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Mondo Di Vino
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[08/12/2007, 11:33] VACANZE.
Inizia il meritato riposo per il vostro enofilo nomade!!

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Buone vacanze e Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.

NELLA FOTO: VITICOLTURA IN CAPPADOCIA (TURCHIA).
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[04/10/2012, 14:23] Cantine d'Italia 2012
Balestri Valda premiata con le 2 impronte della guida "Cantine d'Italia 2012". Sono solamente 81 le cantine premiate, su 660 recensite!

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[06/03/2008, 22:04] Una semplice torta di mele

Sul nostro blog, maisazi.com, pubblichiamo tanto ricette, spesso proponendo dolci e creme. Noi ci diamo da fare per inventare nuove proposte, ma alla fine scopriamo che le persone vogliono qualcosa di semplice, come la torta di mele di Gioi e quella di copertina75, sempre alle mele.

Queste due ricette, da poco pubblicate, sono tra le pagine più visitate del nostro blog, assieme alla Torta Caprese, che ha la palma di pagina più letta in assoluto. Segnale evidente di come si orientino i gusti dei nostri utenti e monito per chi sta ai fornelli.

Giusto sperimentare, quindi, ma ricordiamoci anche delle tradizioni e dei ricordi che abbiamo della nostra fanciullezza. A volte una torta è importante non in quanto buona, ma perché si porta dietro un ricordo importante, un momento felice, un giorno di festa, un traguardo giovanile raggiunto.

In questo caso, poi, la semplicità è massima. Le due torte di mele proposte da Gioi e copertina75 sono ai limiti del minimalismo, ma piacciono sempre. Io non sto a ripetervi le ricette, dato che potete facilmente leggerle sul blog alle pagine che vi ho indicato.

Se avete voglia, preparatele con qualche variante, comunicandoci poi il risultato. In particolare, provate ad aggiungere qualche ingrediente che estenda i profumi, che in un dolce non sono mai troppi. Potreste anche pensare a qualche altro ingrediente corollario che completi la mela o faccia contrasto con essa. Non scostatevi troppo dalla ricetta, però, perché la snaturereste.

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[09/24/2007, 08:23] Vino dei Blogger #10 - Rocca Barbera '04
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"Generosa Barbera

bevendola ci pare
d'essere soli in mare
sfidanti una bufera"


Incipit Carducciano d'obbligo per il Vino dei Blogger #10, organizzato questo mese da Via Freud 33.
La Barbera ? un vino che fa parte del DNA di ogni Italiano, a prescindere dalla provenienza geografica. E' passata sulla tavola di tutti spesso contenuta in bizzarri recipienti: bottiglioni, fiaschi e fiaschetti; molto volentieri sfusa e versata in una brocca. Allungata con acqua, ferma o frizzante, ? stata anche "stuprata" in vari modi, a partire dallo scandalo del vino al metanolo fino ad arrivare a improbabili prodotti supermodernisti che con la Barbera come Dio comanda hanno ben poco a che fare. Come una fenice, ? sempre risorta dalle proprie ceneri; generosa com'?, si ? sempre accontentata di un ruolo da comprimaria -soprattutto in Langa- occupando particelle di vigneto un po' pi? sfigate, cedendo i sor? a Mr. Nebbiolo, salvo poi corrergli in soccorso laddove mostrava i propri limiti, vero mons? Gaja?

Amo questo vino, e lo amo nella sua forma pi? sincera, quando non vede legno, quando si sente il fruttino fresco, il bel floreale e l'acidit? ti spacca la mandibola, facendoti salivare come una fontana. Lo so, sono enoperverso, ma tant'?, ho trovato la Barbera nella sua espressione perfetta in quel di Agazzano (PC) ad Anni Luce dalla culla storica del vitigno, l'Astigiano. L'artefice di questo gioiellino enologico ? il Principe Gianlodovico Gonzaga, il vino ? Rocca Barbera 2004, l'azienda ? Le Torricelle. Un paio di ettari a Barbera e Croatina che, se solo in Italia si fosse un po' pi? lungimiranti, sarebbe classificato Gran Cru: un vero e proprio clos accanto la Rocca di Agazzano, viti vecchissime, terreno povero, esposizione a pieno sud e rese basse di natura.
Completa il tutto la cantina scavata sotto la Rocca che ?, per definizione, LA cantina, come tutti se l'immaginano, e la passione di Ludovico -un vero Principe "contadino", uno che si spacca le mani sul serio sia in vigna che in cantina- per il suo lavoro, nonostante le difficolt? e i problemi di ogni giorno.

Il risultato ? questo vino che nel millesimo 2004 si esprime al suo meglio, a partire dal fantastico colore rosso porpora con bellissimi riflessi violacei, che la dice lunga su cosa ci aspetta nel bicchiere. Un naso vinoso, profumato di violetta, di prugna matura al punto giusto, elegante e delicato. In bocca un'acidit? che ? una goduria vera, un bel corpo pieno e tannini vellutati.
Bevibilit? stupenda, apri la bottiglia e in un attimo ? gi? finita.

Prodotta in 2500 bottiglie e 200 magnum, se siete fortunati potete trovarne ancora qualcuna direttamente in cantina. Visita che comunque vi consiglio, anche per provare gli altri prodotti delle Torricelle, il Milione Rosso e il C? del Barigello, rispettivamente Gutturnio Superiore e Riserva e la Barbera Massaveggia.

Azienda Agricola Le Torricelle
Strada Pilastrello, 2/A ~ 29010 Agazzano (PC)
Tel. e Fax 0377 51372
info@letorricelle.it
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[02/26/2013, 09:00] Chenin blanc, il miglior vino per la cucina giapponese? Scopriamolo il 27 febbraio al Kome a Firenze per God Save The Wine

Difficile trovare un vitigno che come lo Chenin Blanc possa dare al contempo grandi vini spumanti, vini giovani e beverini, vini di struttura e da invecchiamento e anche alcuni tra i pi? straordinari vini dolci che vengano prodotti sulla Terra. Questo piccolo grande miracolo avviene ogni anno in Francia nella zona che i pi? conoscono per i famosi ?Chateau? della Loira. E? (anche) per questo che qui non ci sono gli ?Chateau? che fanno vini come a Bordeaux ma i Domaines di cui ne incontrete quattro tra i pi? significativi durante la nostra serata del 27 febbraio al Kome per God Save the Wine. Sono vini che nascono per la tavola, di qualunque cucina si tratti: ne parliamo a fondo con Simone Morosi di Cave des Pyrene, lungimirante e coraggioso importatore italiano di vini di territorio.

