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Mondo Di Vino
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[04/06/2024, 13:35] HEBBO ? Wine & Deli Ristorante @ SkyView Chalets ? Dobbiaco in Val Pusteria (BZ)

Inserito in un suggestivo?scenario country chic,?Hebbo Wine & Deli ? fascino urbano unito a radici alpine. Un po? trendy, un po? favola. Un pizzico di atmosfera da grande citt? e Big City Vibes. Il viaggio Fine Dining? gourmet di HEBBO?? il?nuovo Wine?&?Deli con ristorante a Dobbiaco, in Val?Pusteria ??parte dal fondale pi? profondo del Lago?di?Dobbiaco e sale fino alla stella pi? luminosa dell?orizzonte.

Valorizzato da una magnifica vetrata di ben 12 metri, che si apre su una?vista mozzafiato sul lago, il ristorante ? caratterizzato da?un lungo tavolo?elegantemente arredato che pu? accomodare fino a 12 persone e una romantica stube in maiolica, arricchita da un camino aperto, che aggiunge un tocco di calore e autenticit? all?ambiente. La cornice naturale diventa parte integrante dell?atmosfera conviviale, regalando un panorama fiabesco e permettedo di vivere un’esperienza a 360 gradi. Abbracciando la bellezza circostante, Hebbo la coniuga con un?esperienza gastronomica spumeggiante, dalla quale si evince una spiccata passione per la bont? e la regionalit?.??L’abbinamento vini ? un altro pezzo forte, con una vetrina dedicata lunga ben 5 metri, questo tempio gastronomico offre prestigiose e ricercate etichette vinicole provenienti da diverse parti del mondo. La filosofia alla base di Hebbo Wine & Deli ? quella di unire le eccellenze enogastronomiche con la genuinit? dei prodotti locali. Che si tratti di un brunch gourmet o una cena fine dining il mantra ? “LOVE AT FIRST SIP ?N? TASTE!”

La squadra

Proprietario/Ma?tre/Sommelier: Andreas Panzenberger?

Head Chef: David Senfter

Chef de Partie: Alessandro Daguati

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo Ceto

Provate ad immaginare un posto dove poter dormire sotto le stelle, in mezzo alla natura, con la vista su un bellissimo lago delle Dolomiti. Tutto questo solo nei favolosi chalet Skyview?in Trentino-Alto Adige, cos? unici da non aver mai visto nulla di simile prima d?ora.

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Decisamente un luogo fiabesco

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Se gli Skyview Chalets glass-cube eco chic sono dedicati a chi ama immergersi nella natura ma senza rinunciare alla raffinatezza, da Hebbo Wine & Deli si vive la natura all?esterno, e una esperienza spumeggiante all?interno.

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Mise en place?essenziale…

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Hebbo vanta una cantina con pi? di 1000 etichette selezionatissime

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoViaggiatoreGourmet alias Altissimo Ceto

La serata inizia con un’aperitivo a base di Bitter Fusetti, con un mix unico di botaniche come i classici genziana, rabarbaro e china all’inconsueto quassio. A dare quella giusta punta di acidit? al prodotto ci pensano arancia amara e chinotto!!

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Che accompagnamo con il fragrante pane fatto in casa al lievito di birra, la brioche fatta in casa, lo speck dell?Alto Adige e i meravigliosi burro ai funghi e burro salato.

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A seguire “La nostra interpretazione di pasta e pomodoro” con trota affumicata con maionese all?aceto di mela e cavolo
rapa, tris di cipolla, sedano rapa con Kombucha fatto in casa, mazzetto d`erbe raccolte nel nostro orto con olio di lemongras e melissa. Che dire, la nostra curiosit? ? decisamente solleticata!

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In abbinamento la cuvee Sonnrain 2018 – Thomas Niedermayr

Un vino caratterizzato da delicati aromi di rosa che incontrano le sfumature aromatiche della melissa e della noce moscata. Il sorso scopre una salinit? corposa e una freschezza persistente regalata dal terreno argilloso, calcareo, profondo, con un?alta percentuale di roccia dolomitica bianca.

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Assaggiamo anche un calice di Pet Nat 2022 – Rock?

Un M?ller Thurgau naturalmente frizzante, prodotto mediante rifermentazione in bottiglia. Pet Nat si presenta con una fine carbonatazione, leggermente torbido, con una buona acidit? e di enorme divertimento da bere.

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Proseguiamo con il porro grigliato sul Binchotan con patate, maionese al porro, rapa rossa e riduzione al porro.

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Accompagnato dal gelato al porro con chip e maionese al porro.

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In splendido abbinamento con il Gew?rztraminer Project xxx 2021, Hardcore – Kellerei Kaltern

Un vino che promette un piacere intrigante! Con i suoi straordinari effluvi, la sua forza aromatica speciale, la sua potenza incontenibile e la sua armonia unica conquista l’olfatto e il palato. Un vino decisamente potente con un carattere individuale.

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A seguire un coloratissimo cavolo riccio marinato, tuorlo temperato, crema di cavolo riccio e patate, speck croccante

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In abbinamento con il Riesling ?R? 2021 – Weingut K?fererhof

Vino bianco elegante e aromatico di colore giallo dorato. Fruttato, con sentori esotici e di albicocca, piacevolmente fresco con sapidit?, struttura e persistenza.

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Freschissima trota del lago di Dobbiacco pronta ad andare in cottura…

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Pelle di trota con crema di panna ridotta e caviale, trota cruda marinata con gel di prugna e crema di
menta, filetto di torta grigliata sulla pietra calda servita con salsa Buerre blanc ed olio alle erbe

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Per accompagnare la prossima portata optiamo per Kalterersee ?Alte Reben?2021, Weingut Rohregger

Di colore rosso rubino limpido. Note fruttate complesse di ciliegie, fragole, viola. Al palato ? elegante, corposo con tannini vellutati e fruttati.

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Che spendidamente accompagna il petto di quaglia grigliato sul Binchotan, bietola, coscia di quaglia fritta con maionese alle erbe.

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Servito insieme alla sua coscia fritta con erbette e maionese.

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Proseguiamo con un calice di Instante 2014, Tenuta Franz Haas

Si presenta con un colore rosso granato intenso, con aromi fruttati di bacche nere essiccate, prugne, fichi e datteri, con note di t? verde e corteccia. Queste sensazioni aromatiche accompagnano il vino durante tutta la sua lunga vita e ne sottolineano lo spessore. Al palato il vino non si mostra per il suo carattere, ma piuttosto si esalta per la sua struttura stratificata ed elegante, per la sua finezza e per i suoi tannini complessi e compatti che chiudono in un lungo epilogo.

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In abbinamento alla sella di camoscio con cavolo rapa grigliato, crema di cavolo rapa e mirtilli neri.

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Bietola ripiena di spalla di camoscio.

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E per completare il piatto lo spiedino con sella di camoscio grigliato sul Binchotan.

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Arriva anche una gustosa selezione di formaggi locali!

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Spezziamo con la carota marinata con sciroppo di sambuco, granita del verde della carota.

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Per il dessert abbiniamo il Moscato Rosa 2021, Ansitz Waldgries

Di colore rosso rubino carico. Al naso si presenta con un profumo che ricorda i petali di rose, chiodi di garofano, cannella e moscato con aromi di un bazar orientale. Bella complessit?. Il sorso regala un sapore pieno, armonico e fresco, eccellente equilibrio fra acidit? e tannini.

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Crema al cioccolato, gelato fatto in casa alla segale, mela dell?Alto Adige, gel di mela, Kombucha alle rape rosso fatto in casa.?Una vera coccola fine pasto!

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Ci salutiamo con il P E T I T F O U R!
Composto da:

  • Pomodoro marinato con granita al levistico e gin
  • Rapa rossa con fiori di sambuco
  • Tartufo al cioccolato fatto in casa
  • Cioccolata al timo e rosmarino

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Uno scatto con la squadra!

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Gli Skyview Chalet in versione Primavera/Estate e gli interni.

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Buonanotte..con un cielo cos?!

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Un grazie infinite e….alla prossima!!

Cucina

Un autentico gioiello culinario contemporaneo che fonde sapientemente la tradizione gastronomica alpina?con tocchi di urban style. Questo luogo incantevole e raffinato promette di deliziare i sensi dei suoi ospiti con?un?esperienza gourmet unica nel suo genere, grazie all’estro di un giovane austriaco con importanti esperienze alle spalle che propone solo formule di men? degustazione a sorpresa, 7 o 9 portate alla sera, anche 5 a pranzo. Intriganti gli accostamenti e l’uso dei vegetali. Le materie prime sono selezionatissime, da produttori di continuit? nonch? dagli stessi familiari che gestiscono un’azienda agricola biodinamica.

Servizio ed accoglienza

La vera essenza di Hebbo Wine & Deli non sarebbe completa senza l?ospitalit? calorosa dei suoi padroni di casa e di un?team altamente qualificato. L?accoglienza ? genuina e premurosa, in grado di trasformare ogni visita in un momento da ricordare. Davvero memorabile la carta vini, curata direttamente da Andreas Panzenberger, ricca di oltre un migliaio di etichette tra le quali molte sono di vini biologici e biodonamici, con una predilezione per?Champagne, Pinot Nero e Riesling, i preferiti da Andreas.?Inoltre, Hebbo Wine & Deli si trasforma in un luogo ideale per celebrare occasioni speciali, come compleanni, ricevimenti di nozze, feste e persino eventi aziendali, garantendo sempre un?atmosfera esclusiva e raffinata.

Conclusioni

Hebbo Wine & Deli ? un?opportunit? irrinunciabile per immergersi in un mondo di sapori altotesini, profumi e panorami mozzafiato. Con una attento occhio contro lo spreco, ? decisamente un ristorante destinato a crescere, da provare e riprovare.

 

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoViaggiatore Gourmet

Hebbo Wine & Deli

Lago di Dobbiaco 3, I-39034 Dobbiaco – Alto Adige
Tel +39 0474 869 025
Email info@hebbo.it
Sito web www.hebbo.it/it/ristorante-dolomiti
Giorno di riposo marted? e?mercoled?

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[03/28/2024, 08:17] VOCE ? Aimo e Nadia @ Gallerie D?Italia ? Chef Lorenzo Pesci ? Piazza della Scala Milano (MI)

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VOCE ? il progetto di ristorazione pi? recente del Gruppo Aimo e Nadia, guidato dagli chef Alessandro Negrini e Fabio Pisani insieme alla CEO Stefania Moroni, figlia di Aimo e Nadia, fondatori nel 1962 della Trattoria di via Montecuccoli, poi divenuta Il Luogo, che da trattoria di cucina toscana si ? trasformata nel tempo in ristorante e luogo del gusto, un?evoluzione che ha premiato il locale con numerosi riconoscimenti, sia in Italia che all?estero, compresa la stella Michelin che vanta dal 1980.

VOCE si inserisce nel percorso di crescita del Gruppo, rappresentando pienamente l?intreccio fra arte, cultura e cibo che contraddistingue l?evoluzione del brand. Progettato dall?architetto e designer Michele De Lucchi, esso si trova?infatti all?interno della sede di Milanese di?le?Gallerie d?Italia, un polo museale di grande importanza storica e artistica, formato da Palazzo Anguissola, Palazzo Canonica, Palazzo Beltrami e Casa Manzoni, che ospita l?omonimo centro studio.

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Gallerie d’Italia?? il polo museale di propriet? di?Intesa Sanpaolo, allestito per rendere fruibile il proprio patrimonio artistico e architettonico, al pari delle collezioni provenienti dalla?Fondazione Cariplo?di?Milano.?Hanno sede a?Napoli,?Milano,?Torino?e?Vicenza. Il direttore delle Gallerie d?Italia ??Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici di?Intesa Sanpaolo.

Il locale?offre la possibilit? di vivere quattro esperienze diverse in altrettanti ambienti: la?Caffetteria?dove intrattenersi in tutti i momenti della giornata, la?Gelateria artigianale?in partnership con Gusto 17, la?Dispensa dove scoprire e acquistare i prodotti alimentari di nicchia e il Ristorante Gourmet che nella stagione estiva si sposta nel?Giardino?incantato di Alessandro Manzoni.

La guida della cucina ? affidata a Lorenzo Pesci, giovane promessa marchigiana dell?alta gastronomia italiana cresciuto in provincia di Macerata e formatosi nella brigata di Carlo Cracco, scelto dal Gruppo Aimo e Nadia per il suo talento poliedrico, la creativit? e la gioia nello sperimentare in cucina.

?La mia idea ? quella di trasformare le migliori materie prime italiane in piatti gourmet valorizzando i sapori autentici di ogni territorio ed esaltando l?arte e la storia delle molteplici culture culinarie?, afferma lo chef.

Il menu nasce dal forte legame con il territorio italiano e dalla stretta relazione con i numerosi produttori di materie prime eccellenti e accuratamente selezionate; nei piattti, ispirati alla ?modernit? creativa?, spicca l?utilizzo delle eccellenze Made in Italy reinterpretate in chiave gourmet, in un?ottica di rispetto e cura dei sapori e dei prodotti utilizzati.

L’ampia carta dei vini offre spazio sia ad aziende giovani che a piccole realt? con una lunga storia alle spalle, sia infine a produttori con esperienza internazionale, tutti selezionati per la loro capacit? di raccontare e valorizzare i territori da cui provengono i loro vini.

La Squadra

In Cucina

Chef e Pastry chef: Lorenzo Pesci

Sous chef: Danilo Altamura

In Sala

Direttore / Ma?tre: Nicola Dell’AgnoloLucio Barbati

Sommelier: Fabien Coutant

Bar Manager: Marco Aprea

Chef de Rang: Cecilia Magnone, Federica Russo e Marina Brandalise

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La mise en place.

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Ecco Nicola dell’Agnolo ! Autentico Fuoriclasse e grande maestro di accoglienza che la sera potete sempre trovare presso Il Luogo – Aimo e Nadia.

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Ruinart ? Champagne Brut

Il nostro pranzo si apre con un aperitivo a base di Ruinart Brut, uno champagne frutto dell?assemblaggio di pinot noir (dal 40 al 45%), pinot meunier (dal 10 al 15%) e chardonnay (40%), provenietni da da 40 – 50 cru dei terroir della C?te des Blancs e della Montagne de Reims. Si tratta di una creazione storica della celebre Maison di Reims. Alla vista si presenta di colore giallo dorato, molto luminoso; al naso rivela aromi fruttati, con sentori di nocciola uniti a profumi pi? complessi di brioche. Al palato si rivela armonioso ed avvolgente con un piacevole freschezza finale.

