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Mondo Di Vino
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[03/05/2024, 06:25] M?BIUS Sperimentale ? Chef Enrico Croatti ? Moebius Milano (MI)

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo Ceto

Ricavato nello spazio un tempo adibito a magazzino di tessuti di cui conserva, oltre alle dimensioni (circa 700 mq), anche un?affascinante atmosfera post-industriale, il Moebius ? un locale poliedrico, ?un luogo d?incontro, uno spazio di condivisione in cui cucina, musica e ospitalit? si fondono in un intreccio inestricabile?. Accanto ad una variegata offerta eno-gastronomica, il locale dispone infatti di uno spazio per la musica dal vivo e di un corner dedicato alla vendita di vinili.

Al piano terra, appena varcato l?ingresso, si trova il Cocktail bar che attira subito l?attenzione grazie ad una bottigliera in cemento alta 3 metri, con oltre 300 referenze di liquori e distillati, dalla quale attingono i bartender per preparare cocktail classici e originali, serviti con focaccia, mandorle, olive ed altri stuzzichini da aperitivo. Senza soluzione di continuit? rispetto al bar si apre il Tapa bistro, un ampio salone che si compone di tavolini con poltrone e divanetti, tavoli con sedute ordinarie e un Social Table conviviale da 30 coperti. Qui ? possibile scegliere da una carta che combina tapas, piatti di portata e cocktails.?

Ed infine, al piano superiore, su una piattaforma sospesa a quattro metri di altezza al centro del locale, alla quale si accede mediante una scenografica scala che affianca un ulivo secolare racchiuso in una teca di vetro, si trova il Moebius Sperimentale, nel quale abbiamo cenato. Si tratta di un locale nel locale, che ospita 14 coperti di cui sei alla ?barra?, il banco di fronte alla cucina per un?esperienza gastronomica totalmente immersiva, ed altri 8 su due tavoli da quattro commensali ciascuno.

La formula della ?barra? per il ristorante gastronomico cos? come l?offerta del Tapa bistro al piano inferiore non sono casuali. Ed infatti, tra le numerose esperienze dell?Executive Chef Enrico Croatti, riminese di nascita ma internazionale per formazione, ce n?? una molto significativa in Spagna dove, alla guida del ristorante Orobianco di Calpe ad Alicante, ha ottenuto una stella Michelin nel 2018 (unico italiano ad avere ricevuto questo riconoscimento in terra iberica). Prima di approdare in Spagna il percorso professionale di Enrico lo ha portato a toccare diversi i continenti: nel suo curriculum troviamo un?esperienza oltreoceano all?Angelini Osteria di Los Angeles, seguita dall?incontro con Paul Bocuse all?Auberge du Pont de Collonges, passando per il tristellato Akelarre di San Sebastian, Les Terrasses de Lyon della Ville Florentine di Lione, il Grand Hotel Miramonti Majestic di Cortina D?Ampezzo nonch? il Dolomieu di Madonna di Campiglio dove ha conquistato la sua prima stella Michelin nel 2013. Un cammino ricco e variegato che si riflette nella sua cucina, in particolare quella del Moebius Sperimentale, basata su ?ricerca, sperimentazione, voglia di esplorare e desiderio di divertire?. Per lo chef ?sperimentale significa divertirsi cucinando le migliori materie prime in totale libert? e conoscenza?, attraverso un processo creativo che parte da ?ortaggi coltivati in piena terra da agricoltura sostenibile?, ?animali allo stato brado, al pascolo o da allevamenti non intensivi?, e pesci che rispettano ?i cicli biologici dell?ecosistema seguendo i tempi e i luoghi del mare?.

Il men? pi? emblematico di questo approccio ? quello chiamato ?libert? ? le materie prime prendono forma?, una sequenza di 14 portate, tutte in stile tapa, dal nome ermetico che indica le principali materie prime di ciascuna mentre le tecniche di preparazione vengono descritte personalmente dallo chef durante il servizio, che prevede il completamento dei piatti direttamente di fronte all?ospite. Questo percorso, che noi abbiamo avuto modo di provare durante la serata, per il concept e la complessit? di realizzazione viene proposto per l?intero tavolo. Per chi desidera una soluzione meno impegnativa ? per? possibile scegliere tra altri due men?, che invece vengono realizzati anche per i singoli ospiti, ciascuno di 8 portate dedicate rispettivamente al ?mare? (piatti a base di pesce e vegetali ) e alla ?terra? (carne e vegetali), con alcune sovrapposizioni tra i due percorsi. ?

Lo staff della cucina del Ristorante Sperimentale?

Chef e Coordinatore gastronomico: Enrico Croatti

Sous chef: Luca Sinisi

Junior Sous chef: Luca Refosco

Responsabile pasticceria: Valerio Pippo

Lo staff di sala

Ma?tre e Sommelier: Filippo Arrighi

Sommelier: Luca Montanaro

Bar Manager: Giovanni Allario

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Lo chef Enrico Croatti ci descrive il percorso degustazione che ci verr? servito durante la serata.

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Vista della cucina dalla barra.

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Tutti i piatti vengono completati e descritti dallo chef davanti agli ospiti.

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Bloody Mary e pizza all?oliva verde toscana

Il nostro percorso di degustazione parte con una versione da mangiare di un cocktail iconico, il Bloody Mary, qui preparato in forma di zuppa fredda utilizzando dei pomodorini del piennolo, non essendo i pomodori in stagione nel periodo della nostra cena, insaporiti con gli ingredienti classici del drink.

In abbinamento al Bloody Mary, viene servita una focaccia preparata con lievito madre e cotta sulla brace, a ricordare il sapore tostato di una bruschetta, su cui viene posata una finta oliva verde di olio evo toscano infuso con erba cipollina fresca e lavorato a freddo, da spalmare ad libitum sul pane caldo.

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Il sommelier Filippo Arrighi ci presenta il primo vino della serata.

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Vigneti Massa – Derthona Costa del Vento 2021

Il primo vino del percorso in abbinamento al men? ? un Timorasso dei Colli Tortonesi, prodotto dalla cantina di Valter Massa, il vignaiolo che a partire dagli anni ?80 del secolo scorso, con tenacia ed impegno, ha portato alla riscoperta e alla valorizzazione di questo vitigno autoctono a bacca bianca che dopo anni di oblio, fortunatamente, ? oggi possibile assaggiare in svariate interpretazioni. Questa ? una delle migliori etichette della cantina essendo prodotta a partire da uno dei cru pi? prestigiosi di propriet? dell?azienda, il Costa del Vento appunto, una parcella esposta a sud-ovest, situata a un?altitudine di 300 metri sul livello del mare. Il vino si presenta di un bel colore giallo chiaro luminoso e brillante, con profumi complessi e intensi di frutta gialla e sentori vanigliati e speziati. Al palato conferma la ricchezza e complessit? gi? percepita al naso: un vino intenso e persistente, con una piacevole nota fresca e minerale.

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Cavolfiore bianco, mandorla cruda e caviale

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Continuiamo con un altro divertissement dello chef: una ricotta realizzata a partire da un ortaggio umile e sottovalutato, il cavolfiore, che qui viene lavorato come il celebre latticino, la cui consistenza viene perfettamente rievocata, servita con una crema di mandorla cruda e impreziosita da una generosa dose di caviale non pastorizzato, prodotto alle porte di Milano (quasi km zero!) dall?azienda Pisani Dossi.?

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Il croccante di mandorle, in versione salata, che accompagna la ricotta di cavolfiore.

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Lo staff di cucina all’opera per gli ultimi tocchi al prossimo piatto!

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Tartare di calamari nostrani al caviale essiccato

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I calamari crudi, fatti a dadini come per una tartare, sono mantecati come fossero un risotto con una pasta di riso al latte di cocco fresco, salsa verde messicana e pesto di lime siciliani; il piatto viene terminato con uova di storione essiccate.

Un piatto che non ? quello che sembra, tra i pi? interessanti dell?intero percorso!

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Taco messicano

Passiamo ad una tapa da mangiare con le mani in un sol boccone. Una tortilla realizzata dalla radice di sedano alla brace racchiude un ripieno di fettine sottili di tonno crudo, mayo al wasabi, erbe e borrettane al Mezcal. Sfizioso e divertente.

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Crudo di mare in salsa segreta, erbe di sabbia e alghe

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Il mix di crudi alla base, composto da scampi e gamberi rossi di Siclia, capasanta e branzino, viene condito con una salsa segreta (cos? chiamata in quanto creata in modo estemporaneo durante una serata per un fuori men? e non ancora codificata ufficialmente, e quindi in continua evoluzione) e guarnito con una variet? di erbe di sabbia ed alghe che conferiscono un?interessante nota vegetale oltre che cromatica. Una reinterpretazione del sashimi decisamente creativa!

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Masseria Setteporte ? Etna Rosso, Nerello Mascalese 2020

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Il sommelier ci propone ora un vino rosso, un Etna Rosso da uve di Nerello Mascalese coltivate sulle pendici del vulcano siciliano su un terreno di roccia vulcanica che conferisce delle note peculiari alle uve che vi crescono.

Di colore rosso?rubino con sfumature granato scarico, ha profumi intensi di frutta rossa e di bosco con note tostate di tabacco e caff?.

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Fagioli di Lamon fermentati, bacche e caccia

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L?ispirazione per questo piatto, piccolo nelle dimensioni ma non nel contenuto, trae origine dall?esperienza dello chef sulle Dolomiti, delle quali vengono utilizzati degli ingredienti tipici e richiamati alcuni sapori tradizionali, ancora una volta con molta creativit?. La base della tapa ? formata da fagioli di Lamon fermentati, sui cui sono disposte delle fettine di cervo cacciato lavorato con la tecnica della carne salada trentina, interrompendo per? la salagione al decimo giorno (rispetto ai 30 della formula usata per la carne di manzo). Il tutto ? irrorato con un intingolo di melagrana rosa, olio evo al rosmarino, aneto rosso selvatico e acetosella.

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Ravioli di zucca

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Questo raviolo ? preparato utilizzando esclusivamente della zucca butternut: la sfoglia esterna viene cotta utilizzando il freddo (a -40? C), il ripieno ? invece preparato con la polpa arrostita. Il tutto condito con burro, salvia e pecorino di fossa, e accompagnato da un gustosissimo prosciutto di cinta senese la cui sapidit? bilancia perfettamente la dolcezza della zucca.

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La Masia, Marimar Estate ? Pinot Noir, Russian River Valley 2013

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Assaggiamo un altro vino rosso, in questo caso proveniente dalla California, in particolare dalla Russian River Valley, un?area vinicola della Sonoma County dove ? possibile produrre ottimi Pinot Noir grazie al clima fresco e all?influenza della vicina costa dell?Oceano Pacifico che dista solamente 10 miglia. Di colore rosso rubino, al naso si presenta con intensi aromi frutta rossa, con note speziate di cannella e agrumi. All?assaggio ? molto ricco, con tannini vellutati e una lunga persistenza.

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Agnolotti di ossobuco

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Passiamo ad un?altra pasta ripiena, in questo caso degli agnolotti farciti di ossobuco, serviti al tovagliolo come nella pi? classica tradizione piemontese ed accompagnati da loro sugo di di ossobuco, zafferano e gremolada.

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Carne grigliata

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In questo piatto il biancostato di manzo, taglio generalmente utilizzato in Italia come carne da da brodo, viene marinato in alga kombu, martini dry e pepe verde e successivamente cotto lentamente sulla brace nel forno Josper, e servito con salsa asiatica e radiccio rosa di Gorizia; una interessante combinazione di affumicato, dolce e amaro.

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Risotto al parmigiano reggiano 72 mesi e frutto del cacao

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Ultimo piatto salato ? un risotto al parmigiano di 72 mesi, con fava del cacao fresca, foglia di pepe giapponese shanso e vino passito. All?apparenza un ?semplice? risotto al parmigiano, all?assaggio un contrasto di sapori – una forte componente umami data dal parmigiano lungamente stagionato, una punta tannica delle fave di cacao, la nota dolce del passito e la freschezza vegetale delle foglie di pepe ? e consistenze con la cremosit? intrinseca del piatto bilanciata dalla cottura al dente del riso.???

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Donnafugata ? Ben Rye, Passito di Pantelleria 2021

In abbinamento ai dessert ci viene servito un celebre passito, il Ben Rye della cantina siciliana Donnafugata, prodotto da uve zibibbo provenienti da ben 11 contrade diverse dell?isola di Pantelleria, ognuna delle quali ? caratterizzata da un differente microclima e regala quindi uve dalle caratteristiche uniche. Dal colore giallo ambrato, ha intense note fruttate di albicocca e pesca disidratate, fichi secchi, datteri, miele e piacevoli sentori minerali; in bocca ? ricco e avvolgente, ma con una piacevole freschezza.

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Shiso verde ai pistacchi di Bronte agrumati

Dessert molto originale e rinfrescante. Sotto una coltre di foglie di shiso ghiacciate, piacevolmente croccanti, troviamo una morbida e avvolgente crema di pistacchio di Bronte e arancia, in cui la ricchezza del pistacchio ? bilanciata dalla freschezza dell?agrume e delle foglie di basilico giapponese gelate.

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Cioccolatini

Per chiudere una selezione di cioccolatini preparati dal pastry chef che si dedica anche alla ricerca sul cioccolato ? con risultati decisamente convincenti.

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Dettaglio delle praline proposte

? Pralina Cabossa: cioccolato 72 % monorigine, fave di cacao

? Pralina al latte: cioccolato 40% al latte, nocciole piemontesi

? Ossa da mordere: meringa al cacao, nocciole piemontesi, menta e cioccolato

? Torroncino alle noccioline:cioccolato, noccioline, caramello salato

??Torroncino pecan: cioccolato al latte, noci pralinate tostate

? The space cake: caprese alle fave di cacao, cioccolato 60% monorigine, marijuana

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Gin lemon?