Quale ? la caratteristica principale per creare un abbinamento riuscito? Si parte dal piatto o dal vino?vino24 tv blog
La grande cucina ha bisogno di un grande Sommelier per emozionare il palato, nella vita di tutti i giorni -invece- ?la miglior regola dell’abbinamento ? lasciarsi stupire. Aggiriamo benevolmente i classici dettami e regaliamoci la voglia di decifrare aromi che stimolano la curiosit?. L’appassionato di cibo far? ruotare molti diversi piatti attorno ad un unico vino e l’appassionato di vino stapper? champagne, chenin, e pinot nero su una buona pizza. L’importante ? creare picchi di godimento al palato

Teoria degli abbinamenti ed esagerazioni: esiste davvero l abbonamento perfetto? Facci un esempio con un tuo vino e un piatto, esotico o italiano
Prima dell’abbianmento perfetto dovremmo ricercare i prodotti perfetti o per meglio dire migliori. I grandi abbinamenti che mi hanno maggiormente colpito usufruivano di una materia prima di partenza eccezionale, non obbligatoriamente cara ma di ?qualit? cert?. Direi che, molto filosoficamente, l’abbinamento perfetto ? la continua sperimentazione condotta con alti prodotti e una giusta esperienza. Lo scorso anno ho potuto apprezzare dei Riesling con zucchero svolto abbinato a dei dolci non dolci, come degli chenin con residuo zuccherino abbinati a tortelli con ripieno dolce. Stupefacente e memorabile ?un piatto di benvenuto di un noto ristorante torinese abbinato all’ Americano Cocchi.

Abbinamento musicale, un tuo vino e una canzone che ne sottolinea una caratteristica fondamentale
Nella domanda ? gi? compresa la risposta: la MUSICA ? l’abbinamento musicale perfetto per qualsiasi vino e pi? nello specifico la musica di qualit? ? l’abbinamento ideale per un vino di qualit?. Un magnifico Stan Getz con il suo Sax definito sar? compagno perfetto per un’elegantissimo Pinot Nero borgognotto, Rachmaninov pu? andare a braccetto con l’aristocratica bevibilit? di un Sangiovese Grosso della nostra amata Montalcino, per un Nebbiolo delle Langhe trovo come abbinamento migliore il vocal Jazz musicalissimo e muscoloso di Kurt Elling, il miglior cantante in circolazione da diversi anni.

Prince ? invece il magnifico sottofondo per I nostri Chenin Blanc: la sua chitarra ? stridente e tagliente come l’acidit? che li caratterizzano, il suo ritmo funky sincopato e preciso corrisponde al perfetto ritmo che i nostri danno al palato durante la cena o la degustazione, la personalit? ma al tempo stesso la godibilit? che entrambi mi regalano mi fanno pensare che questo sia l’ABBINAMENTO PERFETTO

 



Vini in degustazione

  • Savanni?res “Arena” 2011 – Domaine Ren? Mosse
  • Anjou Blanc “Rouchefer”2011 – ?Domaine Ren? Mosse
  • Vouvray “La Dilettante” 2001 – ?Domain Breton
  • Saumur Blanc “L’Insolite” 2011- Domaine de Roches- Neuves


Les Caves de Pyrene
C.so Susa 22/a
10098 ?Rivoli ?( TO )
Telefono: 0173 290886 ? Fax: 0173 380725
e-mail:info@lescaves.it

http://lescavesdepyrene.blogspot.it/

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[05/26/2007, 17:19] Pash? a Torino


Grande notizia:  dalla bella e lontana perla di Conversano (BA) arriva a Torino la carovana del Pashà, celeberrimo ristorante di Puglia; farà tappa a Eataly il 30 di maggio per...

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[07/07/2018, 03:48] Factors to Consider When Choosing Pet Food

Age of the Pet

Age is an important factor to consider when choosing your pet’s food. Your pet needs to be fed appropriate food for his or her age. This is important as a certain amount of calories and proteins are needed for your pet to grow to adulthood properly. By providing your pet with his important current life stage diet, you will be meeting his growth requirements.

There are different types of pet food ranging from those for young pets, adult, and senior pet. If it?s your first time buying packaged food, read the labels to know what components a certain pet food has.

Consider the Breed Size

vino24 tv blogChoose the pet food based on the size of your pet’s breed. Young pets will need to consume well-balanced nutrients for immune functions, healthy skin, bone development, and growth. Most pet foods are usually categorized by specific breed factors which only include breed size since there is no other major difference between breeds.

Small breed pets have fast metabolism rates compared to medium and large breeds. That is why small pet breeds need more fatty nutrients than others.

Check for Food Allergies

Be extremely careful while choosing the food for a pet with thin coat quality, sensitive skin or redness of the skin. Food allergies are most common in dogs so if your pet is a dog lookout for allergy signs like scratching.

Don’t confuse food intolerance with food allergy; this is because lactose intolerance and poor digestion are as a result of food allergy.

Feeding your dog sources of carbohydrates and protein for 3 months triggers a strong immune response that helps alleviate allergic reactions.

Dietary Supplement

If you are feeding your pet a complete commercial balanced diet, you might not require adding a nutritional supplement like vitamins. However, with old pets, of a particular breed or with a certain disease condition may need a dietary supplementation. Check with your veterinarian whether supplementing your pet with fish oils, additional anti-oxidants or joins supplement could improve your pet’s health.

Reproductive Status of a Pet

A pet that is neutered or spayed has minimal maintenance energy requirements. It is, therefore, recommend to reduce their calories intake by approximately 25-30 percent from the usual recommendations.

If a bag of your dry pet food recommendations is feeding approximately one cup daily, you should only feed 2/3 to 3/4 of the same cup daily. Always consult the veterinarian while changing the diet and before starting a pet on any weight loss program.

Is the Food Easy to Digest?

vino24 tv blogJust like humans proper digestion is very important and affects the pets well being too. If essential nutrients in the dog food are not digestible, then look for another food. You can determine whether you have the right food by checking how well your pet defecates.it will tell you whether what is in the food bonds well with the pet.

Expiration Date

Packaging and manufacturing of the pet food products is also an important factor that you must consider. Pet food has certain health limitation that comes with food use and quality. This involves both packaging and the pet food. Go for pet food that has packaging date labeled.

