'? la mia opinione.
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[12/30/2008, 09:15] BarDoc su PepeRosso 2.0
BarDocIl blog PepeRosso 2.0 parla dei cambiamenti di BarDoc.
Ringrazio di cuore.
Qui sotto il testo dell'articolo.
? quasi un mese che Angelo Peretti, di fatto, ha dato un nuovo corso al suo Bardoc. Non pi? un ?locale? aperto tutti i giorni con giorni di chiusura limitati ai soli periodi di riposo, molto pochi visto il suo continuo riferici via web di quel che accadeva nel mondo del vino e del bardolino, ma un blog aperto, come dice lui stesso, per dire - di tanto in tanto - la mia su alcune questioni bardoliniste. Per esprimere opinioni personali. Perch?, vivaddio, le mie idee son mie. A cos? annunciata intermittenza, si sostituisce la nuova sfida di dare il suo aiuto al neonato foglio elettronico del consorzio tutela del Bardolino, oltre a tutte le altre che gi? lo impegnano dove serve l?autorevole penna di appassionato cronista del buon vino e del buon mangiare. Che dire, se non di augurare altrettanto successo ma ricordargli anche la promessa nel continuare le sue righe su Bardoc e non farcene sentire la mancanza? Con l?occasione, un augurio di buon anno e un prosit di cuore. Magari con un calice di Chiaretto o un felicissimo spumante, Monte Saline, di cui vi dar? conto. Ispirato proprio da un pezzo di Peretti.
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[12/06/2008, 19:05] Se il Bardolino ? un vino da stelle...
BarDocSe c'? una cosa che non riesco proprio a capire ? come si faccia a non pensare al Bardolino come compagno ideale anche per la cucina d'alto profilo.
Mi spiego: pi? un piatto ? giocato sull'armonia, sull'equilibrio, sulla delicatezza, pi? a mio avviso quello stesso piatto "chiama" come compagno di tavola un vino che non sovrasti il cibo, ma che invece l'accompagni con freschezza, con slancio.
Certo, di grandi vini che han questa dote ce ne sono: adoro per esempio lo Champagne, i vecchi Bordeaux (quelli pre-parkeriani, pre-concentrazione), qualche aristocratico Pinot Nero borgognone (quelli tornati scarichi nel colore e finissimi nell'impatto, ch? anche in terra borgognona c'? stata qualche infatuazione per la palestra enologica nell'ultimo decennio). Ma perch? non prendere in considerazione, pi? semplicemente, il grande potenziale che un buon Bardolino o un buon Chiaretto sanno mettere in campo quando si parla d'abbinabilit? e di beva?
Una dimostrazione (per me, un'altra dimostrazione, ch? ne sono convintissimo) che i vini bardolinisti siano perfetti anche per la cucina d'eccellenza l'ho avuta ieri sera a Sorrento, con la cena che, all'hotel Excelsior Vittoria, ha visto confrontarsi tre cuochi veneti stella Michelin ed altrettanti colleghi stellati della Campania.
Gran bella cena, dico subito, di quelle che ti ricordi, ch? nonostante in sala fossimo attorno ai centocinquanta, ci sono arrivati piatti capaci di emozionare, appunto.
Resoconti della cosa li trovate sul nuovo sito del Consorzio del Bardolino (e c'? anche un bel pezzo di Paolo Virtuani in home page sul sito del Corriere della Sera). Quel che invece qui voglio dire ? che il Chiaretto Spumante, il Chiaretto "fermo" e il Bardolino ieri sera si son dcisamente ri-dimostrati vini da abbinamento ideale: nessuna prevaricazione sul piatto, nessuna "difficolt?" nella beva, nessun impegno aggiuntivo per il commensale, e anzi le ricette prendevano nuovo slancio dall'accostamento, ch? la freschezza bardolinista era adattissima nel pulire il palato dal boccone appena assaggiato e preparare il campo per la nuova forchettata.
E se i cuochi stellati cominciano a non vergognarsi d'abbinare le loro creazioni con l'etichette bardoliniste, allora credo che ci si potr? divertire. Anche perch?, diciamocelo, potremmo ordinare bottiglie dal prezzo umano anche nei ristoranti pi? blasonati, e con i tempi di vacche magre d'oggid? non ? per niente una prospettiva di poco tempo.