Per concludere una versione delle celeberrimo cocktail in forma di tapa: un mini gin tonic solidificato esternamente, liquido e freddo all?interno. Si presenta come una piccola capsula, guarnita con crema e scorza di limoni naturali di costiera.

Per finire viene servito un caff? Lavazza.

Cucina

Una cucina, quella di Enrico Croatti, decisamente originale e ricca di spunti, da cui traspare la sua esperienza cosmopolita, che si concretizza in piatti creativi dove le materie prime, selezionate in modo meticoloso, hanno sempre un ruolo di primo piano. E? evidente la padronanza della tecnica e la conoscenza dei prodotti che consentono allo chef di proporre abbinamenti e preparazioni sempre particolari, spesso insoliti e talvolta non immediati.

Molto interessante la sequenza delle portate che non segue l?ordine consueto di antipasti, ?primi e secondi ma prevede un crescendo di sapori e complessit?. L?applicazione della formula della tapa anche nel ristorante sperimentale, oltre ad essere molto divertente e prestarsi particolarmente al servizio alla ?barra?, consente di gustare con piacere una sequenza di piatti piuttosto lunga, soprattutto se si opta per il menu ?libert??.

Servizio e accoglienza

Il team dedicato all?accoglienza e al servizio dei clienti ? organizzato in maniera coerente con il modello polifunzionale del locale (e con le sue dimensioni).

Dall?accoglienza alla reception, al cocktail bar, al bistrot fino al ristorante al piano superiore, ogni componente dello staff ha un ruolo e dei compiti ben definiti e lavora in coordinamento con gli altri colleghi. Una macchina ben rodata per fare stare bene gli ospiti durante l?intera loro permanenza nel locale.

Se si decide di cenare nel ristorante Sperimentale, specialmente accomodandosi allo chef table di fronte alla cucina, si pu? godere di un?esperienza molto particolare per la possibilit? sia di interagire con lo chef che descrive con dettaglio gli ingredienti e le tecniche usate mentre ultima e completa i piatti di fronte ai commensali, sia di vedere la squadra di cucina all?azione durante la preparazione step by step delle singole portate del men? scelto.

Conclusioni

Proponendosi allo stesso tempo come cocktail bar, bistrot e ristorante gastronomico, il Moebius ? un locale in grado di soddisfare una molteplicit? di esigenze e tipologie di clienti; che si voglia sorseggiare un aperitivo, cenare in maniera sfiziosa e veloce o provare una cucina creativa e sperimentale, questo locale ? una meta da tenere in considerazione. E l?ambientazione, con il suo stile contemporaneo ed il fascino post- industriale che si ritrova nel vetro, il ferro ed il cemento utilizzati nella progettazione del locale, trasportano l?ospite in un contesto molto internazionale, come ci si aspetta di trovare in una citt? moderna ed al passo con i tempi come Milano.

Informazioni ? Moebius Milano

Via Alfredo Cappellini 25, 20124 Milano

Tel. t+39 02 36643680

E-mail. info@moebiusmilano.it

Sito Web. https://moebiusmilano.it

Orari:

Sperimentale:? gioved? – venerd? ? sabato:? 20:00 ? 22:30? (MAX 14 Posti ogni serata)

Tapa Bistrot:? domenica ? gioved?:? 18:00 ? 01:00;? venerd? ? sabato: 18:00 ? 02:00

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[02/13/2024, 15:17] Da Vittorio Ristorante ? Meeting Winter Edition 2024 VG Roadshow ? Brusaporto (BG)

Non manca mai una tappa fondamentale del?nostro tour?di?eventi enogastronomici esclusivi?riservato ai nostri?associati,?Roadshow of Excellence, stiamo parlando dell’inimitabile “Success Story”? Ristorante tristellato?Da Vittorio a Brusaporto.

Rimanere classici, ai giorni d’oggi, ? quasi pi? arduo di un’offerta d’avanguardia. Qui, i palati pi? esigenti potranno sempre crogiolarsi nella ricerca meticolosa della nobile materia prima, che in questo angolo gourmet di mondo rimane tra le pi? selezionate e le pi? ricercate d’Italia. Classico non ? sinonimo di immobilismo, tutt’altro. La famiglia Cerea ? da sempre un caposaldo di magistrale accoglienza, professionalit? e disponibilit?. Il suggerimento ? quello di fidarvi dei professionisti, che sapranno consigliarvi eventuali fuori men? del giorno oltre a proporvi il GRANDI e iconici Classici Da Vittorio Sempre in Carta. Da quando si varca la soglia passando dal nostro aperitivo in cantina, terminando con le dolcezze, l’esperienza Da Vittorio rimarr? per sempre tra le nostre preferite.

Ecco il racconto?della nostra?ultima esperienza.

Archivio storico reportage:

->?Reportage del 17 Novembre 2006
->?Meeting del 1? Settembre 2008
->?Meeting del 23 Novembre 2009
->?Meeting del 13 Maggio 2010
->?Meeting del 19 Aprile 2011
->?Meeting del 20 Marzo 2012
->?Meeting del 25 Marzo 2013
->?Meeting del 24 Marzo 2014
->?Meeting del 30 Marzo 2015
->?Meeting del 18 Maggio 2015
->?Meeting del 21 Marzo 2016
->?Meeting del 3 Aprile 2017
->?Meeting del 26 Marzo 2018
->?Meeting del 10 Dicembre 2018
->?Meeting del 22 Febbraio 2019
->?Meeting del 26 Luglio 2019

-> Meeting del 25 marzo 2021

La squadra

  • Nicola Di Lisa: maitre
  • Fabrizio Muscatella: chef de rang
  • Fabrizio Sartorato: sommelier
  • Roberto Cerea: head chef
  • Giambattista Bergamelli: sous chef
  • Daniela Kuhnreich: pastry chef

Inizia il nostro viaggio, tra etichette importanti e una convivialit? ineccepibile.

In Cantina, la scrivania e posto di comando del Sommelier Fabrizio.

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Aperitivo con un calice di Erbavoglio Metodo Classico Dosaggio Zero – Torraccia del Piantavigna

Di colore giallo paglierino con note dorate e con un perlage fine e persistente. Si presenta al naso con un profumo fragrante di sentori di frutta, spezie e fiori. Il sorso ? intenso, sapido, persistente ed armonico.

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Stuzzichiamo! Crostone di pane integrale con composta di cipolle rosse e pancetta 48 mesi

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Con noi Mattia Donna l’enologo di Torraccia del Piantavigna.

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Mini toast: prosciutto cotto, fontina, parmigiano e tartufo nero

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Con noi…

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Mr. President – Real_ENZO_FULGINITI

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Gioielli della cantina… By Lunelli.

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Ci accomodiamo al tavolo e proseguiamo con un calice di Champagne Blanc De Blancs – TSARINE

Ottenuto da Chardonnay al 100% della C?te des Blancs, questo vino offre un colore oro pallido esaltato da sfumature smeraldo e bollicine fini e persistenti. Al naso rivela profumi di fiori di tiglio, biancospino, limone candito e aromi di tostatura, creando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

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Il men?

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Iniziamo con una pepita di parmigiano: crema di parmigiano 48 mesi con all?interno una scaglia di parmigiano 101 mesi, polvere di oro e aceto balsamico

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Tartelletta, finanziera di pollo e tartufo: tartelletta di pasta brick con finanziera di pollo, besciamella, parmigiano grattugiato e tartufo

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Ancora bollicine: Champagne Royale R?serve Non Dos? – Philipponnat

Veste color oro pallido, dalla spuma fine e persistente. Al naso si percepisce fiore di tiglio, fior di vigna e biancospino. Il sorso ? dritto e puro, con note di agrumi e bella vivacit? senza aggressivit?. Finale lungo e limpido su note di pane caldo e mela fresca.

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In accompagnamento uno splendido spaghetto di tonno, bagna cauda e crumble di pistacchio: spaghetto di tonno rosso servito con una salsa alla bagna cauda, zest di lime e crumble di pistacchio

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Saluti al tavolo!

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La signora Bruna – The REAL_Boss

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A seguire baccal? candito con spuma di patate affumicata: filetto di moro antartico candito con spuma di patate affumicata e fagiolini verdi croccanti. Incantevole.

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Ora il momento dello Champagne Fluence, brut nature – Franck Pascal

Molto interessante, a partire dalla bellissima brillantezza, con un colore giallo dorato, sfumature che vanno verso un oro antico, perlage molto fine e di ottima persistenza. Bel bouquet al naso, con un intensit? verticale del vino potente, ben strutturato e complesso, si sente tutta l?energia del Pinot Noir e il corredo fruttato del Pinot Meunier, che meraviglia con i suoi profumi di frutta arancione e matura come l?albicocca, i frutti di bosco, le more e i lamponi, finale fragrante e agrumeto interessante. Il sorso ? di un armonia meravigliosa con grande rotondit?, la freschezza ? presente grazie alla piccola parte di Chardonnay?che lo rende vivace, sul finale ottima sapidit? e minerali, con ritorni di agrumi e note speziate.

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In abbinamento un’intrigante coda di scampo glassata alla barbabietola, puntarelle e ricotta in salvietta: coda di scampo di Sicilia glassata alla barbabietola, insalata di puntarelle e ricotta in salvietta.

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Passiamo ad un’altra zona della Francia con Sur la Roche M?con-Villages – Domaine de la Croix Salain

Di colore giallo limpido e brillante, con riflessi dorati. Naso intenso, con note di frutta matura (pesca, mirabella) e frutta esotica (ananas). Il sorso ? morbido e delicato, i frutti esotici sono molto presenti a livello aromatico, un finale il tutto in freschezza, con un pizzico di agrumi e una sensazione sapida.

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Da accompagnare al moscardino 2.0: fragoline di mare fritte, morbido di mais spinato, salsa verde e limone. Un sorprendente gioco di contrasti.

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Grande attesa per il servizio dei panificati, che Da Vittorio rappresenta uno dei?momenti pi? attesi del pasto e regala un?esperienza di estrema piacevolezza.

Tipologia di pane/grissini serviti:

  • Croissant salato
  • Focaccina con pomodoro
  • Sfogliato con sale Maldon
  • Lunghi torinesi integrali e non
  • Gobbetti alla farina di mais orobica
  • Sfogliati al burro
  • ?Airbag?

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A seguire “Quel cavolo di risotto“: riso Carnaroli mantecato con crema di broccoli, gambero crudo di Oneglia, bisque ed emulsione di alici. Geniale, colorato, di un equilibrio incredibile.

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Passiamo al rosso con GHEMME D.O.C.G. 2008 – Vigne Pelizzane – Torraccia del Piantavigna.

Esposizione ad ovest ed il terreno di tipo argilloso conferiscono al Ghemme una complessit? ed eleganza uniche,??caratteristiche che riflettono il livello d?esperienza in vinificazione di Torraccia del Piantavigna. Il colore ? un rubino con riflessi aranciati, al naso spicca la viola con sentori di liquirizia ed al palato risulta corposo con tannini morbidi.

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Accompagnato al profumatissimo raviolino del plin, rag? di tuberi, latticello e tartufo nero.

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A seguire pancia di maialino, bernese di mele e ?Planet salad?: pancia di maialino, bernese di mele golden, mele fuji alla brace, insalata della loro ?Planet Farm?.

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Un autografo di un certo valore…

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Passiamo al dessert! E iniziamo ad addolcirci con un calice di Strevi DOC passito – Silvio Bragagnolo?

Un vino in grado di sorprendere per la longevit? e la ricchezza di profumi secondari. Si presenta color dell?oro, brillante, intenso; i suoi profumi e il suo gusto sono travolgenti e richiamano i fiori bianchi e la frutta gialla sciroppata.

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Pre dessert: ?Agrumi? ? biscotto al limone, crema di bufala al mandarino, lemon curd, sorbetto al cedro e sambuco.

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E poi ecco servito il divertimento in tavola! “Le nostre dolcezze“: tiramis?, trancio Op?ra, sfoglia alla cannella, bign? con pop corn e mango, tartelletta lampone e cioccolato, frolla con albicocca e rosmarino, cannoncino con crema pasticcera, ?Gioconda?.

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E quando la crema ? espressa, c’? solo da godere!

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Soprattutto se si stratta degli storici cannoncini!

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Non diciamo di no nemmeno al panettone

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…e nemmeno a qualche goloso bonbon!

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Come degna conclusione, un ottimo gin tonic defaticante.

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Preparato con meticolosa attenzione con base Gin Tanquerai nr 10.

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Grazie infinite come sempre e?alla prossima!

Cucina

La golosa cucina?che?Chicco?e?Bobo?propongono, fatta con il?meglio?delle materie prime sul?mercato, trattate con?tecnica impeccabile?e assemblate con?accostamenti mai banali sono il lascito e il continuo di anni di ricerca, passione e dedizione. Il concetto “Tradizione lombarda e genio creativo” ben rappresenta il filo conduttore dei men? che i fratelli Cerea aggiornano e rivoluzionano insieme al divenire del mercato e delle stagioni.
La cura, l’attenzione, l’approfondimento dei temi culinari ? allargato per non far torto a nessun palato, tutti declinati con uno stile originale e sensibile anche alle nuove frontiere della cucina del benessere.

Servizio e accoglienza

La magia della magistrale accoglienza della famiglia Cerea ?, come sempre, un condensato di pura gioia?e ci insegna che il lavoro, la?professionalit?,?l?impegno, la?costanza, l?attenzione, pagano sempre.