Food with short shelf life should be consumed faster than those with a longer shelf life. This ensures …

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[12/30/2008, 09:28] E che vinca la scuola borgognona
vino24 tv blogOgni tanto mi si chiede: "A cosa deve somigliare un Bardolino?". La risposta ? ovvia: "A un Bardolino". Ma l'affermazione cos? ovvia non ?, in realt?, se c'? chi ? costretto a domandare quale sia il punto di riferimento.
E allora lascio la parola a quel che scrive la guida Vini d'Italia, targata Gambero Rosso & Slow Food, in poche, ma secondo me del tutto significative righe scritte, credo, da Nicola Frasson.
Quste: "Interpretare la corvina, protagonista assoluta dei rossi veronesi, come fosse un pinot nero, trasmette al vino una splendida espressivit? aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida".
Ecco, credo che qui ci sia dentro tutto.
Primo: "interpretare la corvina". S?, i veronesi son maestri dell'uvaggio e pi? ancora della cuv?e, e il disciplinare del Bardolino (come quello del Valpolicella) prevede pi? uve. Ma talvolta - mica sempre - son uve che poco o nulla aggiungono, e semmai qualche volta tolgono, alla bellezza espressiva della corvina coltivata sulle colline moreniche gardesane, ch? l? la corvina s'esprime in maniera del tutto diversa che nelle vallate valpolicellesi. E dunque s?: che si faccia pi? o meno uvaggio o cuv?e, ? la corvina l'anima del territorio. Una delle matrici del terroir. E va interpretata.
Secondo: "intrepretare la corvina come fosse un pinot nero". Lo sto dicendo e scrivendo da anni: il punto di riferimento de vigneron bardolinisti ha da essere la Borgogna. Mica per imitazione: il Bardolino deve somigliare a s? stesso. Ma per filosofia. E la filosofia ? quella dei Borgogna pre infatuazione americana (diciamo fino agli anni Ottanta) e post risveglio dalla sbornia parkeriana (diciamo gli ultimi cinque anni). Il Borgogna cio? che non punta a un colore che non ? suo, e dunque s'accontenta di tonalit? leggere, a volte cristalline. Il Borgogna che rifiuta il tannino eccessivo, e dunque rifugge dal legno marcato. Il Borgogna che ha il fruttino di bosco, e la fragolina e il lampone, in bell'evidenza, e sotto una speziatura che affascina. Il Borgogna che non crede che l'acidit? sia negativa, se ben calibrata.
Terzo, dunque: "iterpretare la corvina come fosse un pinot nero per tasmettere al vino una splendida espressivit? aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida". Aggiungo solo: pi? fragolina a nord, pi? ciliegia a sud, e comunque, a partir dall'estate, chiodo di garofano, cannella, pepe, e una bella freschezza che d? slancio al frutto e alla spezia. Ecco: questo ? il "mio" Bardolino. Il Bardolino che risponde al richiamo del terroir e di nient'altro. E poco importa il resto, davvero.
Se cos? fosse (e cos? confido che sar?, e gi? un bel manipolo di produttori cos? fa), davvero per il bevitore curioso sar? difficile resistere al fascino d'un rosso "che si beve". O almeno, quest'? la mia opinione.
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[01/01/1970, 00:00] ?Sapori di Primavera? 9/10/11 maggio alla Fabbrica della Ruota a Pray Biellese

?Sapori biellesi?, in collaborazione con il sistema ecomuseale della provincia di Biella organizza la settima edizione di ?sapori di primavera? mostra mercato dei prodotti di qualità dell?enogastronomia biellese, con il supporto della Regio Piemonte, della Provincia di Biella, della Comunità Montana Valsessera, della C.C.I.A.A. di Biella, e dell?ATL.
Parteciperanno i produttori del territorio selezionati da ?Sapori Biellesi?, che offriranno in vendita e in degustazione i loro prodotti più pregiati, alcuni dei quali difficili da reperire sul mercato in quanto di produzione limitata.
La sede è la Fabbrica della Ruota a Pray Biellese (Regione Vallefredda 1 strada provinciale biella- valsesia).
Orario: Venerdì ore 20.30 22; Sabato 15-22 / Domenica 10-19.
Ingresso 3 euro, ridotti 2,50.
Per avere il programma completo della manifestazione si può andare direttamente nel sito www.saporibiellesi.it.
Questa è una manifestazione nata per mettere a disposizione del consumatore una selezione dei prodotti biellesi presentati direttamente dai produttori.
Le aziende collaboratrici di terradeivini presenti alla manifestazione e di cui vi invitiamo a provare i prodotti sono:
Azienda Agricola Pastoris con i prodotti: Erbaluce di Caluso, passito e Rosso Canavese.
Azienda Agricola Ca? d?Andrei con i formaggi.
Azienda Agricola Aurum con i prodotti: miele, bugella e le nocciole biellesi.
Non mancate a questo appuntamento perché il prossimo è stato fissato per il 2010.

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[02/27/2013, 10:00] Spaghettone alla Salsiccia di Cinta Senese

Cavolo nero, fagioli, salsiccia di cinta senese…insomma tutto quanto ci pu? capitare di trovare in dispensa in questi mesi di fine inverno in Toscana. Ecco quindi una ricetta per gustarli al meglio e al contempo usare la fantastica consistenza degli Spaghetti Fabbri. Seguite la nostra video ricetta andata in onda ieri su Italia7 ad Aspettando il TG con Annamaria Tossani. Buono spadellamento!Ingredienti:

Spaghettoni Fabbri (cottura 18 minuti)

  • Salsicce di Cinta Senese (noi usiamo quelle di Renieri ma potete scegliere la vostra preferita!)
  • Cipolla Rossa
  • Fagioli
  • Aglio?
  • Rosmarino
  • Cavolo nero
  • Vino Bianco (noi abbiamo usato Vernaccia di San Gimignano ma va bene qualsiasi basta non sia troppo intenso e profumato)
  • Zucchero di Canna?

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ecco il video:

Buon lavoro!

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[05/22/2014, 05:00] ?Etna Patrimonio Unesco: ambiente, legalit?, pace?. Convegno il 24 maggio a Nicolosi, Giornata Europea dei Parchi 2014
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Convegno ?Etna Patrimonio Unesco: ambiente, legalit?, pace?, in programma sabato 24 maggio, Giornata Europea dei Parchi 2014, nella sede del Parco dell?Etna, l?ex Monastero Benedettino di San Nicol? La Rena a Nicolosi (via del Convento 45).
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[12/17/2023, 15:13] What do you call home?

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Having migrated to Texas from California 45 years ago now, I have been occupied with two things: the next chapter and the meaning of home.

Years ago, I read a book, Gods, Men and Wine. Somewhere in it there was a passage about how humans and grapes traveled together through time and history. Making home where they landed and hopefully thrived. Italy was surely a good move, for both grapes and humankind.

I?ve wondered if 45 years has been enough for me in Texas. And I?ve gone to other places to research uprooting and transplanting myself. It?s getting late for these old vines, to be sure, but what if? I grew up in California and spent my early years and most of my youth there. I loved it. But that was then, and the California of my youth no longer exists.  To quote Yogi. ?Nobody ever goes there anymore ? it's too crowded.? It?s also too expensive now.

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Can I ever have called New York City home? Well, I tried living there, but I didn?t take root. Put myself back into the Southwest, where I have spent most of my life. Much better for that. But we all have to try things, don?t we? It doesn?t mean we will thrive or be our best selves (or best wines). But try we must.