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Amuse bouche

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In accompagnamento all’aperitivo ci vengono proposti dei deliziosi stuzzichini, in dettaglio:

  • Tartelletta con farina di riso, cremoso allo zola, ketchup di carote
  • Cecina croccante con maionese alle acciughe e aneto
  • Focaccina di grano arso con pomodoro confit
  • Tarallo pugliese al finocchietto con pasta di cime di rapa

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Zoom sulla focaccina!!!

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Ostrica e granita al pomodoro verde

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Iniziamo il persorso di degustazione con una freschissima ostrica accompagnata da una granita di pomodoro verde.

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I pani serviti sono una pagnotta di semola di grano duro e dei grissini torinesi accompagnati da Olio EVO Coratina Le Quattro Contrade.

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Carpaccio di ricciola nostrana, giardiniera di verdure in escapece, maionese al porro bruciato

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Il primo antipasto ? un fresco carpaccio di ricciola nostrana, accompagnato da una giardiniera croccante di verdure di stagione leggermente agrodolci e una maionese al porro bruciato che dona una piacevole nota fum? al piatto.

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Seppia arrostita, lardo di D?Osvaldo al ginepro con passatina di fagioli al rosmarino e uva al forno

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Proseguiamo con un piatto ricco di sapori e consistenze, composto da un seppia arrostita sulla braceservita su una cremosa passatina di fagioli profumata al rosmarino e accompagnata da uno scioglievole lardo leggermente affumicato e uva passata al forno.

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Borgo del Tiglio ? Collio DOC Friulano 2020

In accompagnamento agli antipasti a base di pesce degustiamo un?etichetta di una piccola cantina friulana, Borgo del Tiglio, i?cui vigneti si trovano tutti nella?zona del?Collio, su terreni composti da marne e arenarie che distano poco pi? di 20 chilometri dal mare. In particolare assaggiamo un Collio DOC, a base di Friulano in purezza, un vitigno tipico del Friuli Venezia Giulia che, nella DOC del Collio, trova una delle sue massime espressioni.?Di colore giallo paglierino, offre dei profumi delicati di fiori e frutta bianca con sfumature minerali. All?assaggio si rivela fresco, di medio corpo, con una piacevole nota minerale.

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Fegato d?anatra arrostito con pan brioche, crudo di capasanta e salsa al cacao

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Passiamo ad una originale creazione a base di foie gras. Il fegato grasso, in questo caso di anatra, viene arrostito mantenendone la morbidezza interna e servito su pan brioche. Il tocco pi? creativo dello chef sta nell?accompagnamento composto da fettine di capasanta cruda, che conferiscono al piatto una nota dolce e marina, ed una salsa al cacao.

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Pierre Girardin – Cote de Nuits-Villages ‘Le Vaucrain’ 2021

Ad accompagnare il fegato grasso abbiamo un vino proveniente dalla zona della Borgogna denominata C?te de Nuits, una delle pi? prestigiose della regione i cui vigneti sono dominati da vini rossi a base di Pinot Noir.

Figlio del noto viticoltore Vincent Girardin, Pierre Girardin ha sicuramente ereditato dal padre la passione per il mestiere, oltre che parte dei vigneti di propriet? quando il genitore si ? ritirato nel 2012. Ma il giovane enologo ha anche saputo creare un suo stile personale ed originale nel panorama della Borgogna, diventando in breve tempo un riferimento del nuovo corso stilistico moderno che sta sempre pi? prendendo piede nella regione. Questo vino ? prodotto con uve provenienti da una vigna di oltre 35 anni, condotta in regime biologico, posta su uno dei migliori appezzamenti del villaggio di Comblanchien, caratterizzato da terrreno prevalentemente calcareo; affina per 9 mesi in legno e 6 mesi in acciaio.

Di colore rosso rubino, al naso offre profumi di frutta rossa complementati da aromi di sottobosco, funghi e spezie. Al palato ? rotondo con tannini delicati ed una piacevole acidit?.

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Insalata di arance con olive taggiasche e bottarga di tuorlo

Passiamo a un intermezzo rinfrescante, con una insalata di arance servita con olive taggiasche e un ?bottarga? realizzata a partire da tuorlo d?uovo che viene marinato e disidratato e infine grattugiato sul piatto come finitura.

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Lo chef illustra con trasporto e passione i piatti del men?, intrattenendosi con i clienti.

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Paziente anche nell’ascoltare feedback e pareri.

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In un bel clima conviviale di confronto e simpatia.

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Risotto Gran Riserva Carnaroli con nocciole Tonda Gentile, topinambur e arancia

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Il primo piatto ? un risotto, realizzato con un riso Carnaroli Gran Riserva, alla nocciola piemontese, topinambur e arancia.

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In abbinamento, per affinit? di ingredienti, di territorio e di gusto, ci viene servito un calice di Frangelico, un liquore piemontese moderatamente alcolico, di colore dorato pallido, prodotto a partire da un’infusione di alcool e acqua di nocciole, della variet? Tonda Gentile, tostate e schiacciate a cui, dopo la distillazione, vengono aggiunti estratti e distillati di aromi naturali come cacao, caff? e vaniglia.

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Scorfano alla brace, carota glassata, mandarino e la sua salsa

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Passiamo ai secondi con un filetto di scorfano cotto alla brace e accompagnato da una carota glassata al mandarino ed una salsa a base dello stesso agrume. Un piatto lineare pensato per esaltare la qualit? del pesce.

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Tornatore ? Etna Rosso DOC

Il vino Etna Rosso della cantina Tornatore deriva dall’unione dei due vitigni autoctoni per eccellenza della zona dell’Etna, il Nerello Cappuccio ed il Nerello Mascalese. Le uve, provenienti dal versante Nord, nel comune di Castiglione di Sicilia, dopo la raccolta manuale che avviene tra la seconda e la terza decade di ottobre, vengono sottoposte a una selezione, quindi diraspate non pigiate totalmente; sono quindi inviate in vasche di cemento, dove macerano per circa 10/12 giorni ad una temperatura di 22/25?C. Finita la fermentazione le uve rimangono a macerare ancora per qualche giorno prima di essere svinate e pressate con pressa verticale tradizionale. L?affinamento ? di circa 6 mesi in botti di legno grandi e circa 3 mesi in bottiglia. Di color rosso rubino con tenui riflessi violacei, al naso offre sentori di piccoli frutti rossi e di amarena. Al palato risulta pieno con note sapide e tannini vellutati.

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Piccione di Miroglio al forno con patate arrostite e rag? di cardoncelli e olive

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Quella dei fratelli Miroglio ? un?azienda familiare piemontese che vanta una tradizione secolare nel commercio di pollame, risalente alla met? del 1800. Come allora l?azienda reperisce i suoi prodotti avicoli ?nostrani? nelle cascine e nei piccoli allevamenti familiari, garantendo per? gli standard di qualit? e di sicurezza alimentare pi? moderni.

In questo piatto il piccione viene cotto al forno e, dopo essere sezionato per permettere di gustare al meglio le diverse parti, servito con un tortino di patate e un ?rag?? a base di funghi cardoncelli e olive.

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Carlo Giacosa ? Barbaresco ?Montefico? DOCG 2018

Un abbinamento territoriale per il secondo di carne con un Barbaresco prodotto, secondo il disciplinare di questo nobile e prestigioso vino, con uve di nebbiolo provenienti dal cru Montefico situato a est del borgo di Barbaresco e ottimamente esposto a sud-est, ad un?altitudine di circa 250 metri s.l.m. Le viti hanno mediamente pi? di 50 anni. Il suolo argilloso-calcareo, con una buona presenza di marne, assicura al Barbaresco Montefico freschezza e mineralit?, con note floreali e cenni di liquirizia. Spicca un caratteristico sentore mentolato, dovuto alla presenza massiccia di menta selvatica in questo appezzamento.

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Ananas e yogurt

Per preparare il palato al dolce che terminer? la nostra degustazione, ci viene servito dell?ananas fresco accompagnato da una salsa a base di yogurt. ?

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Cantina Tramin – Alto Adige Gew?rztraminer DOC Vendemmia Tardiva “Roen”

In abbinamento al dessert degustiamo un Gew?rztraminer Vendemmia Tardiva prodotto dalla Cantina Tramin, una delle pi? famose e apprezzate realt? dell?Alto Adige. Si tratta di un vino prodotto con uve di Gew?rztraminer, un vitigno aromatico che trova in Alto Adige un?area di coltivazione particolarmente favorevole, provenienti da un vigneto che si trova in una frazione di Termeno a un?altitudine di circa 500 metri, alle pendici della catena montuosa del Roen. Dopo il taglio dei tralci, verso met? ottobre, i grappoli restano sulla pianta ad?appassire naturalmente?fino alla fine di novembre, inizio di dicembre, in modo che avvenga la concentrazione degli zuccheri e degli aromi. Fermentazione e maturazione avvengono in piccole barriques di legno francese per un anno,?segue ulteriore maturazione per qualche mese in bottiglia. Di colore giallo dorato intenso, questo vino sprigiona profumi caldi, di frutta esotica ed appassita, con note agrumate e vanigliate. In bocca ? intenso e vellutato.

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Souffl? alla liquirizia con gelato all?amarena

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Chiudiamo con un souffl? decisamente inconsueto, profumato alla liquirizia, accompagnato da un gelato all?amarena. ?

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Per finire viene servito un caff? della torrefazione Dubbini accompagnato da un goloso bign? farcito con crema pasticcera al limone e vaniglia.

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Una ?foto ricordo? con lo chef e il direttore/ma?tre!

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Cucina

La cucina del giovane Lorenzo Pesci non tradisce le intenzioni della propriet? di raccontare l?eccellenza culinaria italiana, attraverso l?interpretazione in chiave moderna e creativa di ricette e prodotti considerati ?della tradizione?, utilizzando materie prime di eccellenza prodotte da fornitori accuratamente selezionati e con i quali il Gruppo Aimo e Nadia ha stabilito nel corso del tempo delle vere e proprie partnership.

La proposta gastronomica del ristorante, oltre che appagante per la qualit? e l’abile esecuzione delle varie preparazioni, ? anche particolarmente interessante per la variet? di ?proposte in grado di soddisfare le esigenze di una clientela diversificata. Oltre che scegliere da un ricco men? alla carta ? infatti possibile affidarsi a dei men? degustazione di 3 o 6 portate (pi? un appetizer, pre-dessert e dessert) che consentono di avere un?overview pi? o meno ampia dell?offerta del ristorante. Alternativamente si pu? selezionare uno dei diversi plateau di crudi e crostacei del Mar Tirreno o anche optare per un men? ?verticale? a base di caviale. Sono infine proposte delle soluzioni pi? veloci di Business Lunch per pranzi di lavoro rapidi ma di alta qualit?.

Servizio e accoglienza

Perfettamente complementare al lavoro della squadra di cucina ? il team di sala, un gruppo di giovani attenti, affiatati e preparati, coordinati dal bravo direttore ma?tre, Nicola Dell’Agnolo.

Per il servizio del vino ci si pu? affidare al sommelier che sapr? suggerire un percorso di degustazione al calice in abbinamento ai piatti scelti o guidare nella scelta dalla nutrita carta dei vini in base alle preferenze dei commensali.

Conclusioni

VOCE si conferma un luogo poliedrico, dove potersi fermare per numerose occasioni ed in diversi momenti della giornata: la colazione, la pausa caff? o un aperitivo nella Caffetteria, il pranzo (o la cena) rilassato o di lavoro al Ristorante, una merenda rinfrescante nella Gelateria artigianale, o infine uno shopping gourmet nella fornita Dispensa.

La location esclusiva, all?interno del Museo delle Gallerie d?Italia formato da un grande complesso artistico e architettonico,?lo rendono poi luogo ideale per chi predilige fondere l?esperienza gastronomica con quella culturale ed estetica.

La visita alle esposizioni e mostre dello spazio Museale completa l’esperienza ed ? consigliatissima!

Al link che segue il Calendario delle imperdibili rassegne:? ? https://gallerieditalia.com/it/milano/mostre-e-iniziative/

Accorrete!

Informazioni ? VOCE Aimo e Nadia

Piazza della Scala, 6
20121 MILANO

Prenotazioni.?+39 3493273374
Eventi.?+39 3457525584

E-mail. info@voceaimoenadia.com

Sito Web. https://www.aimoenadia.com/voce-aimo-e-nadia/

Orari:

Pranzo: tutti i giorni dalle 12:00 alle 15:00
Cena: dal luned? al sabato dalle 19:00 alle 23:00

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[03/05/2024, 06:25] M?BIUS Sperimentale ? Chef Enrico Croatti ? Moebius Milano (MI)

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Ricavato nello spazio un tempo adibito a magazzino di tessuti di cui conserva, oltre alle dimensioni (circa 700 mq), anche un?affascinante atmosfera post-industriale, il Moebius ? un locale poliedrico, ?un luogo d?incontro, uno spazio di condivisione in cui cucina, musica e ospitalit? si fondono in un intreccio inestricabile?. Accanto ad una variegata offerta eno-gastronomica, il locale dispone infatti di uno spazio per la musica dal vivo e di un corner dedicato alla vendita di vinili.

Al piano terra, appena varcato l?ingresso, si trova il Cocktail bar che attira subito l?attenzione grazie ad una bottigliera in cemento alta 3 metri, con oltre 300 referenze di liquori e distillati, dalla quale attingono i bartender per preparare cocktail classici e originali, serviti con focaccia, mandorle, olive ed altri stuzzichini da aperitivo. Senza soluzione di continuit? rispetto al bar si apre il Tapa bistro, un ampio salone che si compone di tavolini con poltrone e divanetti, tavoli con sedute ordinarie e un Social Table conviviale da 30 coperti. Qui ? possibile scegliere da una carta che combina tapas, piatti di portata e cocktails.?

Ed infine, al piano superiore, su una piattaforma sospesa a quattro metri di altezza al centro del locale, alla quale si accede mediante una scenografica scala che affianca un ulivo secolare racchiuso in una teca di vetro, si trova il Moebius Sperimentale, nel quale abbiamo cenato. Si tratta di un locale nel locale, che ospita 14 coperti di cui sei alla ?barra?, il banco di fronte alla cucina per un?esperienza gastronomica totalmente immersiva, ed altri 8 su due tavoli da quattro commensali ciascuno.

