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Mondo Di Vino
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[09/18/2008, 23:51] Recensioni di ristoranti, la storia

TigullioVino it

Non c'? niente da fare, quando vai a rivangare il passato per vedere da dove ? partita un'idea, nove volte su dieci c'? di mezzo qualche newsgroup, una delle pi? "antiche" forme di socializzazione della rete. Se volete era il social network 0.1, ancora vivo e vegeto per altro. Fu cos? anche per le recensioni dei ristoranti.

Nel 1999 proposi la costituzione del newsgroup italiano sui ristoranti (ho messo il link web ma i newsgroup si leggono con un newsreader dal vostro programma di posta elettronica, indagate...) che venne poi approvato e che ? tutt'oggi online. L'organizzazione del materiale sui ristoranti in rete ? partito da l? e tutte le successive iniziative esterne su web hanno visto sempre come protagonisti questo o quel partecipante del newsgroup.

Ringrazio gli amici di IDR (questo il nome di battaglia del newsgroup dei ristoranti) per avermi aiutato a ricordare i principali poster di sempre. Tra i mitici della prima ora, JFSebastian, Fabio Fiorillo, FabMind, Claudio Pistocchi, Lcr, JPS, Nico Pisanelli, Prolet (quello che invent? html.it, per dire...), Pingo, Leo Rieser e ancora, Max-b, Dmaster, Schigi, Cauzzi, Adamski, gianmarco L., Nicolac (Nicola Cavallaro, avete presente ?), Franco C.E. Piodi, Guyciman, cesa-re, Ruggine (oggi protagonista su altri lidi), Vilco (gi? notissimo membro di it.hobby.vino, SPeck, AndreA, Apuo, Ziongiu, Bertozzi, Orson e tanti tanti altri.

A un certo punto le recensioni di ristoranti divennero un gran numero e si iniziarono a creare degli archivi online. Il primo fu quello di un sito che oggi non esiste pi? che si chiamava eat.it (mi ricordo perfino la cartella sul loro server che era "torretta" mi pare, che momenti !). Dopo qualche anno di attivit?, il vecchio gestore dell'archivio gett? la spugna e io presi le sue veci cominciando ad organizzare quelle recensioni all'interno di TigullioVino.it, un archivio antologico di recensioni ristoranti ancora vivo oggi e sempre aggiornato con nuove recensioni (pur conservando le vecchie), che dal 2002 circa porta avanti questo lavoro da amanuensi, artigiani del web.

Fu poi l'epoca del Lagnese, personaggio mitologico tra la figura del troll, del critico gastronomico e del genio squilibrato incompreso, uno che frequentava solo ristoranti stellati di altissimo livello ma che non perdeva occasione di scatenare flame infiniti (flame = litigi in gergo newsgroupparo) o intavolare dotte discettazioni sui massimi sistemi. Tra le pi? colossali risse di tutti i tempi, sempre su IDR, quella tra Sararlo, recensore venuto alla ribalta nella seconda o terza stagione di idr e JFSebastian, il pi? grande poster di Idr di sempre. Sono sue (di JFSebastian) alcune delle pi? belle e originali recensioni presenti in rete, molte delle quali mi fregio di annoverare nell'archivio di TigullioVino.it. Su tutte, vi segnalo questa che a me ? piaciuta moltissimo.

Nel frattempo cresceva il Forum del Gambero Rosso online che cominci? a catalizzare l'attenzione di una grossa fetta di questi recensori, anche se idr ? sempre rimasto un punto fisso di riferimento per molti.

Spuntarono molti blog sui ristoranti ma su tutti, per clamore e e audience va segnalato il fenomeno Muccapazza (il blog di ristoranti pi? paillettato del web). Furoni creati molti altri portali come l'amato (credo per la quantit? di recensioni) / odiato (credo per la qualit? delle recensioni) il Mangione.

Oggi ? il tempo di Viaggiatore Gourmet, del ristorante stellato raccontato quasi esclusivamente per immagini. Un format che a dispetto delle critiche ricevute agli esordi (splendidi i tributi negativi incassati da Claudio Sacco un po' in tutta la blogosfera, dal defunto e indimenticabile Peperosso al Papero Giallo di Stefano Bonilli) ? piaciuto e nel tempo ha dimostrato di saper fare anche grandissima qualit? con video veramente eccellenti e sopra la media anche se paragonati al lavoro eseguito da pubblicazioni professionali.