Conclusione

Continuiamo a tornare ancora e ancora in questo tempio del gusto, uscendo sempre soddisfatti e appagati. Ad oggi non abbiamo conosciuto nessuno che, dopo averlo frequentato, non ne sia stato conquistato. Da Vittorio ? un’eccellenza che va valorizzata, e che nonostante abbia raggiungo grandi titoli non ha mai perso di vista la propria identit?, quel legame con la sostanza, con l?autenticit? delle?origini. Quelle origini che abbiamo ritrovato dagli antipasti ai cannoncini storici, nella loro splendida semplicit?.

 

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoViaggiatore Gourmet

Ristorante Da Vittorio
Via Cantalupa, 17 ? Brusaporto (BG)
Tel. (+39) 035 681024
Chiuso?mercoled? a pranzo
E-mail:?info@davittorio.com
Sito internet:?www.davittorio.com

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[02/05/2024, 14:15] BOLLE Restaurant (Stella Michelin) ? Lallio (BG) ? Patron Famiglia Agnelli

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Il 31 Dicembre 2023 si ? conclusa la collaborazione con lo Chef Marco Stagi, che la propriet? Agnelli ha ringraziato per il supporto offerto durante il suo periodo alla guida della cucina e al quale augura un nuovo ed entusiasmante percorso fuori dal progetto di Bolle Restaurant.

Il Sous Chef ha preso in mano il coordinamento della brigata di cucina unita (sono rimasti tutti) nel rinnovato entusiasmo, dal costante e garantito processo di valorizzazione del Ristorante Bolle grazie all?investimento della famiglia Agnelli e dei suoi Partner.

Ad affiancare il Sous Chef, a partire da Aprile 2024, la propriet? ha gi? individuato due giovani e brillanti Chef con significative esperienze di ristorazione ?fine dining? in ambito nazionale ed internazionale, che andranno ad integrarsi con l?attuale brigata di cucina per migliorare ed elevare ulteriormente il livello di proposta che Bolle Restaurant vuole offrire al suo affezionato pubblico.

Nel frattempo eravamo davvero troppo curiosi di provare il “nuovo” Bolle e di seguito vi raccontiamo della nostra piacevolissima esperienza.

Hanno lavorato e lavorano alla nostra/vostra Esperienza (Team Bolle) :

Fulvia Rota

Nicola Valsecchi

Christian Lavelli

Andrea Rota

Luca Belotti

Antonio Rota

Luca Tiecher

Samuele De Bortoli

Bouslim Hakim

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Il Benvenuto! Del Sommelier Nicola Valsecchi – Un autentico fuoriclasse

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Famille Mouss? ?– Champagne Extra Brut L?Esquisse

In apertura del pranzo il nostro sommelier ci propone come aperitivo uno Champagne Extra Brut, L?Esquisse, prodotto dalla maison Famille Mouss?, un?azienda familiare fondata all?inizio del XX secolo, la cui sede si trova nel villaggio di Cuisles, nel cuore della prestigiosa Vall?e de la Marne, nota per i suoi blanc de noirs.?Si tratta di un blend di Pinot Meunier al 70% e Pinot Noir al 30%, prodotto con uve provenienti dalle parcelle pi? giovani della maison, affinate sui propri lieviti per 18 mesi con un basso dosaggio finale (2gg per litro). Tutti questi elementi contribuiscono alle caratteristiche finali di questo vino: grande freschezza, note fruttate e delicate ed una notevole bevibilit? che lo rendono perfetto come aperitivo e in accompagnamento a piatti leggeri e delicati.

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Come di consueto, il servizio dei panificati del ristorante Bolle ? un momento imprescindibile del pasto e regala un?esperienza di estrema piacevolezza. L?utilizzo di lievito madre e di farine e cereali attentamente selezionati, l?elevata idratazione, la lunga e paziente maturazione degli impasti, unita all?evidente passione del giovane pastry chef Samuele De Bortoli, contribuiscono alla realizzazione di prodotti di altissimo livello qualitativo, dal gusto deciso e originale a cui risulta particolarmente difficile resistere.

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Il pane ? una pagnotta ai 5 cereali e semi di lino, fragrante e profumata, la cui ampia alveolatura rivela l?alta idratazione e la lunga lievitazione.

La golosissima focaccia ? realizzata con acqua di grana, olio di pancetta e arricchita con polvere di pomodoro.

Quindi una sfiziosa tigella al sesamo coperta di semi di papavero.

Per finire due tipologie di grissini, uno al grano arso ed uno al mais.

In accompagnamento ai gi? gustosissimi panificati ci vengono serviti:

  • Un burro al sapore di casoncello alla bergamasca, composto da burro di centrifuga arricchito da sugo di pancetta e povere di salvia
  • Un olio extravergine biologico di Riva del Garda, dalla gradevole piccantezza finale.

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Uno zoom sulla focaccia!

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Castel Juval ? Blauburgunder Riserva 2020

Assaggiamo un Pinot Nero dell?Alto Adige, zona particolarmente vocata alla coltivazione di questa nobile uva di origine francese. La cantina Castel Juval si trova in Val Venosta, nella tenuta del leggendario alpinista altoatesino Reinhold Messner, il quale dal 1992 ha affidato la produzione ai coniugi tedeschi Gisela e Martin Aurich. Oltre a essere un abile enologo Martin ? anche professore presso l?Istituto Agrario di San Michele all?Adige. ?

Questa interpretazione di pinot nero (Blauburgunder in tedesco) regala un vino fruttato con profumi di ciliegia e frutti neri, ed un gusto elegante caratterizzato da tannini delicati che ben accompagna l?antipasto che ci viene servito.

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Battuto tiepido di cervo siero di latte e ginepro

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Al centro del piatto troviamo una battuta di cervo, servita tiepida con del siero di latte ed una cialda croccante di patate e cipolle con gelatina di sidro; come tocco finale una polvere di sottobosco i cui profumi e colori rievocano proprio il suolo che si sviluppa all?ombra degli alberi di un bosco. ??

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Vincent Girardin ? Bourgogne Blanc Cuv?e Saint Vincent 2021

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Il vino successivo ci porta in Borgogna, pi? precisamente nella C?te de?Beaune dove sorge il Domain Vincent Girardin. ?Il?Bourgogne Blanc?“Cuv?e Saint Vincent” ? un vino bianco a base di uve chardonnay,?provenienti da varie parcelle, ciascuna con diverse caratteristiche, che trovano la perfetta armonia nell?assemblaggio finale. Dopo la svinatura del mosto, il vino viene trasferito in botti di rovere francese da 500 litri con il 10% di rovere nuovo, dove avvengono sia la fermentazione alcolica che quella malolattica con lieviti indigeni, e successivamente affinato per 11 mesi. Si presenta di colore giallo paglierino luminoso e brillante. Al naso esprime aromi fruttati e floreali; al palato risulta molto equilibrato, ricco ma con una piacevole nota fresca e minerale.

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Lasagnetta di mare

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Passiamo ai primi piatti con una succulenta lasagnetta di mare, nella quale una delicata sfoglia di pasta al nero di seppia viene condita con un sugo di seppia, capesante, cozze e gamberi rossi, ed infine guarnita con una spuma di bouillabaisse. ?

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La sorpresa golosa e intrigante che ci aspetta sotto la soffice spuma di bouillabaisse!

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Gesti Tecnici:? ? Classe – Stile – Eleganza

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Giovanni Rosso ? Barolo DOCG Serra 2015

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Ci spostiamo in Piemonte per uno dei vini pi? rappresentativi di questa regione, il Barolo, in questo caso proveniente da?uno dei cru pi? celebri di Serralunga d?Alba, il Serra appunto, che dona vini di grande personalit? e finezza. Questo vino di Giovanni Rosso, storico produttore della Langhe, di colore rosso rubino, ha un naso complesso in cui dominano i profumi del sottobosco con sentori di frutta rossa, tabacco e balsamici; al palato risulta ricco e elegante, con tannini fini e una lunga persistenza.

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Plin di coniglio alla cacciatora

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Questo Barolo accompagna una originale interpretazione del plin, il raviolo piemontese il cui nome richiama il gesto di ?pizzicare? la pasta (plin appunto in dialetto piemontese) nel momento in cui i piccoli scrigni di pasta vengono?formati e chiusi. Tradizionalmente riempiti con un misto di carni brasate, in questo caso sono farciti di coniglio alla cacciatora, serviti su una base di salsa alla cacciatora e maionese di olive taggiasche e finiti con fondo di cottura del coniglio e foglioline di maggiorana che conferiscono al piatto una piacevole nota fresca ed erbacea.

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Domain Baud ? C?tes du Jura Deux Grains de Paradis Tradition

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Torniamo in Francia con un vino di grande struttura e personalit?, proveniente dal Jura, una piccola regione nell?est del paese con una lunga tradizione vinicola dove ? possibile trovare vini dallo stile originale ed inconfondibile, i pi? conosciuti dei quali sono il Vin Jaune e il Vin de Paille realizzati con tecniche produttive peculiari. Questo vino, appartenente alla denominazione C?tes du Jura, ? un blend composto da met? chardonnay, che viene affinato in barrique in maniera classica, e met? savagnin (vitigno autoctono del Jura) affinato invece in botte scolma in modo da favorire la formazione del cosiddetto ?voile? o ?flor? (velo) e la conseguente ossidazione; dopo circa 3 anni di invecchiamento i due vini sono assemblati. Il risultato ? decisamente interessante e particolare: di colore giallo dorato, regala aromi di mela cotogna, mandorle e noci verdi, con una lieve nota ossidata, mentre al palato risulta equilibrato con una buona freschezza ed una lunga persistenza.

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Glacier 51, grano saraceno e scorzonera

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Passiamo ai secondi con una ricetta che ha per protagonista un pesce unico nel suo genere, tra i pi? pregiati e ricercati, molto apprezzato per le carni bianchissime, il gusto dolce e delicato ed una consistenza particolare. Viene pescato a circa 2.000 metri di profondit? nelle gelide acque sub-antartiche a pi? di 4.000 km dalle coste australiane, nei pressi dell’isola di Heard dove sorge il ?ghiacciaio 51?, scoperto proprio nel 1951, da cui il pesce prende il nome. In questo piatto, il pesce viene laccato con una crema di grano saraceno e fondo vegetale ed accompagnato da scorzonera, una radice leggermente amara, un carpione vegetale e una salsa delicata al grano saraceno.

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Per pulire il palato e prepararlo al dessert principale, ci viene servito un piccolo e rinfrescante pre-dessert, composto a strati da una cialda croccante di mela, un gel al limone ed un cremoso al limone, il tutto coperto da una meringa scottata all?italiana.

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Cantina Pagnoncelli Folcieri ? Moscato di Scanzo DOCG 2012

In accompagnamento al dessert ci viene servito un passito a base di moscato di Scanzo, un?vitigno?presente esclusivamente in?Lombardia, la cui zona tipica di produzione ? circoscritta intorno al?comune?di?Scanzorosciate?nella?Valcalepio, in provincia di?Bergamo. ? l?unico?vitigno?autoctono?della provincia di?Bergamo?e rappresenta uno dei pochi esempi di variet? moscato a?bacca nera. Dall?appassimento e vinificazione dei grappoli di questa uva si ottiene il Moscato di Scanzo DOCG, un vino dal colore rosso rubino intenso, con un complesso profilo aromatico, dolce e molto ricco al palato.

La versione che assaggiamo ? prodotta da una delle poche aziende di questo piccolo territorio, la Cantina Pagnoncelli Folcieri, che produce questo prezioso e particolare vino dal 1962 ed ? stata una delle cantine che ha contribuito all’operazione di?salvataggio e di rilancio del vitigno.?

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Torta di rose al Donizetti

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Il dessert, dichiaratamente un omaggio alla citt? di Bergamo, ha la forma e la consistenza della celebre torta delle Rose ma ? realizzato con gli ingredienti della torta Donizetti, una soffice ciambella, dedicata al celebre compositore bergamasco, arricchita di frutta candita e aromatizzata con il liquore Maraschino. In questa originale interpretazione proposta dal pasticcere del ristorante troviamo ananas candito e albicocche disidratate. Il dolce, in versione monoporzione, viene servito in un pentolino Agnelli, omaggio alla famiglia proprietaria del locale.

In accompagnamento un goloso zabaione leggero aromatizzato alla vaniglia.

Decisamente una piacevole conclusione del nostro percorso di degustazione!

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Caff? e coccole finali (@VG)

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Ci viene servita una delle selezioni di specialty coffee della ?Difference Coffee Company?. ?

In accompagnamento al caff? sono offerte alcune golosit? finali, da gustare rigorosamente nell?ordine suggerito, da sinistra verso destra:

  • Tartelletta al cioccolato e caramello salato
  • Cioccolatino fondente ripieno di crema al pepe (un concentrato di dolce piccantezza)
  • Madeleine al limone e vaniglia servita nel padellino Agnelli.

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Cucina

Una cucina solida quella del Bolle la cui squadra, a poche settimane dall?uscita dell’ head chef ? in grado di offrire un men? creativo e non scontato, che lascia trasparire una grande conoscenza degli ingredienti ed una padronanza della tecnica da parte di tutta la brigata.

Oltre che scegliere dalla carta stagionale ? possibile affidarsi all?estro della cucina, optando per il men? degustazione ?Viaggia con noi?, 6 passaggi a sorpresa. E per un?esperienza ancora pi? esclusiva ? possibile prenotare la ?Chef Table Experience?, un pranzo o una cena che si svolge interamente nel backstage della cucina del ristorante, e che consente quindi all?ospite di immergersi completamente nell?atmosfera in cui ogni piatto ed ogni percorso di degustazione vengono preparati dalla brigata.

