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Mondo Di Vino
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[09/18/2008, 20:11] Gli Amaroni Di San Briccio, impressioni di settembre

Come promesso nel mio precedente articolo in cui annunciavo l’evento degli Amaroni a Coppie di San Briccio, ecco le mie impressioni di questa mitica degustazione fatta in una caldissima giornata di inizio settembre.
Nella splendida cornice di Villa Verit?-Fraccaroli a Lavagno (VR), si ? svolta questa splendida verticale di Amaroni prodotti da quattro aziende di San Briccio, in annate che partivano dal 2004 per arrivare al 1997.
San Briccio, paese posto nella Valle di Mezzane, fa parte di quella zona vinicola detta, con una bruttissima parola “Valpolicella Allargata”.
Per spiegare questa brutta parola torniamo alla recente storia della Valpolicella e del suo vino pi? famoso: l’Amarone, per l’appunto.
Tanto si ? discusso sulla nascita dell’Amarone, soprattutto a livello di date, visto che ormai ? assodato che ? nato da un’evoluzione di quello che ? sempre stato (e sempre sar? per molti appassionati, tra cui il sottoscritto) il Re dei Vini della Valpolcella, Sua Maest? il Recioto, ovvero il vino dolce ottenuto vinificando le uve rosse appassite tipiche della Valpolicella, dolcezza ottenuta bloccandone la fermentazione per ottenere un buon residuo zuccherino: dolcezza che, completando la fermentazione ed esaurendo tutti gli zuccheri, sparir? e come risultato otterremo l’Amarone.
Solo che il “Recioto Evoluto”, nominato in un editto del ‘700 citato dal padrone di casa,
Sig. Fraccaroli, ha s? storia antica, ma solo recente notoriet?: si parla di Amarone, anzi, di Recioto tipo Amarone, solo dai primi anni ‘60, e il successivo successo di pubblico degli ultimi anni, ne ha fatto diventare uno dei quattro vini pi? famosi dell’Italia enologica, assieme alle tre B, ovvero Barbaresco, Barolo e Brunello.
Tale successo, per motivi, diciamo “politici”, ha “costretto” ad allargare, megli anni ‘90, la zona di produzione della Valpolicella e dell’Amarone anche alle valli all’Est della zona storica o Classica: la Valpantena e le valli di Mezzane ed Illasi.
Qui le uve tipiche della Valpolicella sono da sempre coltivate, ma il bello ? che quella che doveva essere solo una “zona politica”, alla fine si ? rivelata una vera e propria miniera di Cru ed ottime piccole cantine: da Cenerentola la Zona Est (ormai guai a chiamarla Allargata, vi guarderanno male come quando date dello Spumante al Franciacorta..) ormai esprime dei veri e propri riferimenti nel campo degli Amaroni.
Le caratteristiche marne e rocce basaltiche della Zona Est, assieme alla pratica di tecniche di coltivazione viticole diverse dalla classica Pergola Veronese, stanno esprimendo riferimenti assoluti nel campo dell’Amarone.
Due di questi riferimenti li abbiamo degutati ad Amarone a Coppie, e senza dubbio alcuno sia Roccolo Grassi che la Tenuta Sant’Antonio (il sito) lo sono diventati, e nonostante siano di storia recente, nella realt? sono le nuove forze di due aziende storiche della zona.
Poi erano in degustazione l’azienda Grotta del Ninfeo (il sito), altra storica azienda, che per? si ? affacciata nel mondo dell’Amarone solo da poco, ovvero il primo millesimo in commercio ? stato il 2002, e infine Ernesto Ruffo (il sito), che si definisce l’Artigiano del Vino, ma qualcuno pi? che un’ artigiano lo ha paragonato ad un artista del calibro di Benvenuto Cellini, comunque un viticoltore per passione.
Veniamo alla fredda cronaca delle mie brevi impressioni di degustazione:

Amarone della Valpolicella DOC 2004 Grotta del Ninfeo
Al naso principalmente la marasca e varie spezie come pepe verde e cannella, e anche una leggera liquirizia.
Discreta acidit?, tannini rotondi ma non molto lungo, manca in bocca quanto promesso al naso, ma si presenta comunque elegante e beverino.
Essendo giovane ? ancora slegato, ma rispetto alle precedenti degustazioni di qualche mese f?, col tempo ? migliorato e ancora migliorer?.