La formula della ?barra? per il ristorante gastronomico cos? come l?offerta del Tapa bistro al piano inferiore non sono casuali. Ed infatti, tra le numerose esperienze dell?Executive Chef Enrico Croatti, riminese di nascita ma internazionale per formazione, ce n?? una molto significativa in Spagna dove, alla guida del ristorante Orobianco di Calpe ad Alicante, ha ottenuto una stella Michelin nel 2018 (unico italiano ad avere ricevuto questo riconoscimento in terra iberica). Prima di approdare in Spagna il percorso professionale di Enrico lo ha portato a toccare diversi i continenti: nel suo curriculum troviamo un?esperienza oltreoceano all?Angelini Osteria di Los Angeles, seguita dall?incontro con Paul Bocuse all?Auberge du Pont de Collonges, passando per il tristellato Akelarre di San Sebastian, Les Terrasses de Lyon della Ville Florentine di Lione, il Grand Hotel Miramonti Majestic di Cortina D?Ampezzo nonch? il Dolomieu di Madonna di Campiglio dove ha conquistato la sua prima stella Michelin nel 2013. Un cammino ricco e variegato che si riflette nella sua cucina, in particolare quella del Moebius Sperimentale, basata su ?ricerca, sperimentazione, voglia di esplorare e desiderio di divertire?. Per lo chef ?sperimentale significa divertirsi cucinando le migliori materie prime in totale libert? e conoscenza?, attraverso un processo creativo che parte da ?ortaggi coltivati in piena terra da agricoltura sostenibile?, ?animali allo stato brado, al pascolo o da allevamenti non intensivi?, e pesci che rispettano ?i cicli biologici dell?ecosistema seguendo i tempi e i luoghi del mare?.

Il men? pi? emblematico di questo approccio ? quello chiamato ?libert? ? le materie prime prendono forma?, una sequenza di 14 portate, tutte in stile tapa, dal nome ermetico che indica le principali materie prime di ciascuna mentre le tecniche di preparazione vengono descritte personalmente dallo chef durante il servizio, che prevede il completamento dei piatti direttamente di fronte all?ospite. Questo percorso, che noi abbiamo avuto modo di provare durante la serata, per il concept e la complessit? di realizzazione viene proposto per l?intero tavolo. Per chi desidera una soluzione meno impegnativa ? per? possibile scegliere tra altri due men?, che invece vengono realizzati anche per i singoli ospiti, ciascuno di 8 portate dedicate rispettivamente al ?mare? (piatti a base di pesce e vegetali ) e alla ?terra? (carne e vegetali), con alcune sovrapposizioni tra i due percorsi. ?

Lo staff della cucina del Ristorante Sperimentale?

Chef e Coordinatore gastronomico: Enrico Croatti

Sous chef: Luca Sinisi

Junior Sous chef: Luca Refosco

Responsabile pasticceria: Valerio Pippo

Lo staff di sala

Ma?tre e Sommelier: Filippo Arrighi

Sommelier: Luca Montanaro

Bar Manager: Giovanni Allario

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Lo chef Enrico Croatti ci descrive il percorso degustazione che ci verr? servito durante la serata.

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Vista della cucina dalla barra.

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Tutti i piatti vengono completati e descritti dallo chef davanti agli ospiti.

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Bloody Mary e pizza all?oliva verde toscana

Il nostro percorso di degustazione parte con una versione da mangiare di un cocktail iconico, il Bloody Mary, qui preparato in forma di zuppa fredda utilizzando dei pomodorini del piennolo, non essendo i pomodori in stagione nel periodo della nostra cena, insaporiti con gli ingredienti classici del drink.

In abbinamento al Bloody Mary, viene servita una focaccia preparata con lievito madre e cotta sulla brace, a ricordare il sapore tostato di una bruschetta, su cui viene posata una finta oliva verde di olio evo toscano infuso con erba cipollina fresca e lavorato a freddo, da spalmare ad libitum sul pane caldo.

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Il sommelier Filippo Arrighi ci presenta il primo vino della serata.

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Vigneti Massa – Derthona Costa del Vento 2021

Il primo vino del percorso in abbinamento al men? ? un Timorasso dei Colli Tortonesi, prodotto dalla cantina di Valter Massa, il vignaiolo che a partire dagli anni ?80 del secolo scorso, con tenacia ed impegno, ha portato alla riscoperta e alla valorizzazione di questo vitigno autoctono a bacca bianca che dopo anni di oblio, fortunatamente, ? oggi possibile assaggiare in svariate interpretazioni. Questa ? una delle migliori etichette della cantina essendo prodotta a partire da uno dei cru pi? prestigiosi di propriet? dell?azienda, il Costa del Vento appunto, una parcella esposta a sud-ovest, situata a un?altitudine di 300 metri sul livello del mare. Il vino si presenta di un bel colore giallo chiaro luminoso e brillante, con profumi complessi e intensi di frutta gialla e sentori vanigliati e speziati. Al palato conferma la ricchezza e complessit? gi? percepita al naso: un vino intenso e persistente, con una piacevole nota fresca e minerale.

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Cavolfiore bianco, mandorla cruda e caviale

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Continuiamo con un altro divertissement dello chef: una ricotta realizzata a partire da un ortaggio umile e sottovalutato, il cavolfiore, che qui viene lavorato come il celebre latticino, la cui consistenza viene perfettamente rievocata, servita con una crema di mandorla cruda e impreziosita da una generosa dose di caviale non pastorizzato, prodotto alle porte di Milano (quasi km zero!) dall?azienda Pisani Dossi.?

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Il croccante di mandorle, in versione salata, che accompagna la ricotta di cavolfiore.

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Lo staff di cucina all’opera per gli ultimi tocchi al prossimo piatto!

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Tartare di calamari nostrani al caviale essiccato

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I calamari crudi, fatti a dadini come per una tartare, sono mantecati come fossero un risotto con una pasta di riso al latte di cocco fresco, salsa verde messicana e pesto di lime siciliani; il piatto viene terminato con uova di storione essiccate.

Un piatto che non ? quello che sembra, tra i pi? interessanti dell?intero percorso!

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Taco messicano

Passiamo ad una tapa da mangiare con le mani in un sol boccone. Una tortilla realizzata dalla radice di sedano alla brace racchiude un ripieno di fettine sottili di tonno crudo, mayo al wasabi, erbe e borrettane al Mezcal. Sfizioso e divertente.

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Crudo di mare in salsa segreta, erbe di sabbia e alghe

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Il mix di crudi alla base, composto da scampi e gamberi rossi di Siclia, capasanta e branzino, viene condito con una salsa segreta (cos? chiamata in quanto creata in modo estemporaneo durante una serata per un fuori men? e non ancora codificata ufficialmente, e quindi in continua evoluzione) e guarnito con una variet? di erbe di sabbia ed alghe che conferiscono un?interessante nota vegetale oltre che cromatica. Una reinterpretazione del sashimi decisamente creativa!

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Masseria Setteporte ? Etna Rosso, Nerello Mascalese 2020

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Il sommelier ci propone ora un vino rosso, un Etna Rosso da uve di Nerello Mascalese coltivate sulle pendici del vulcano siciliano su un terreno di roccia vulcanica che conferisce delle note peculiari alle uve che vi crescono.

Di colore rosso?rubino con sfumature granato scarico, ha profumi intensi di frutta rossa e di bosco con note tostate di tabacco e caff?.

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Fagioli di Lamon fermentati, bacche e caccia

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L?ispirazione per questo piatto, piccolo nelle dimensioni ma non nel contenuto, trae origine dall?esperienza dello chef sulle Dolomiti, delle quali vengono utilizzati degli ingredienti tipici e richiamati alcuni sapori tradizionali, ancora una volta con molta creativit?. La base della tapa ? formata da fagioli di Lamon fermentati, sui cui sono disposte delle fettine di cervo cacciato lavorato con la tecnica della carne salada trentina, interrompendo per? la salagione al decimo giorno (rispetto ai 30 della formula usata per la carne di manzo). Il tutto ? irrorato con un intingolo di melagrana rosa, olio evo al rosmarino, aneto rosso selvatico e acetosella.

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Ravioli di zucca

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Questo raviolo ? preparato utilizzando esclusivamente della zucca butternut: la sfoglia esterna viene cotta utilizzando il freddo (a -40? C), il ripieno ? invece preparato con la polpa arrostita. Il tutto condito con burro, salvia e pecorino di fossa, e accompagnato da un gustosissimo prosciutto di cinta senese la cui sapidit? bilancia perfettamente la dolcezza della zucca.

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La Masia, Marimar Estate ? Pinot Noir, Russian River Valley 2013

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Assaggiamo un altro vino rosso, in questo caso proveniente dalla California, in particolare dalla Russian River Valley, un?area vinicola della Sonoma County dove ? possibile produrre ottimi Pinot Noir grazie al clima fresco e all?influenza della vicina costa dell?Oceano Pacifico che dista solamente 10 miglia. Di colore rosso rubino, al naso si presenta con intensi aromi frutta rossa, con note speziate di cannella e agrumi. All?assaggio ? molto ricco, con tannini vellutati e una lunga persistenza.

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Agnolotti di ossobuco

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Passiamo ad un?altra pasta ripiena, in questo caso degli agnolotti farciti di ossobuco, serviti al tovagliolo come nella pi? classica tradizione piemontese ed accompagnati da loro sugo di di ossobuco, zafferano e gremolada.

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Carne grigliata

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In questo piatto il biancostato di manzo, taglio generalmente utilizzato in Italia come carne da da brodo, viene marinato in alga kombu, martini dry e pepe verde e successivamente cotto lentamente sulla brace nel forno Josper, e servito con salsa asiatica e radiccio rosa di Gorizia; una interessante combinazione di affumicato, dolce e amaro.

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Risotto al parmigiano reggiano 72 mesi e frutto del cacao

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Ultimo piatto salato ? un risotto al parmigiano di 72 mesi, con fava del cacao fresca, foglia di pepe giapponese shanso e vino passito. All?apparenza un ?semplice? risotto al parmigiano, all?assaggio un contrasto di sapori – una forte componente umami data dal parmigiano lungamente stagionato, una punta tannica delle fave di cacao, la nota dolce del passito e la freschezza vegetale delle foglie di pepe ? e consistenze con la cremosit? intrinseca del piatto bilanciata dalla cottura al dente del riso.???

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Donnafugata ? Ben Rye, Passito di Pantelleria 2021

In abbinamento ai dessert ci viene servito un celebre passito, il Ben Rye della cantina siciliana Donnafugata, prodotto da uve zibibbo provenienti da ben 11 contrade diverse dell?isola di Pantelleria, ognuna delle quali ? caratterizzata da un differente microclima e regala quindi uve dalle caratteristiche uniche. Dal colore giallo ambrato, ha intense note fruttate di albicocca e pesca disidratate, fichi secchi, datteri, miele e piacevoli sentori minerali; in bocca ? ricco e avvolgente, ma con una piacevole freschezza.

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Shiso verde ai pistacchi di Bronte agrumati

Dessert molto originale e rinfrescante. Sotto una coltre di foglie di shiso ghiacciate, piacevolmente croccanti, troviamo una morbida e avvolgente crema di pistacchio di Bronte e arancia, in cui la ricchezza del pistacchio ? bilanciata dalla freschezza dell?agrume e delle foglie di basilico giapponese gelate.

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Cioccolatini

Per chiudere una selezione di cioccolatini preparati dal pastry chef che si dedica anche alla ricerca sul cioccolato ? con risultati decisamente convincenti.

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Dettaglio delle praline proposte

? Pralina Cabossa: cioccolato 72 % monorigine, fave di cacao

? Pralina al latte: cioccolato 40% al latte, nocciole piemontesi

? Ossa da mordere: meringa al cacao, nocciole piemontesi, menta e cioccolato

? Torroncino alle noccioline:cioccolato, noccioline, caramello salato

??Torroncino pecan: cioccolato al latte, noci pralinate tostate

? The space cake: caprese alle fave di cacao, cioccolato 60% monorigine, marijuana

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Gin lemon?

Per concludere una versione delle celeberrimo cocktail in forma di tapa: un mini gin tonic solidificato esternamente, liquido e freddo all?interno. Si presenta come una piccola capsula, guarnita con crema e scorza di limoni naturali di costiera.

Per finire viene servito un caff? Lavazza.

Cucina

Una cucina, quella di Enrico Croatti, decisamente originale e ricca di spunti, da cui traspare la sua esperienza cosmopolita, che si concretizza in piatti creativi dove le materie prime, selezionate in modo meticoloso, hanno sempre un ruolo di primo piano. E? evidente la padronanza della tecnica e la conoscenza dei prodotti che consentono allo chef di proporre abbinamenti e preparazioni sempre particolari, spesso insoliti e talvolta non immediati.

Molto interessante la sequenza delle portate che non segue l?ordine consueto di antipasti, ?primi e secondi ma prevede un crescendo di sapori e complessit?. L?applicazione della formula della tapa anche nel ristorante sperimentale, oltre ad essere molto divertente e prestarsi particolarmente al servizio alla ?barra?, consente di gustare con piacere una sequenza di piatti piuttosto lunga, soprattutto se si opta per il menu ?libert??.

Servizio e accoglienza

Il team dedicato all?accoglienza e al servizio dei clienti ? organizzato in maniera coerente con il modello polifunzionale del locale (e con le sue dimensioni).

Dall?accoglienza alla reception, al cocktail bar, al bistrot fino al ristorante al piano superiore, ogni componente dello staff ha un ruolo e dei compiti ben definiti e lavora in coordinamento con gli altri colleghi. Una macchina ben rodata per fare stare bene gli ospiti durante l?intera loro permanenza nel locale.

Se si decide di cenare nel ristorante Sperimentale, specialmente accomodandosi allo chef table di fronte alla cucina, si pu? godere di un?esperienza molto particolare per la possibilit? sia di interagire con lo chef che descrive con dettaglio gli ingredienti e le tecniche usate mentre ultima e completa i piatti di fronte ai commensali, sia di vedere la squadra di cucina all?azione durante la preparazione step by step delle singole portate del men? scelto.

Conclusioni

Proponendosi allo stesso tempo come cocktail bar, bistrot e ristorante gastronomico, il Moebius ? un locale in grado di soddisfare una molteplicit? di esigenze e tipologie di clienti; che si voglia sorseggiare un aperitivo, cenare in maniera sfiziosa e veloce o provare una cucina creativa e sperimentale, questo locale ? una meta da tenere in considerazione. E l?ambientazione, con il suo stile contemporaneo ed il fascino post- industriale che si ritrova nel vetro, il ferro ed il cemento utilizzati nella progettazione del locale, trasportano l?ospite in un contesto molto internazionale, come ci si aspetta di trovare in una citt? moderna ed al passo con i tempi come Milano.