Servizio e accoglienza

Lo stesso affiatamento della cucina si ritrova anche nel lavoro svolto dalla brigata di sala, una squadra composta da giovani preparati e sempre attenti alla soddisfazione del cliente, che viene accompagnato durante tutto il pasto con precisione e cura unite a un?adeguata discrezione. Anche il servizio dei vini, curato dal bravo sommelier Nicola Valsecchi, ? in linea con il livello di servizio complessivo: si pu? scegliere da una ricca carta che contempla etichette italiane ed internazionali o, in alternativa, affidarsi ad un percorso di degustazione che sar? studiato dal sommelier sulla base dei piatti scelti e dei gusti o i ?desiderata? dei commensali. ??

Conclusioni

Il progetto di ristorazione della famiglia Agnelli si conferma uno degli indirizzi pi? validi della provincia di Bergamo. Uno stile moderno, sia nell?elegante ed essenziale arredamento della sala, che nell?approccio alla cucina e al servizio ed in grado di evolversi in modo lineare e costante. Un plus per gli appassionati di cucina ? il bellissimo store Agnelli, al piano terreno dell?edificio che ospita il ristorante, dove potersi regalare una (o pi?) delle prestigiose pentole prodotte dall’azienda, ?amate dagli chef di tutto il mondo.

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Ristorante Bolle

Via Provinciale, 30, 24040 Lallio ? Bergamo (BG)

Tel. +39 035 0900208

Mail. info@bollerestaurant.com

Sito web. http://bollerestaurant.com

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ORARI

Dal marted? al sabato (dalle 12.30 alle 15.00/19.00 alle 22.00)

Giorni di chiusura domenica e luned?

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[01/24/2024, 17:38] Varrone Pizza Milano ? Patron Massimo Minutelli ? ?The Philosophy of Pizza Excellence?

OGGI apre al Pubblico @varrone_pizza a Milano in Via Faruffini 15 a Milano, qui trovate le cartoline dell?anteprima di ieri sera.

Massimo Minutelli patron di @varrone_official ? un imprenditore GENEROSO, ricercatore di ECCELLENZE tra le materie prime come pochi, amante MANIACALE dei dettagli. ?

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Troverete un luogo con i prodotti e la materia sempre al centro, trattata con rispetto attraverso strumenti di cottura all?avanguardia @morettiforni e @josperofficial

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Capace di dare sapori unici e donare agli alimenti cottura e gusto perfetto, da Varrone Pizza come valore aggiunto non poteva mancare il forno Josper, che per Massimo Minutelli, esperto del Fuoco, e? ormai divenuto un valore culturale .?

@josperofficial

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Mise en Place

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L?imprenditore Massimo Minutelli, gi? fondatore e anima di Varrone ci presenta, con il claim ?The Philosophy of Pizza Excellence?, Varrone Pizza.

Il locale, con ampie vetrate su strada, sorge a Milano in Via Faruffini al numero 15.

La location, dall?estetica ricercata e moderna, trasmette energia ed entusiasmo. A caratterizzare lo spazio che accoglie fino a 90 posti a sedere, ? il re dei colori, un ?Rosso Fuoco? che – utilizzato con maestria – diventa simbolo di una storia tutta da raccontare.?

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Un men? ricco e accattivante tra pizze classiche e sperimentali, focacce della migliore tradizione e frittatine napoletane. Pronta a far breccia nel cuore di tutti i pizza lovers ? la pizza con due cotture fritta e al forno.

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Frittatina:? Papacella di Brusciano, Salsiccia di Castelpoto? (entrambi Presidi Slow Food) , provola d’Agerola.

L?impasto di Varrone Pizza vede l?utilizzo di grani antichi macinati a pietra ed ? realizzato con metodo Poolish. Un impasto indiretto che serve a rendere soffici e leggere le pizze lievitate da 48 a 72 ore. Ricerca della qualit? per Varrone Pizza, significa anche avvalersi delle migliori tecnologie in cucina e metodi di cottura ancestrali.?

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Pizza in due cotture (Fritta e Al Forno)?

Salsa di pomodoro crudo, Parmigiano 30 mesi, stracciatella del Formagiatt (MI), pomodorini secchi e coulis di basilico.

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La cottura della pizza ? affidata quindi ai Forni elettrici Moretti, capaci di raggiungere la temperatura di 430? gradi, e di mantenere le caratteristiche di cottura tipiche di un forno a legna, per una perfetta pizza napoletana contemporanea.?

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Buzzonaglia di tonno, cipolla e pomodoro cotti al Josper, capperi, origano di Pantelleria e olive taggiasche.

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La Cantabrica!? ? Acciughe Cantabriche, pomodoro giallo di Casa Marrazzo , Stracciatella del Formagiatt, origano di Pantelleria.

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?Vogliamo valorizzare l?italianit? della pizza? afferma Massimo Minutelli, e la nostra proposta gastronomica si basa sulla selezione di materie prime di alta qualit? e sulla ricerca dei migliori produttori nazionali e internazionali. Grande attenzione quindi ai prodotti provenienti dalla Filiera del Biologico e dai Presidi Slow Food. Per Varrone ? importante salvaguardare le piccole produzioni di eccellenza gastronomica.

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Ancora una volta, Massimo Minutelli, racconta la sua filosofia in un luogo dove l?eccellenza delle materie prime rimane protagonista di sapienti lavorazioni e interpretazioni capaci di rendere uniche le combinazioni degli ingredienti che danno vita ad audaci creazioni e abbinamenti intriganti, che stimolano il palato e stuzzicano l?appetito.

Excellence or Nothing!? ? ACCORRETE ViaggiatoreGourmet alias Altissimo Ceto ? @varrone_pizza ? by Massimo Minutelli

Varrone Pizza Via Faruffini 15, Milano – Luned? Chiuso – MAR-DOM 19:00-00.00

#VarronePizza?#ThePhilosophyOfPizzaExcellence?#Varrone #luxurybureau #viaggiatoregourmet #altissimoceto?

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[01/13/2024, 16:21] Semola Fina Ristorante ? Chef Patron Manuel Merlo & Sofia Omodeo Iuli ? Madonna di Campiglio (TN)

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Ed eccoci ritornati nel suggestivo scenario di Madonna di Campiglio, dove sorge Semola Fina, un’oasi gastronomica gestita con passione e dedizione da Manuel e Sofia, una giovane coppia di chef. Con soli sei tavoli, questo ristorante incarna l’incontro tra la tradizione montana e la creativit? culinaria, offrendo piatti autentici e freschi ispirati dalla natura circostante. La loro proposta gastronomica, vivace e originale, continua a sorprendere i palati pi? esigenti, dimostrando l’impegno e la bravura di Sofia e Manuel nel trasformare ingredienti di alta qualit? in delizie culinarie indimenticabili.

La squadra

Titolari/in Cucina: Sofia Omodeo Iuli e Manuel Merlo
In sala: Jessica Pallaoro

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La mise en place semplice ed elegante di Semola Fina valorizza i ricchi elementi della natura e della tradizione montana, creando un’atmosfera accogliente e autentica che si riflette anche nei piatti serviti.

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Iniziamo subito con il profumo inebriante dei lievitati, preparati con passione. Ci viene servita una variet? di pane a lievitazione naturale arricchito con semi di lino e girasole, accompagnato da burro ai semi di anice, e la focaccia condita con olio del Garda e panini di patate dal sapore avvolgente.?

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Iniziamo con un? Metodo Classico Pas Dos? “2005” di Finigeto, l’essenza pura del Pinot Nero, con una struttura impeccabile e una sapidit? notevole. Di un bel giallo paglierino carico, con bollicine persistenti, offre un bouquet complesso di ribes nero, mela e frutti rossi, con sfumature di tostatura e panificazione. Al palato, si distingue per la sua vasta gamma aromatica e un’acidit? vivace, seguita da una salinit? persistente.

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Le quiche di magro con puzzone di Moena offre una gustosa interpretazione di un classico della cucina montana.

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Il primo antipasto ? un piatto di dentice con lingue di cacao e aceto ai fiori di sambuco, un’armoniosa sinfonia di sapori e contrasti. Il dentice, dal sapore delicato, si sposa con le lingue di cacao, aggiungendo profondit? e complessit? al piatto. L’aceto ai fiori di sambuco dona una fresca acidit? e una sottile dolcezza floreale, completando l’esperienza gastronomica con un tocco raffinato e sorprendente.

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Proseguiamo con “Crus? Finigeto” del 2005, che rappresenta l’eccellenza vinicola di Finigeto, con note fruttate e floreali integrate in una struttura equilibrata. La sua eleganza si riflette nella delicata tonalit? dorata e nell’effervescenza piacevole. Un vino di grande qualit? e persistenza aromatica, perfetto per momenti speciali e degustazioni indimenticabili.

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Il secondo antipasto, un piatto di calamaretti spillo con carciofi e pecorino, ? una deliziosa ricetta che unisce sapori di mare e di terra. I calamaretti spillo vengono saltati in padella con carciofi freschi finemente tagliati e aggiungendo poi il pecorino grattugiato per un tocco di sapore unico. Il risultato ? un piatto ricco e saporito, perfetto per gli amanti della cucina mediterranea.

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Proseguiamo con ostrica con rafano e vino rosso unisce sapori marini e terrosi in un’esperienza gustativa unica. Le ostriche fresche offrono un sapore salmastro, mentre il rafano aggiunge una nota piccante e vibrante. Il vino rosso, con il suo profilo aromatico complesso, completa l’armonia dei sapori. Insieme, creano un piatto elegante e appagante che soddisfa i palati pi? esigenti.

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Accompagnamo il tutto con uno Champagne Nomine Renard ? un’eccellenza della regione di Champagne, conosciuto per la sua qualit? e raffinatezza. Caratterizzato da una spuma fine e persistente, offre un bouquet di aromi complessi che spaziano da note fruttate a sfumature di agrumi e fiori bianchi. Al palato ? elegante, fresco e armonico, con una piacevole acidit? e una persistenza che invoglia a ogni sorso.

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Passiamo poi a lumache trifolate, capesante, albume e bergamotto che si combinano per creare un piatto sofisticato, unendo sapori di terra e mare. L’albume, preparato con cura, aggiunge una cremosit? decadente. Il tocco finale di bergamotto conferisce una nota agrumata e rinfrescante, bilanciando l’insieme con la sua delicata acidit?. Questa composizione culinaria offre un’esperienza gustativa equilibrata e intrigante.

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A seguire, ravioli di sesamo nero, percebes e cime di rapa che rappresentano un connubio audace di sapori e texture. I ravioli, realizzati con ripieno al sesamo nero, offrono un gusto ricco e leggermente tostato. I percebes, prelibatezze marine, aggiungono una nota salmastra e succulenta, mentre le cime di rapa conferiscono freschezza e croccantezza al piatto. Questa combinazione insolita promette un’esperienza gustativa sorprendente e sofisticata, che celebra la diversit? e la creativit? culinaria.

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Accompagnamo con un vino Etna Bianco Statella 2022,?un’eccellenza della Sicilia, con note di frutta tropicale e agrumi, e una piacevole mineralit?. Questo bianco esprime l’autenticit? del territorio vulcanico dell’Etna, offrendo freschezza e vivacit? in un calice. Ideale da gustare giovane, rappresenta una scelta raffinata per gli amanti del vino di qualit?.

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Eccoci pronti per degustare il?risotto con pomodoro verde, rossetti e pompelmo bruciato ? un piatto che combina sapori freschi e audaci. La cremosit? del risotto si armonizza con la dolcezza del pomodoro verde e la succosit? dei rossetti, creando un equilibrio gustativo unico. Il pompelmo bruciato aggiunge un tocco affumicato e sorprendente, completando l’esperienza culinaria con una nota distintiva.

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Passiamo poi ai secondi, dove risalta subito l’astice, le rigaglie di piccione e le puntarelle che creano un piatto unendo sapori marini e terrosi. La dolcezza dell’astice si sposa con la ricchezza delle rigaglie di piccione, mentre le puntarelle aggiungono freschezza. Questa combinazione offre un’esperienza culinaria equilibrata e sofisticata, ideale per gli amanti della cucina gourmet.

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Il tutto accompagnato da un Sarno 1860 Emme Fiano di Avellino, un pregiato vino bianco prodotto con uve Fiano delle colline di Avellino, esprimendo note di fiori bianchi, agrumi e mineralit?. Fresco e ben strutturato, ? perfetto per accompagnare piatti di pesce e formaggi freschi, incarnando l’autenticit? del terroir campano.

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Come secondo, un piatto senza limiti: manzo con rosa e liquirizia, un piatto che fonde sapori audaci e aromatici. La carne tenera si combina con il profumo delicato delle rose, creando un contrasto elegante. La liquirizia aggiunge una nota dolce e speziata, offrendo un’esperienza gustativa unica e avvolgente.

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Passiamo poi a una panna cotta ai capperi,?un’interpretazione sorprendente e innovativa di un classico dolce italiano. La delicata cremosit? della panna cotta si fonde con il sapore salato e intrigante dei capperi, creando un contrasto unico e appagante. Questa combinazione inaspettata apre la strada ai dolci con una nota salata e un tocco di originalit?, offrendo un’esperienza culinaria memorabile che stimola i sensi e delizia il palato.

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A seguire, l’?clair di topinambur ? una versione sofisticata dell’iconico dolce francese. La pasta choux ? farcita con una crema al topinambur, che offre una dolcezza sottile e una nota terrosa. Decorato con zucchero caramellizzato, questo dessert ? un’esperienza gustativa raffinata e memorabile.

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Un gin tonic a fine pasto per un tocco di freschezza e vivacit? !