Mentre it.discussioni.ristoranti ? ancora l?, proprio come allora, con tante persone nuove e pochi sopravvisuti della prima ora, oggi ? il tempo delle proposte di guide ristoranti 2.0 e dei progetti di collaborazione sociale come duespaghi o come la nostra antologia open-social.

La seconda parte tra una decina d'anni.

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[09/16/2008, 15:04] Beverix

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Alla fine vince sempre il pi? smart.

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[09/13/2008, 19:54] Gambero Rosso, un clamoroso autogol

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Strane manovre in quel di Gambero Rosso Holding.
Non conosco personalmente Stefano Bonilli ed anzi alcune sue uscite come per esempio la causa con Guelfo Magrini e le critiche trancianti alle grappe di Romano Levi, non le ho condivise (per quel che vale). Solo qualche sporadico contatto via e-mail, sempre cordiale ma niente di pi?. Mi astengo pertanto dall'esprimere un giudizio sul fatto in s? del licenziamento. Vorrei invece spendere una parola per i primi passi del nuovo management. Se il buongiorno si vede dal mattino, la nuova leadership non credo avr? gran fortuna online. In queste ore internet ? una voce sola, solidariet? a Bonilli per i modi con i quali ? stato messo alla porta ed oscurato dal web dalla direzione di Gambero Rosso.

Oscurare dal web ? Ma nemmeno all'et? della pietra..

In un articolo apparso oggi sul nuovo blog di Bonilli, immediatamente ripristinato dopo la censura del vecchio, l'ex direttore lamenta il silenzio delle maggiori testate giornalistiche, eccezion fatta per un intervento di Marco Gatti su la Nazione. Non mi preoccuperei pi? di tanto, il futuro ? qui sulla rete.


[Foto credit : http://www.hawaflcio.org]

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[09/10/2008, 23:29] A proposito di rating: taggare il vino

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Premessa, in occasione della conferenza dei blogger tenutasi a fine agosto a Logrono in Spagna, tra le altre cose si ? parlato molto di sistemi di valutazione del vino, di rating, di voti, di opportunit? o meno di giudizi numerici o simbolici. Il tema ha trovato un particolare risvolto pratico nella proposta da parte di Giampiero Nadali di una sperimentazione di sistemi di valutazione di tipo edonistico della quale ci ha compiutamente parlato in questo articolo.

Io sono tra coloro che credono che un qualche sistema di sintesi del valore / qualit? di un vino sia utile, per praticit? e sintesi, se affiancato alla descrizione testuale di un vino. Serve per catalogare le informazioni in modo efficace, pu? servire a dare un'idea di massima, in base al metro di ciascuno, sul valore e sulla tipologia di un vino. L'idea di un sistema di tipo edonistico ? molto affascinante e sicuramente di facile comprensione per il consumatore finale nella fase di scelta.

Ma qual ?, in rete, lo strumento che ad oggi meglio di ogni altro ? in grado di assumere il ruolo tecnico di un sistema di valutazione che pur sempre si appoggia alle parole, sia pur in modo sintetico ? Il tag.

Sempre di pi? i contenuti e le informazioni in rete vengono "taggate" dalle persone: una o pi? parole singole o composte che, associate ad un contenuto direttamente da chi lo scrive, sono in grado di sintetizzarne il significato pi? profondo ed ampliarne i confini con abbinamenti che spesso vanno ben oltre il freddo strumento della keyword, la parola chiave, generalmente ricavata meccanicamente da un agglomerato di parole pi? ampio.

Il tag ? qualcosa di pi?. E' un'attivit? umana, presuppone un ragionamento ed un lavoro di sintesi che una volta compiuto diventa un bene prezioso inestimabile di catalogazione, definizione, espansione e ridefinizione. Certo, in parte soggettivo, ma cosa non ? soggettivo in questo mondo enoico ?

A tal proposito mi piacerebbe verificare la possibilit? di affiancare / integrare se possibile questa sperimentazione di blogger promossa da Aristide con questa mia proposta di "classificare" il vino sinteticamente attraverso tags. Dove l'edonismo pu? essere la rotta (o meglio, una delle possibili rotte) e il tag il timone. Quello che propongo ? quindi di coniare, con l'aiuto della sperimentazione in atto, si panel di degustazione, di centri enologici, di esperti, di appassionati, linguisti, una serie di "tags" di vario tipo ma universalmente utili per descrivere univocamente un vino e renderlo comprensibile all'utente della strada con margini di errore molto limitati.