I have narrowed it down to the Southwest, which is not that small of a target. But it is something. Still, I?m already there, so, where else in the SW is going to be a better fit, if at all?

I had this rose bush, for 20 years on the east side of my yard. And for 20 years it sat there and did nothing. Nary a flower in 20 years, and scrawny growth. Sad. And then, during the pandemic, I moved it over to the west side of the yard. Bingo! It grew and grew and produced flower after flower. Maybe 50 feet difference? But all the difference in the world. You never know, how near or far it will need to be until you take the steps.

Grapes and where they call home. Can a Sangiovese grape call Bordeaux home? Can Viognier call Sicily home? Well, if they moved there and spent some time there, I reckon eventually any grape can call anywhere home, as long is it survives there. 50 feet or 4 million. Not an exact science, this search for home.

The song God Bless America has the line, ?God bless America, my home sweet home.? When I heard that recently it was as if a light went off inside. Not to get all mushy and pseudo-patriotic, but was that what my Italian grandparents were looking for when they came here, for America as home? It sure felt like it.

Maybe instead of looking somewhere on a pinpoint on a map, this place, home, is bigger and more amorphous than one specific place? Is it something inside now?

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A friend was talking to me as I was ruminating over this subject, especially the moving part. I mentioned I needed to find a safe harbor if all hell broke loose in 2024. His comment was ?If all hell breaks loose in 2024, there will be no place to run, no place to hide.? He is right, for better or worse. We?re all in this together, whether we want to be or not. That is what America is right now. It may not feel like we?re very together. But when you pull back the focus a couple of thousand miles and look at it from the space station, that?s pretty much the essence of it.

Your roots are in, you are where you are. Grow the best grapes you can and make the best wine from them. And fear not.

  • Oh, and would you like an Italian wine recommendation? Sure, why not?

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I picked up this bottle at my local Italian wine and food store for $14.99. Casale del Giglio Bellone from Lazio. A 2021 vintage, I was making chicken cutlets Milanese and needed a dry, crisp white.

Ian D?Agata has three pages about the grape, Bellone, in his landmark tome, Native Wine Grapes of Italy. I recommend you search out his notes, as they are detailed and profuse. Tasting the wine, I had the sensation of time travel, and was transported to a loggia in Frascati where I most likely enjoyed a wine with this grape in it 30 or more years ago with my bride.

In the present moment, the wine was perfect. It was crisp and dry and with not off flavors, no oxidation, which I have come to expect almost instinctively from Italian white wines, a remnant of past inculcation. These days, winemaking and science have advanced, so the wines are cleaner and less furry. It was a fabulous match with the cutlets, and the side dish of steamed spinach agio olio didn?t fight the wine. I actually found myself reaching for the wine after a bite of the spinach to detect any contrapuntal conflict. Nada, niente. A minor victory for food and wine matching.

All this to say, get yourself a bottle of this wine, seek it out. It was a surprising find.

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[09/14/2007, 11:39] Educarli fin da piccoli
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L'importante ? fargli capire fin da piccoli cosa ? giusto e cos'? sbagliato. E quando un nipote, per il tuo 35mo compleanno, ti disegna un biglietto di auguri come quello sopra, vuol dire che si ? indiscutibilmente sulla giusta strada.

Che dire? Sono grosse soddisfazioni.

Cresci, Matteo, che molte cantine da visitare e tante bottiglie da stappare ci aspettano!

n.b.: il 46 ? un omaggio di Matteo a Vale Rossi :)
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[05/31/2008, 12:17] Kuchnia Wloska entra nel network
vino24 tv blog Kuchnia Wloska, sottotitolo " vie del gusto" ? l'edizione on line di quella che era la omonima rivista di cucina italiana in lingua polacca. E' un sito pensato per i lettori polacchi che cercano nuovi sapori, per quelli che considerano il cibo come un piacere e cucinare una passione. Le ricette di cucina italiana, presenti sul sito, sono accessibili ed al tempo stesso non banali in quanto frutto dell'esperienza di Chef affermati e/o rampanti e della creativita' dei coniugi Sarcina del Centro Enogastronomico Altopalato di Milano. Scheda completa di Kuchnia Wloska su VinoClic
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[01/01/1970, 00:00] Sorsi di Pace 2008
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Il 24 maggio 2008 si svolge a Gattinara la consueta manifestazione ?sorsi di pace? nell?arte contemporanea la cui realizzazione è stata possibile grazie al contributo delle distillerie Francoli di Ghemme e alla collaborazione di: Franco Patriarca, produttore vitivinicolo di Gattinara, ?Arte ed altro?, di Alberto Creola di Gattinara ?Associazione Artus? di Romagnano Sesia ?Emergency? gruppo di Arona Chiara Pozzoli.
Giunta ormai alla sua sesta edizione questa manifestazione si propone di finanziare opere umanitarie attraverso la vendita all?asta di bottiglie rese uniche dalla loro etichetta, frutto dell?opera di artisti contemporanei. Il ricavato dell?asta di quest?anno ha cosi sostenuto il progetto di Emergency per la sierra leone ossia la realizzazione di un centro medico chirurgico e di un ambulatorio Pediatrico.
Nel sito www.sorsidipace.it si possono visionare le opere che sono state messe all?asta nel corso di questi anni e prendere visione degli artisti che vi hanno partecipato.
?Terradeivini? metterà a disposizione nel proprio sito tutte le informazioni relative alla prossima manifestazione in programma.
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[06/03/2008, 22:04] Una semplice torta di mele

Sul nostro blog, maisazi.com, pubblichiamo tanto ricette, spesso proponendo dolci e creme. Noi ci diamo da fare per inventare nuove proposte, ma alla fine scopriamo che le persone vogliono qualcosa di semplice, come la torta di mele di Gioi e quella di copertina75, sempre alle mele.

Queste due ricette, da poco pubblicate, sono tra le pagine più visitate del nostro blog, assieme alla Torta Caprese, che ha la palma di pagina più letta in assoluto. Segnale evidente di come si orientino i gusti dei nostri utenti e monito per chi sta ai fornelli.

Giusto sperimentare, quindi, ma ricordiamoci anche delle tradizioni e dei ricordi che abbiamo della nostra fanciullezza. A volte una torta è importante non in quanto buona, ma perché si porta dietro un ricordo importante, un momento felice, un giorno di festa, un traguardo giovanile raggiunto.

In questo caso, poi, la semplicità è massima. Le due torte di mele proposte da Gioi e copertina75 sono ai limiti del minimalismo, ma piacciono sempre. Io non sto a ripetervi le ricette, dato che potete facilmente leggerle sul blog alle pagine che vi ho indicato.

Se avete voglia, preparatele con qualche variante, comunicandoci poi il risultato. In particolare, provate ad aggiungere qualche ingrediente che estenda i profumi, che in un dolce non sono mai troppi. Potreste anche pensare a qualche altro ingrediente corollario che completi la mela o faccia contrasto con essa. Non scostatevi troppo dalla ricetta, però, perché la snaturereste.