Informazioni ? Moebius Milano

Via Alfredo Cappellini 25, 20124 Milano

Tel. t+39 02 36643680

E-mail. info@moebiusmilano.it

Sito Web. https://moebiusmilano.it

Orari:

Sperimentale:? gioved? – venerd? ? sabato:? 20:00 ? 22:30? (MAX 14 Posti ogni serata)

Tapa Bistrot:? domenica ? gioved?:? 18:00 ? 01:00;? venerd? ? sabato: 18:00 ? 02:00

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[02/13/2024, 15:17] Da Vittorio Ristorante ? Meeting Winter Edition 2024 VG Roadshow ? Brusaporto (BG)

Non manca mai una tappa fondamentale del?nostro tour?di?eventi enogastronomici esclusivi?riservato ai nostri?associati,?Roadshow of Excellence, stiamo parlando dell’inimitabile “Success Story”? Ristorante tristellato?Da Vittorio a Brusaporto.

Rimanere classici, ai giorni d’oggi, ? quasi pi? arduo di un’offerta d’avanguardia. Qui, i palati pi? esigenti potranno sempre crogiolarsi nella ricerca meticolosa della nobile materia prima, che in questo angolo gourmet di mondo rimane tra le pi? selezionate e le pi? ricercate d’Italia. Classico non ? sinonimo di immobilismo, tutt’altro. La famiglia Cerea ? da sempre un caposaldo di magistrale accoglienza, professionalit? e disponibilit?. Il suggerimento ? quello di fidarvi dei professionisti, che sapranno consigliarvi eventuali fuori men? del giorno oltre a proporvi il GRANDI e iconici Classici Da Vittorio Sempre in Carta. Da quando si varca la soglia passando dal nostro aperitivo in cantina, terminando con le dolcezze, l’esperienza Da Vittorio rimarr? per sempre tra le nostre preferite.

Ecco il racconto?della nostra?ultima esperienza.

Archivio storico reportage:

->?Reportage del 17 Novembre 2006
->?Meeting del 1? Settembre 2008
->?Meeting del 23 Novembre 2009
->?Meeting del 13 Maggio 2010
->?Meeting del 19 Aprile 2011
->?Meeting del 20 Marzo 2012
->?Meeting del 25 Marzo 2013
->?Meeting del 24 Marzo 2014
->?Meeting del 30 Marzo 2015
->?Meeting del 18 Maggio 2015
->?Meeting del 21 Marzo 2016
->?Meeting del 3 Aprile 2017
->?Meeting del 26 Marzo 2018
->?Meeting del 10 Dicembre 2018
->?Meeting del 22 Febbraio 2019
->?Meeting del 26 Luglio 2019

-> Meeting del 25 marzo 2021

La squadra

  • Nicola Di Lisa: maitre
  • Fabrizio Muscatella: chef de rang
  • Fabrizio Sartorato: sommelier
  • Roberto Cerea: head chef
  • Giambattista Bergamelli: sous chef
  • Daniela Kuhnreich: pastry chef

Inizia il nostro viaggio, tra etichette importanti e una convivialit? ineccepibile.

In Cantina, la scrivania e posto di comando del Sommelier Fabrizio.

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Aperitivo con un calice di Erbavoglio Metodo Classico Dosaggio Zero – Torraccia del Piantavigna

Di colore giallo paglierino con note dorate e con un perlage fine e persistente. Si presenta al naso con un profumo fragrante di sentori di frutta, spezie e fiori. Il sorso ? intenso, sapido, persistente ed armonico.

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Stuzzichiamo! Crostone di pane integrale con composta di cipolle rosse e pancetta 48 mesi

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Con noi Mattia Donna l’enologo di Torraccia del Piantavigna.

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Mini toast: prosciutto cotto, fontina, parmigiano e tartufo nero

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Con noi…

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Mr. President – Real_ENZO_FULGINITI

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Gioielli della cantina… By Lunelli.

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Ci accomodiamo al tavolo e proseguiamo con un calice di Champagne Blanc De Blancs – TSARINE

Ottenuto da Chardonnay al 100% della C?te des Blancs, questo vino offre un colore oro pallido esaltato da sfumature smeraldo e bollicine fini e persistenti. Al naso rivela profumi di fiori di tiglio, biancospino, limone candito e aromi di tostatura, creando un’esperienza sensoriale indimenticabile.

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Il men?

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Iniziamo con una pepita di parmigiano: crema di parmigiano 48 mesi con all?interno una scaglia di parmigiano 101 mesi, polvere di oro e aceto balsamico

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Tartelletta, finanziera di pollo e tartufo: tartelletta di pasta brick con finanziera di pollo, besciamella, parmigiano grattugiato e tartufo

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Ancora bollicine: Champagne Royale R?serve Non Dos? – Philipponnat

Veste color oro pallido, dalla spuma fine e persistente. Al naso si percepisce fiore di tiglio, fior di vigna e biancospino. Il sorso ? dritto e puro, con note di agrumi e bella vivacit? senza aggressivit?. Finale lungo e limpido su note di pane caldo e mela fresca.

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In accompagnamento uno splendido spaghetto di tonno, bagna cauda e crumble di pistacchio: spaghetto di tonno rosso servito con una salsa alla bagna cauda, zest di lime e crumble di pistacchio

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Saluti al tavolo!

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La signora Bruna – The REAL_Boss

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A seguire baccal? candito con spuma di patate affumicata: filetto di moro antartico candito con spuma di patate affumicata e fagiolini verdi croccanti. Incantevole.

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Ora il momento dello Champagne Fluence, brut nature – Franck Pascal

Molto interessante, a partire dalla bellissima brillantezza, con un colore giallo dorato, sfumature che vanno verso un oro antico, perlage molto fine e di ottima persistenza. Bel bouquet al naso, con un intensit? verticale del vino potente, ben strutturato e complesso, si sente tutta l?energia del Pinot Noir e il corredo fruttato del Pinot Meunier, che meraviglia con i suoi profumi di frutta arancione e matura come l?albicocca, i frutti di bosco, le more e i lamponi, finale fragrante e agrumeto interessante. Il sorso ? di un armonia meravigliosa con grande rotondit?, la freschezza ? presente grazie alla piccola parte di Chardonnay?che lo rende vivace, sul finale ottima sapidit? e minerali, con ritorni di agrumi e note speziate.

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In abbinamento un’intrigante coda di scampo glassata alla barbabietola, puntarelle e ricotta in salvietta: coda di scampo di Sicilia glassata alla barbabietola, insalata di puntarelle e ricotta in salvietta.

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Passiamo ad un’altra zona della Francia con Sur la Roche M?con-Villages – Domaine de la Croix Salain

Di colore giallo limpido e brillante, con riflessi dorati. Naso intenso, con note di frutta matura (pesca, mirabella) e frutta esotica (ananas). Il sorso ? morbido e delicato, i frutti esotici sono molto presenti a livello aromatico, un finale il tutto in freschezza, con un pizzico di agrumi e una sensazione sapida.

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Da accompagnare al moscardino 2.0: fragoline di mare fritte, morbido di mais spinato, salsa verde e limone. Un sorprendente gioco di contrasti.

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Grande attesa per il servizio dei panificati, che Da Vittorio rappresenta uno dei?momenti pi? attesi del pasto e regala un?esperienza di estrema piacevolezza.

Tipologia di pane/grissini serviti:

  • Croissant salato
  • Focaccina con pomodoro
  • Sfogliato con sale Maldon
  • Lunghi torinesi integrali e non
  • Gobbetti alla farina di mais orobica
  • Sfogliati al burro
  • ?Airbag?

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A seguire “Quel cavolo di risotto“: riso Carnaroli mantecato con crema di broccoli, gambero crudo di Oneglia, bisque ed emulsione di alici. Geniale, colorato, di un equilibrio incredibile.

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Passiamo al rosso con GHEMME D.O.C.G. 2008 – Vigne Pelizzane – Torraccia del Piantavigna.

Esposizione ad ovest ed il terreno di tipo argilloso conferiscono al Ghemme una complessit? ed eleganza uniche,??caratteristiche che riflettono il livello d?esperienza in vinificazione di Torraccia del Piantavigna. Il colore ? un rubino con riflessi aranciati, al naso spicca la viola con sentori di liquirizia ed al palato risulta corposo con tannini morbidi.

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Accompagnato al profumatissimo raviolino del plin, rag? di tuberi, latticello e tartufo nero.

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A seguire pancia di maialino, bernese di mele e ?Planet salad?: pancia di maialino, bernese di mele golden, mele fuji alla brace, insalata della loro ?Planet Farm?.

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Un autografo di un certo valore…

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Passiamo al dessert! E iniziamo ad addolcirci con un calice di Strevi DOC passito – Silvio Bragagnolo?

Un vino in grado di sorprendere per la longevit? e la ricchezza di profumi secondari. Si presenta color dell?oro, brillante, intenso; i suoi profumi e il suo gusto sono travolgenti e richiamano i fiori bianchi e la frutta gialla sciroppata.

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Pre dessert: ?Agrumi? ? biscotto al limone, crema di bufala al mandarino, lemon curd, sorbetto al cedro e sambuco.

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E poi ecco servito il divertimento in tavola! “Le nostre dolcezze“: tiramis?, trancio Op?ra, sfoglia alla cannella, bign? con pop corn e mango, tartelletta lampone e cioccolato, frolla con albicocca e rosmarino, cannoncino con crema pasticcera, ?Gioconda?.

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E quando la crema ? espressa, c’? solo da godere!

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Soprattutto se si stratta degli storici cannoncini!

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Non diciamo di no nemmeno al panettone

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…e nemmeno a qualche goloso bonbon!

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Come degna conclusione, un ottimo gin tonic defaticante.

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Preparato con meticolosa attenzione con base Gin Tanquerai nr 10.

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Grazie infinite come sempre e?alla prossima!

Cucina

La golosa cucina?che?Chicco?e?Bobo?propongono, fatta con il?meglio?delle materie prime sul?mercato, trattate con?tecnica impeccabile?e assemblate con?accostamenti mai banali sono il lascito e il continuo di anni di ricerca, passione e dedizione. Il concetto “Tradizione lombarda e genio creativo” ben rappresenta il filo conduttore dei men? che i fratelli Cerea aggiornano e rivoluzionano insieme al divenire del mercato e delle stagioni.
La cura, l’attenzione, l’approfondimento dei temi culinari ? allargato per non far torto a nessun palato, tutti declinati con uno stile originale e sensibile anche alle nuove frontiere della cucina del benessere.

Servizio e accoglienza

La magia della magistrale accoglienza della famiglia Cerea ?, come sempre, un condensato di pura gioia?e ci insegna che il lavoro, la?professionalit?,?l?impegno, la?costanza, l?attenzione, pagano sempre.

Conclusione

Continuiamo a tornare ancora e ancora in questo tempio del gusto, uscendo sempre soddisfatti e appagati. Ad oggi non abbiamo conosciuto nessuno che, dopo averlo frequentato, non ne sia stato conquistato. Da Vittorio ? un’eccellenza che va valorizzata, e che nonostante abbia raggiungo grandi titoli non ha mai perso di vista la propria identit?, quel legame con la sostanza, con l?autenticit? delle?origini. Quelle origini che abbiamo ritrovato dagli antipasti ai cannoncini storici, nella loro splendida semplicit?.

 

ViaggiatoreGourmet alias Altissimo CetoViaggiatore Gourmet

Ristorante Da Vittorio
Via Cantalupa, 17 ? Brusaporto (BG)
Tel. (+39) 035 681024
Chiuso?mercoled? a pranzo
E-mail:?info@davittorio.com
Sito internet:?www.davittorio.com

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[02/10/2024, 17:59] Ristorante Santa Elisabetta @ Brunelleschi Hotel Firenze (FI) Tappa VG-Roadshow ? Executive Chef Rocco De Santis

Nel cuore del centro storico di Firenze, nell’antica torre della Pagliazza, all?interno dell?affascinante Brunelleschi Hotel, viene custodito uno dei pi? interessanti ristoranti gourmet della citt?: il ristorante Santa Elisabetta 2 Stelle Michelin, che propone una cucina minimalista, essenziale, pura.
Mente, animo ed estro dello Chef Rocco de Santis nella cui cucina si possono apprezzare richiami alla sua Campania, senza mancare di tanta fantasia, precisione e concretezza di sapori, che fanno l’occhiolino ad una tendenza creativa ed una inevitabile predilezione per il mare. Il men? del Santa Elisabetta rispetta la natura e le stagioni. Sono disponibili un men? alla carta (solo a pranzo di mercoled?, gioved? e venerd?) e percorsi di degustazione con abbinamenti enologici. I coperti a disposizione sono pochi: si consiglia di prenotare con anticipo.

La squadra

Staff di cucina

Rocco De Santis Executive Chef
Silla Fabio Chef di cucina
Morini Matteo Sous Chef
Carignani Silvio Chef de partie
Russo Pasquale Chef de partie
Manzini Andrea Demi chef de partie
De Padova Francesco Pastry Chef
Sileoni Amanda Assistente Pastry Chef

Staff di sala

F? Alessandro Restaurant Manager
Esposito Luca Maitre
Paoli Lorenzo Sommelier
Sorice Matteo Assistente sommelier
Di Pasquale Marco Chef de rang
Lazzarini Alex Chef de rang
Censini Cecilia Commis

 

Ci accomodiamo al tavolo

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Iniziamo con una bollicina come aperitivo!

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Oltrep? Pavese Metodo Classico 2005 Pas Dos? – Finigeto 2020

Di colore giallo paglierino carico con perlage molto fine e persistente, al naso ha sentori molto complessi, che spaziano dalle note di crosta di pane leggermente tostata alla cr?me de cassis e al gheriglio di noce. Il sorso presenta la freschezza affilata tipica dei pas dos??e sensazioni di grande sapidit?. Chiude su leggere note di bergamotto.