Un'associazione che resterebbe naturalmente accessoria rispetto alla storia e al parlato che ovviamente restano sempre il cardine di una vera e approfondita degustazione. Tra l'altro, se ci pensate, una serie di pochi tags molto pertinenti, pu? anche essere molto semplicemente aggiunta in etichetta e allo stesso tempo uno strumento di semplicissima adozione da parte, per esempio, di un'enoteca che potrebbe assegnare alcuni tag su un cartellino insieme al prezzo. (esempi a casaccio : molto alcolico, adatto a cibi molto grassi, asciuga la lingua, fruttato, sensazione di legno, elegante, suadente, ceralacca, semplice, difficile, ecc.).

Questo lavoro lo stiamo facendo ogni giorno su vinix con tutti i contenuti ma in modo molto pi? soggettivo di come lo si potrebbe fare seguendo uno schema riconosciuto e precostituito (ferma la sacrosanta libert? di ognuno di non seguirlo, ovviamente). Credo anche che oltre 11.000 tags diversi gi? raccolti, molti dei quali dedicati alla descrizione dei vini, potrebbero rappresentare una buona base di partenza per un eventuale studio. Se un domani fosse disponibile una serie di tag precostituiti da assumere come modello per un vino di un certo tipo, sarei lieto di aggiungerli ad ogni mia degustazione. Una sorta di esperanto del vino.

Che ne pensate ?


[Foto credit : Danembraceddc]

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[09/10/2008, 09:45] Primi esperimenti di restyling

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Ricordate questo post dove parlavo della necessit? di rifare TigullioVino.it ? Alla fine, ho optato per la conservazione del brand e l'unica via possibile che ? la dinamizzazione a pezzi del sito a partire dal nuovo con un lavoro in gran parte mio e di mia moglie e in parte di tecnici qualificati per il riassetto della parte tecnologica e di cms ma al risparmio, cos? come fa il calzolaio con le sue scarpe. Il "vecchio" rester? online ma solo parte di esso verr? reinserito nel nuovo cms che ancora comunque non esiste perch? si fa tutto a manina, ancora per un po'.

Al momento ho solo cominciato a giochicchiare con la homepage per vedere l'effetto di un nuovo layout pi? ampio, con meno link, l'eliminazione di alcune parti poco utilizzate e un focus specifico su quello di cui tigulliovino si occupa pi? da vicino: i test delle campionature olio e vino, le news, gli eventi, l'informazione enogastronomica atteaverso la sua nutrita ciurma di collaboratori. Soprattutto scompare del tutto la parte legata ai servizi (totalmente demandata alla nuova struttura VinoClic).

Il resto del sito ? per il momento tutto uguale a prima e probabilmente rester? tale ancora per un pezzo, almeno finch? non riuscir? a concentrare parte degli investimenti sulla dinamizzazione delle aree principali, quindi ancora un po' di pazienza.

Per?..
Mi piacerebbe avere un feedback sul nuovo assetto e sull'idea di concentrare le energie sulla parte dei contenuti e dei test aziende (anche in funzione del meeting annuale). Tutta la roba che vedete ora in homepage ? ancora messa a manina, ma se tutto questo funzionasse dinamicamente e le rubriche attuali diventassero luoghi di conversazione allora forse il tutto diventerebbe pi? interessante no ?

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[09/06/2008, 08:42] Vinix Widget, porta vinix sul tuo sito
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Su vinix, la mia palestra 2.0, ? disponibile un nuovo aggeggio da smanettoni 2.0 al quale abbiamo lavorato tra uno spizzico di vacanza e l'altra, un editor per widget che vi consente di esportare sul vostro sito tutti i contenuti di vinix personalizzando completamente l'aspetto e la tiplogia di contenuti da veicolare nel widget. Potete per esempio voler proporre tutte le tipologie di contenuti presenti su vinix (annunci, foto, degustazioni, ristoranti, post dai blog, video, ecc.) oppure solo un determinato argomento come nell'esempio che segue dove sono mostrate solo le degustazioni di vino. Colori, tipologia di contenuti, grandezza e numero dei contributi, sfondi, loghi testi, tutto ? completamente personalizzabile, quasi divertente :-)


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[09/05/2008, 14:58] Chrome, browser e pubblicit? online

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E' online la prima versione - rigorosamente beta - di Chrome, il nuovo easy-browser di casa Google. Ne parla gi? tutto il web tecnologico da diversi giorni e a ragione considerata la semplicit? di utilizzo. Non mi perdo in dettagli tecnici vi dico soltanto che Chrome ? velocissimo, soprattutto con tutte quelle applicazioni web che utilizzano javascript (la console java di Chrome pare infatti sia ben 56 volte pi? veloce del compagno di casa microsoft).