Mi si dir?: ? questione di reputazione, e il Bardolino ne difetta, oggi, e non ? dunque adatto al pubblico dei ristoranti da vip. Dico: ma dobbiamo per forza fermarci alle convenzioni, ai luoghi comuni, alle tendenze modaiolie? Nossignori, signori cuochi & ristoratori: un po' di coraggio, e proponiamo alla clientela i vini che possono star bene coi piatti che abbiamo in lista. Anche un Bardolino, o qualche altra doc "minore". Di quelle che fan vini da bere, mica solo da degustare. Che ce n'? tante, e buone, in giro.
La foto: brindo assieme ai tre cuochi stellati del Veneto, ossia, da sinistra, Stefano Pace del ristorante La Terrazza di Montecchia di Crosara, Leandro Luppi del Vecchia Malcesine di Malcesine e Isidoro Consolini del ristorante Al Caval di Torri del Benaco.
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[11/30/2008, 16:28] Si cambia!
Dopo meno di un anno e mezzo di attivit?, Bardoc, almeno per il format attuale, ? arrivato al capolinea.
La funzione che ha sin qui svolto questo blog, ossia soprattutto informare su quel che succede in terra bardolinista, e dimostrare che non v'era (non v'?) immobilismo, e semmai svegliare dal torpore chi si fosse assopito, ? conclusa.
D'ora in poi, questo genere di informativa la dar? ufficialmente il Consorzio di tutela del Bardolino sul suo nuovo sito internet, www.ilbardolino.com, che ha in home page, appunto, un blog.
Per quanto mi riguarda, ho accettato di dare una mano - pro tempore - al Consorzio e ai produttori bardolinisti: mi occupo, insieme con un piccolo staff di collaboratori, della promozione e della comunicazione consortile, mentre l'area tecnica ? affidata ad Andrea Vantini.
Chiaro che per me si tratta di un cambio notevole: si chiude un periodo della mia attivit? di wine writer e se ne apre un altro, diverso, e con quali orizzonti non so.
Una sfida, ma a (quasi) cinquant'anni, le sfide si possono accettare, appunto.
Bardoc comunque non chiude. Penso di tenerlo aperto per dire - di tanto in tanto - la mia su alcune questioni bardoliniste. Per esprimere opinioni personali. Perch?, vivaddio, le mie idee son mie. E il sito consortile non ? la palestra per questo genere di esercizi.
A presto, spero.
E grazie per la simpatia che in tanti avete fin qui accordato a Bardoc: 30mila pagine viste in un anno per un web site che si occupa del "piccolo" Bardolino non sono cosa da poco. Assolutamente.
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[11/25/2008, 15:02] Due Chiaretti "premio qualit?-prezzo" su Bollicine d'Italia
BarDoc? in edicola "Bollicine d'Italia '09" del Gambero Rosso, la sedicesima edizione della guida agli spumanti italiani curata da Marco Sabellico e Giuseppe Carrus.
Oltre duemila i vini degustati, 350 quelli selezionati, 146 quelli premiati per il lor rapporto qualit?-prezzo. E fra i premiati, anche due Bardolino Chiaretto Spumante: il metodo classico di Monte Saline e lo charmat di Villabella.
"Tra i migliori Bardolino Chiaretto assaggiati c'? sicuramente questo eccellente ros? metodo classico" scrive la guida a proposito dello spumante di Monte Saline. Aggiungendo che questo Chiaretto ? "davvero irresistibile" e che "mostra una struttura solida ed equilibrata, polpa fruttata, fresco nerbo acido che sorregge la ricchezza estrattiva".
"Segnaliamo con entusiasmo questo Bardolino Chiaretto Spumante" scrive invece la guida del vino di Villabella. Ed aggiunge: "Al palato ? carezzevole nell'effervescenza, presenta un accenno di tannino e persistono i toni fruttati. Chiude lungo all'insegna del frutto. Eccellente".