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[09/10/2008, 09:45] Primi esperimenti di restyling

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Ricordate questo post dove parlavo della necessit? di rifare TigullioVino.it ? Alla fine, ho optato per la conservazione del brand e l'unica via possibile che ? la dinamizzazione a pezzi del sito a partire dal nuovo con un lavoro in gran parte mio e di mia moglie e in parte di tecnici qualificati per il riassetto della parte tecnologica e di cms ma al risparmio, cos? come fa il calzolaio con le sue scarpe. Il "vecchio" rester? online ma solo parte di esso verr? reinserito nel nuovo cms che ancora comunque non esiste perch? si fa tutto a manina, ancora per un po'.

Al momento ho solo cominciato a giochicchiare con la homepage per vedere l'effetto di un nuovo layout pi? ampio, con meno link, l'eliminazione di alcune parti poco utilizzate e un focus specifico su quello di cui tigulliovino si occupa pi? da vicino: i test delle campionature olio e vino, le news, gli eventi, l'informazione enogastronomica atteaverso la sua nutrita ciurma di collaboratori. Soprattutto scompare del tutto la parte legata ai servizi (totalmente demandata alla nuova struttura VinoClic).

Il resto del sito ? per il momento tutto uguale a prima e probabilmente rester? tale ancora per un pezzo, almeno finch? non riuscir? a concentrare parte degli investimenti sulla dinamizzazione delle aree principali, quindi ancora un po' di pazienza.

Per?..
Mi piacerebbe avere un feedback sul nuovo assetto e sull'idea di concentrare le energie sulla parte dei contenuti e dei test aziende (anche in funzione del meeting annuale). Tutta la roba che vedete ora in homepage ? ancora messa a manina, ma se tutto questo funzionasse dinamicamente e le rubriche attuali diventassero luoghi di conversazione allora forse il tutto diventerebbe pi? interessante no ?

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[09/13/2008, 16:14] Dialoghetto sul Brunello

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In un ristorante, tre uomini stanno studiando la carta dei vini...

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[01/01/1970, 00:00] Blog chiuso
Questo blog ha chiuso definitivamente il 20 novembre 2007. Tutti i post pubblicati fino a quel giorno rimangono on line....
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[11/12/2023, 21:39] The Most Important Wine Harvest of All Time

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How many times have you read it? The harvest in process and the ensuing data regarding the weather, the quantity and the quality that inevitably leads to an initial prediction that this year will be the wine of the decade? Wine of the century? Greatest of all time?

Recently I looked back over a slew of articles, going back forty years, and read something similar to that. At the time, I?m sure many of the journalists thought, indeed, that they were reporting an accurate assessment.

What I find curious, though, over time, is that the ?lesser? vintages, the ones not thought to be so great, actually delivered wonderful vinous experiences. That probably indicates that my interaction with the wine might have had less to do with the climatological conditions of past than the present conditions of my perceptual and emotional being.

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I?ve written about this a time or two in recent posts. That the experiences, the setting, the people, the food, the personal sense of well-being contributes to the wine at hand and how one appreciates it in the moment.

Which, for me, throws out much of the prognostication about wine. Or at least, the hype.

Look, I?m not drinking as much wine as I once did, when I was actively involved in the wine trade. Oh, and I was also younger, my body was more forgiving. Now the thought of a thirty-year vertical tasting gives me convulsions. Too much of a good thing? Or as we age, does our need for exorbitance dissipate?

I recently saw a photograph of Frank Sinatra and Bono at a legendary steakhouse in my old home town, Palm Springs. Frank was 78 years old and he was puffing on a cigarette. I thought it an odd thing. An elderly man, smoking a cigarette in a bar while waiting on his table. I don?t know why it struck me so. I mean, I enjoy the occasional cigar, key word, being occasional. But as a habitual practice?

Not to equate smoking with wine drinking, although one could make the argument that both have their fair share of toxicity.

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I reckon that moderation might be a prerequisite to enjoyment of anything that could become dangerous to one?s health. Skydiving comes to mind. Bungy jumping too.

But wine is supposed to be beneficial. That?s what folks have been telling us for forty years or more. Wine is good for you, they say.

Again, I?m thinking about the quality of the experience more than the actual quality of the wine. A wine that a famous critic gives 98 points versus one that gets only 89.

I?ve written about aged wines lately. But what is in my mind today isn?t about the age of a wine. And it seems it isn?t about the degree of buildup it gets in the press. No, I am diving into different waters here. The Chinese call it the Doctrine of the Mean, or Zhongyong.

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It?s a middle ground between the extremes, the water that I am wading into. And I find the subtlety fascinating.

More wines open up to me from more harvests. It feels expansive but not in a materialistic manner. I feel it in art, in music, in cooking, in relationships. Less is more? Not really. It isn?t about less or more. Like I said, for me, it?s a middle ground.

So, when I read those pieces that tout the great vintage of 20_ _, I feel a detachment from those words. Maybe I?ve died. But it doesn?t interest me these days.

For one, they haven?t always rung true. But more to the point, those kinds of parameters just aren?t what I?m looking for in an experience with wine. I?m looking in other corners of the world of wine, and especially with regards to Italian wine, there are many corners. Or, rabbit holes.

All this to say, while my world has gotten smaller, the macro-view has presented me with a whole new universe. It?s a bit quieter, a bit calmer, for my present needs. It?s revelatory. Important? Maybe not so much. After all, the greatest of all time is always changing in our world. Look at the greatest actors, artists, musicians, fighters, warriors, countries, lovers, you name it, from 50, 100, 500 years ago. And look at them now. Things change.

He says, as he jumps, again, into the abyss.

 
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[09/13/2008, 19:54] Gambero Rosso, un clamoroso autogol

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Strane manovre in quel di Gambero Rosso Holding.
Non conosco personalmente Stefano Bonilli ed anzi alcune sue uscite come per esempio la causa con Guelfo Magrini e le critiche trancianti alle grappe di Romano Levi, non le ho condivise (per quel che vale). Solo qualche sporadico contatto via e-mail, sempre cordiale ma niente di pi?. Mi astengo pertanto dall'esprimere un giudizio sul fatto in s? del licenziamento. Vorrei invece spendere una parola per i primi passi del nuovo management. Se il buongiorno si vede dal mattino, la nuova leadership non credo avr? gran fortuna online. In queste ore internet ? una voce sola, solidariet? a Bonilli per i modi con i quali ? stato messo alla porta ed oscurato dal web dalla direzione di Gambero Rosso.

Oscurare dal web ? Ma nemmeno all'et? della pietra..