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E per concludere una Tarte Tatin, composta da mele caramellate che riposano su una base di pasta sfoglia croccante. Le mele, cotte lentamente in caramello, offrono un sapore dolce e succoso, mentre la pasta sfoglia fornisce una croccantezza deliziosa. Servita capovolta per rivelare il caramello dorato, la tarte Tatin ? un piacere irresistibile per i golosi di tutto il mondo.

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La Merenda di VG!

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Sofia e Manuel sono splendidi mentre posano con la deliziosa Tarte Tatin descritta sopra!

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E per finire gelato alla vaniglia e alla cannella! Una fresca nota che regala un finale delizioso e appagante al pranzo.

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Semola Fina

Viale Dolomiti di Brenta, 51/1
Via Al Sarca, 30 | Madonna di Campiglio ? 38086 TN

Tel: +39?0465 880014

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[01/12/2024, 13:22] FAMILIAMUS Family Hotel a 5* Alto Adige ? Maranza (BZ)

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Magia per tutta la famiglia al Familiamus. Il nuovo (2022) 5 stelle in Alto Adige dove si pu? vivere la vacanza da sogno tra incanti, spettacolo, attivit? didattiche e formative, ma anche tanto benessere per adulti e bambini.

Divertimento e spensieratezza nel nuovo hotel 5 stelle all-inclusive a Maranza, in Val Pusteria: magiche avventure nella natura in estate e in inverno,? attivit? e laboratori per bambini e ragazzi nel Magolix Club e nel parco giochi esterno. Per i genitori, benessere nella SPA adults-only e nell?area Family Wellness dove l?intera famiglia pu? condividere piacevoli momenti nelle piscine con tanti divertenti scivoli e nella family sauna.

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Camere Family.

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Bagno ampio e con le dotazioni pi? attuali.

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L?hotel Familiamus ha una posizione perfetta per gli amanti degli sport invernali, che qui trovano il loro paradiso: proprio fuori dalla porta dell?hotel, infatti, si snoda la pista ?Brunner?, dotata di skilift, nonch? la pista per bambini con tappeto magico per le prime esperienze sugli sci. A pochi passi, la cabinovia del Monte Cuzzo permette di accedere ai 55 chilometri di piste dell?intero comprensorio Gitschberg Jochtal, una realt? a misura di famiglia che offre attivit? per tutti i gusti. Per chi ? alle prime armi, il team di Familiamus offre corsi di sci di gruppo per bambini a partire dai 4 anni, suddivisi in base all?et? e alle capacit?, in collaborazione con la scuola di sci Snow Pro di Maranza: chi scia per la prima volta pu? imparare le basi di questo sport sul tappeto magico, mentre i bambini con un po? di esperienza possono esercitarsi nel nuovo parco sciistico dedicato, situato proprio di fronte all?hotel, oppure direttamente sulle piste. Tra i servizi offerti da Familiamus, la possibilit? di noleggiare l?attrezzatura necessaria con prenotazione online e recapito in hotel, un comodo deposito sci riscaldato con armadietti privati, nonch? l?acquisto in hotel dello skipass per accedere al comprensorio sciistico di Gitschberg Jochtal aperto dal 7 dicembre al 7 aprile.

Non solo sci e snowboard: grandi e piccini possono divertirsi insieme durante una gita in slitta trainata dai cavalli attraverso paesaggi incantati o una ciaspolata alla ricerca delle orme degli animali, circondati dal silenzio interrotto solo dal soffice rumore della neve che scricchiola sotto i piedi, infine provare un?emozionante discesa in slittino sulle piste dedicate o una passeggiata notturna con le fiaccole, dando vita a piacevoli e indimenticabili ricordi delle vacanze in famiglia.

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Family ready to GO!

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Food & Wine: Il ristorante di Familiamus offre una variet? di prelibatezze, spaziando dalle specialit? tipiche della cucina altoatesina, ai freschi sapori mediterranei e vegetariani, con una visione fondata su gusto e sostenibilit? e proiettata verso nuove interpretazioni. Una cucina ?local with a twist? per la quale vengono impiegati prodotti freschi e genuini forniti dalle fattorie locali. La formula all-inclusive permette agli ospiti di vivere la vacanza con i propri tempi: al mattino si fa il pieno di energia con una ricca colazione a buffet con specialit? del giorno, pane fatto in casa, fresche e rigeneranti centrifughe di frutta e verdura. Tra le 12 e le 14 nel ristorante con cucina a vista vengono serviti gli squisiti piatti del giorno realizzati con prodotti locali e stagionali, una vasta scelta di primi e pizze e un colorato buffet di insalate. Nel pomeriggio, merenda allo snack bar con frutta fresca e fingerfood di verdure, per poi concludere con la cena (servita tra le 18.30 e le 20.00) con un menu composto da 5 portate e un vasto buffet di insalate, antipasti e dessert. Anche le bevande fanno parte della formula all-inclusive, per una vacanza davvero senza pensieri: succo del giorno, acqua, bibite fresche e bevande calde sono gi? incluse nel prezzo, come gli aperitivi, i cocktail e i vini pregiati che ? possibile scegliere nella vasta selezione di etichette dell?Alto Adige e di altre regioni d?Italia e chicche internazionali.

Chef: Naim Kryeziu

Maitre e Sommelier: Michael Strickner

Bartender: Stefano Sfreddo

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A TAVOLA, GUSTO E SOSTENIBILIT? INCONTRANO LA SPENSIERATEZZA CON LA FORMULA ALL-INCLUSIVE

Dotato di 70 camere familiari eleganti e spaziose con letti oversize, il family hotel entusiasma i suoi ospiti con un?ampia variet? di prelibatezze, che va dalle specialit? tipiche altoatesine ai freschi sapori mediterranei e vegetariani. Una cucina sostenibile e proiettata verso nuove interpretazioni che arricchisce di sfumature la formula all-inclusive di Familiamus: dal ricco buffet della colazione, al pranzo nel ristorante con cucina a vista, seguito dalla merenda allo snack bar e dalla cena con menu di 5 portate. I pasti sono accompagnati da succo del giorno, bibite fresche, ma anche vini, birre e aperitivi per gli adulti: ? tutto compreso nel pacchetto all-inclusive di Familiamus.

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MAGIA E DIVERTIMENTO PER GRANDI E PICCINI: MAGOLIX CLUB E PARCO GIOCHI CON FATTORIA

Per una vacanza all?insegna della felicit? e della serenit?, Familiamus mette a disposizione di tutte le famiglie un servizio di assistenza qualificata per neonati, bambini e adolescenti con programmi ludico-educativi dedicati. Un team con esperienza pedagogica, coordinato da Nora Nestl, si prende cura dei pi? piccoli con amore e attenzione e assicura azione e divertimento ai ragazzi, per una vacanza davvero indimenticabile. I genitori, ma anche i nonni, possono scegliere se godersi del tempo da soli come coppia, oppure partecipare a giochi, attivit? e laboratori insieme ai figli nel Magolix Club, uno spazio di 1000 metri quadri dove trovano posto un laboratorio di magia, un atelier creativo, un laboratorio del legno e una zona per l?attivit? fisica. Un parco giochi all?aria aperta con fattoria degli animali completa la variegata offerta dedicata ai pi? piccoli.

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Al rientro, dopo una giornata di attivit? sulla neve, Familiamus accoglie i suoi ospiti con eleganza e calore in ambienti raffinati nei quali il fascino della tradizione alpina ? interpretato da un design moderno, con una posizione privilegiata che offre una vista mozzafiato a 360? sulla Val Pusteria e sulla Valle Isarco ammirabile sia dalla infinity pool sulla terrazza panoramica, sia dalle ampie camere familiari con balcone distribuite su tutti i piani. Per rilassarsi e concedersi una coccola, la Familiamus spa ? il luogo ideale: l?area Family Wellness ospita piscine di varie profondit? con divertenti scivoli, nonch? una family sauna con gettate per grandi e piccini e un?area relax con comodi lettini per tutta la famiglia; nell?area riservata agli adulti si trovano invece sauna finlandese, cabina a raggi infrarossi, biosauna e bagno turco, e all?esterno laghetto naturale e vasca idromassaggio. Infine, a cena, le specialit? tradizionali reinterpretate con creativit? e fantasia soddisferanno i gusti di adulti e bambini. La combinazione tra avventure sulla neve, delizie culinarie e profondo relax fa dell?hotel Familiamus un rifugio perfetto per chi cerca il meglio dalle vacanze invernali in Alto Adige.

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Breakfast with a VIEW!

FAMILY WELLNESS E AREA ADULTS-ONLY: 2 SPA PER IL DOPPIO DEL RELAX

La Familiamus spa ? composta da due aree benessere distinte per garantire benessere, divertimento e riposo. Nell?area wellness family, protagonista ? la piscina interna che prosegue all?esterno in una infinity pool con vista panoramica a 360? sulle vette dell?Alto Adige. Ad essa si aggiungono, una piscina per bambini e ragazzi con scivoli di vario tipo, una sauna per famiglie e una comoda area relax con snack bar. Fanno parte della spa adults-only la vasca idromassaggio all?aperto sul tetto panoramico, la piscina per nudisti, il laghetto naturale esterno con percorso Kneipp e il mondo delle saune: sauna finlandese, cabina a raggi infrarossi, biosauna, bagno turco, angolo tisane e sale relax. La Familiamus spa, dall?estensione complessiva di 2700 mq, si completa con un?area beauty dotata di 4 cabine in cui provare trattamenti naturali con i prodotti altoatesini Phyto Art e la nuova linea di trattamenti premium con i cosmetici del marchio francese Maria Galland Paris, sinonimo di eleganza e bellezza. Da non perdere, inoltre, i 5 rituali signature Familiamus, che richiamano le 5 parole chiave della filosofia della famiglia Nestl: Consapevolezza, Coraggio, Entusiasmo, Serenit?, Legame.

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FAMILY WELLNESS E AREA ADULTS-ONLY: 2 SPA PER IL DOPPIO DEL RELAX

La Familiamus spa ? composta da due aree benessere distinte per garantire benessere, divertimento e riposo. Nell?area wellness family di oltre 1500 m2?, protagonista ? la piscina interna che prosegue all?esterno in una infinity pool con vista panoramica a 360? sulle vette dell?Alto Adige. Ad essa si aggiungono, una piscina per bambini e ragazzi con scivoli di vario tipo, una sauna per famiglie e una comoda area relax con snack bar. Fanno parte della spa adults-only di 900 m2 la vasca idromassaggio all?aperto sul tetto panoramico, la piscina per nudisti, il laghetto naturale esterno con percorso Kneipp e il mondo delle saune: sauna finlandese, cabina a raggi infrarossi, biosauna, bagno turco, angolo tisane e sale relax. La Familiamus spa, dall?estensione complessiva di 2700 mq, si completa con un?area beauty dotata di 4 cabine in cui provare trattamenti naturali con i prodotti altoatesini Phyto Art e la nuova linea di trattamenti premium con i cosmetici del marchio francese Maria Galland Paris, sinonimo di eleganza e bellezza. Da non perdere, inoltre, i 5 rituali signature Familiamus, che richiamano le 5 parole chiave della filosofia della famiglia Nestl: Consapevolezza, Coraggio, Entusiasmo, Serenit?, Legame.

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ESCURSIONI MAGICHE ALLA SCOPERTA DELL?AREA VACANZE DI RIO PUSTERIA IN TUTTI I SUOI COLORI

Tour in mountain bike, passeggiate nella natura, ma anche rafting, arrampicata o parapendio: l?area escursionistica di Gitschberg-Jochtal ? tutta da scoprire e, grazie alla Almencard gratuita per l?estate, ? possibile esplorarla viaggiando gratis su tutti i mezzi pubblici e su alcuni impianti di risalita, con sconti e vantaggi per l?accesso a oltre 90 musei ed esposizioni in tutto l?Alto Adige. Nella bella stagione, la zona di Rio Pusteria offre sentieri escursionistici con scorci mozzafiato da percorrere a piedi, in bici oppure a cavallo. In inverno, il magico paesaggio innevato di Maranza ? perfetto per una giornata sugli sci ricca di avventure: proprio di fronte al Familiamus si trova lo skilift che permette di accedere al comprensorio sciistico di Gitschberg-Jochtal, con ben 55 chilometri di piste da scoprire! Ma non solo: anche le escursioni con le ciaspole e le gite sulla slitta trainata dai cavalli renderanno la vacanza davvero indimenticabile.

Laboratori per i Bambini.

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C?era una volta una famiglia che, passeggiando nei pressi della funivia di Maranza, di fronte alla meravigliosa vista panoramica che spazia dal massiccio dello Sciliar fino alla Rocca dei Baranci, espresse il desiderio di poter vivere per sempre in questo fantastico luogo. Potrebbe iniziare cos?, come nelle favole, la storia del family hotel 5 stelle Familiamus e della famiglia Nestl, che lo ha pensato, voluto e realizzato con un concept ben preciso: dar vita a un luogo magico per vivere felici esperienze in famiglia, rilassanti momenti di coppia e dare la possibilit? ai pi? piccoli di scoprire i propri talenti. Consapevolezza, Coraggio, Entusiasmo, Serenit?, Legame sono le parole chiave che guidano ogni attivit? all?interno del Familiamus, come a indicare i sentimenti pi? importanti che si vivono durante le tappe principali della vita.?