Per conto mio la scelta di Google di realizzare un browser proprio ? vincente. Google acquisir? in breve tempo una posizione di rilievo nella battaglia tra i browser pi? utilizzati e se qualcuno dovr? subirne le conseguenze penso sar? pi? Internet Explorer di Firefox che per quanto bello e supportato da un'ampia community, resta ancora piccolissimo in termini numerici rispetto al gigante pasticcione di casa Microsoft.

Ma c'? un altro dato secondo me che ha spinto Google ad entrare da protagonista nel campo dei browser. Stanno spuntando come funghi, nell'ultimo periodo, sistemi per bloccare la pubblicit? sui siti internet: dai vari blocker alle nuove funzioni di navigazione di Internet Explorer 8. Si tratta per il momento di un impatto insignificante per il complesso del mercato pubblicitario ma se tali browser o sistemi dovessero prendere piede credo che dovremmo prepararci ad un totale ridimensionamento dell'offerta di contenuti che nel bene e nel male ? per il momento ancora inscindibilmente legata al traffico e quindi agli introiti pubblicitari.

Ora, siccome google conta molto sul mercato pubblicitario per la propria crescita economica immagino non metter? particolari barriere - se non quelle ottime gi? previste contro pop ups, pop under et similia - alla pubblicit? online.

Neanche a dirlo, da editore di contenuti gratuiti sono totalmente contrario ad ogni forma di restrizione della pubblicit? online eccetto verso quelle forme molto invasive e fastidiose che io stesso detesto e blocco in ogni modo. Credo fermamente che se il web deve e vuole restare sostanzialmente gratuito, dall'altra parte (chi legge) non possa pretendere la completa assenza di forme di monetizzazione da parte degli editori, certo, trasparenti e separate dai contenuti. Al contrario, sarebbe un po' come volere la botte piena e la moglie ubriaca.

Quello che c'? da augurarsi ? che la qualit? pubblicitaria si alzi sempre pi?, sia sempre pi? contestualizzata, sartoriale, diretta esclusivamente a coloro che effettivamente sono interessati a riceverla e in questa direzione stanno andando tutti coloro che online lavorano anche per offrire una pubblicit? che sia sempre pi? informativa ed utile e non invasiva per il lettore.

Quanto allo scontro tra titani che l'introduzione di Chrome mette inevitabilmente in moto (chrome parte da zero ma a lanciarlo ? il brand numero uno del mondo, Google) penso che da sempre la gente ama i confronti e le sfide. Non credo che ci ritroveremo un unico browser definitivo, sia esso Chrome, Firefox o Internet Explorer, credo piuttosto che lo scontro attuale tra Internet Explorer e Firefox si sposter? forse tra Firefox e Chrome (preferibile) o muter? (probabile) in un nuovo scontro a tre, dove Chrome rischier? per? di passare rapidamente al posto scomodo del "monopolista", oggi rivestito da Internet Explorer.

Bisogna vedere come Google riuscir? nel tempo a mantener fede al suo motto don't be evil: il successo a volte fa scordare i punti cardine sui quali si era cominciato il lavoro. Staremo a vedere, sicuramente sar? entusiasmante assistere in prima fila ai capovolgimenti con i quali stiamo scrivendo la storia del web.

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[08/25/2008, 14:11] Quel brighella di Robin Goldstein

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Se ne ? gi? parlato a sufficienza dello scandalino winespectator. Quel brighella di Robin Goldstein potr? forse appendere il cappello dopo questo botto che ha ormai fatto il giro del mondo. Vorrei solo provare a vedere la cosa anche da un'angolazione diversa. Se qualcuno mette in atto dei comportamenti e delle azioni volte ad indurti in errore attraverso artifici e raggiri, posto che non si tratta di truffa perch? manca la parte relativa al "guadagno del truffatore" che - per ora - non si ? attuata, ? ben facile che tu, ingannato, cada nel tranello.