In un articolo apparso oggi sul nuovo blog di Bonilli, immediatamente ripristinato dopo la censura del vecchio, l'ex direttore lamenta il silenzio delle maggiori testate giornalistiche, eccezion fatta per un intervento di Marco Gatti su la Nazione. Non mi preoccuperei pi? di tanto, il futuro ? qui sulla rete.


[Foto credit : http://www.hawaflcio.org]

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[02/25/2013, 16:00] Brunello di Montalcino Riserva 2007: la visione dei critici italiani e stranieri e Leonardo Romanelli

Rispetto all’annata 2008 pi? concordia nei giudizi sulla Riserva 2007 giudicata molto buona, elegante e complessa da molti critici anche se anche qui ? mancata l’unanimit? di giudizi positivi come era successo per la grandissima Riserva 2006. Di certo un’annata da valutare con pi? pazienza rispetto alla 2006…Ecco qui in successione alcuni pareri di critici italiani come?la Riserva 2007 che secondo alcuni critici italiani presenti a Benvenuto Brunello presenta una “maturazione lineare delle uve” per Daniel Thomases de I Vini di Veronelli, offe “vini complessi e ricchi” per Giancarlo Gariglio di Slow Wine, svela “maturit? e pienezza di bell’equilibrio” per Antonio Boco di Gambero Rosso, ha “punte di straordinario valore” per Daniele Cernilli di Doctor Wine e “conferma le impressioni sulle annate 2007″ per Paolo De Cristofaro di Gambero Rosso.

Qui alcuni illustri pareri “esteri” ,?Monica Larner (Wine Enthusiast) “amo la Riserva 2007″, la Riserva 2007 per Walter Speller (Jancisrobinson.com) “avr? un grande successo sul mercato” e per Walter Tommasi (Freelancer) “ha una buona struttura”. Per Tomoko Ebisawa (Vinotheque)”the standar of the quality for Riserva 2007 is very good” e per Tim Atkin (Freelancer Wine Writer) “the quality is extremely good”.

E infine il “nostro” Leonardo Romanelli dopo la prima giornata di assaggi tutta dedicata alle Riserve 2007:

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[12/05/2023, 10:30] Stua Noa Fine Dining & Bolle Restaurant ? Serata 4 Mani ? Hotel Concordia ? Livigno (SO)

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Siamo tornati nell’affascinante Hotel Concordia, situato a Livigno, un luogo incantevole immerso tra le montagne della Valtellina. La nostra esperienza culinaria ? stata un’eccitante cena presso il prestigioso ristorante fine-dining dell’hotel, lo Stua Noa. La serata ? stata resa ancora pi? memorabile grazie alla collaborazione tra lo chef Resident Andrea Fugnanesi e Marco Stagi, rinomato per la sua maestria al ristorante “Bolle” di Lallio (BG), una stella Michelin e prossimamente (Marzo 2024) impegnato nella sua nuova avventura da Chef/Patron presso Metodo Ristorante a Marne (BG).

E in questa eccezionale serata gastronomica, ? stato presentato un menu straordinario dal titolo “Zero?Waste!“. Un percorso culinario che ha saputo valorizzare per rispettare il tema della sostenibilit?, seguendo il principio “Zero Waste”. Ogni portata ? stata concepita per ridurre al minimo gli sprechi, utilizzando ingredienti in modo creativo e consapevole.

La Squadra

Hotel Manager:?Daniel Giacomelli

In Cucina

Capocuoco:? Andrea Fugnanesi

Sottocuoco:? Gabriele Bianchi

Capo Partita Antipasti:?Federica Postorino

Capo Partita Primi:?Domenico Cassanelli?e?Lorenzo Marcelli

Capo Partita Secondi:?Yuri Meo

Pastry Chef:?Federica Bagnarelli

Nella sala

Maestro:? Mattia Rossetto

Vice Maestro:? Ergest Mecaj

Prima della cena, siamo andati nella nostra camera d’hotel, che ? in pratica un rifugio di comfort e stile. L’hotel stesso ? un gioiello, con stanze accoglienti che offrono un mix di design moderno e dettagli ispirati alle montagne. Dalla nostra stanza, possiamo godere di una vista mozzafiato sulla valle circostante, e c’? persino la possibilit? di rilassarci con servizi extra come sauna e idromassaggio. ? davvero il posto perfetto per staccare la spina e goderci un po’ di relax.

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La Suite di VG.

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Dettagli

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Un piccolo benvenuto ci ha accolto nella stanza….

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La nuovissima Fashion & Food Suite dell?Hotel Concordia, situata al terzo piano mansardato, regala una spettacolare vista sulla valle di Livigno. Con i suoi 60 metri quadri, ? l’ideale per una vacanza romantica, offrendo una sauna ad infrarossi, una vasca idromassaggio con vista sulle Alpi e un’atmosfera Fine Dining con tavolo da pranzo e una cantinetta climatizzata per i vini, con una selezione delle migliori etichette valtellinesi.

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Il Concordia Lounge Bar, lungo il corso principale di Livigno, ? la tappa obbligata per coloro che cercano aperitivi alla moda.

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Aperitivo. MI-TO.

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Il menu Zero Waste ha offerto un’esperienza culinaria innovativa e consapevole, dimostrando come sia possibile creare piatti deliziosi riducendo al minimo gli sprechi alimentari. ? stata un’opportunit? unica per gustare piatti creativi, preparati con ingredienti freschi e di stagione, in un men? speciale a 4 mani esclusivamente per la serata.

In accompagnamento ai piatti delle serata, i vini sono dell’Azienda Vinicola Pietro Nera, rinomata per la sua tradizione secolare nella produzione di vini di alta qualit?, radicata nella regione delle Alpi Retiche. Con un impegno costante verso l’eccellenza, l’azienda coltiva variet? autoctone e internazionali, creando vini distintivi che riflettono il carattere unico del territorio montano. Grazie a metodi di vinificazione attenti e all’utilizzo di moderne tecnologie, Pietro Nera offre una gamma diversificata di vini apprezzati sia a livello locale che internazionale.

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Abbiamo assaporato l’ospitalit? nell’antica Stube in legno, lasciandoci avvolgere da un’atmosfera intima e riservata.? Solo 5 tavoli per un’esperienza davvero speciale.

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Ed ecco i due chef protagonisti della serata:?

Sulla destra, Andrea Fugnanesi, nato nel 1995, si distingue per la sua cucina “essenziale” e il profondo rispetto per il prodotto. Dopo aver partecipato a Top Chef Italia, la sua fama cresce, portandolo a lavorare in rinomati hotel valtellinesi come il Grand Hotel Bagni Nuovi e il Grand Hotel della Posta. Ora, al STUA NOA Fine Dining di Livigno, continua la sua ricerca di materie prime di alta qualit?, mescolando tradizione e innovazione per creare esperienze culinarie uniche e indimenticabili.