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Familienhotel Familiamus

Posizione: Maranza, Rio Pusteria (BZ)

Proprietari: Famiglia Nestl

Numero camere: 70 camere familiari (di cui 20 Magic, 49 Happiness, 1 Happiness Deluxe)

Indirizzo:?Vicolo K?ssler, 5, 39037 Rio di Pusteria BZ

Telefono:?0472 065000

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[12/06/2023, 19:54] Citt? Europea del Vino 2024 ? Alto Piemonte e Gran Monferrato

Il prestigioso riconoscimento conferito per L’Alto Piemonte e il Gran Monferrato come Citt? Europea del Vino 2024 ? motivo di grande orgoglio e soddisfazione. Consegnato a Bruxelles dalla rete RECEVIN (Rete Europea delle Citt? del Vino), questo titolo di eccellenza evidenzia la straordinaria qualit? delle aziende produttrici di questi territori, sottolineando il ruolo di protagonista che l’Italia gioca nel panorama vitivinicolo europeo.

La corona di alloro, simbolo di prestigio e raffinatezza, sar? portata per l’intero anno da venti citt? piemontesi, che collaboreranno sotto un’unica sigla per offrire un programma condiviso di eventi straordinari. Le provincie di Alessandria, Biella, Novara, VCO e Vercelli si uniranno per accogliere eventi, meeting, convegni e degustazioni nei Comuni di Acqui Terme, Barengo, Boca, Bogogno, Borgomanero, Briona, Brusnengo, Casale Monferrato, Fara Novarese, Gattinara, Ghemme, Grignasco, Maggiora, Mezzomerico, Ovada, Romagnano Sesia, Sizzano, Suno, Vigliano Biellese e Villa del Bosco.

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In Foto un bellissimo scorcio del Comune di Mezzomerico (NO)?

Il dossier Alto Piemonte Gran Monferrato ha trionfato grazie al suo coinvolgimento esteso, abbracciando vasti territori e numerosi Comuni Citt? del Vino. La programmazione straordinaria legata all’evento ha giocato un ruolo cruciale nel differenziarsi dalla concorrenza, evidenziando la capacit? di offrire un’esperienza unica e coinvolgente.

Le tavole rotonde, le degustazioni, i convegni e le tematiche di carattere generale, incentrati sulle politiche comunitarie sulla vitivinicoltura, il mercato, il rapporto tra vino e salute, l’educazione al consumo consapevole e l’identit? dei territori, costituiranno il cuore pulsante di questo straordinario programma di eventi. Un continuo passaggio di testimone da una citt? all’altra durante l’intero anno promette di attrarre un vasto pubblico, composto da turisti, curiosi e professionisti del settore, contribuendo cos? a consolidare la reputazione di queste citt? come eccellenze nel mondo del vino.

Altres?, la scelta del disegno rappresentativo dell’Associazione per il 2024, realizzato dal talentuoso studente Emanuele Franchi dell’Istituto Enaip di Novara, ? un ulteriore motivo di celebrazione. Il vigneto che si tinge dei colori dell’arcobaleno, simbolo di pace e non violenza, rappresenta il desiderio collettivo di vivere in un territorio rigoglioso e sicuro.

La Professoressa Marika Leonardi, artefice della partecipazione dell’Istituto Enaip al concorso, esprime la sua felicit? per la vittoria, sottolineando il notevole impegno dimostrato dagli alunni nel rispondere allo spirito del bando. Quest’anno, con il tema della Pace, ? stata offerta ai ragazzi un’opportunit? di riflessione, integrando il loro ingegno artistico con le esperienze legate al mondo del vino, unendo creativit? e consapevolezza in un contesto educativo stimolante.

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Viaggiatore Gourmet assumer? un ruolo proattivo in qualit? di Media Partner, con l’obiettivo di raccontare (VG-Live) e promuovere il calendario delle numerose iniziative programmate nell’ambito dei diversi comuni per l’intero anno 2024.

Stay tuned!

Citt? Europea del Vino 2024 – Alto Piemonte e Gran Monferrato.

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[12/05/2023, 10:30] Stua Noa Fine Dining & Bolle Restaurant ? Serata 4 Mani ? Hotel Concordia ? Livigno (SO)

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Siamo tornati nell’affascinante Hotel Concordia, situato a Livigno, un luogo incantevole immerso tra le montagne della Valtellina. La nostra esperienza culinaria ? stata un’eccitante cena presso il prestigioso ristorante fine-dining dell’hotel, lo Stua Noa. La serata ? stata resa ancora pi? memorabile grazie alla collaborazione tra lo chef Resident Andrea Fugnanesi e Marco Stagi, rinomato per la sua maestria al ristorante “Bolle” di Lallio (BG), una stella Michelin e prossimamente (Marzo 2024) impegnato nella sua nuova avventura da Chef/Patron presso Metodo Ristorante a Marne (BG).

E in questa eccezionale serata gastronomica, ? stato presentato un menu straordinario dal titolo “Zero?Waste!“. Un percorso culinario che ha saputo valorizzare per rispettare il tema della sostenibilit?, seguendo il principio “Zero Waste”. Ogni portata ? stata concepita per ridurre al minimo gli sprechi, utilizzando ingredienti in modo creativo e consapevole.

La Squadra

Hotel Manager:?Daniel Giacomelli

In Cucina

Capocuoco:? Andrea Fugnanesi

Sottocuoco:? Gabriele Bianchi

Capo Partita Antipasti:?Federica Postorino

Capo Partita Primi:?Domenico Cassanelli?e?Lorenzo Marcelli

Capo Partita Secondi:?Yuri Meo

Pastry Chef:?Federica Bagnarelli

Nella sala

Maestro:? Mattia Rossetto

Vice Maestro:? Ergest Mecaj

Prima della cena, siamo andati nella nostra camera d’hotel, che ? in pratica un rifugio di comfort e stile. L’hotel stesso ? un gioiello, con stanze accoglienti che offrono un mix di design moderno e dettagli ispirati alle montagne. Dalla nostra stanza, possiamo godere di una vista mozzafiato sulla valle circostante, e c’? persino la possibilit? di rilassarci con servizi extra come sauna e idromassaggio. ? davvero il posto perfetto per staccare la spina e goderci un po’ di relax.

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La Suite di VG.

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Dettagli

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Un piccolo benvenuto ci ha accolto nella stanza….

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La nuovissima Fashion & Food Suite dell?Hotel Concordia, situata al terzo piano mansardato, regala una spettacolare vista sulla valle di Livigno. Con i suoi 60 metri quadri, ? l’ideale per una vacanza romantica, offrendo una sauna ad infrarossi, una vasca idromassaggio con vista sulle Alpi e un’atmosfera Fine Dining con tavolo da pranzo e una cantinetta climatizzata per i vini, con una selezione delle migliori etichette valtellinesi.

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Il Concordia Lounge Bar, lungo il corso principale di Livigno, ? la tappa obbligata per coloro che cercano aperitivi alla moda.

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Aperitivo. MI-TO.

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Il menu Zero Waste ha offerto un’esperienza culinaria innovativa e consapevole, dimostrando come sia possibile creare piatti deliziosi riducendo al minimo gli sprechi alimentari. ? stata un’opportunit? unica per gustare piatti creativi, preparati con ingredienti freschi e di stagione, in un men? speciale a 4 mani esclusivamente per la serata.

In accompagnamento ai piatti delle serata, i vini sono dell’Azienda Vinicola Pietro Nera, rinomata per la sua tradizione secolare nella produzione di vini di alta qualit?, radicata nella regione delle Alpi Retiche. Con un impegno costante verso l’eccellenza, l’azienda coltiva variet? autoctone e internazionali, creando vini distintivi che riflettono il carattere unico del territorio montano. Grazie a metodi di vinificazione attenti e all’utilizzo di moderne tecnologie, Pietro Nera offre una gamma diversificata di vini apprezzati sia a livello locale che internazionale.

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Abbiamo assaporato l’ospitalit? nell’antica Stube in legno, lasciandoci avvolgere da un’atmosfera intima e riservata.? Solo 5 tavoli per un’esperienza davvero speciale.

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Ed ecco i due chef protagonisti della serata:?

Sulla destra, Andrea Fugnanesi, nato nel 1995, si distingue per la sua cucina “essenziale” e il profondo rispetto per il prodotto. Dopo aver partecipato a Top Chef Italia, la sua fama cresce, portandolo a lavorare in rinomati hotel valtellinesi come il Grand Hotel Bagni Nuovi e il Grand Hotel della Posta. Ora, al STUA NOA Fine Dining di Livigno, continua la sua ricerca di materie prime di alta qualit?, mescolando tradizione e innovazione per creare esperienze culinarie uniche e indimenticabili.

Sulla sinistra invece, Marco Stagi, prossimamente a Metodo Ristorante si distingue per la sua cucina innovativa e distintiva. La sua filosofia culinaria si concentra sull’essenzialit? e sulla precisione, con piatti caratterizzati da una sintesi geometrica di sapori. Stagi mira a offrire un’esperienza gastronomica unica, dove ogni piatto ? studiato per essere privo di fronzoli eccessivi, privilegiando la semplicit? e l’autenticit? degli ingredienti.

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Iniziamo subito con alcune entr?e di benvenuto…

Cotenna soffiata, polvere di prugna fermentata e melissa di Andrea Fugnanesi
Tartelletta Broccolo Romanesco e Maggengo erborinato di Marco Stagi

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In accompagnamento, il Caven Brut Metodo Classico 2020 della cantina Pietro Nera che ? un’elegante espressione di bollicine italiane, caratterizzato da un perlage fine e persistente, con note fresche di frutta e una piacevole mineralit?, che lo rendono perfetto per celebrare momenti speciali.

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In accompagnamento 4 tipi di pane: pane sfogliato al burro che offre strati sottili e ricchi di burro, mentre il pane al 80% di idratazione ? leggero e soffice. poi il pane con lievito madre che ha un sapore profondo e aromatico, mentre quello con farina tipo 1 ha una mollica rustica e nutriente.

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In accompagnamento agli antipasti, il Rezio Bianco IGT Alpi Retiche 2020 dell’azienda agricola Pietro Nera ? un vino bianco caratterizzato da un profilo fresco e fruttato, con note di agrumi e fiori bianchi che si sposano armoniosamente. Proveniente dalle Alpi Retiche, questo vino incarna l’autenticit? e la purezza del territorio montano.

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Lattuga ai carboni, caramello di pomodoro e salsa ORO (Marco Stagi)

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HANGER Diaframma con due consistenze di porcini (Andrea Fugnanesi)

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L’ HANGER Diaframma con due consistenze di porcini ? un piatto che si distingue per la sua presentazione accattivante e il suo sapore ricco e complesso. La carne di diaframma ? preparata con due diverse consistenze di porcini, creando un contrasto interessante tra la tenera carne e la texture cremosa dei funghi. Con un equilibrio di sapori terrosi e aromatici, questo piatto promette un’esperienza gustativa memorabile.

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Passiamo ai primi, partendo da Pasta al forno, ?Ricordi e tradizioni? di Marco Stagi

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ZERO WASTE Risotto siero di latte, polline e fegatini (Andrea Fugnanesi)

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Il risotto siero di latte, polline e fegatini incarna la creativit? culinaria sostenibile, valorizzando ingredienti spesso sottovalutati come il siero di latte e i fegatini. Il polline aggiunge freschezza e aromi complessi, mentre i fegatini conferiscono una consistenza cremosa e un sapore intenso al piatto. Questa combinazione innovativa trasforma gli ingredienti “scartati” in un’esperienza gastronomica sorprendente e appagante.

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In accoumpagnamento, un Al Carmine Inferno Valtellina Superiore DOCG 2016,?un vino dal profilo elegante e raffinato, che porta in s? l’anima della prestigiosa regione vitivinicola della Valtellina. Caratterizzato da una splendida tonalit? rubino carico, questo vino offre un bouquet complesso di frutti di bosco maturi, note floreali e spezie delicate. In bocca si rivela pieno e strutturato, con tannini setosi e una fresca acidit? che equilibra perfettamente la sua potenza. Un vino di grande personalit? e carattere, ideale da abbinare a piatti di carne, formaggi stagionati o piatti tradizionali della cucina valtellinese.

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E come secondo piatto, “CI METTO IL CUORE” ? un piatto che si distingue per la sua audacia e creativit? culinaria. Il cuore di manzo, tenero e saporito, ? il protagonista, accompagnato da una sorprendente scarola ripiena di pane raffermo che aggiunge una nota di croccantezza e sapore. Il tutto ? completato da una salsa ponzu, dal gusto acidulo e aromatico, che esalta i sapori del piatto con una delicata armonia. Un’esperienza culinaria avvincente e appagante che conquista il palato con un mix di sapori e consistenze.

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A chiusura della cena, piccole coccole finali: Madleine ricetta HOF VAN CLEVE (Marco Stagi) e Macaron al cacao con sciroppo allo yuzu (Andrea Fugnanesi)

In abbinamneto ai dessert, ? stato servito un Anomalia Passito IGT Alpi Retiche 2013,?un vino eccezionale che incarna l’anima delle montagne delle Alpi Retiche. Con la sua ricca tonalit? dorata, questo passito offre un bouquet avvolgente di frutta secca, miele e spezie, arricchito da sfumature di agrumi canditi e vaniglia. In bocca ? opulento e vellutato, con una dolcezza equilibrata e un’intensa persistenza aromatica. Perfetto da gustare da solo come meditazione o in abbinamento a dolci e formaggi stagionati, questo vino ? un’esperienza unica da assaporare lentamente e con piacere.

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A fine della serata, in un’atmosfera conviviale e festosa, abbiamo fatto un brindisi in cucina insieme agli chef e a tutta la brigata, per celebrare il successo di una giornata di lavoro intensa e condividere momenti di gioia e complicit?. Complimenti a tutti!

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Il momento del Gin&Tonic defaticante…

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Ancora un grande Grazie!