Amarone della Valpolicella DOC 2003 Roccolo Grassi
Al naso ciliegia matura, speziatura, tabacco e mineralit?.In bocca buona acidit?, la mineralit? si ripresenta, buona alcolicit?, e alcune aromaticit? da legno un pelo invadenti per i miei gusti, ma che a molti risultaranno perfette.
Da un annata difficile come il ‘03 si viene colpiti dalla sua freschezza: allo stato attuale non ? Amarone da meditazione, ma pi? da abbinamento, e ci? sia considerato un complimento.

Amarone della Valpolicella DOC 2002 Grotta del Ninfeo
Al naso sia marasca che ciliegia, spezie, pepe e leggero tabacco.
Buona acidit? e mineralit?, liquirizia e alcol leggermente prevalente, ma rotondo e beverino.
Nell’altra annata difficile degli anni 2000, la zona est ha comunque dato buoni risultati, ? questo il primo Amarone messo in commercio dall’Azienda.

Amarone della Valpolicella DOC 2001 Ernesto Ruffo
Vinoso, ciliegia fresca, leggero tabacco e spezie come pepe bianco e chiodo di garofano, minerali.
Buona acidit?, tannino elevato ma da uva e non da legno, vinoso anche in bocca e soprattutto buono e beverino e con ancora molta molta vita davanti, in cui non potr? che affinarsi e migliorare.

Amarone della Valpolicella DOC 2000 Campo dei Gigli Tenuta Sant’Antonio
Minerale e quasi leggermente floreale e salino, mentolato e marasca.
Buona acidit? e mineralit?, ancora fresco e addirittura leggermente slegato, nel senso che ? ancora fin troppo giovane.

Amarone della Valpolicella DOC 1999 Campo dei Gigli Tenuta Sant’Antonio
Le caratteristiche del fratellino del 2000 le ritrovo tutte, ma ? leggermente pi? acido, minerale e tannico: in parole povere lo diresti addirittuta pi? giovane.

Amarone della Valpolicella DOC 1998 Roccolo Grassi
Subito balsamico al naso, confettura di prugne, leggera speziatura, tabacco e liquirizia.
In bocca buona acidit?, rotondo, tannini morbidi e non si sente quasi l’alcool, liquirizia e cacao e ottima bevibilit?: da meditazione.

Amarone della Valpolicella DOC 1997 Ernesto Ruffo
Che spettacolo: al naso menta, china, agrumi canditi, erbe officinali.
In bocca china, erbe officinali, rotondo, caldo e non dimostra affatto i suoi 17 gradi alcolici: ad ogni riassaggio spunta qualcosa di nuovo.
Mai mi sarei aspettato una simile evoluzione, con sentori balsamici quasi da Barolo Chinato: il Ruffo ha detto che questo Amarone gli ? costato molto tempo, nel senso che lo ha dovuto affinare in botte e in vasca fino al 2004 per fargli perdere un residuo zuccherino che non voleva andarsene e finalmente imbottigliarlo!
Per quanto mi riguarda su questo Amarone tarer? le mie papille per i futuri assaggi.

Quali sono le mie impressioni di Settembre?
Che l’Amarone deve affinare, ancora affinare e solo affinare, alla faccia di quelli che i vini li vogliono giovani: la mia esperienza di Amaroni ? poca cosa, prima di questa verticale ero arrivato ad assaggiare il 2000 e in cantina ho un ‘98, e a sentire tutti i produttori presenti, l’Amarone ha un affinamento nel tempo diverso dagli altri grandi vini rossi: mediamente questi dopo anni raggiungono il loro apice, e subito dopo una costante decadenza, mentre l’Amarone il suo apice lo pu? mantenere per moltissimi anni, il problema rimane sempre il scoprire quando, ma lo imparer?.
Per un commento agli Amaroni di San Briccio posso solo dire che sono lunghi, ovvero hanno bisogno di un lungo affinamento, sinonimo di lunga vita, vedi il caso del Campo dei Gigli, che infatti ? difficile da capire per chi non cerca la longevit? in un vino: ma lo stesso vale anche per gli altri.
Quindi, cari amici, se comprate un Amarone, abbiate il coraggio di tenerlo in cantina, non ve ne pentirete e ringrazierete Dio Bacco.
Max Pigiamino Perbellini

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[09/16/2008, 17:05] E? nato il Recioto di Gambellara D.O.C.G.

Con La D.O.C.G. Recioto di Gambellara premiata l’essenza della Garganega e la maestria dell’uomo.
Questo il motto del Gambellara Wine Festival, in programma il 25, 26 e 28 settembre 2008.