Sulla sinistra invece, Marco Stagi, prossimamente a Metodo Ristorante si distingue per la sua cucina innovativa e distintiva. La sua filosofia culinaria si concentra sull’essenzialit? e sulla precisione, con piatti caratterizzati da una sintesi geometrica di sapori. Stagi mira a offrire un’esperienza gastronomica unica, dove ogni piatto ? studiato per essere privo di fronzoli eccessivi, privilegiando la semplicit? e l’autenticit? degli ingredienti.

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Iniziamo subito con alcune entr?e di benvenuto…

Cotenna soffiata, polvere di prugna fermentata e melissa di Andrea Fugnanesi
Tartelletta Broccolo Romanesco e Maggengo erborinato di Marco Stagi

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In accompagnamento, il Caven Brut Metodo Classico 2020 della cantina Pietro Nera che ? un’elegante espressione di bollicine italiane, caratterizzato da un perlage fine e persistente, con note fresche di frutta e una piacevole mineralit?, che lo rendono perfetto per celebrare momenti speciali.

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In accompagnamento 4 tipi di pane: pane sfogliato al burro che offre strati sottili e ricchi di burro, mentre il pane al 80% di idratazione ? leggero e soffice. poi il pane con lievito madre che ha un sapore profondo e aromatico, mentre quello con farina tipo 1 ha una mollica rustica e nutriente.

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In accompagnamento agli antipasti, il Rezio Bianco IGT Alpi Retiche 2020 dell’azienda agricola Pietro Nera ? un vino bianco caratterizzato da un profilo fresco e fruttato, con note di agrumi e fiori bianchi che si sposano armoniosamente. Proveniente dalle Alpi Retiche, questo vino incarna l’autenticit? e la purezza del territorio montano.

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Lattuga ai carboni, caramello di pomodoro e salsa ORO (Marco Stagi)

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HANGER Diaframma con due consistenze di porcini (Andrea Fugnanesi)

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L’ HANGER Diaframma con due consistenze di porcini ? un piatto che si distingue per la sua presentazione accattivante e il suo sapore ricco e complesso. La carne di diaframma ? preparata con due diverse consistenze di porcini, creando un contrasto interessante tra la tenera carne e la texture cremosa dei funghi. Con un equilibrio di sapori terrosi e aromatici, questo piatto promette un’esperienza gustativa memorabile.

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Passiamo ai primi, partendo da Pasta al forno, ?Ricordi e tradizioni? di Marco Stagi

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ZERO WASTE Risotto siero di latte, polline e fegatini (Andrea Fugnanesi)

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Il risotto siero di latte, polline e fegatini incarna la creativit? culinaria sostenibile, valorizzando ingredienti spesso sottovalutati come il siero di latte e i fegatini. Il polline aggiunge freschezza e aromi complessi, mentre i fegatini conferiscono una consistenza cremosa e un sapore intenso al piatto. Questa combinazione innovativa trasforma gli ingredienti “scartati” in un’esperienza gastronomica sorprendente e appagante.

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In accoumpagnamento, un Al Carmine Inferno Valtellina Superiore DOCG 2016,?un vino dal profilo elegante e raffinato, che porta in s? l’anima della prestigiosa regione vitivinicola della Valtellina. Caratterizzato da una splendida tonalit? rubino carico, questo vino offre un bouquet complesso di frutti di bosco maturi, note floreali e spezie delicate. In bocca si rivela pieno e strutturato, con tannini setosi e una fresca acidit? che equilibra perfettamente la sua potenza. Un vino di grande personalit? e carattere, ideale da abbinare a piatti di carne, formaggi stagionati o piatti tradizionali della cucina valtellinese.

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E come secondo piatto, “CI METTO IL CUORE” ? un piatto che si distingue per la sua audacia e creativit? culinaria. Il cuore di manzo, tenero e saporito, ? il protagonista, accompagnato da una sorprendente scarola ripiena di pane raffermo che aggiunge una nota di croccantezza e sapore. Il tutto ? completato da una salsa ponzu, dal gusto acidulo e aromatico, che esalta i sapori del piatto con una delicata armonia. Un’esperienza culinaria avvincente e appagante che conquista il palato con un mix di sapori e consistenze.

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A chiusura della cena, piccole coccole finali: Madleine ricetta HOF VAN CLEVE (Marco Stagi) e Macaron al cacao con sciroppo allo yuzu (Andrea Fugnanesi)

In abbinamneto ai dessert, ? stato servito un Anomalia Passito IGT Alpi Retiche 2013,?un vino eccezionale che incarna l’anima delle montagne delle Alpi Retiche. Con la sua ricca tonalit? dorata, questo passito offre un bouquet avvolgente di frutta secca, miele e spezie, arricchito da sfumature di agrumi canditi e vaniglia. In bocca ? opulento e vellutato, con una dolcezza equilibrata e un’intensa persistenza aromatica. Perfetto da gustare da solo come meditazione o in abbinamento a dolci e formaggi stagionati, questo vino ? un’esperienza unica da assaporare lentamente e con piacere.

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A fine della serata, in un’atmosfera conviviale e festosa, abbiamo fatto un brindisi in cucina insieme agli chef e a tutta la brigata, per celebrare il successo di una giornata di lavoro intensa e condividere momenti di gioia e complicit?. Complimenti a tutti!

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Il momento del Gin&Tonic defaticante…

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Ancora un grande Grazie!

INFORMAZIONI ? Ristorante Stua Noa Fine Dining

Via Pontiglia, 39, 23041 Livigno (SO ? Valtellina), Italy

Tel.+39 0342 990 108

Mail. info@lungolivigno.com

Sito web.?lungolivigno.com

Orario:?si ricevono tavoli solo su prenotazione (tutte le sere) dalle 19:00 alle 21:00

L'articolo Stua Noa Fine Dining & Bolle Restaurant – Serata 4 Mani – Hotel Concordia – Livigno (SO) proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.