Alla luce di questo e soprattutto considerato il fatto che la competizione a quanto ? dato apprendere dalla replica di WS ? basata esclusivamente sulle carte dei vini, un pizzico di malizia nel gesto di Goldstein ce la si pu? anche vedere. A fin di bene, per carit?. Giusto perch? sono sempre stato uno a cui piace sentire le due campane, ecco la replica di Thomas Matthew, Executive Editor di Wine Spectator :


1. Wine Spectator's Restaurant Awards

Our Awards program was founded in 1981 to encourage restaurants to improve their wine programs, and to aid readers in finding restaurants that take wine seriously. The program evaluates the content, accuracy and presentation of restaurant wine lists. It does not purport to review the restaurant as a whole.

In the program's 27 years, we have evaluated more than 45,000 wine lists. There is no doubt that more restaurants offer good wine lists today than back in 1981. We would like to think that this program has contributed to that development. Further, our Dining Guide is a widely used resource by our subscribers. (View more information on the program here.)


2. How could a restaurant that doesn't exist earn an award for its wine list?

We do not claim to visit every restaurant in our Awards program. We do promise to evaluate their wine lists fairly. (Nearly one-third of new entries each year do not win awards.) We assume that if we receive a wine list, the restaurant that created it does in fact exist. In the application, the restaurant owner warrants that all statements and information provided are truthful and accurate. Of course, we make significant efforts to verify the facts.

In the case of Osteria L'Intrepido:

a. We called the restaurant multiple times; each time, we reached an answering machine and a message from a person purporting to be from the restaurant claiming that it was closed at the moment.

b. Googling the restaurant turned up an actual address and located it on a map of Milan

c. The restaurant sent us a link to a Web site that listed its menu

d. On the Web site Chowhound, diners (now apparently fictitious) discussed their experiences at the non-existent restaurant in entries dated January 2008, to August 2008.


3. How could this wine list earn an award?

On his blog, Goldstein posted a small selection of the wines on this list, along with their poor ratings from Wine Spectator. This was his effort to prove that the list - even if real - did not deserve an award.

However, this selection was not representative of the quality of the complete list that he submitted to our program. Goldstein posted reviews for 15 wines. But the submitted list contained a total of 256 wines. Only 15 wines scored below 80 points.

Fifty-three wines earned ratings of 90 points or higher (outstanding on Wine Spectator's 100-point scale) and a total of 102 earned ratings of 80 points (good) or better. (139 wines were not rated.) Overall, the wines came from many of Italy's top producers, in a clear, accurate presentation.

Here is our description of an Award of Excellence:
Our basic award, for lists that offer a well-chosen selection of quality producers, along with a thematic match to the menu in both price and style.

The list from L'Intrepido clearly falls within these parameters.


4. What did Goldstein achieve?

It has now been demonstrated that an elaborate hoax can deceive Wine Spectator.

This act of malicious duplicity reminds us that no one is completely immune to fraud. It is sad that an unscrupulous person can attack a publication that has earned its reputation for integrity over the past 32 years. Wine Spectator will clearly have to be more vigilant in the future.

Most importantly, however, this scam does not tarnish the legitimate accomplishments of the thousands of real restaurants who currently hold Wine Spectator awards, a result of their skill, hard work and passion for wine."


[Foto credit : Thewinetrials.com]

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[08/22/2008, 09:37] Due consigli (anzi, dieci !) per l'azienda 2.0

TigullioVino it

Siamo ancora ben lontani dalla piena consapevolezza del mezzo da parte degli operatori del vino ma i presupposti per sperare che questa rivoluzione digitale si attui compiutamente, oggi poggiano su basi pi? concrete di ieri. Se da una parte ? gi? nutrita la schiera delle aziende che hanno fatto della rete il loro principale canale di comunicazione, sono ancora molti coloro che ci stanno ancora pensando e che vorrebbero iniziare ad usare le nuove tecnologie con maggior consapevolezza, per dialogare e aumentare le proprie relazioni online meglio di come hanno fatto fino ad oggi, semplificandosi la vita e in qualche caso rendendo il proprio lavoro perfino pi? efficace e divertente.