L’inizio della Manifestazione avverr? giovedi 25, con la preparazione, sotto la supervisione del Ministro delle Politiche Agricole, on. Luca Zaia, del Primo Picaio di uva Garganega, da cui, dopo il naturale appassimento, si otterr? il primo Recioto di Gambellara D.O.C.G.
A seguire una nutrita serie di eventi inerenti Gambellara, i suoi vini e le sue gastronomie, di cui questo ? il programma.
Benvenuto Recioto di Gambellara, la quarta D.O.C.G. del Veneto.

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[09/16/2008, 16:46] 33^ Mostra Mercato dei Formaggi di Qualit? a Thiene (VI)

Nell?appuntamento pi? goloso di Thiene il ?sapore? dell?economia, del turismo, della cultura del territorio Thiene capitale veneta del formaggio nella rassegna che si terr? dal 20 al 21 settembre 2008.

Con dieci eccellenti proposte in calendario, si accinge ad aprire i battenti tra pochi giorni l?edizione 2008 della Mostra Mercato ?Formaggi e Dintorni?, prestigioso evento tutto thienese, nato la bellezza di 70 anni fa. Confermando la filosofia, che gi? da alcuni anni caratterizza la manifestazione, focalizzata non pi? alla tecnologia del settore lattiero-caseario ma sensibile ai prodotti di qualit? e al rapporto produttori-consumatori, anche quest?edizione si qualifica per la formula della Mostra Mercato e diviene cos? la vetrina espositiva d?eccezione per ben 28 tra aziende e consorzi del Triveneto che presenteranno (e venderanno) al pubblico il fiore delle proprie produzioni di qualit?. Non solo Asiago, mezzano, stravecchio stagionato, dunque, ma anche asiago di malga, vezzena, puzzone di moena, casolet e fontal val di sole, ubriaco, sottocenere, conciato, erborinato, currate, caciotte, formaggi del grappa, formaggi lesina, tosella, formaggi di capra freschi e stagionati?
L?appuntamento, particolarmente atteso sia dagli operatori di settore che dal vasto pubblico, pone l?accento sulla diffusione presso il consumatore di formaggi della tradizione locale, che costituiscono un patrimonio imperdibile, dal punto di vista economico, culturale e turistico, tutto da valorizzare? e da gustare!
Oltre agli stand espositivi della Mostra Mercato che si terr? in centro Storico e all?Angolo di Slow Food, le Vie del Formaggio, per prendere in prestito il nome del Corso Itinerante tra le filiere di settore che ? uno tra i 10 eventi 2008, percorreranno angoli di Thiene con Thiene Golosa e passeranno per le pi? belle ville della Pedemontana, in cui con VVF, Vini Ville e Formaggi ad Hoc, si riconferma il felice connubio tra vini tipici e formaggi e, pi? in generale, piatti della cultura culinaria locale, scelti e preparati dalle aziende agrituristiche della zona.
A due manifestazioni ? invece affidata la valorizzazione, la salvaguardia e la promozione della nostra pi? autentica e genuina tradizione contadina. La prima, il Casaro in Piazza, porter? l?arte del casaro davanti a quanti vorranno conoscerla in piazza Ferrarin per vedere come nasce il formaggio e, in particolare, la tosella. La seconda, Dalla Montagna alla Pedemontana, rievoca il ritorno dei maestri casari dalle malghe a fine alpeggio con le loro famiglie; colori, sapori e suoni del corteo di carri addobbati a festa sono curati da Pedemontana.Vi Turismo e costituir? un momento di grande attrazione turistica, oltre che di forte richiamo alle radici e all?identit? del territorio. Da segnalare che la data del 21 settembre, san Matteo, ? proprio quella che per tradizione secolare segna il ritorno a casa dalla montagna.
Altre iniziative sono organizzate in collaborazione con ristoranti ed aziende agrituristiche, ?Il Formaggio nel Menu? e ?Dalla Terra alla Tavola?, a dare la complessit? di un settore e di una vocazione, quale quella della rassegna thienese, che coinvolge globalmente l?economia nelle diverse anime: agricoltura, commercio, servizi e turismo e la cultura, da quella eno-gastronomica a quella del costume, del patrimonio paesaggistico e architettonico fino al recupero e conservazione della nostra identit? veneta.
Dulcis in fundo e fiore all?occhiello dell?edizione 2008 ? infine Caseus Veneti, concorso regionale dei formaggi del Veneto, giunto al IV anno di vita, che la Regione ha deciso quest?anno di tenere nello scenario della rassegna Thienese Formaggi e Dintorni, scelta ben ponderata, che riconosce con autorevolezza Thiene come punto di riferimento prestigioso nel settore.
?Insieme alla promozione del territorio e delle sue eccellenze produttive e al fatto di realizzazione una vetrina che permette ai piccoli imprenditori e ai maggiori consorzi di far conoscere le proprie produzioni spiegando qualit? e pregi delle stesse - dichiara soddisfatto l?Assessore Comunale alle Attivit? Produttive, al Turismo e all?Identit? Veneta, Giuseppe Zuccolo - una manifestazione come questa pu? contribuire a far conoscere ai consumatori l’esistenza di punti vendita nuovi e diversi rispetto a quelli classici, magari proprio presso le medesime aziende agricole espositrici e, ci?, con evidenti vantaggi di ordine economico. In un momento di grande incertezza a livello normativo ed economico in materia di agricoltura (e produzione del latte in particolare), questo appuntamento, vista l’importanza raggiunta e la capacit? mediatica, pu? rappresentare un’occasione fondamentale tanto per i produttori quanto, pertanto, per i consumatori. Acquistare prodotti a km 0, o come altrimenti detto dalla Provincia che utilizza lo slogan “mangia genuino, mangia vicentino” comporta oltre ad un evidente risparmio anche la migliore delle garanzie di qualit? e assoluta salubrit? del cibo. Thiene, pertanto, forte di una evidente importantissima tradizione nel settore, testimoniata oggi dalla borsa del formaggio e dalla presenza dell’istituto lattiero caseario regionale, si vuole riappropriare di un peculiare ruolo nel settore, rivangando e riassaporando i tempi e le tradizioni del passato (cos? con le iniziative tematiche del casaro in piazza e della rievocazione della transumanza), ma con un occhio e l’attenzione rivolti verso il futuro per la promozione e la tutela della qualit? tipica delle nostre produzioni?.
Una Mostra ?doc?, dunque, che pu? vantare una storia di successo che viene da lontano, ma che sa guardare con serenit? anche al futuro.