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Che accompagnamo all’amuse bouche?cos? composta:

  • Togo” di oliva nera, formaggio del Mugello, gel di yuzu
  • Ostrica , sedano rapa marinato, mirtilli
  • Gelatina di Gin tonic
  • Fake Cherry” (mousse di fegatini di pollo glassata all’amarena)
  • Chawanmushi, leccia stellata, zucca

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Tipologia di pane servito:

  • grissini di farina ai cereali mulino Bongiovanni stirati a mani, semi, sumacco
  • streghette al parmigiano, pomodoro ed origano (farina tipo 1, grani antichi Mulino Bongiovanni)
  • tarallo napoletano ai friarielli ed acciughe del Cantabrico (farina tipo 1, grani antichi Mulino Bongiovanni)
  • pane con lievito madre, zafferano e noci di sorrento (farina tipo 1 e tipo 2, grani antichi Mulino Bongiovanni)
  • focaccia cotta a vapore, lardo di colonnata

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Delizioso e delicato gambero rosso crudo di Mazzara del Vallo, Panzanella all’agro, Caviale e zuppetta di Olive di Nocellara

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Profumatissima ricciola affumicata, salsa Bernese, gel di Limoni di Sorrento ed emulsione di Sedano

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In abbinamento assaggiamo un calice di Oltrep? Pavese Cruas? Ros? Metodo Classico ‘2005’ Extra Brut – Finigeto

Dal colore di petalo di rosa pallido con perlage molto fine e persistente, si esprime al naso con sentori eleganti che spaziano dalle note di fiori ai frutti rossi, tra i quali riscontriamo prevalentemente l?amarena e la marasca. Al palato presenta grande freschezza, buona sapidit? e una sensazione minerale che gli conferisce notevole carattere.

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Passiamo all’anguilla laccata alla Yakitory, salsa Tosazu, Mandorla, Dragoncello.

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In abbinamento con lo Champagne Ros? Brut – Tzarina

Il sottile perlage esalta una bella veste di rosa intenso. Al naso ? ricco ed espressivo, apre con sentori di frutti rossi freschi e croccanti, lampone, ribes, ciliegia e delicate note di papavero. Il sorso ? raffinato, con un perfetto equilibrio tra struttura e vivacit?. Gli aromi di ribes nero e violetta su fondo speziato si esprimono con delicatezza per chiudere su un finale di bella lunghezza, leggermente salino e vanigliato.

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Proviamo ora l’animella di vitello glassata, Cipollotto caramellato, Mirtillo & Mirtillo, salsa al Curry.

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Un ricamo di contrasti veramente intriganti

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Accompagnata al Metodo Classico Dosaggio Zero – Fabrizio Maria Marzi

Dal colore oro, e con un perlage fine e persistente, al naso sentori fortemente aromatici che riportano alla mela, al pompelmo e alla pesca gialla, accompagnati da note di fichi caramellati, curcuma, salvia, maggiorana croccante e mandorla. Il sorso ? ampio e perfettamente equilibrato dotato di un finale lungo e persistente.

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A seguire gli spaghetti quadrati “Tirrena grani antichi” al burro di Alghe, Ricci di mare, Bottarga di tonno e Bergamotto…e che profumo!

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Arriva al tavolo una chicca dal profumo imparagonabile…

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Pronta per decorare “Intrusione d’Autunno”, pasta farcita con lingua e coda di Bue, Chimichurri, sugo di Funghi arrostiti e Capperi

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Assaggiamo ora un?Brunello di Montalcino 2016 – San Guglielmo

Un vino visivamente limpido, brillante, di colore granato vivace, dal profumo intenso, persistente, ampio ed etereo. Di?corpo e ben strutturato all?assaggio, con tannini ben presenti, ma setosi, di ottima la persistenza.

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Che accompagnamo ad piatto di carattere: triglia in crosta di zafferano, pesto agrodolce di uvetta e pinoli, crema di aglione, composta di cipolla rossa; accompagnata da pane sfogliato al caff?, cacao, zucca, castagna e timo

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Segue petto di Piccione ai carboni, Topinambur, tatin di Mela Annurca, Teriaky

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Anatra, Verza, Pinoli, salsa Hoisin e prugne fermentate

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Ed ora…il dessert! Sorbetto di alga spirulina e melagrana

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Concludiamo in bellezza con Passione Strevi 2009 – Bragagnolo?

Un vino passito che risulta piacevolmente denso e strutturato, la cui dolcezza ed acidit? risultano ben bilanciate. Gli aromi sono molteplici e ricordano sempre fiori e frutta gialla sciroppata.

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Grazie di cuore e…alla prossima!

Cucina

Lo Chef sceglie di sperimentare l?essenzialit?, su piatti con un unico prodotto che fa da protagonista e altri due o tre che fanno da supporto. Ogni piatto si basa su una sostanza, su qualcosa che va oltre l?ingrediente ed ? caratterizzato dai contrasti tra acidit? e dolcezza, cotto e crudo, sapidit? e leggerezza. Il risultato della sua cucina ? un concentrato di tecnica, idee sempre nuove, esperienza e contaminazioni di usi e tradizioni della sua terra d?origina, la Campania.

Servizio ed accoglienza

Una location unica al mondo, il Santa Elisabetta si trova al primo piano della torre bizantina della Pagliazza, dalla particolare forma circolare, in un?atmosfera intima che ospita soltanto sette tavoli. Costruita intorno al 541-544 d.C., oggi ? iscritta nel registro degli edifici storici fiorentini. L’accoglienza ? calorosa e il servizio ? discreto ed elegante. La cantina vanta 250 etichette italiane ed ??Maison Recommand?e Perrier-Jou?t e fa quindi parte di un ristretto gruppo di locali nei quali ? possibile degustare al bicchiere le cuv?es omonime, godendo di un?atmosfera arricchita da personalizzazioni d?ambiente con richiami ottocenteschi.

Conclusioni

Godrete della vista su un affascinante scorcio della citt?, quello sulla caratteristica piazza Santa Elisabetta, angolo nascosto e prezioso del centro storico. La cucina dello Chef De Santis vi stupir? con l’essenziale, senza mai scadere nel banale sorprendendovi con i suoi piacevoli contrasti,?e quello che rimarr? sar? un ricordo di estrema piacevolezza.

 

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Ristorante Santa Elisabetta

Piazza Santa Elisabetta, 3, 50122 Firenze

Tel. +39 055 2737673 – Fax +39 055 219653
Email: info@ristorantesantaelisabetta.it

Chiuso Domenica e Luned?

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[02/05/2024, 14:15] BOLLE Restaurant (Stella Michelin) ? Lallio (BG) ? Patron Famiglia Agnelli

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Il 31 Dicembre 2023 si ? conclusa la collaborazione con lo Chef Marco Stagi, che la propriet? Agnelli ha ringraziato per il supporto offerto durante il suo periodo alla guida della cucina e al quale augura un nuovo ed entusiasmante percorso fuori dal progetto di Bolle Restaurant.

Il Sous Chef ha preso in mano il coordinamento della brigata di cucina unita (sono rimasti tutti) nel rinnovato entusiasmo, dal costante e garantito processo di valorizzazione del Ristorante Bolle grazie all?investimento della famiglia Agnelli e dei suoi Partner.

Ad affiancare il Sous Chef, a partire da Aprile 2024, la propriet? ha gi? individuato due giovani e brillanti Chef con significative esperienze di ristorazione ?fine dining? in ambito nazionale ed internazionale, che andranno ad integrarsi con l?attuale brigata di cucina per migliorare ed elevare ulteriormente il livello di proposta che Bolle Restaurant vuole offrire al suo affezionato pubblico.

Nel frattempo eravamo davvero troppo curiosi di provare il “nuovo” Bolle e di seguito vi raccontiamo della nostra piacevolissima esperienza.

Hanno lavorato e lavorano alla nostra/vostra Esperienza (Team Bolle) :

Fulvia Rota

Nicola Valsecchi

Christian Lavelli

Andrea Rota

Luca Belotti

Antonio Rota

Luca Tiecher

Samuele De Bortoli

Bouslim Hakim

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Il Benvenuto! Del Sommelier Nicola Valsecchi – Un autentico fuoriclasse

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Famille Mouss? ?– Champagne Extra Brut L?Esquisse

In apertura del pranzo il nostro sommelier ci propone come aperitivo uno Champagne Extra Brut, L?Esquisse, prodotto dalla maison Famille Mouss?, un?azienda familiare fondata all?inizio del XX secolo, la cui sede si trova nel villaggio di Cuisles, nel cuore della prestigiosa Vall?e de la Marne, nota per i suoi blanc de noirs.?Si tratta di un blend di Pinot Meunier al 70% e Pinot Noir al 30%, prodotto con uve provenienti dalle parcelle pi? giovani della maison, affinate sui propri lieviti per 18 mesi con un basso dosaggio finale (2gg per litro). Tutti questi elementi contribuiscono alle caratteristiche finali di questo vino: grande freschezza, note fruttate e delicate ed una notevole bevibilit? che lo rendono perfetto come aperitivo e in accompagnamento a piatti leggeri e delicati.

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Come di consueto, il servizio dei panificati del ristorante Bolle ? un momento imprescindibile del pasto e regala un?esperienza di estrema piacevolezza. L?utilizzo di lievito madre e di farine e cereali attentamente selezionati, l?elevata idratazione, la lunga e paziente maturazione degli impasti, unita all?evidente passione del giovane pastry chef Samuele De Bortoli, contribuiscono alla realizzazione di prodotti di altissimo livello qualitativo, dal gusto deciso e originale a cui risulta particolarmente difficile resistere.

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Il pane ? una pagnotta ai 5 cereali e semi di lino, fragrante e profumata, la cui ampia alveolatura rivela l?alta idratazione e la lunga lievitazione.

La golosissima focaccia ? realizzata con acqua di grana, olio di pancetta e arricchita con polvere di pomodoro.

Quindi una sfiziosa tigella al sesamo coperta di semi di papavero.

Per finire due tipologie di grissini, uno al grano arso ed uno al mais.

In accompagnamento ai gi? gustosissimi panificati ci vengono serviti:

  • Un burro al sapore di casoncello alla bergamasca, composto da burro di centrifuga arricchito da sugo di pancetta e povere di salvia
  • Un olio extravergine biologico di Riva del Garda, dalla gradevole piccantezza finale.

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Uno zoom sulla focaccia!

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Castel Juval ? Blauburgunder Riserva 2020

Assaggiamo un Pinot Nero dell?Alto Adige, zona particolarmente vocata alla coltivazione di questa nobile uva di origine francese. La cantina Castel Juval si trova in Val Venosta, nella tenuta del leggendario alpinista altoatesino Reinhold Messner, il quale dal 1992 ha affidato la produzione ai coniugi tedeschi Gisela e Martin Aurich. Oltre a essere un abile enologo Martin ? anche professore presso l?Istituto Agrario di San Michele all?Adige. ?

Questa interpretazione di pinot nero (Blauburgunder in tedesco) regala un vino fruttato con profumi di ciliegia e frutti neri, ed un gusto elegante caratterizzato da tannini delicati che ben accompagna l?antipasto che ci viene servito.

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Battuto tiepido di cervo siero di latte e ginepro

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Al centro del piatto troviamo una battuta di cervo, servita tiepida con del siero di latte ed una cialda croccante di patate e cipolle con gelatina di sidro; come tocco finale una polvere di sottobosco i cui profumi e colori rievocano proprio il suolo che si sviluppa all?ombra degli alberi di un bosco. ??

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Vincent Girardin ? Bourgogne Blanc Cuv?e Saint Vincent 2021

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Il vino successivo ci porta in Borgogna, pi? precisamente nella C?te de?Beaune dove sorge il Domain Vincent Girardin. ?Il?Bourgogne Blanc?“Cuv?e Saint Vincent” ? un vino bianco a base di uve chardonnay,?provenienti da varie parcelle, ciascuna con diverse caratteristiche, che trovano la perfetta armonia nell?assemblaggio finale. Dopo la svinatura del mosto, il vino viene trasferito in botti di rovere francese da 500 litri con il 10% di rovere nuovo, dove avvengono sia la fermentazione alcolica che quella malolattica con lieviti indigeni, e successivamente affinato per 11 mesi. Si presenta di colore giallo paglierino luminoso e brillante. Al naso esprime aromi fruttati e floreali; al palato risulta molto equilibrato, ricco ma con una piacevole nota fresca e minerale.

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Lasagnetta di mare

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Passiamo ai primi piatti con una succulenta lasagnetta di mare, nella quale una delicata sfoglia di pasta al nero di seppia viene condita con un sugo di seppia, capesante, cozze e gamberi rossi, ed infine guarnita con una spuma di bouillabaisse. ?

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La sorpresa golosa e intrigante che ci aspetta sotto la soffice spuma di bouillabaisse!

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Gesti Tecnici:? ? Classe – Stile – Eleganza

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Giovanni Rosso ? Barolo DOCG Serra 2015

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Ci spostiamo in Piemonte per uno dei vini pi? rappresentativi di questa regione, il Barolo, in questo caso proveniente da?uno dei cru pi? celebri di Serralunga d?Alba, il Serra appunto, che dona vini di grande personalit? e finezza. Questo vino di Giovanni Rosso, storico produttore della Langhe, di colore rosso rubino, ha un naso complesso in cui dominano i profumi del sottobosco con sentori di frutta rossa, tabacco e balsamici; al palato risulta ricco e elegante, con tannini fini e una lunga persistenza.

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Plin di coniglio alla cacciatora

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Questo Barolo accompagna una originale interpretazione del plin, il raviolo piemontese il cui nome richiama il gesto di ?pizzicare? la pasta (plin appunto in dialetto piemontese) nel momento in cui i piccoli scrigni di pasta vengono?formati e chiusi. Tradizionalmente riempiti con un misto di carni brasate, in questo caso sono farciti di coniglio alla cacciatora, serviti su una base di salsa alla cacciatora e maionese di olive taggiasche e finiti con fondo di cottura del coniglio e foglioline di maggiorana che conferiscono al piatto una piacevole nota fresca ed erbacea.

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Domain Baud ? C?tes du Jura Deux Grains de Paradis Tradition

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Torniamo in Francia con un vino di grande struttura e personalit?, proveniente dal Jura, una piccola regione nell?est del paese con una lunga tradizione vinicola dove ? possibile trovare vini dallo stile originale ed inconfondibile, i pi? conosciuti dei quali sono il Vin Jaune e il Vin de Paille realizzati con tecniche produttive peculiari. Questo vino, appartenente alla denominazione C?tes du Jura, ? un blend composto da met? chardonnay, che viene affinato in barrique in maniera classica, e met? savagnin (vitigno autoctono del Jura) affinato invece in botte scolma in modo da favorire la formazione del cosiddetto ?voile? o ?flor? (velo) e la conseguente ossidazione; dopo circa 3 anni di invecchiamento i due vini sono assemblati. Il risultato ? decisamente interessante e particolare: di colore giallo dorato, regala aromi di mela cotogna, mandorle e noci verdi, con una lieve nota ossidata, mentre al palato risulta equilibrato con una buona freschezza ed una lunga persistenza.