Ecco la cura :

1) Costruisci la tua reputazione online
Posologia : ogni giorno, minuto, secondo che trascorrerai in rete.
Controindicazioni : insorgenza di ego ipertrofico nei casi di maggior successo

Sembra uno dei 10 comandamenti, lo so, ma non c'? niente che paghi di pi? di questo in rete. In un luogo dove non ci pi? toccare, quello che dici, scrivi, mostri, pensi e come lo fai ? tutto. Investi il tuo tempo online nella costruzione della tua reputazione. Dai sempre qualcosa prima di chiedere, anzi, se possibile offri sempre (contenuti, consigli, esperienza, tecnicismi, prodotti, novit?, gentilezza, conforto, competenza, ecc.) e non chiedere mai. Condividi quello che hai da offrire e prova a coinvolgere se hai idee interessanti, potrebbero sortirne grandi e inaspettate sorprese.


2) Osserva l'ambiente in cui ti trovi
Posologia : ogni volta che inizi a frequentare un nuovo spazio sociale online
Controindicazioni : pu? provocare sonnolenza

Quando arrivi in un nuovo spazio web, che sia un blog, un forum, un social network o altro, non inseriti immediatamente nelle conversazioni, investi qualche giorno a leggere come e di cosa scrivono gli altri, chi sono le persone pi? influenti, quali sono i temi e i modi con i quali questi vengono trattati in quello specifico ambiente, osserva per un po' prima di agire, ti servir? per non fare passi falsi o entrare a gamba tesa e vedere dove e come sfruttare al meglio i tuoi punti di forza.


3) Sii una spugna, impara dagli altri
Posologia : Ogni volta che puoi !
Controindicazioni : pu? provocare aumento di peso improvviso

Leggi la pagina "cosa non si fa / consigli" e soprattutto gli "Approfondimenti" che trovi nell'area help su vinix, non sar? il vangelo ma trovi tanto di quello che ho imparato sulla mia pelle e qualche riflessione che forse pu? aiutarti a comprendere come interpretare al meglio il tuo stare in rete. Sono suggerimenti che ho scritto per gli abitanti di vinix ma che sono validi per qualsiasi piattaforma, tecnici talvolta ma spiegati sempre con parole semplici.


4) Impara cosa sono i Feed, leggili ed offrili
Posologia : da domani mattina, 1 volta alla settimana
Controindicazioni : In caso di sovradosaggio consultare il medico

Inizia subito ad usare un feed reader come per esempio Google Reader. E' un "coso" che ti consente di seguire pi? siti e fonti di informazione contemporaneamente e molto di pi? senza muovere un dito. In pratica, anzich? visitare i 10 siti che leggi ogni giorno, consulti tutto da una pagina unica solo quando ci sono aggiornamenti. Comunque sia, prenditi il tempo per imparare ad usarlo, ? importante che tu lo faccia. Corollario : dota il tuo sito (le tue news o il blog o la newsletter) di un feed rss per essere letto da tutti coloro che usano un feed reader. Se segui il consiglio numero 3) troverai qualche informazione in pi? su cosa siano i feed. Va b? dai, ti avanzo la fatica.


5) Skype, mai pi? senza
Posologia : Sempre
Controindicazioni : pu? rendere irritabili e provocare mal di testa

Ne ho provati tanti: skype, icq, msn, gtalk, aim, yahoo messenger, sono tutti sistemi di messaggistica istantanea molto evoluti ma il mio cuore batte solo per Skype. Scarica adesso Skype. Skype ? un programmino gratuito che ti permette, una volta aggiunti un po' di contatti, di parlare gratuitamente con queste persone, sia sotto forma di messaggi scritti che tramite telefono (ti basta una cuffia / microfono da pochi euro) o video (ti basta una webcam, va bene anche quella integrata nel tuo portatile se ce l'hai) ovunque si trovino nel mondo. Smetti di pagare per parlare al telefono con le persone, non ha pi? senso ormai, paghi gi? la connessione alla rete, ? pi? che sufficiente. Al limite, se proprio vuoi pagare (!) usa skype anche per le telefonate verso chi non usa skype in tutto il mondo: i costi sono ridicoli e mi raccomando, fallo solo per dire loro di scaricare skype, cos? anche loro potranno smettere di pagare per parlare. Skype ? fantastico, ne sono entusiasta, ? una delle pi? grandi invenzioni della rete dopo la rete stessa, non puoi farne a meno. Se hai scaricato Skype e non hai ancora contatti, sono a disposizione per essere aggiunto ai tuoi contatti e fare un breve test insieme, vedrai che ? semplicissimo (il mio nome utente skype ? : filippo.ronco)