INFORMAZIONI ? Ristorante Stua Noa Fine Dining

Via Pontiglia, 39, 23041 Livigno (SO ? Valtellina), Italy

Tel.+39 0342 990 108

Mail. info@lungolivigno.com

Sito web.?lungolivigno.com

Orario:?si ricevono tavoli solo su prenotazione (tutte le sere) dalle 19:00 alle 21:00

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[11/24/2023, 17:53] La Peca ? Lonigo (VI) ? Famiglia Portinari ? Tappa Ufficiale VG Roadshow 2023

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoLa Peca ? l’oasi gastronomica di Lonigo (VI) che sorprende ad ogni visita. Una tavola raccolta, intima, dove la passione per i sapori autentici e il calore dell’accoglienza sono la firma indelebile della Famiglia Portinari.?

In questo angolo di Lonigo, La Peca ha scelto di portare avanti la tradizione familiare e ci ha aperto, le porte del suo amato ristorante. Con una maestria culinaria che abbraccia le radici del territorio veneto e uno sguardo rivolto all’innovazione, la proposta gastronomica conquista per la sua freschezza e originalit?.

La selezione di materie prime di eccellenza, ricercate con cura e trasformate con maestria in piatti che esplodono di gusto e raffinatezza, continua a deliziare i palati degli ospiti che, come viaggiatori gourmet, ritornano costantemente per lasciarsi sorprendere e apprezzare la magia culinaria di La Peca.

Grazie ai due fratelli Pierluigi e Nicola, e i fedelissimi collaboratori ? stato possibile dare vita a un’esperienza culinaria che va al di l? delle aspettative, facendo de La Peca un luogo iconico, dove l’amore per la cucina si traduce in emozioni tangibili per ogni ospite che varca la soglia di questo ristorante unico nel suo genere.

La squadra

Sala:

Pierluigi Portinari Maitre, Cinzia Boggian Maitre, Matteo Bressan Sommelier, Carolina Balbo Somelier,?Alessandro Portinari Cameriere, Jorgia Stival Cameriere,?Solano Montero Gabriela Cameriera

Cucina:

Nicola Portinari Chef,?Pometti Niccol? Sous Chef,?Gregori Marco Capo Partita Antipasti, Benedetta Bresaola Capo Partita Primi Piatti,?Bandera Gabriele Antipasti,?Bazzo Riccardo Capo Pasticcere,?Gambron Riccardo Primi Piatti,?Filippo Nicente Secondi Piatti,?Ruzzante Brian Primi Piatti

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Matteo Bressan – Classe e Stile.

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoAppena seduti al tavolo, ci viene servito un Cristo di Campobello metodo Classico extra Brut del 2017, ottenuto dalle uve grillo del territorio, che sorprende per la sua freschezza e acidit? grazie al minimo dosaggio zuccherino. I suoi toni netti richiamano la macchia mediterranea, con note di erbe, pesca, agrumi e pera, culminando in un inconfondibile retrogusto ammandorlato. Gli audaci possono attendere la sboccatura del 2022 per apprezzarne la maturit? dopo 50 mesi di affinamento.

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Apriamo gli antipasti con un’ Ostrica in zuppetta di ostrica, piatto che si descrive da solo, un’elegante ostrica immersa in una zuppetta avvolgente e intensa, un connubio sublime di sapori marini che cattura il palato con la sua delicatezza e profondit? aromatiche.ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoViene servito subito un Louis Roederer et Philippe Starck Brut Nature 2012. L’eccelsa collaborazione tra Louis Roederer e Philippe Starck si esprime in questo champagne Brut Nature 2012, un’eccellenza vinicola che unisce maestria e innovazione. Le bollicine sottili e persistenti catturano i sensi, introducendo un bouquet complesso di frutta matura, agrumi e sfumature floreali, arricchito da note tostate e speziate. La sua freschezza vivace si armonizza con una straordinaria profondit?, regalando un’esperienza gustativa raffinata e indimenticabile.

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ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoContinuiamo con questa insalata di alalunga in ceviche di mais combina sapori sorprendenti e freschezza marina. L’alalunga, delicato e saporito, si sposa con la freschezza e la dolcezza del mais, creando un contrasto di consistenze e unione di gusti che si mescolano in armonia, regalando un’esperienza leggera e invitante.

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Chiudiamo in bellezza gli antipasti con questo Soffice di capuccio, tuorlo marinato, succo e bottarga di faraona. Il?sublime soffice di capuccio, arricchita da un tuorlo marinato, si sposa con l’intensit? del succo e la pregiata bottarga di faraona in un piatto stellato Michelin. La delicatezza del cavolo cappuccio si fonde con la profondit? del tuorlo marinato, mentre il succo e la bottarga di faraona aggiungono strati di gusto complesso e raffinato, creando un’esperienza gastronomica di livello superiore, degna delle stelle Michelin.

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Continuiamo poi il nostro pranzo con Lo Champagne Tsarine Ros? Brut che incarna l’eleganza raffinata e l’essenza del lusso. Con un colore rosato brillante e sfumature sottili, le bollicine vivaci danzano in armonia sul palato, introducendo un bouquet aromatico di fragole mature, lamponi e note floreali delicate. La sua complessit? si rivela con sentori di agrumi e spezie sottili, sostenuti da un equilibrio perfetto tra freschezza vibrante e una piacevole cremosit?. Un’esperienza effervescente che si conclude con un finale lungo e appagante, rendendo questo champagne una scelta sofisticata per celebrare momenti indimenticabili.

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ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoMatteo Bressan, sommelier, ? un giovane talento del settore, dedicato e appassionato. La sua filosofia si concentra sulla qualit? percepita e sull’esperienza sensoriale del cliente, creando abbinamenti spontanei e appassionanti senza vincoli predefiniti.?

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Dopo una breve pausa, rincominciamo col botto! Ecco Gli spaghetti “Fracasso” al tonno e ibisco, un’opera culinaria che incanta i sensi. Preparati con maestria, gli spaghetti, serviti tiepidi, trasportano in un vortice di sapori equilibrati e raffinati. Il tonno, declinato in una nota saporita e delicata, si fonde elegantemente con l’essenza floreale dell’ibisco, creando una sinfonia di gusto unica. L’armonia tra consistenza e profondit? gustativa rende questo piatto una vera delizia per il palato. L’eccellenza e la precisione nella preparazione si riflettono in ogni boccone, offrendo un’esperienza gastronomica indimenticabile e degna di due stelle Michelin.

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In accompagnamento viene servito Fiano di Avellino DOCG Riserva erre, Tenuta Sarno 1860, un’eccellenza enologica che incanta i sensi con la sua eleganza e complessit?. Prodotto nelle colline irpine, questo vino si distingue per il suo colore giallo paglierino intenso e per i profumi avvolgenti di fiori bianchi, pesca e note agrumate. In bocca, rivela una straordinaria struttura, equilibrata tra freschezza e morbidezza, con una persistenza che esalta sapori di frutta matura e spezie delicate. La sua maturazione in legno conferisce una profondit? e una rotondit? uniche, esaltando la sua complessit? e donando un finale lungo e appagante. Perfetto per accompagnare piatti di pesce, formaggi stagionati o piatti della tradizione campana, questo vino rappresenta l’eccellenza dell’enologia campana.

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Anche il minestrone ? un piatto degno di nota a La Peca. Il minestrone di questo ristorante, infatti, ? un’opera d’arte culinaria che esalta la freschezza e la purezza delle verdure. Ogni ingrediente, cotto separatamente per preservare la propria consistenza e sapore distintivo, si fonde armoniosamente in una sinfonia di gusto. Le verdure, tagliate con precisione, mantengono la loro croccantezza originale, offrendo una sensazione di freschezza in ogni boccone. Il brodo, ricco e profondo, ? un’esplosione di sapori concentrati, mentre l’assemblaggio finale delle verdure rivelano un equilibrio perfetto tra dolcezza, acidit? e amarezza, regalando un’esperienza culinaria straordinaria.?

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Gli gnocchi di patate conditi con funghi e fieno rappresentano un’elegante reinterpretazione di un classico comfort food. Gli gnocchi, preparati con cura artigianale, sono soffici e leggeri, avvolgendo il palato con la loro consistenza delicata. I funghi, selezionati con cura, offrono un sapore terroso e avvolgente che si fonde armoniosamente con la dolcezza delle patate. Il tocco distintivo del fieno dona al piatto un profumo erbaceo e avvolgente, regalando una nota campestre unica. La combinazione di questi ingredienti crea un equilibrio tra morbidezza e consistenza, tra sapori intensi e aromi sottili, offrendo un’esperienza gastronomica sorprendente e raffinata, che incanta sia il palato che l’olfatto.

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Sempre il preparatissimo Matteo ci serve in accompagnamento un Margaux Cru Class, Ch?teau Kirwan 2019 ? un vino straordinario che incarna l’eleganza e la raffinatezza dei grandi vini di Bordeaux. Questo vino rosso presenta una profonda complessit? aromatica con note di frutti neri, ribes nero e sfumature floreali sottili. In bocca, si distingue per la sua struttura fine e avvolgente, con tannini setosi e una vivace freschezza. Il finale lungo e persistente rivela la maestria della vinificazione, promettendo un invecchiamento eccezionale, e confermando la reputazione di questo Ch?teau come produttore di vini di alta classe.

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A seguire, l’anguilla in forno di braci, con shiitake, misticanza di alghe e daikon, offre un connubio sorprendente tra sapori marini e terrosi. La carne succulenta dell’anguilla, cotta con maestria, si sposa perfettamente con la dolcezza e l’umami dei funghi shiitake. La misticanza di alghe, con la sua freschezza salina, arricchisce il piatto con note oceaniche, mentre il daikon, con la sua croccantezza e leggero sapore piccante, aggiunge contrasto e freschezza. Questa combinazione equilibrata e sofisticata di ingredienti offre un’esperienza culinaria multisensoriale, unendo sapori complessi e contrastanti in ogni morso.

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E proseguiamo con Cipolla Rossa di Tropea, arachidi e Parmigiano. La dolcezza unica della Cipolla Rossa di Tropea, accoppiata con la croccantezza delle arachidi tostate e la complessit? del Parmigiano, crea un’esplosione di sapori in questa combinazione sorprendente. Le sottili fette di cipolla, dalla consistenza morbida e il gusto delicato, si uniscono alle arachidi croccanti, offrendo un contrasto intrigante tra dolce e salato. Il Parmigiano, con la sua nota salina e lattiginosa, completa il piatto con un tocco di complessit? e cremosit?, donando profondit? e struttura al tutto. Questa fusione di ingredienti, semplice ma raffinata, regala una sinfonia di sapori che si fondono in un’esperienza gastronomica memorabile.

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In accompagnamento all aparte dolce del pasto, abbiamo un?Passione Aret?, Bragagnolo Vini Passiti, un nettare rosso che incarna la dedizione e la maestria artigianale.? Questo vino passito si distingue per la sua intensit? aromatica, con note di frutta matura, ciliegia scura e sentori speziati. In bocca, rivela una complessit? avvolgente, con una dolcezza controllata e una persistenza che celebra la raffinatezza del processo di appassimento delle uve.

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Apriamo i dessert con Agrumi marmorizzati yuzu e cannella, ?un’esplosione di freschezza e aromi vibranti. Le fette di agrumi, immersi in un mix di succo di yuzu e cannella, creano un equilibrio sorprendente tra dolce e acidit?, arricchito dalla nota speziata della cannella. La combinazione offre un’esperienza gustativa dinamica, con la vivacit? degli agrumi che si fonde con la sottile complessit? della yuzu e l’intensit? calda e avvolgente della cannella.

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Terminiamo le portate con Semifreddo al pepe verde, olive caramellate, arancia, carota e zenzero, un’armonia di contrasti sorprendenti. La morbidezza e la freschezza del semifreddo si sposano con la dolcezza delle olive caramellate, creando una sinfonia di sapori. Le note agrumate dell’arancia donano una vivacit? rinfrescante, mentre la carota aggiunge una dolcezza naturale e un tocco croccante. L’elemento sorprendente ? lo zenzero, che aggiunge una nota piccante e terrosa, conferendo al piatto una complessit? e un’esplosione di gusto inaspettati, creando cos? un’esperienza culinaria unica e avvincente.

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E per concludere piccole dolcezze: Crostatina di pane, Namelaka alla rosa, fragola bbq e lampone,?Bonbon al cioccolato caramellato, whisky torbato e caff? e?Gelatina ai frutti rossi e carcad?

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ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoPrima di andare via, un classico intramontabile: Il Tanqueray Gin Nr Ten. Distintivo per la sua freschezza e complessit?, questa bevanda offre un bouquet di aromi di agrumi freschi, coriandolo e ginepro. La sua base di ginepro ? bilanciata da note leggermente speziate e erbacee, offrendo un gusto fresco e vibrante.

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Cucina

In cucina al ristorante due stelle Michelin La Peca, l’arte culinaria si svela attraverso l’impegno instancabile del team guidato dalla famiglia Portinari. Ogni piatto riflette una passione vibrante, in continua evoluzione. La loro cucina, ricca di sfide e di profonde conoscenze, si rivela come un viaggio incantevole che regala risultati sorprendenti. Le tecniche impiegate sono una danza di precisione e chiarezza, creando sapori nitidi che offrono un’esperienza avvolgente e appagante.

Servizio

La squadra di sala guidata da Pierluigi Portinari e Cinzia Boggian trasmette un’ospitalit? delicata e un’accoglienza impeccabile. La dedizione di tutto il personale si manifesta in ogni attimo del servizio, mentre la carta dei vini, curata da Matteo Bressan e Carolina Balbo, vanta etichette importanti, testimoniando la profonda ricerca di eccellenza.