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Glacier 51, grano saraceno e scorzonera

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Passiamo ai secondi con una ricetta che ha per protagonista un pesce unico nel suo genere, tra i pi? pregiati e ricercati, molto apprezzato per le carni bianchissime, il gusto dolce e delicato ed una consistenza particolare. Viene pescato a circa 2.000 metri di profondit? nelle gelide acque sub-antartiche a pi? di 4.000 km dalle coste australiane, nei pressi dell’isola di Heard dove sorge il ?ghiacciaio 51?, scoperto proprio nel 1951, da cui il pesce prende il nome. In questo piatto, il pesce viene laccato con una crema di grano saraceno e fondo vegetale ed accompagnato da scorzonera, una radice leggermente amara, un carpione vegetale e una salsa delicata al grano saraceno.

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Per pulire il palato e prepararlo al dessert principale, ci viene servito un piccolo e rinfrescante pre-dessert, composto a strati da una cialda croccante di mela, un gel al limone ed un cremoso al limone, il tutto coperto da una meringa scottata all?italiana.

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Cantina Pagnoncelli Folcieri ? Moscato di Scanzo DOCG 2012

In accompagnamento al dessert ci viene servito un passito a base di moscato di Scanzo, un?vitigno?presente esclusivamente in?Lombardia, la cui zona tipica di produzione ? circoscritta intorno al?comune?di?Scanzorosciate?nella?Valcalepio, in provincia di?Bergamo. ? l?unico?vitigno?autoctono?della provincia di?Bergamo?e rappresenta uno dei pochi esempi di variet? moscato a?bacca nera. Dall?appassimento e vinificazione dei grappoli di questa uva si ottiene il Moscato di Scanzo DOCG, un vino dal colore rosso rubino intenso, con un complesso profilo aromatico, dolce e molto ricco al palato.

La versione che assaggiamo ? prodotta da una delle poche aziende di questo piccolo territorio, la Cantina Pagnoncelli Folcieri, che produce questo prezioso e particolare vino dal 1962 ed ? stata una delle cantine che ha contribuito all’operazione di?salvataggio e di rilancio del vitigno.?

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Torta di rose al Donizetti

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Il dessert, dichiaratamente un omaggio alla citt? di Bergamo, ha la forma e la consistenza della celebre torta delle Rose ma ? realizzato con gli ingredienti della torta Donizetti, una soffice ciambella, dedicata al celebre compositore bergamasco, arricchita di frutta candita e aromatizzata con il liquore Maraschino. In questa originale interpretazione proposta dal pasticcere del ristorante troviamo ananas candito e albicocche disidratate. Il dolce, in versione monoporzione, viene servito in un pentolino Agnelli, omaggio alla famiglia proprietaria del locale.

In accompagnamento un goloso zabaione leggero aromatizzato alla vaniglia.

Decisamente una piacevole conclusione del nostro percorso di degustazione!

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Caff? e coccole finali (@VG)

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Ci viene servita una delle selezioni di specialty coffee della ?Difference Coffee Company?. ?

In accompagnamento al caff? sono offerte alcune golosit? finali, da gustare rigorosamente nell?ordine suggerito, da sinistra verso destra:

  • Tartelletta al cioccolato e caramello salato
  • Cioccolatino fondente ripieno di crema al pepe (un concentrato di dolce piccantezza)
  • Madeleine al limone e vaniglia servita nel padellino Agnelli.

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Cucina

Una cucina solida quella del Bolle la cui squadra, a poche settimane dall?uscita dell’ head chef ? in grado di offrire un men? creativo e non scontato, che lascia trasparire una grande conoscenza degli ingredienti ed una padronanza della tecnica da parte di tutta la brigata.

Oltre che scegliere dalla carta stagionale ? possibile affidarsi all?estro della cucina, optando per il men? degustazione ?Viaggia con noi?, 6 passaggi a sorpresa. E per un?esperienza ancora pi? esclusiva ? possibile prenotare la ?Chef Table Experience?, un pranzo o una cena che si svolge interamente nel backstage della cucina del ristorante, e che consente quindi all?ospite di immergersi completamente nell?atmosfera in cui ogni piatto ed ogni percorso di degustazione vengono preparati dalla brigata.

Servizio e accoglienza

Lo stesso affiatamento della cucina si ritrova anche nel lavoro svolto dalla brigata di sala, una squadra composta da giovani preparati e sempre attenti alla soddisfazione del cliente, che viene accompagnato durante tutto il pasto con precisione e cura unite a un?adeguata discrezione. Anche il servizio dei vini, curato dal bravo sommelier Nicola Valsecchi, ? in linea con il livello di servizio complessivo: si pu? scegliere da una ricca carta che contempla etichette italiane ed internazionali o, in alternativa, affidarsi ad un percorso di degustazione che sar? studiato dal sommelier sulla base dei piatti scelti e dei gusti o i ?desiderata? dei commensali. ??

Conclusioni

Il progetto di ristorazione della famiglia Agnelli si conferma uno degli indirizzi pi? validi della provincia di Bergamo. Uno stile moderno, sia nell?elegante ed essenziale arredamento della sala, che nell?approccio alla cucina e al servizio ed in grado di evolversi in modo lineare e costante. Un plus per gli appassionati di cucina ? il bellissimo store Agnelli, al piano terreno dell?edificio che ospita il ristorante, dove potersi regalare una (o pi?) delle prestigiose pentole prodotte dall’azienda, ?amate dagli chef di tutto il mondo.

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Ristorante Bolle

Via Provinciale, 30, 24040 Lallio ? Bergamo (BG)

Tel. +39 035 0900208

Mail. info@bollerestaurant.com

Sito web. http://bollerestaurant.com

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ORARI

Dal marted? al sabato (dalle 12.30 alle 15.00/19.00 alle 22.00)

Giorni di chiusura domenica e luned?

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[01/24/2024, 17:38] Varrone Pizza Milano ? Patron Massimo Minutelli ? ?The Philosophy of Pizza Excellence?

OGGI apre al Pubblico @varrone_pizza a Milano in Via Faruffini 15 a Milano, qui trovate le cartoline dell?anteprima di ieri sera.

Massimo Minutelli patron di @varrone_official ? un imprenditore GENEROSO, ricercatore di ECCELLENZE tra le materie prime come pochi, amante MANIACALE dei dettagli. ?

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Troverete un luogo con i prodotti e la materia sempre al centro, trattata con rispetto attraverso strumenti di cottura all?avanguardia @morettiforni e @josperofficial

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Capace di dare sapori unici e donare agli alimenti cottura e gusto perfetto, da Varrone Pizza come valore aggiunto non poteva mancare il forno Josper, che per Massimo Minutelli, esperto del Fuoco, e? ormai divenuto un valore culturale .?

@josperofficial

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Mise en Place

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L?imprenditore Massimo Minutelli, gi? fondatore e anima di Varrone ci presenta, con il claim ?The Philosophy of Pizza Excellence?, Varrone Pizza.

Il locale, con ampie vetrate su strada, sorge a Milano in Via Faruffini al numero 15.

La location, dall?estetica ricercata e moderna, trasmette energia ed entusiasmo. A caratterizzare lo spazio che accoglie fino a 90 posti a sedere, ? il re dei colori, un ?Rosso Fuoco? che – utilizzato con maestria – diventa simbolo di una storia tutta da raccontare.?

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Un men? ricco e accattivante tra pizze classiche e sperimentali, focacce della migliore tradizione e frittatine napoletane. Pronta a far breccia nel cuore di tutti i pizza lovers ? la pizza con due cotture fritta e al forno.

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Frittatina:? Papacella di Brusciano, Salsiccia di Castelpoto? (entrambi Presidi Slow Food) , provola d’Agerola.

L?impasto di Varrone Pizza vede l?utilizzo di grani antichi macinati a pietra ed ? realizzato con metodo Poolish. Un impasto indiretto che serve a rendere soffici e leggere le pizze lievitate da 48 a 72 ore. Ricerca della qualit? per Varrone Pizza, significa anche avvalersi delle migliori tecnologie in cucina e metodi di cottura ancestrali.?

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Pizza in due cotture (Fritta e Al Forno)?

Salsa di pomodoro crudo, Parmigiano 30 mesi, stracciatella del Formagiatt (MI), pomodorini secchi e coulis di basilico.

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La cottura della pizza ? affidata quindi ai Forni elettrici Moretti, capaci di raggiungere la temperatura di 430? gradi, e di mantenere le caratteristiche di cottura tipiche di un forno a legna, per una perfetta pizza napoletana contemporanea.?

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Buzzonaglia di tonno, cipolla e pomodoro cotti al Josper, capperi, origano di Pantelleria e olive taggiasche.

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La Cantabrica!? ? Acciughe Cantabriche, pomodoro giallo di Casa Marrazzo , Stracciatella del Formagiatt, origano di Pantelleria.

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?Vogliamo valorizzare l?italianit? della pizza? afferma Massimo Minutelli, e la nostra proposta gastronomica si basa sulla selezione di materie prime di alta qualit? e sulla ricerca dei migliori produttori nazionali e internazionali. Grande attenzione quindi ai prodotti provenienti dalla Filiera del Biologico e dai Presidi Slow Food. Per Varrone ? importante salvaguardare le piccole produzioni di eccellenza gastronomica.

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Ancora una volta, Massimo Minutelli, racconta la sua filosofia in un luogo dove l?eccellenza delle materie prime rimane protagonista di sapienti lavorazioni e interpretazioni capaci di rendere uniche le combinazioni degli ingredienti che danno vita ad audaci creazioni e abbinamenti intriganti, che stimolano il palato e stuzzicano l?appetito.

Excellence or Nothing!? ? ACCORRETE ViaggiatoreGourmet alias Altissimo Ceto ? @varrone_pizza ? by Massimo Minutelli

Varrone Pizza Via Faruffini 15, Milano – Luned? Chiuso – MAR-DOM 19:00-00.00

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[01/15/2024, 11:51] Ristorante Il Giardino ? Chef/Patron Ermira Taflaj ? Maitre Federico Lozzi ? Montalcino (SI)

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Montalcino ? una preziosa cittadina a sud di Siena, nota in tutto il mondo grazie al Brunello, uno dei vini italiani pi? prestigiosi ed universalmente apprezzati, e al Rosso di Montalcino, altro grande vino di questo territorio spesso ingiustamente considerato ?fratello minore? del Brunello. Oltre che patria di importanti denominazioni vinicole Montalcino ? anche una cittadina ricca di storia e di immenso fascino. Essa infatti si erge su una cima circondata da un suggestivo paesaggio nel quale si susseguono sinuose colline punteggiate da antiche querce e alberi d’ulivo e attraversate da panoramiche strade di campagna che si snodano tra vigneti e cipressi isolati; questo panorama pu? essere ammirato percorrendo le antiche mura fortificate che racchiudono la citt? o salendo sui bastioni della Rocca, una possente fortezza risalente alla seconda met? del 1300 che domina sulle altre costruzioni. ?All?interno della cinta muraria, l?antico borgo ? rimasto pressoch? intatto dal XVI secolo: passeggiando lungo le stradine e i vicoli che si susseguono nel centro ci si imbatte in palazzi medievali e interessanti musei, affiancati da negozi di artigiani, caff?, ristoranti e vinerie dove sostare per una pausa o acquistare un ricordo del viaggio. ??

Proprio nel centro del paese si trova il ristorante ?Il giardino?, uno dei pi? antichi di Montalcino, oggi gestito da una coppia di ristoratori: Ermira Taflaj, che ? anche la chef, e il suo compagno Federico Lozzi, che invece si occupa della sala e della carta dei vini.

La cucina proposta ? ispirata alla classica tradizione toscana, ma interpretata in chiave moderna sia nell?esecuzione che nella presentazione, per proporre ?piatti dai sapori familiari ma allo stesso tempo nuovi ed equilibrati?. Pasta e dolci vengono prodotti ?in casa?, e tutte le materie prime, incluse le carni delle migliori qualit?, sono reperite nella zona, assecondando la stagionalit? e la freschezza dei prodotti. Ad affiancare il men? troviamo una ricca e completa carta dei vini dove il Brunello di Montalcino fa da padrone senza per? tralasciare altre zone d’Italia.

La Squadra

Chef ? Patron: Ermira Taflaj

Sous chef: Danu Paris

Ma?tre e Sommelier: Federico Lozzi

Chef de Rang: Dimuth Wijesundara

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Alcune bottiglie presenti in carta sono esposte in sala

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L’ingresso del ristorante, nel centro della citt?.

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La mise en place.

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Il Poggiolo di Rodolfo Cosimi ? ?Le mie Bollicine? Sangiovese Rosato, 2018

L?aperitivo che apre il nostro pranzo ? uno spumante prodotto da un?azienda locale, nota soprattutto per i classici vini rossi del territorio ed il Brunello in particolare, che per? non disdegna la sperimentazione di tecniche di produzione diverse. Come ad esempio in questo vino, ?Le mie Bollicine” Etichetta Nera, che risulta la prima esperienza del produttore Rodolfo Cosimi nella spumantizzazione col metodo Charmat di uve di Sangiovese, le stesse che danno vita al famoso vino di Montalcino, iniziata nel 2009 con la consulenza di un amico produttore di Valdobbiadene.
Il colore ? giallo paglierino con delicati riflessi rosati. Il perlage ? ricco, fine e persistente, mentre al naso si percepiscono sentori di fiori e crosta di pane. In bocca ha una nota piacevolmente acidula e un retrogusto delicato amarognolo.

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Uno scorcio della sala

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Nella ristrutturazione sono state mantenute a vista le travi di legno dell’edificio

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Pane e grissini realizzati in casa

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Cava d?Onice ? Rosso di Montalcino DOC 2020

Assaggiamo ora un Rosso di Montalcino, prodotto da un?azienda a gestione familiare il cui nome, che ha sostituito quello della famiglia utilizzato dalla fondazione, ? un omaggio a una cava di onice, di et? etrusca, dove si trova uno degli appezzamenti di terreno di propriet?. Questo vino ? il primo prodotto dalla cantina nel 1998 (allora chiamata Colombaio di Nannetti), da uve provenienti da vigneti con un?altitudine di circa 320 mt s.l.m. con esposizione a ovest. Si presenta di colore rosso rubino intensoe brillante. Al naso ha un intenso bagaglio aromatico, dove i sentori di frutta matura lasciano lo spazio a note minerali e balsamiche. In bocca ? equilibrato, ricco ma accompagnato da una piacevole freschezza.