6) Il tuo sito ? veramente "interattivo" ? Oppure ? desueto ?
Posologia : una controllatina subito, poi una volta ogni 6 mesi almeno
Controindicazioni : pu? creare ansia

Se non hai un sito dotati di un sito aziendale, se lo hai, chiediti se offre la possibilit? a chi lo visita di interagire in qualche modo, se non offre alcuna possibilit? di interazione, prova a fermarti un secondo e a chiederti se e come puoi coinvolgere le persone che arrivano sul tuo sito offrendo loro un modo di stabilire con te una relazione, un contatto utile.


7) Sfrutta la gratuit? della rete !
Posologia : ogni volta che te ne viene data l'opportunit?
Controindicazioni : pu? provocare assuefazione

Usa i servizi gratuiti che la rete ti offre per promuovere gratuitamente la tua azienda e i tuoi prodotti. Per esempio, invia una campionatura di vino una volta all'anno ai siti d'informazione pi? seguiti (acquabuona, lavinium, tigulliovino, winesurf...ecc.). Registrati in tutti quei siti che ti consentono di avere il tuo profilo aziendale visualizzato gratuitamente : per esempio su vinit, su Vinix.it, ecc. Usa anche gli spazi che ti vengono offerti per promuovere i tuoi piccoli eventi, come per esempio nell'area eventi de l'acquabuona, di tigulliovino.it oppure nell'area annunci di vinit.net o di Vinix.it. Cercane altri, ce ne sono moltissimi.


8) Fermati e ascolta
Posologia : Pi? spesso che puoi
Controindicazioni : fastidi all'udito, nausea, tremori, euforia

Sai cosa si dice di te in rete ? Sarebbe bene cominciare a saperlo. Cerca di monitorare, almeno una volta ogni tanto, cosa dicono di te, della tua azienda, dei tuoi prodotti o servizi. Usa il tuo feedreader per leggere cosa scrivono i blogger pi? influenti, prova anche Technorati.com - anche se un po' vecchiotto - o Blogbabel e digita nel campo di ricerca il nome della tua azienda o di un tuo vino. Se hai fatto qualcosa di cui vale la pena parlare, troverai sicuramente alcune referenze su vari blog italiani ed esteri che ti hanno citato. In questo caso potrebbe essere una buona idea seguire queste conversazioni e intervenire per dire la tua. Il meglio sarebbe avere un proprio blog, citarle con un link e entrare nella discussione da "casa tua" ma vanno benissimo anche commenti, l'importante ? che fai vedere che ci sei, che esisti che dietro l'azienda ci sono persone in carne ed ossa. Per chi vive in rete questo atteggiamento ? normale ma su molti ha sucita ancora un fascino sorprendente. Se non trovi fonti che parlano di te, potrebbe voler dire che in rete sei ancora poco conosciuto e che devi cominciare a darti da fare per creare un po' di "chiacchiere" - possibilmente positive - intorno alla tua attivit?. Qui, per esempio, trovi quello che si dice su cose recenti fatte da TigullioVino.it. Puoi anche provare quello strumento fantastico che ? i-vinix, la ricerca per tag di Vinix che ti consente di cercare per tag tra tutte le cose che si pubblicano (foto, testi, annunci, degustazioni, ecc.) sul social network. E' molto facile che qualcuno abbia pubblicato qualcosa che ti riguarda. Se non ? cos? puoi cominciare tu stesso.


9) Adegua la tua vecchia comunicazione al presente
Posologia : Passo dopo passo, dedicati a questa transizione
Controindicazioni : Se non usato nel modo corretto pu? avere decorso fatale

Non abbandonare la comunicazione tradizionale di getto. Prova piuttosto ad integrarla ed adeguarla ad un linguaggio pi? informale e diretto e usa gli strumenti giusti disponibili in rete per diffondere le notizie. Usa la comunicazione "ufficiale" solo quando hai da comunicare qualcosa di veramente interessante. Non importa ai pi?, per esempio, se hai preso o meno una medagli d'ordo o hai vinto un concorso, interessa di pi? sapere chi sei, cosa fai, perch? lo fai, interessano le storie. Puoi cominciare a rispondere alle e-mail con puntualit?. Dotati se possibile di una newsletter, almeno mensile, con la quale informare i tuoi iscritti sulle tue iniziative e su speciali promozioni o eventi che hai in serbo per loro ma stravolgili ogni volta con qualcosa che non si aspettano. Se stai organizzando qualcosa di molto interessante che va oltre i tuoi interessi aziendali allora potresti pensare di diffondere la notizia con le piattaforme di news sharing come digg o wikio, solo per citarne alcune.