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[11/21/2008, 12:33] Il Bardolino su Antenna3 Nordest
BarDocIl 13 novembre alle ore 13.00 ? andata in onda su Antenna3 Nordest, nel corso della trasmissione ?Il gusto delle stelle?, un servizio sul vino Bardolino, sul suo territorio e sulla sua cucina. Ed ? toccato a me il piacere di descrivere le caratteristiche essenziali del vino Bardolino e della sua terra
Con questo programma, l?ideatore Mauro Zardetto vuole realizzare dei racconti che consentano di riscoprire tradizioni del territorio, leggende dimenticate, ma anche di proporre nuove sperimentazioni e contaminazioni. ?Cerchiamo di muoverci in modo mai banale, - dice Zardetto - andando alla ricerca, in documenti storici, di legami sconosciuti, vicende che legano in modo sorprendente determinati prodotti o piatti a un territorio, e che creano percorsi che dalla Provincia di Treviso si propagano alle altre aree del Veneto. La prima serie ci ha premiato col successo del pubblico che seguiva da casa, per questo motivo, ora che, dopo la Provincia di Treviso, anche la Regione del Veneto ha creduto nel nostro progetto, vogliamo diventare ancora pi? coinvolgenti portando i migliori cuochi veneti nei luoghi dove pi? si tramanda la tradizione e la tipicit? dei nostri prodotti: le 'sagre' che hanno segnato la storia del nostro territorio.?
Nella sequenza dedicata al nostro vino ? stato intervistato anche Giancarlo Zanotti, patron della Taverna Kus di San Zeno di Montagna, che ha abbinato i piatti a base di marroni di San Zeno al vino Bardolino.
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[11/18/2008, 22:54] La riscossa del Bardolino: in finale per i tre bicchieri
BarDocIl titolo ? quello dell'articolo comparso luned? sulla Pagina del Gusto, curata da Morello Pecchioli sul quotidiano L'Arena di Verona.
Il pezzo lo riporto qui sotto.
"La stampa che si occupa di vino sta riscoprendo il Bardolino: lo testimoniano le guide appena arrivate in libreria. Non era mai successo che un Bardolino approdasse alle ambitissime finali dei Tre Bicchieri della guida "Vini d'Italia 2009" edita da Gambero Rosso e Slow Food. Tre i Bardolino finalisti quest?anno, segnalati sulla guida con due bicchieri rossi: il Superiore 2006 di Corte Gardoni, Valeggio sul Mincio; il Superiore Munus 2006 di Guerrieri Rizzardi, Bardolino, e il 2007 dell'azienda agricola Le Fraghe di Matilde Poggi, Cavaion Veronese. La guida evidenzia come ?il Bardolino possa essere un vino di grande attualit? e valore; interpretare la corvina, protagonista assoluta dei rossi veronesi, come fosse un pinot nero, trasmette al vino una splendida espressivit? aromatica di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida?.
Segnalazione di prestigio anche per l'azienda agricola Cavalchina di Luciano e Franco Piona, Custoza: il loro Bardolino Superiore Santa Lucia 2006 ha ricevuto la "menzione ad honorem" nella guida "Vini Buoni d'Italia" del Touring Club".
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[11/09/2008, 22:15] Il Bardolino al Tg1
BarDocM'? successo di parlare del Bardolino al Tg1 stasera, in prima serata.
Il telegiornale della rete 1 Rai ha infatti mandato in onda un servizio di Anna Scafuri dedicato al Novello, vino "di stagione".
Nel montaggio ? stato inserito anche un mio intervento registrato mercoled? scorso a Verona nel corso dell'Anteprima Novello al palazzo della Gran Guardia (l'immagine che correda questo post ? tratta dal sito internet del Tg1).
Parlando di macerazione carbonica, ho detto di come questa tecnica in fondo esalti quei caratteri fruttati - lampone, fragolina di bosco. fragola, mora, ciliegia acerba - che sono anche le caratteristiche salienti del Bardolino.
Insomma: il Novello pu? riuscire a dare un'idea delle prerogative del Bardolino, anche se di questo resta una versione baby, una sorta di giocattolino stagionale, in attesa dell'uscita dei vini della nuova annata.
Nel corso del medesimo servizio ? stato intervistato anche Gianni Zonin, leader della maggior azienda vinicola privata italiana, che ha parlato della leadership veneta nel campo del Novello.
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