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[09/03/2008, 20:14] Festival del Franciacorta IX Edizione

Dal 20 al 22 settembre torna il Festival del Franciacorta, la maggiore manifestazione dedicata alle Bollicine pi? famose d’Italia.

Nella splendida cornice di Villa Lechi ad Erbusco (BS), si potranno degustare tutte le tipologie della DOCG, e soprattutto valutare la sboccatura 2008.
Proprio quest’anno si celebra il sorpasso della Franciacorta come zona di maggiore produttrice di bollicine rifermentate in bottiglia in Italia, ai danni della Doc Trento, ma mi raccomando, non citate ad un Franciacortino i suoi vini come Spumanti Metodo Classico, altrimenti con un calcio vi spedisce direttamente dalle Torbiere di Iseo alla cima di Montisola, sempre sul Lago d’Iseo: il Franciacorta ? Franciacorta e basta, e il suo metodo di produzione ? il Metodo Franciacorta.
Sul sito della Manifestazione troverete tutte le informazioni necessarie sugli eventi, Cantine partecipanti, il programma e tante altre notizie.

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[08/26/2008, 09:49] Amarone a Coppie: le migliori annate di San Briccio

Sabato 6 settembre presso la straordinaria cornice di Villa Verit? Fraccaroli, sita in via Boschetto 6 a Lavagno (VR), sede dell?Azienda Grotta del Ninfeo-Fraccaroli, si terr? un evento degustazione di Amaroni della Valpolicella tutti provenienti dai prestigiosi vigneti del territorio di San Briccio, una collina vulcanica storica della Valle di Mezzane.
Sar? l?occasione per valorizzare un territorio di grande potenziale enologico che produce grandi vini di prestigio internazionale.

Si tratta di una degustazione in verticale a partire dall?annata 1997 fino all?ultima messa in commercio delle 4 aziende che posseggono i loro vigneti sull?altura di San Briccio.
Ed ecco quindi il Roccolo Grassi grande parcella di vigneto su tufi basaltici di Marco Sartori, il Campo dei Gigli storico vigneto su calcare purissimo nella parte pi? a nord della collina, della Tenuta Sant?Antonio, il Grotta del Ninfeo dell?Azienda Fraccaroli posizionato su un bellissimo vigneto a ridosso dell?imponente villa veneta di propriet?.
Infine l?Amarone Basaltico di uno straordinario artigiano del vino Ernesto Ruffo che sorprender? per il valore dei suoi vini e la grande passione che trasmettono.
La degustazione si terr? alle ore 10.30 e sar? guidata da Bernardo Pasquali, giornalista e Coordinatore Regionale del Veneto per la Guida Vini Buoni d?Italia del Touring Club.
Ad ogni azienda ? stata lasciata facolt? di scelta di due annate tra le pi? rappresentative della loro storia produttiva.
Ecco la successione dei vini in degustazione:

  • Amarone della Valpolicella DOC 2004 Grotta del Ninfeo
  • Amarone della Valpolicella DOC 2003 Roccolo Grassi
  • Amarone della Valpolicella DOC 2002 Grotta del Ninfeo
  • Amarone della Valpolicella DOC 2001 Ernesto Ruffo
  • Amarone della Valpolicella DOC 2000 Campo dei Gigli Tenuta Sant?Antonio
  • Amarone della Valpolicella DOC 1999 Campo dei Gigli Tenuta Sant?Antonio
  • Amarone della valpolicella DOC 1998 Roccolo Grassi
  • Amarone della Valpolicella DOC 1997 Ernesto Ruffo

Alla degustazione parteciperanno i produttori Marco Sartori, Luca Fraccaroli, Ernesto Ruffo e Tiziano Castagnedi.
Al termine della degustazione Le tavole del Soave offriranno un buffet a tutti i partecipanti a base di prodotti tipici della Lessinia veronese nel giardino romano - rinascimentale della villa.
Per partecipare all?evento prenotare telefonando al seguente numero 3315782675, oppure cliccate qui per inviare una mail.

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[08/07/2008, 16:59] Stella del Garda 2008 Premio Lugana D.O.C.

Il Consorzio Tutela Lugana DOC organizza il 17 agosto prossimo a Peschiera del Garda (Verona) in Piazza Bettelloni (fronte Municipio) dalle ore 19.00 alle 23.00, una degustazione di Lugana 2007 valevole per il Premio Lugana Stella del Garda.

Saranno in degustazione 42 Lugana 2007 di 42 aziende diverse.
Con il modico contributo di 5 euro si verr? dotati di bicchiere e tasca e si potranno assaggiare tutti i vini presenti.
Al degustatore verr? richiesto di esprimere un giudizio di piacevolezza.
I vini maggiormente votati saranno premiati a fine anno dal Consorzio di Tutela Lugana.
Maggiori informazioni presso il sito del Consorzio del Lugana D.O.C.

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[07/10/2008, 12:02] Tortelli cremaschi

Festa de l’Unit? di Pianengo, come tutti gli anni viene presentata una grande specialit? locale: i tortelli cremaschi, rigorosamente fatti a mano dalle signore del paese… Buoni, buonissimi, probabilmente migliori!

Per chi non lo conoscesse questo ? un piatto tipico di Crema (CR) e dintorni. La sua caratteristica principale ? probabilmente il ripieno di spezie, provenienti dai commerci con l?oriente, sui quali i veneziani avevano un netto predominio. Tra gli ingredienti principali troviamo gli amaretti tritati, il pane grattugiato, il cedro candito, la noce moscata, i biscotti mostaccino e altri talvolta con aggiunte di gusto personale come ad esempio mentini, uvetta, marsala, etc.Il condimento ? semplice: burro e salvia.

Se volete trovate su Wikipedia un breve articolo.

Spiegato brevemente cosa sono i tortelli cremaschi, vi chiedo un consiglio: quale vino abbinare? Gli anziani del paese, e IMHO anch’io, probabilmente vi risponderanno Gutturnio. Il territorio cremasco non ? produttore di vini, ma il piacentino e il pavese forniscono dei buoni vini, quali il Gutturnio appunto, il Barbera e il Buttafuoco… Ma quale abbinare?

Attendo vostri consigli/commenti…

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[06/13/2008, 21:35] Vespaiolona, la Notte Bianca BiancoRossa di Breganze.

Tra sabato 21 e domenica 22 Giugno si terr? a Breganze (VI), la prima edizione di Vespaiolona, la notte bianca tra le cantine della Strada del Torcolato.