10) Cerca e impara da esempi di successo
Posologia : Ogni volta che puoi !
Controindicazioni : Nessuna !

Prova a leggere il blog di Gianpaolo Paglia, un produttore maremmano che ha fatto scuola in Italia nel tuo settore. Forse capirai qual ? il suo modo di approcciarsi in rete e leggendolo con attenzione potrai prendere spunto da quello che lui ha fatto per provare a ripensare completamente il tuo vecchio modo di stare in rete e di comunicare magari attraverso una fredda brochure aziendale. Guarda per capire cosa intendo questo esempio di cose fatte da Gianpaolo per coinvolgere la propria audience.


Sono solo 10 cose banali, alla portata di tutti, molte delle quali forse gi? pane quotidiano di alcuni. E' comunque un buon inizio per chi ? arrivato solo ieri. Se hai domande o ancor meglio, altre indicazioni ulteriori da aggiungere, prescrivi la tua ricetta, verr? aggiunta alla lista.


[Foto credit : http://www.columbia.edu]

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[08/21/2008, 15:09] Battaglia tecnologica, un grande passo avanti

TigullioVino it

Rispetto a 2-3 anni fa, la situazione di arretratezza tecnologica del settore vitivinicolo ? decisamente mutata. Non che l'obiettivo sia raggiunto, tanto che permangono ancora numerosi ostacoli legati anche alle infrastrutture tecnologiche (leggi : mancanza di banda larga in zone agricole o poco abitate, tariffe mobili che non possono fungere da alternativa per via di prezzi ridicoli, finte tariffe flat o soluzioni che sarebbero anche interessanti ma non sono dai pi? sfruttabili per mancanza di copertura). Stiamo assistendo, lo dico con una certa cognizione di causa, ad un lento ma consapevole avvicinamento ad internet che oggi non ? pi? visto come quel "coso" dove si pu? fare quel che si vuole infischiandosene degli altri ma come un luogo dove esistono le medesime regole di buon senso e buona convivenza che esistono nella normale vita di tutti i giorni, fuori dalla rete.


Un nuovo fermento digitale

Sempre pi? di frequente mi capita di notare nuovi produttori di vino cominciare ad utilizzare l'e-mail con regolarit?, commentare sui blog o sui forum, avvicinarsi con scrupolosa attenzione al fenomeno dei social network - specie quelli tematici - e rispondere alle recensioni dei propri vini, interagendo e dialogando con i loro fans o i loro detrattori. Si comincia ad ascoltare. Qualcosa di incredibile per chi come me da anni e attraverso alterne fortune cerca di contribuire, almeno un poco, a fare informazione e formazione in questo settore.

Oggi, a distanza di qualche anno da quel fallimentare esperimento con il quale avevamo provato a creare qui su tigulliovino una serie di blog di categoria dove, non solo ai produttori di vino, ma ad ogni figura professionale di settore era stata offerta la possibilit? di usare una piattaforma gratuita di blogging di settore, resto ancora incredulo di fronte all'opposto fenomeno di partecipazione che invece ho la fortuna di poter apprezzare su Vinix con cui ho forse saputo interpretare meglio e con strumenti nuovi e pi? semplici un desiderio di partecipazione e confronto che nel frattempo era comunque maturato.

Un salto in avanti enorme rispetto, per esempio, a 5 anni fa o prima ancora, quando l'e-mail quasi non veniva utilizzata ed internet era sempre e comunque una "cosa per ragazzini" o "un covo di pedofili" e questo nonostante ci sia ancora qualcuno che ancora oggi ? convinto di queste sciocchezze (perdonateli, non sanno di cosa parlano) ;-)


Tutto ci?, sembra solo a me ?


[Foto credit : Weblogcartoons.com]

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