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Amuse bouche: Puntarelle con battuto di acciughe e Aglione della Val di Chiana?su fonduta di Pecorino di Pienza e tuorlo morbido?

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Tortino di pecorino di Montalcino su salsa di pere e zenzero bagnate con Moscadello di Montalcino

Il primo antipasto ? una piacevole interpretazione del classico formaggio con le pere, dove il pecorino di Montalcino ? trasformato in un piccolo sformato e accompagnato da una salsa leggermente piccante di pere e zenzero aromatizzata con Moscadello di Montalcino, un vino dolce locale.

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Lingua cotta a bassa temperatura accompagnata con salsa verde?

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Proseguiamo con della lingua cotta a bassa temperatura e successivamente resa croccante in padella, accompagnata da una delicata salsa verde. Il piatto ? infine decorato con erbe fresche e fiori eduli.

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Le Chiuse – Rosso di Montalcino DOC 2009

Ad accompagnare i primi piatti un altro Rosso di Montalcino, prodotto dall?azienda Le Chiuse le cui origini risalgono al 1700 quando faceva parte delle tenute della famiglia Biondi Santi e produceva anche olio e grano. Oggi ? guidata da Simonetta Valiani, erede dei proprietari originari, e dalla sua famiglia e si occupa prevalentemente della produzione di vini, tra cui quello che abbiamo nel calice, un vino a cui l?azienda dedica particolare attenzione in quanto, essendo immesso sul mercato a soli due anni dalla vendemmia, deve mostrare da subito equilibrio e scorrevolezza; per questo motivo vengono utilizzati i grappoli pi? grandi in modo da avere una concentrazione tannica inferiore e poterla gestire in un lasso di tempo ristretto. Quello che assaggiamo ? dell?annata 2009 ed ha quindi subito un lungo affinamento in bottiglia grazie al quale la succosit? e freschezza tipiche del giovane Sangiovese vengono arricchite da una maggiore struttura e morbidezza.

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Tortellini ripieni di carne di faraona con salsa di Zucca Gialla Mantovana e gocce di taleggio

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Assaggiamo dei tortelli il cui ripieno ? preparato con delle carni di faraona, serviti su una delicata salsa di zucca mantovana guarnita con delle gocce di fonduta di taleggio.

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Gnocchi di patate viola su crema di carciofi, fonduta di blu di capra e scaglie di mandorle?

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A seguire degli gnocchetti preparati con delle patate viola che apportano al piatto, oltre che un bellissimo colore, una nota dolce, che ricorda la castagna e ben si abbina al sapore pi? amaro del carciofo con cui ? preparata la crema che li accompagna. Il tutto guarnito con una fonduta al blu di capra e scaglie di mandorla per una nota croccante. ?

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Faraona in doppia cottura con riduzione del suo brodo al profumo delicato di menta??e maggiorana?

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Passiamo al secondo piatto con una succulenta faraona che viene prima cotta a bassa temperatura e quindi arrostita, servita con una riduzione dei propri succhi di cottura aromatizzati con menta e maggiorana e un contorno di verdure di stagione.

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Argiano ? Brunello di Montalcino DOCG 2018

In abbinamento al secondo il sommelier ci propone un Brunello di Montalcino dell?azienda Argiano, una tra le pi? antiche presenti nel territorio di Montalcino, con vitigni che si estendono tutti intorno a una villa rinascimentale abitata da papi e famiglie nobili con una vocazione vinicola che inizia nel sedicesimo secolo.?Questo vino ? uno dei pi? rappresentativi dell?azienda. Le uve, 100% Sangiovese come previsto dal disciplinare, provengono da vigneti posti ad un?altitudine tra 280 e 310 metri s.l.m. Dopo la vendemmia e la vinificazione il vino affina per ?circa 30 mesi in botti di rovere di Slavonia e francesi di diverse capacita? (10/15/30/50 hl). L?imbottigliamento viene svolto in aprile e maggio seguendo le fasi lunari piu? propizie; ad esso segue un lungo affinamento in bottiglia. Di colore rosso rubino intenso, al naso si rivela fresco e fruttato con note finali balsamiche. In bocca e? ricco ed elegante con un finale lungo e persistente.

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Capanna ? Moscadello di Montalcino Vendemmia Tardiva 2018

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In abbinamento al dessert assaggiamo un vino dolce del territorio, un vendemmia tardiva da uve di moscato bianco da cloni autoctoni. Dopo una macerazione sulle bucce di circa 2 giorni ?e la fermentazione in acciaio a bassa temperatura, il vino affina in botti di rovere per circa 1 anno e quindi in bottiglia per minimo 6-12 mesi.
Di colore dorato carico, ha profumi intensi di miele d?acacia, albicocca, pera e frutta candita, molto persistente. Al palato ? dolce, ma ben bilanciato dall?acidit?, con grande struttura e piacevolezza.

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Pera in due consistenze cotta nel Moscadello di Montalcino e adagiata su crumble di Cantuccio?

Terminiamo il pranzo con un rinfrescante dessert, in perfetto pairing con il vino che abbiamo nel calice, una mousse di pera cotta nel Moscadello di Montalcino accompagnata da cantucci sbriciolati per una piacevole nota croccante.

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Caff? della torrefazione Portioli ?

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Per terminare non poteva mancare una grappa, ?a va sans dire, di Brunello di Montalcino prodotta da un?altra storica e prestigiosa cantina, la Ciacci Piccolomini d?Aragona. Questa Grappa Riserva nasce dal desiderio della famiglia proprietaria di rendere omaggio alla Vigna di Pianrosso dalla quale da sempre viene prodotto il Brunello di Montalcino pi? prestigioso della tenuta. Essa nasce infatti dalla distillazione delle vinacce ricavate da una delicata torchiatura delle uve destinate a produrre appunto il Brunello di Montalcino DOCG Vigna di Pianrosso.

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I patron del ristorante: la chef Ermira Taflaj e il ma?tre e Sommelier Federico Lozzi

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Cucina

Il territorio di Montalcino e la Toscana in generale sono espressi nella cucina della chef Ermira Taflaj principalmente attraverso le materie prime utilizzate ed i prodotti proposti, quasi esclusivamente di provenienza locale, attentamente selezionati e impiegati nel rispetto della stagionalit?. Dal menu traspare invece il desiderio di andare oltre la classica ?tradizione? toscana, attraverso piatti che prendono spunto da ricette tipiche e le rivisitano in chiave alleggerita e pi? moderna, togliendo o aggiungendo ingredienti, sperimentando tecniche di cottura e preparazione diverse ed anche utilizzando una presentazione creativa e raffinata. ?

Servizio e accoglienza

Elemento imprescindibile per ogni ristorante in Montalcino ? certamente la carta dei vini. E quella curata dal ma?tre e Sommelier Federico Lozzi non delude: ad un ampio assortimento di Rosso di Montalcino e Brunello, di numerosi produttori e varie fasce di prezzo, si affianca una ragionata selezione di vini di altre regioni d?Italia. Un servizio di sala gentile e attento accompagna l?ospite durante tutta la permanenza nel locale.

Conclusioni

Una sosta piacevole nel centro dell?incantevole borgo toscano, per immergersi nei sapori del territorio con un tocco di modernit?.

Durante la bella stagione ? possibile accomodarsi all?esterno, in un grazioso giardino, che offre una bella vista sulla valle sottostante. Il locale organizza anche serate a tema e degustazioni.

Informazioni ? Ristorante Il Giardino

Piazza Cavour, 1
53024 Montalcino (SI)

Tel.?+39 0577848026

E-mail. ilgiardino@ilgiardinomontalcino.it

Sito Web. https://www.ilgiardinomontalcino.it/

Orari.

Pranzo: 12:00 – 15:00
Cena: 19:00- 22:00

Giorno di chiusura: marted?

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[01/13/2024, 16:21] Semola Fina Ristorante ? Chef Patron Manuel Merlo & Sofia Omodeo Iuli ? Madonna di Campiglio (TN)

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Ed eccoci ritornati nel suggestivo scenario di Madonna di Campiglio, dove sorge Semola Fina, un’oasi gastronomica gestita con passione e dedizione da Manuel e Sofia, una giovane coppia di chef. Con soli sei tavoli, questo ristorante incarna l’incontro tra la tradizione montana e la creativit? culinaria, offrendo piatti autentici e freschi ispirati dalla natura circostante. La loro proposta gastronomica, vivace e originale, continua a sorprendere i palati pi? esigenti, dimostrando l’impegno e la bravura di Sofia e Manuel nel trasformare ingredienti di alta qualit? in delizie culinarie indimenticabili.

La squadra

Titolari/in Cucina: Sofia Omodeo Iuli e Manuel Merlo
In sala: Jessica Pallaoro

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La mise en place semplice ed elegante di Semola Fina valorizza i ricchi elementi della natura e della tradizione montana, creando un’atmosfera accogliente e autentica che si riflette anche nei piatti serviti.

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Iniziamo subito con il profumo inebriante dei lievitati, preparati con passione. Ci viene servita una variet? di pane a lievitazione naturale arricchito con semi di lino e girasole, accompagnato da burro ai semi di anice, e la focaccia condita con olio del Garda e panini di patate dal sapore avvolgente.?

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Iniziamo con un? Metodo Classico Pas Dos? “2005” di Finigeto, l’essenza pura del Pinot Nero, con una struttura impeccabile e una sapidit? notevole. Di un bel giallo paglierino carico, con bollicine persistenti, offre un bouquet complesso di ribes nero, mela e frutti rossi, con sfumature di tostatura e panificazione. Al palato, si distingue per la sua vasta gamma aromatica e un’acidit? vivace, seguita da una salinit? persistente.

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Le quiche di magro con puzzone di Moena offre una gustosa interpretazione di un classico della cucina montana.

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Il primo antipasto ? un piatto di dentice con lingue di cacao e aceto ai fiori di sambuco, un’armoniosa sinfonia di sapori e contrasti. Il dentice, dal sapore delicato, si sposa con le lingue di cacao, aggiungendo profondit? e complessit? al piatto. L’aceto ai fiori di sambuco dona una fresca acidit? e una sottile dolcezza floreale, completando l’esperienza gastronomica con un tocco raffinato e sorprendente.

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Proseguiamo con “Crus? Finigeto” del 2005, che rappresenta l’eccellenza vinicola di Finigeto, con note fruttate e floreali integrate in una struttura equilibrata. La sua eleganza si riflette nella delicata tonalit? dorata e nell’effervescenza piacevole. Un vino di grande qualit? e persistenza aromatica, perfetto per momenti speciali e degustazioni indimenticabili.

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Il secondo antipasto, un piatto di calamaretti spillo con carciofi e pecorino, ? una deliziosa ricetta che unisce sapori di mare e di terra. I calamaretti spillo vengono saltati in padella con carciofi freschi finemente tagliati e aggiungendo poi il pecorino grattugiato per un tocco di sapore unico. Il risultato ? un piatto ricco e saporito, perfetto per gli amanti della cucina mediterranea.

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Proseguiamo con ostrica con rafano e vino rosso unisce sapori marini e terrosi in un’esperienza gustativa unica. Le ostriche fresche offrono un sapore salmastro, mentre il rafano aggiunge una nota piccante e vibrante. Il vino rosso, con il suo profilo aromatico complesso, completa l’armonia dei sapori. Insieme, creano un piatto elegante e appagante che soddisfa i palati pi? esigenti.

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Accompagnamo il tutto con uno Champagne Nomine Renard ? un’eccellenza della regione di Champagne, conosciuto per la sua qualit? e raffinatezza. Caratterizzato da una spuma fine e persistente, offre un bouquet di aromi complessi che spaziano da note fruttate a sfumature di agrumi e fiori bianchi. Al palato ? elegante, fresco e armonico, con una piacevole acidit? e una persistenza che invoglia a ogni sorso.

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Passiamo poi a lumache trifolate, capesante, albume e bergamotto che si combinano per creare un piatto sofisticato, unendo sapori di terra e mare. L’albume, preparato con cura, aggiunge una cremosit? decadente. Il tocco finale di bergamotto conferisce una nota agrumata e rinfrescante, bilanciando l’insieme con la sua delicata acidit?. Questa composizione culinaria offre un’esperienza gustativa equilibrata e intrigante.

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A seguire, ravioli di sesamo nero, percebes e cime di rapa che rappresentano un connubio audace di sapori e texture. I ravioli, realizzati con ripieno al sesamo nero, offrono un gusto ricco e leggermente tostato. I percebes, prelibatezze marine, aggiungono una nota salmastra e succulenta, mentre le cime di rapa conferiscono freschezza e croccantezza al piatto. Questa combinazione insolita promette un’esperienza gustativa sorprendente e sofisticata, che celebra la diversit? e la creativit? culinaria.

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Accompagnamo con un vino Etna Bianco Statella 2022,?un’eccellenza della Sicilia, con note di frutta tropicale e agrumi, e una piacevole mineralit?. Questo bianco esprime l’autenticit? del territorio vulcanico dell’Etna, offrendo freschezza e vivacit? in un calice. Ideale da gustare giovane, rappresenta una scelta raffinata per gli amanti del vino di qualit?.

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Eccoci pronti per degustare il?risotto con pomodoro verde, rossetti e pompelmo bruciato ? un piatto che combina sapori freschi e audaci. La cremosit? del risotto si armonizza con la dolcezza del pomodoro verde e la succosit? dei rossetti, creando un equilibrio gustativo unico. Il pompelmo bruciato aggiunge un tocco affumicato e sorprendente, completando l’esperienza culinaria con una nota distintiva.

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Passiamo poi ai secondi, dove risalta subito l’astice, le rigaglie di piccione e le puntarelle che creano un piatto unendo sapori marini e terrosi. La dolcezza dell’astice si sposa con la ricchezza delle rigaglie di piccione, mentre le puntarelle aggiungono freschezza. Questa combinazione offre un’esperienza culinaria equilibrata e sofisticata, ideale per gli amanti della cucina gourmet.

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Il tutto accompagnato da un Sarno 1860 Emme Fiano di Avellino, un pregiato vino bianco prodotto con uve Fiano delle colline di Avellino, esprimendo note di fiori bianchi, agrumi e mineralit?. Fresco e ben strutturato, ? perfetto per accompagnare piatti di pesce e formaggi freschi, incarnando l’autenticit? del terroir campano.

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Come secondo, un piatto senza limiti: manzo con rosa e liquirizia, un piatto che fonde sapori audaci e aromatici. La carne tenera si combina con il profumo delicato delle rose, creando un contrasto elegante. La liquirizia aggiunge una nota dolce e speziata, offrendo un’esperienza gustativa unica e avvolgente.