Conclusioni

? un onore per noi raccontarvi un ristorante di fama come La Peca, consolidato da oltre un decennio con due stelle Michelin e spesso accostato all’?lite dei tre stelle. Il menu degustazione proposto per la nostra Tappa Ufficiale del Roadshow of Excellence 2023 Viaggiatore Gourmet,? ci ha regalato un’ esperienza straordinaria e sorprendente. Le portate, ricche di contrasti e intensit?, come gli Spaghetti ?Fracasso? tiepidi al tonno e ibisco o Spaghetti ?Fracasso? tiepidi al tonno e ibisco, hanno espresso una culinaria eccezionale. Un ristorante che assicura un’esperienza coinvolgente e divertente, confermando la straordinariet? di questa destinazione culinaria che vale ben oltre un solo VIAGGIO.

 

Ristorante La Peca

via Giovanelli 2
36045 Lonigo (VI) Italy

Tel: 0444830214 – Email: info@lapeca.it

Sito: www.lapeca.it

Orari di apertura:

Dal marted? al sabato 12:00 ? 14:00 / 19:45 ? 22:00

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[11/20/2023, 16:04] Stua Noa Fine Dining Chef Andrea Fugnanesi ? Livigno (SO) ? Cena 4 Mani con Alessandro Gilmozzi Ristorante El Molin

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Siamo tornati all?hotel Concordia di Livigno, elegante albergo situato nel cuore della nota localit? sciistica della Valtellina. L?occasione ? stata una cena nel ristorante fine-dining dell?hotel, lo Stua Noa, realizzata a 4 mani dall?head chef Andrea Fugnanesi e Alessandro Gilmozzi, un altro cuoco di montagna alla guida del ristorante ?Il Molin? di Cavalese che vanta da diversi anni una stella Michelin.

E non a caso il men? della serata, studiato dai due chef per i nostri Viaggiatori Gourmet, era intitolato ?Dall?Alpe alla Tavola?, un percorso volto a valorizzare, attraverso ricette creative o rivisitazioni moderne di piatti pi? tradizionali, le numerose materie prime che le montagne possono offrire, dai frutti della natura –? erbe spontanee e frutti, pesci di acqua dolce,? selvaggina – ai risultati del lavoro dell?uomo ? cereali e loro derivati, mele, prodotti degli allevamenti, latticini e formaggi.

La Squadra

Hotel Manager: Daniel Giacomelli

In Cucina

Head Chef: Andrea Fugnanesi

Sous Chef: Gabriele Bianchi

Capo Partita Antipasti: Federica Postorino

Capo Partita Primi: Domenico Cassanelli e Lorenzo Marcelli

Capo Partita Secondi: Yuri Meo

Pastry Chef: Federica Bagnarelli

In Sala

Ma?tre: Mattia Rossetto

Vice Ma?tre: Ergest Mecaj

In attesa della cena abbiamo preso possesso della nostra stanza in hotel, una delle eleganti e confortevoli camere che gli ospiti possono scegliere tra diverse combinazioni di metratura, disposizione interna e tipologie di servizi addizionali offerti (sauna, idromassaggio, ecc.).

Si tratta di camere contemporanee nell?arredamento e nei comfort disponibili, ma ispirate agli elementi architettonici tipici delle Alpi, con una splendida vista sulla vallata circostante.

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Alcuni graditi omaggi ci attendono in camera ?

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Fornitissimo angolo bar e caffetteria ?

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Il bagno, moderno e luminoso.

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Scendiamo al ristorante dove troviamo i tavoli elegantemente apparecchiati per la nostra cena?

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?ed un ricco tavolo per gli aperitivi.

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Gli chef che hanno studiato il menu della serata e che si alterneranno nella preparazione delle diverse portate previste:

  • Andrea Fugnanesi ? il giovane chef di origini umbre che, dopo diverse esperienze di rilievo sia in Italia che all?estero e la partecipazione al talent televisivo Top Chef, ? alla guida del ristorante ?Stua Nova? fin dalla sua apertura con uno stile di cucina moderno e di ricerca ma nell?assoluto rispetto del territorio.
  • Alessandro Gilmozzi, uno chef di grande esperienza, da anni al timone del ristorante ?Il Molin? di Cavalese e da sempre dedito alla sperimentazione sugli ingredienti alpini, che si esprime con una cucina in equilibrio tra tradizione e innovazione che gli ? valsa il riconoscimento della prestigiosa stella Michelin dal 2007.

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Iniziamo la degustazione con alcune piacevolissime entr?e di benvenuto:

  • Macaron di pasta di Alessandro Gilmozzi
  • Mini burger di cervo e ribes fermentato di Andrea Fugnanesi

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I vini della serata sono a cura di cura di Mamete Prevostini, cantina profondamente radicata nel panorama vitivinicolo della Valtellina. Fondata alla fine degli anni Venti del ?900, l?azienda coniuga la valorizzazione del territorio e della tradizione con le moderne tecnologie.

In accompagnamento alle entr?e degustiamo l?Opera Alpi Retiche Igt Bianco 2002, un vino bianco prodotto da un uvaggio di Chardonnay, Sauvignon, Pinot Bianco e Incrocio Manzoni coltivati sui pendii del comune di Postalesio in Valtellina. Dal 2001 la cantina dedica l?etichetta all?opera di un?artista locale, iniziativa da cui prende il nome il vino stesso. Di colore giallo paglierino brillante, al naso esprime piacevoli sentori di frutta matura che spaziano dalla mela all?albicocca con un finale minerale. In bocca e? ben equilibrato, fresco e sapido.

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Proseguiamo la degustazione con il Monros?, un Nebbiolo, vitigno emblema della Valtellina, vinificato in rosa. Nel bicchiere mostra un colore rosato brillante, con profumi di frutti rossi e intense sfumature minerali. In bocca e? equilibrato e armonioso con un gusto in cui si ritrovano i frutti rossi gi? percepiti al naso.

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Dal lago alla brace (Andrea Fugnanesi)

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Questo vino rosato ? il perfetto abbinamento, anche per affinit? cromatica, per il primo antipasto, un filetto di salmerino scottato al bbq, accompagnato da un chutney di mela della Valtellina, uova di coregone ed emulsione al prezzemolo, piatto delicato in cui vengono armoniosamente accostati alcuni ingredienti del territorio.

In accompagnamento un fragrante pane sfogliato al burro.

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La descrizione del prossimo antipasto.

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Olio e montagna (Alessandro Gilmozzi)

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Il successivo antipasto, a cura di Alessandro Gilmozzi, si configura come una vera e propria celebrazione della montagna e dei suoi frutti spontanei: una fresca insalata composta da 18 tipi di erbe e 5 variet? di fiori selvatici, valorizzati da un condimento di olio EVO in diverse consistenze. Una passeggiata sensoriale nei prati alpini!

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Valtellina Superiore DOCG Grumello ?Vigna Sassina? 2019

In abbinamento ai primi piatti che seguono degustiamo un Grumello, una delle tipologie / sottozone previste dalla denominazione Valtellina Superiore DOCG. Realizzato con 100% di Nebbiolo della locale variet? Chiavennasca, si presenta di colore rosso rubino con riflessi granati e offre profumi di frutta, viola e rose con sentori speziati. In bocca ? corposo ma equilibrato con note di frutta e spezie.

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Trout essential (Andrea Fugnanesi)

In questo primo piatto del resident chef Andrea Fugnanesi lo spaghettone della linea Monograno del pastificio trentino Felicetti ? realizzata con semole biologiche monorigine – viene cotto in un fumetto di trota ed infine mantecato con un burro acido; il piatto vien finito con uova di trota affumicate a freddo e polvere di melissa che dona delle fresche note erbacee ed agrumate.

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Riso carnaroli alla cenere fermentata alla pigna di cirmolo (Alessandro Gilmozzi)

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Il secondo primo, a cura dello chef Gilmozzi, ha per protagonista un riso carnaroli che viene cotto e mantecato come un risotto alla parmigiana. La particolarit? ? data dalla polvere di pigna di cirmolo con cui viene cosparso prima di essere servito: il cirmolo o pino cembro, ? una conifera ad alto fusto molto diffusa sulle Dolomiti; le sue pigne fermentate e quindi essiccate e polverizzate conferiscono al piatto dei profumi legnosi e balsamici che ricordano un camino acceso in una baita di montagna.

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Sforzato Albareda 2019

In accompagnamento ai secondi piatti viene servito un vino emblematico della Valtellina, uno Sforzato. Le uve, di Nebbiolo Chiavennasca, attentamente selezionate e vendemmiate a mano nel mese di Ottobre vengono fatte appassire nel fruttaio fino a circa met? gennaio per aumentarne la concentrazione zuccherina. Successivamente si procede alla pigiatura e alla conseguente fermentazione alcolica in vasche di acciaio inox a temperatura controllata per un periodo di circa 20 giorni. Segue la svinatura e l?affinamento del vino per almeno 20 mesi in botti di rovere e per altri 10 mesi in bottiglia prima della messa in commercio. Ne risulta un vino potente ed elegante al tempo stesso, con sentori di frutta matura e note balsamiche, ed un ottimo equilibrio tra finezza e sapidit?.

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Pane con farina 1 e farina 0, realizzato con il 100% di lievito madre accompagnato da burro di malga dell?azienda Alpe Livigno.

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Il contorno viene cotto sulla brace direttamente al tavolo.

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Manzo, nocciole, rosmarino? (Andrea Fugnanesi)

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Il filetto di manzo, proveniente dagli allevamenti dell?azienda Alpe di Livigno, viene scottato nel burro di alpeggio, mantenendolo rosato e succulento; il piatto ? completato con un profumato estratto al rosmarino e un fondo di manzo ridotto, con un cipollotto alla brace come contorno.

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Latte e betulla (Alessandro Gilmozzi)

Il dessert ? un dolce signature dello chef Gilmozzi, un omaggio alle sue montagne celebrate utilizzando due ingredienti principali: il latte d?alpeggio e la betulla, una pianta molto diffusa nelle foreste e di cui, fin dal Medioevo, venivano utilizzate tutte le parti, dal legno alla corteccia alla linfa alle foglie, e nota per le sue propriet? benefiche e medicinali. Il piatto ? composto da una sfera di mozzarella ripiena di yogurt e un gelato al fiordilatte profumati con foglie di betulla candite e polverizzate. Il finale ideale per un percorso di degustazione dedicato alle Alpi!

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Icy corteccia (Alessandro Gilmozzi), una pralina fatta con la corteccia di cirmolo.

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Per chiudere un goloso assortimento di petit four:

  • mini krapfen con crema al tiramis?
  • bign? al cacao ripieno di crema al fieno
  • macaron al cioccolato con ganache allo yuzu

In abbinamento ai dessert abbiamo degustato il Passito Vertemate, un vino realizzato con un uvaggio di 60% di Traminer aromatico e 40% di Riesling. Di colore giallo dorato/ambrato intenso, ha un aroma elegante di confettura di albicocca, frutta candita, miele e fiori gialli secchi con una piacevole nota minerale. Sapore equilibrato, morbido e piacevolmente fresco.

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Un distillato chiude la cena.

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Che GRAN bella serata!

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Ed infine un brindisi in cucina con gli chef e tutta la brigata!

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Cucina

Nella cucina del giovane chef Andrea Fugnanesi i sapori della tradizione alpina si evolvono con una creativit? gastronomica acquisita grazie a svariate esperienze a livello nazionale ed internazionale, oltre che ad una spiccata propensione per la ricerca e la continua innovazione. Gli ingredienti del territorio, uniti ad originali scelte internazionali, sono accuratamente selezionati e reinterpretati anche attraverso l?utilizzo di innovative tecniche di cottura. La cena realizzata a 4 mani con Alessandro Gilmozzi, chef di grande esperienza e maestro della sperimentazione sugli ingredienti di montagna, ha dato prova concreta del talento di questo chef e della sua capacit? di combinare tradizione e contemporaneit? nel totale rispetto degli ingredienti e del territorio.

Queste caratteristiche si ritrovano anche nel menu stagionale del ristorante nel quale, accanto ad una proposta alla carta, sono presenti tre interessanti percorsi di degustazione, il Concordia Experience (menu a mano libera di 7 portate legate alla fantasia e all?ispirazione dello chef), il Mountain Experience (menu di 6 portate con ingredienti del territorio di Livigno, rivisitati in chiave Fine Dining) e il Mountain Scent (menu vegetariano??composto da 7?portate). L?offerta del ristorante ? completata da una ricca carta dei vini.

Servizio e accoglienza

Nel ristorante si ritrovano le attenzioni e la calda ospitalit? che la famiglia Giacomelli, da anni alla guida dell?hotel Concordia che lo ospita, riserva ai suoi clienti. L?atmosfera intima ed il servizio attento e discreto coordinato dal ma?tre Mattia Rossetto rendono la cena un momento di grande piacevolezza.

Conclusioni

Il nome del ristorante, Stua Noa, nel dialetto livignasco ?stanza nuova?, ? stato scelto dalla propriet? per ricordare il tempo ormai lontano in cui, dopo una giornata di lavoro, le famiglie si riunivano nella stua in legno, l?unico ambiente riscaldato della casa, per consumare il pasto di fine giornata. E questa sensazione di calore e intimit? si ritrova in questa moderna e nuova interpretazione della stua, in cui il pasto viene servito esclusivamente in 5 tavoli, in modo da assicurare un servizio che sia il pi? possibile accurato ed elegante. Questo connubio di elementi tradizionali e spunti innovativi, sia nell?ambiente che nella cucina, fa del Ristorante Stua Noa un luogo di grande interesse nel panorama gastronomico di Livigno e dell?intera Valtellina. ?

?

Ristorante Ristorante Stua Noa ? Hotel Concordia

Via Plan, 114 | 23041 Livigno
Tel: +39 0342 990 100
Mail:
concordia@lungolivigno.com
Sito web:?
www.concordialivigno.com/stua-noa-fine-dining

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