La festa inizia alle 20 in Piazza Mazzini con “Il Ristorante in Piazza”, tradizionale cena collettiva ovviamente a base di Torresano (il Piccione di Breganze) e annaffiato dai splendidi vini della zona.
Dalle ore 22 inizia il Vespaiolona, giro notturno per le cantine aderenti, con visite e degustazione dei loro prodotti per tutta la fascia Pedemontana della DOC Breganze: la Notte Bianca ? stata definita BiancoRossa in quanto a la Doc Breganze si compone di diverse tipologie di vini bianchi e rossi, oltre agli ultimi arrivati Vespaiolo Spumante, Breganze Tai e Breganze Merlot, e senza ovviamente dimenticare Sua Maest? il Torcolato, vero vanto dell’Enologia Italiana e Mondiale.
Dalle 22 alle 2 del mattino sar? attivo un servizio di bus navetta che, partendo dalla stazione delle autocorriere in piazzetta delle Poste, condurr? i partecipanti a visitare le Cantine Socie del Consorzio di Tutela e della Strada del Torcolato: Cantina Beato Bartolomeo da Breganze, Cantina Maculan, Cantina Angelo Scaroni, Azienda Agricola Ca’ Biasi, Azienda Agricola Firmino Miotti, Cantina Col Dovigo, Azienda Agricola Vitacchio Guerrino e, fuori dal territorio comunale, Azienda Agricola La Costa a Fara Vicentino, Tenuta Bastia a Montecchio Precalcino e Azienda Agricola Villa Magna a Sandrigo. Per la partecipazione ? richiesto un contributo di dieci euro, comprensivo di trasporto in pullman, bicchiere da degustazione e portabicchiere a tracolla oltre naturalmente a quattro assaggi di vino. Informazioni e prenotazioni: 0445300595, 3483028340.
Domenica 22 giugno dalle 17 spazio alla II? edizione del Palio delle Botti: una spettacolare gara di spinta di barriques tra le vie del centro, disfida fra equipaggi delle diverse cantine. Nell’edizione del 2007, a trionfare ? stata l’azienda agricola Ca’ Biasi di Innocente Dalla Valle. La manifestazione, che inizier? alle 17, si concluder? con un brindisi da primato a base di uno dei vini simbolo della Pedemontana vicentina: il Vespaiolo.
Ulteriori informazioni al sito Strada del Torcolato di Breganze.

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[06/12/2008, 13:07] Leone de Castris, Five Roses IGT

Leggendo l’articolo precedente di Max, mi ? venuto in mente questo che ? uno dei miei vini rosati preferiti scoperto durante il corso dell’ONAV: il Five Roses IGT di Leone de Castris.

Oltre alle qualit? proprie di questo vino, mi ha affascinato la storia della sua nascita che risale al 1943. Fu, infatti, sul finire dell?ultima guerra che il generale Charles Poletti, commissario per gli approvvigionamenti delle forza alleate e, dal 1942 al 1943, governatore dello stato di New York, chiese una grossa fornitura di vino rosato. Italiano si, ma dal nome rigorosamente americano.

Perch? proprio Five Roses? Non lo so con esattezza, ma pi? concause sembrano portare a questa scelta:

  • Nome di una contrada nel feudo di Salice Salentino, ?Cinque Rose? appunto;
  • Per caso o per tradizione, la maggior parte dei conti Leone de Castris ha avuto cinque figli;
  • Il nome ricorda molto un prodotto tipico e dal nome rigorosamente americano come il bourbon Four Roses… Ammetto che questa ? pi? una mia congettura, ma per il mio gusto personale credo sia comunque meglio averne cinque di rose invece che quattro… Che poi son pari e non va bene!

Se avete altre informazioni in merito aspetto curioso, come sempre per le storie che girano intorno al vino, i vostri commenti.

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[06/11/2008, 17:26] Italia in Rosa a Moniga

Si svolger? a Moniga del Garda (BS) la prima edizione di Italia in Rosa, nei giorni 28 e 29 giugno 2008.

Trattasi della prima manifestazione enologica nazionale dedicata a questa tipologia di vino, spesso bistrattata, ma che il mercato sta cominciando ad apprezzare.

Saranno in degustazione circa 250 vini, tra fermi e bollicine, in rappresentanza delle 20 regioni italiane, questo ? l’elenco dei vini presenti. Oltre alla ricca degustazione sabato 28 un talk show dal titolo “Il Terzo Polo-Le Scuole Italiane del Rosato”, con una ricchissima partecipazione, vedi la lista e gli argomenti trattati.
Altre informazioni al sito istituzionale della manifestazione.

Che dire, se siete amanti dei Rosati e volete farvi un bel fine settimana sul Lago di Garda, questa ? l’occasione giusta, e poi cos? tanti vini rosati in assaggio in una sola volta non si sono mai visti.
Max Pigiamino Perbellini

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