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Passiamo poi a una panna cotta ai capperi,?un’interpretazione sorprendente e innovativa di un classico dolce italiano. La delicata cremosit? della panna cotta si fonde con il sapore salato e intrigante dei capperi, creando un contrasto unico e appagante. Questa combinazione inaspettata apre la strada ai dolci con una nota salata e un tocco di originalit?, offrendo un’esperienza culinaria memorabile che stimola i sensi e delizia il palato.

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A seguire, l’?clair di topinambur ? una versione sofisticata dell’iconico dolce francese. La pasta choux ? farcita con una crema al topinambur, che offre una dolcezza sottile e una nota terrosa. Decorato con zucchero caramellizzato, questo dessert ? un’esperienza gustativa raffinata e memorabile.

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Un gin tonic a fine pasto per un tocco di freschezza e vivacit? !

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E per concludere una Tarte Tatin, composta da mele caramellate che riposano su una base di pasta sfoglia croccante. Le mele, cotte lentamente in caramello, offrono un sapore dolce e succoso, mentre la pasta sfoglia fornisce una croccantezza deliziosa. Servita capovolta per rivelare il caramello dorato, la tarte Tatin ? un piacere irresistibile per i golosi di tutto il mondo.

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La Merenda di VG!

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Sofia e Manuel sono splendidi mentre posano con la deliziosa Tarte Tatin descritta sopra!

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E per finire gelato alla vaniglia e alla cannella! Una fresca nota che regala un finale delizioso e appagante al pranzo.

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Semola Fina

Viale Dolomiti di Brenta, 51/1
Via Al Sarca, 30 | Madonna di Campiglio ? 38086 TN

Tel: +39?0465 880014

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[01/12/2024, 13:22] FAMILIAMUS Family Hotel a 5* Alto Adige ? Maranza (BZ)

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Magia per tutta la famiglia al Familiamus. Il nuovo (2022) 5 stelle in Alto Adige dove si pu? vivere la vacanza da sogno tra incanti, spettacolo, attivit? didattiche e formative, ma anche tanto benessere per adulti e bambini.

Divertimento e spensieratezza nel nuovo hotel 5 stelle all-inclusive a Maranza, in Val Pusteria: magiche avventure nella natura in estate e in inverno,? attivit? e laboratori per bambini e ragazzi nel Magolix Club e nel parco giochi esterno. Per i genitori, benessere nella SPA adults-only e nell?area Family Wellness dove l?intera famiglia pu? condividere piacevoli momenti nelle piscine con tanti divertenti scivoli e nella family sauna.

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Camere Family.

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Bagno ampio e con le dotazioni pi? attuali.

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L?hotel Familiamus ha una posizione perfetta per gli amanti degli sport invernali, che qui trovano il loro paradiso: proprio fuori dalla porta dell?hotel, infatti, si snoda la pista ?Brunner?, dotata di skilift, nonch? la pista per bambini con tappeto magico per le prime esperienze sugli sci. A pochi passi, la cabinovia del Monte Cuzzo permette di accedere ai 55 chilometri di piste dell?intero comprensorio Gitschberg Jochtal, una realt? a misura di famiglia che offre attivit? per tutti i gusti. Per chi ? alle prime armi, il team di Familiamus offre corsi di sci di gruppo per bambini a partire dai 4 anni, suddivisi in base all?et? e alle capacit?, in collaborazione con la scuola di sci Snow Pro di Maranza: chi scia per la prima volta pu? imparare le basi di questo sport sul tappeto magico, mentre i bambini con un po? di esperienza possono esercitarsi nel nuovo parco sciistico dedicato, situato proprio di fronte all?hotel, oppure direttamente sulle piste. Tra i servizi offerti da Familiamus, la possibilit? di noleggiare l?attrezzatura necessaria con prenotazione online e recapito in hotel, un comodo deposito sci riscaldato con armadietti privati, nonch? l?acquisto in hotel dello skipass per accedere al comprensorio sciistico di Gitschberg Jochtal aperto dal 7 dicembre al 7 aprile.

Non solo sci e snowboard: grandi e piccini possono divertirsi insieme durante una gita in slitta trainata dai cavalli attraverso paesaggi incantati o una ciaspolata alla ricerca delle orme degli animali, circondati dal silenzio interrotto solo dal soffice rumore della neve che scricchiola sotto i piedi, infine provare un?emozionante discesa in slittino sulle piste dedicate o una passeggiata notturna con le fiaccole, dando vita a piacevoli e indimenticabili ricordi delle vacanze in famiglia.

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Family ready to GO!

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Food & Wine: Il ristorante di Familiamus offre una variet? di prelibatezze, spaziando dalle specialit? tipiche della cucina altoatesina, ai freschi sapori mediterranei e vegetariani, con una visione fondata su gusto e sostenibilit? e proiettata verso nuove interpretazioni. Una cucina ?local with a twist? per la quale vengono impiegati prodotti freschi e genuini forniti dalle fattorie locali. La formula all-inclusive permette agli ospiti di vivere la vacanza con i propri tempi: al mattino si fa il pieno di energia con una ricca colazione a buffet con specialit? del giorno, pane fatto in casa, fresche e rigeneranti centrifughe di frutta e verdura. Tra le 12 e le 14 nel ristorante con cucina a vista vengono serviti gli squisiti piatti del giorno realizzati con prodotti locali e stagionali, una vasta scelta di primi e pizze e un colorato buffet di insalate. Nel pomeriggio, merenda allo snack bar con frutta fresca e fingerfood di verdure, per poi concludere con la cena (servita tra le 18.30 e le 20.00) con un menu composto da 5 portate e un vasto buffet di insalate, antipasti e dessert. Anche le bevande fanno parte della formula all-inclusive, per una vacanza davvero senza pensieri: succo del giorno, acqua, bibite fresche e bevande calde sono gi? incluse nel prezzo, come gli aperitivi, i cocktail e i vini pregiati che ? possibile scegliere nella vasta selezione di etichette dell?Alto Adige e di altre regioni d?Italia e chicche internazionali.

Chef: Naim Kryeziu

Maitre e Sommelier: Michael Strickner

Bartender: Stefano Sfreddo

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A TAVOLA, GUSTO E SOSTENIBILIT? INCONTRANO LA SPENSIERATEZZA CON LA FORMULA ALL-INCLUSIVE

Dotato di 70 camere familiari eleganti e spaziose con letti oversize, il family hotel entusiasma i suoi ospiti con un?ampia variet? di prelibatezze, che va dalle specialit? tipiche altoatesine ai freschi sapori mediterranei e vegetariani. Una cucina sostenibile e proiettata verso nuove interpretazioni che arricchisce di sfumature la formula all-inclusive di Familiamus: dal ricco buffet della colazione, al pranzo nel ristorante con cucina a vista, seguito dalla merenda allo snack bar e dalla cena con menu di 5 portate. I pasti sono accompagnati da succo del giorno, bibite fresche, ma anche vini, birre e aperitivi per gli adulti: ? tutto compreso nel pacchetto all-inclusive di Familiamus.

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MAGIA E DIVERTIMENTO PER GRANDI E PICCINI: MAGOLIX CLUB E PARCO GIOCHI CON FATTORIA

Per una vacanza all?insegna della felicit? e della serenit?, Familiamus mette a disposizione di tutte le famiglie un servizio di assistenza qualificata per neonati, bambini e adolescenti con programmi ludico-educativi dedicati. Un team con esperienza pedagogica, coordinato da Nora Nestl, si prende cura dei pi? piccoli con amore e attenzione e assicura azione e divertimento ai ragazzi, per una vacanza davvero indimenticabile. I genitori, ma anche i nonni, possono scegliere se godersi del tempo da soli come coppia, oppure partecipare a giochi, attivit? e laboratori insieme ai figli nel Magolix Club, uno spazio di 1000 metri quadri dove trovano posto un laboratorio di magia, un atelier creativo, un laboratorio del legno e una zona per l?attivit? fisica. Un parco giochi all?aria aperta con fattoria degli animali completa la variegata offerta dedicata ai pi? piccoli.

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Al rientro, dopo una giornata di attivit? sulla neve, Familiamus accoglie i suoi ospiti con eleganza e calore in ambienti raffinati nei quali il fascino della tradizione alpina ? interpretato da un design moderno, con una posizione privilegiata che offre una vista mozzafiato a 360? sulla Val Pusteria e sulla Valle Isarco ammirabile sia dalla infinity pool sulla terrazza panoramica, sia dalle ampie camere familiari con balcone distribuite su tutti i piani. Per rilassarsi e concedersi una coccola, la Familiamus spa ? il luogo ideale: l?area Family Wellness ospita piscine di varie profondit? con divertenti scivoli, nonch? una family sauna con gettate per grandi e piccini e un?area relax con comodi lettini per tutta la famiglia; nell?area riservata agli adulti si trovano invece sauna finlandese, cabina a raggi infrarossi, biosauna e bagno turco, e all?esterno laghetto naturale e vasca idromassaggio. Infine, a cena, le specialit? tradizionali reinterpretate con creativit? e fantasia soddisferanno i gusti di adulti e bambini. La combinazione tra avventure sulla neve, delizie culinarie e profondo relax fa dell?hotel Familiamus un rifugio perfetto per chi cerca il meglio dalle vacanze invernali in Alto Adige.

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Breakfast with a VIEW!

FAMILY WELLNESS E AREA ADULTS-ONLY: 2 SPA PER IL DOPPIO DEL RELAX

La Familiamus spa ? composta da due aree benessere distinte per garantire benessere, divertimento e riposo. Nell?area wellness family, protagonista ? la piscina interna che prosegue all?esterno in una infinity pool con vista panoramica a 360? sulle vette dell?Alto Adige. Ad essa si aggiungono, una piscina per bambini e ragazzi con scivoli di vario tipo, una sauna per famiglie e una comoda area relax con snack bar. Fanno parte della spa adults-only la vasca idromassaggio all?aperto sul tetto panoramico, la piscina per nudisti, il laghetto naturale esterno con percorso Kneipp e il mondo delle saune: sauna finlandese, cabina a raggi infrarossi, biosauna, bagno turco, angolo tisane e sale relax. La Familiamus spa, dall?estensione complessiva di 2700 mq, si completa con un?area beauty dotata di 4 cabine in cui provare trattamenti naturali con i prodotti altoatesini Phyto Art e la nuova linea di trattamenti premium con i cosmetici del marchio francese Maria Galland Paris, sinonimo di eleganza e bellezza. Da non perdere, inoltre, i 5 rituali signature Familiamus, che richiamano le 5 parole chiave della filosofia della famiglia Nestl: Consapevolezza, Coraggio, Entusiasmo, Serenit?, Legame.

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FAMILY WELLNESS E AREA ADULTS-ONLY: 2 SPA PER IL DOPPIO DEL RELAX

La Familiamus spa ? composta da due aree benessere distinte per garantire benessere, divertimento e riposo. Nell?area wellness family di oltre 1500 m2?, protagonista ? la piscina interna che prosegue all?esterno in una infinity pool con vista panoramica a 360? sulle vette dell?Alto Adige. Ad essa si aggiungono, una piscina per bambini e ragazzi con scivoli di vario tipo, una sauna per famiglie e una comoda area relax con snack bar. Fanno parte della spa adults-only di 900 m2 la vasca idromassaggio all?aperto sul tetto panoramico, la piscina per nudisti, il laghetto naturale esterno con percorso Kneipp e il mondo delle saune: sauna finlandese, cabina a raggi infrarossi, biosauna, bagno turco, angolo tisane e sale relax. La Familiamus spa, dall?estensione complessiva di 2700 mq, si completa con un?area beauty dotata di 4 cabine in cui provare trattamenti naturali con i prodotti altoatesini Phyto Art e la nuova linea di trattamenti premium con i cosmetici del marchio francese Maria Galland Paris, sinonimo di eleganza e bellezza. Da non perdere, inoltre, i 5 rituali signature Familiamus, che richiamano le 5 parole chiave della filosofia della famiglia Nestl: Consapevolezza, Coraggio, Entusiasmo, Serenit?, Legame.

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ESCURSIONI MAGICHE ALLA SCOPERTA DELL?AREA VACANZE DI RIO PUSTERIA IN TUTTI I SUOI COLORI

Tour in mountain bike, passeggiate nella natura, ma anche rafting, arrampicata o parapendio: l?area escursionistica di Gitschberg-Jochtal ? tutta da scoprire e, grazie alla Almencard gratuita per l?estate, ? possibile esplorarla viaggiando gratis su tutti i mezzi pubblici e su alcuni impianti di risalita, con sconti e vantaggi per l?accesso a oltre 90 musei ed esposizioni in tutto l?Alto Adige. Nella bella stagione, la zona di Rio Pusteria offre sentieri escursionistici con scorci mozzafiato da percorrere a piedi, in bici oppure a cavallo. In inverno, il magico paesaggio innevato di Maranza ? perfetto per una giornata sugli sci ricca di avventure: proprio di fronte al Familiamus si trova lo skilift che permette di accedere al comprensorio sciistico di Gitschberg-Jochtal, con ben 55 chilometri di piste da scoprire! Ma non solo: anche le escursioni con le ciaspole e le gite sulla slitta trainata dai cavalli renderanno la vacanza davvero indimenticabile.

Laboratori per i Bambini.

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C?era una volta una famiglia che, passeggiando nei pressi della funivia di Maranza, di fronte alla meravigliosa vista panoramica che spazia dal massiccio dello Sciliar fino alla Rocca dei Baranci, espresse il desiderio di poter vivere per sempre in questo fantastico luogo. Potrebbe iniziare cos?, come nelle favole, la storia del family hotel 5 stelle Familiamus e della famiglia Nestl, che lo ha pensato, voluto e realizzato con un concept ben preciso: dar vita a un luogo magico per vivere felici esperienze in famiglia, rilassanti momenti di coppia e dare la possibilit? ai pi? piccoli di scoprire i propri talenti. Consapevolezza, Coraggio, Entusiasmo, Serenit?, Legame sono le parole chiave che guidano ogni attivit? all?interno del Familiamus, come a indicare i sentimenti pi? importanti che si vivono durante le tappe principali della vita.?

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Familienhotel Familiamus

Posizione: Maranza, Rio Pusteria (BZ)

Proprietari: Famiglia Nestl

Numero camere: 70 camere familiari (di cui 20 Magic, 49 Happiness, 1 Happiness Deluxe)

Indirizzo:?Vicolo K?ssler, 5, 39037 Rio di Pusteria BZ

Telefono:?0472 065000

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