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[10/09/2008, 16:17] Chocolando... Chocoday... e solidariet
Da venerd? 10 a domenica 12 ottobre ritorna a Soave Chocolando in Tour, Festa del Cioccolato Artigianale, quest'anno arricchita da concerti di musica jazz e blues, degustazioni e abbinamenti tra vino e cioccolato. Apertura degli stands dalle ore 12.00 alle...
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[01/01/1970, 00:00] Guida Completa ai grandi vini dell'Irpinia
  Luciano Pignataro ricomincia dall'Irpinia. Il giornalista del Mattino dopo le prime due edizioni della Guida Completa ai Vini della Campania (alle quali anche il sottoscritto ha contribuito) cambia formula e decide di procedere con una nuova impostazione scannerizzando il vino campano provincia per provincia in cinque volumi autonomi (il progetto sar? completato entro il 2008). Scelta forzata, pi? che probabilmente, dal proliferare di aziende su tutto il territorio, un fenomeno inarrestabile che rende sempre pi? difficile contenerle in un unico testo potendo assicurare a ciascuna il giusto spazio. In compenso questa scelta aiuta una pi? agevole consultazione e da la possibilit? al lettore di acquistare, eventualmente, solo i volumi che possono essere di suo interesse. Si comincia, cos?, dalla zona pi? importante per l'enologia campana essendo l'Irpinia a detenere le uniche tre Docg della regione: Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi. Una guida senza vincitori n? vinti che si propone come obiettivo principale l'esaustivit? e la specificit? dell'informazione. Per la prima volta, in quest'ottica, sono state segnalate anche le aziende esterne alla provincia ed impegnate con le tre docg. Ogni cantina viene presentata attraverso dettagliati riferimenti anagrafici, una breve storia aziendale e le schede dei vini prodotti. La valutazione dei vini, ripeto, non prevede punteggi. Inevitabile deroga la segnalazione dei 40 vini del cuore attraverso i quali l'autore ripercorre e ricostruisce vent'anni di assaggi. Nella descrizione delle diverse etichette viene privilegiata l'indicazione delle caratteristiche generali del vino al fine di poter individuare lo stile del produttore evitando il riferimento all'annata. Per i pi? smaliziati questo potr? apparire, forse, l'unico limite. Solo nel caso di vini con uno storico importante alle spalle sono, comunque, indicate le annate pi? siginificative. In appendice troviamo i disciplinari, la produzione, i wine bar e i ristoranti. Una guida indispensabile per tutti coloro (semplici appassionati ed operatori del settore) per orientarsi attaverso una panorama produttivo sempre pi? affollato e complesso. Guida Completa ai grandi vini dell'Irpinia Edizioni dell'Ippogrifo 234 pagine, 10 euro
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[12/03/2023, 14:50] It All Depends on You

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Jackson Pollock Salmon
It is so very entertaining observing from the edge of the river. Swimming along are the young fish, all bright and shiny and determined to show the world just what great swimmers they are. And aren?t they beautiful? Along with that, regulated by the river and depending on the fish, they might just be swimming somewhere to save their species, as members of their group have done for countless generations.

Likewise, it is a similar swim, on land with the up-and-coming crop of wine tradesmen and women. They?re all suited up and shimmering in the bright room, say, at a wine tasting. I love to study their movements in the room, who they talk to, what they talk about, which wines they are drawn to, and the people they connect with. We all did it, consciously or otherwise. It?s part of our humanity.

What I?ve been pondering, a lot, lately, is how the present iteration of today?s wine professionals - the movers and the shakers - is girded. And with the news coming out lately that wine, once again, is lumbering, due to economic malaise and several other factors, I can?t help but wonder how they will pull the wine trade out of the nosedive it seems to be finding itself in.

For myself, I had no idea just how severe the present crisis was. And surely some of the doomsayers can?t all be right? But we all love to see things bleed, don?t we? And some of us actually want to read about the rescue being a successful one.

I read this recently by Edith Zimmerman:

Not long ago, when I ordered a caf? au lait in downtown Washington, I was told my lait choices were oat, soy, or almond. ?I?ll take regular whole milk,? I said. ?Sorry, we don?t have that,? the barista replied.

It reminded me when I was taking a walk around my local shopping mall and stopped in at the Italian Emporium. In the cold box were wines that warbled the oat, soy or almond mantra, this time regarding Italian wines. There were orange wines. There was a Sicilian Viognier and a Piedmontese Riesling. There was no Soave, Verdicchio or Gavi to be found. ?Sorry, we don?t have that,? the barista replied.

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I?m all for inclusion. I?m befuddled when the basic building blocks, the ones that got us here, are cast aside for the idiosyncratic being presented as the standard-bearers. It took years to bring people over from France and California to Italian wines, and to Italian whites even more of a challenge. A Sicilian Viognier? It?s a bizarre anachrony. No wonder they?re reducing floor and display space in the store. 

I?m saying this because even though I am open to all, what happened to the rest of all? By the way, the Viognier and Riesling, strangers in a strange land, were selling for well over $20. Not your everyday ring-up. Who?s making these choices? Who is teaching the young decision makers how to run a successful business, not just curating a list of one?s favorite off-the-wall wines? What good is this for anyone involved?

Years ago, there was this buyer in a town in Texas who moved around from store to store. One could tell their current interests, at the time, by the set. In one store, they had 90+ Parker wines from Australia that were selling for over $30. In another they hand-picked a slew of Grosses Gew?chs Rieslings from Germany, again, $30 and up, 90 points and up. And the wines sat there. Meanwhile the wine buyer moved on. Eventually that town in Texas became like a cemetery for said wine buyers? current crazes, until the  person left the business and the state. And it took years to move those wines out, many of them suffering from sitting too long under the fluorescent lights of the wine shops. For what?

Look, we all have a learning curve. But many of us had teachers and guides, souls that steered us away from the cliffs of bad decisions. I don?t see those safeguards as clearly today.

I went into a local Italian place that just opened up. Nice decorations, pleasant environment, not too loud or bright. The server handed me the wine list. $12 for a glass of red from Abruzzo, essentially a co-op wine. Twenty years ago, this would have been a $5 pour. Now entry level is $12. Of course, the wine is probably better now than it was twenty years ago. But a savvy buyer could have readily found an even better wine and maybe it would have been seen as a good deal, by folks like me, at $12.

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I didn?t drink wine that night. Ok, that was the other end of the spectrum from the ?anything goes? curated selection at the Italian wine and food emporium. But I wonder what folks, who are just looking for a good Margherita pizza and a mellow glass of red, are getting themselves into when they step into some of these places which are governed by that shimmering crop of today?s wine tradesmen and women.

If I were new to Italian wine and I went into either of these places, I don?t know if I would ever become a fan of Italian wine. Seriously. I?m being told what to like by someone who hasn?t learned the basic blocking and tackling of the trade. Or someone looking to make as much profit off me on a glass of wine, to the point that the first ? glass pays for the bottle.

There?s a lot of talk about the crisis in today?s restaurant industry, in regards to attracting servers and workers into the industry. Horrible hours, demanding work, questionable compensation. I think with what I am experiencing with today?s wine buyers (not all, but too many) that the reported restaurant crisis will solve itself. Because folks will just stop coming to places that are not elevating their tastes and needs within their budgets. It?ll be like X (formerly Twitter) and just fade into the past. Peut-?tre?

Of course, many of us will by then disappear. And that will also solve the younger generations annoyance with the elders who have handed them this world.

In a world that is still looking for whole wine, what will they do with all that unsold oat, soy, or almond wine? What are they going to do, follow us into oblivion? Or keep swimming to save the species?

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? written and photographed by Alfonso Cevola limited rights reserved On the Wine Trail in Italy
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