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Mondo Di Vino
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[11/23/2007, 07:57] NELLA CULLA DELLA VITICOLTURA PRIMORDIALE, NELL'OMBELICO DEL MAR NERO. LA CRIMEA, I SUOI VIGNETI ED I SUOI VINI SUADENTI.
C'? un mare, che dell'elemento mediterraneo rappresenta l'ideale e sostanziale prosecuzione verso l'oriente. Uno strano bacino, che agli osservatori poco avvezzi alle discipline geografiche da l'impressione di un grande lago. VINI DAL MONDOMa solo un disattento e colpevole sguardo pu? travisare la vera natura del Mar Nero. Un anomalo limes climatico, geografico e culturale, nel quale i fenomeni marini, meteorici ed antropici si intrecciano, si combattono e dialogano, come nell'ideale preludio ai limitrofi orizzonti caucasici.

A dispetto del suo aspetto lacustre era molto temuto dai navigatori dei secoli passati, che avevano come riferimento il faro della citt? anatolica di Trebisonda. Nelle notti buie e burrascose, "perdere la Trebisonda" poteva significare il trovarsi dispersi in un mare insidioso ed inospitale solcato dalle gelide ed indomite correnti provenienti dalla pianura ucraina, abili a rendere le sue acque fredde e scure. Il nome stesso (Mar Nero) pare che sia stato attribuito dai turchi sopraggiunti nell'area per distinguerlo dal meridionale e caldo Mediterraneo, da loro chiamato "Mar Bianco". Con lo stesso criterio, secondo alcuni, pare che siano stati attribuiti anche molti altri top?nimi (Nilo Azzurro e Nilo Bianco, la Bielorussia, il Montenegro e l'Albania).

Il clima di questo bacino ? in alcuni casi temperato, in altre zone pi? freddo. Ma in particolari situazioni, dove le catene montuose frenano i gelidi venti del nord, il clima si fa decisamente mediterraneo, con caratteristiche temperate e gradevoli, ideali alla viticoltura di qualit?. E pare che alcuni dei ceppi originari della vite abbiano proprio avuto origine nelle regioni costiere della Georgia e della Crimea.

La Crimea, il cui nome ci evoca guerre antiche e cariche avvincenti. La cui terra si rivela sorprendentemente prodiga di vini dolci e pregiati.

I vini di queste terre assumono prerogative antiche, con tendenze diverse da quanto ? oramai consolidato nelle enologie occidentali. Difatti, diversamente da quanto avviene per la nostra produzione, la gran parte dei volumi di vini prodotti nell'area ? costituita da vini ad alto contenuto zuccherino residuo, ottenuti anche con l'impiego delle anfore nelle fasi di vinificazione ed affinamento.

In occasione del vino dei blogger#12, proposto da Marco Cenci, ho pensato di parlare del pinot grigio 2002 dolce (?i?? ??i) prodotto dall'azienda Massandra (????????), situata nell'omonima localit? ucraina. Ho cercato, con molte peripezie, di ottenere alcune bottiglie prodotte da queste azienda, il cui nome suscita molte suggestioni nel cuore di ogni amante del mondo enologico. Quando, finalmente, mi sono arrivati questi oggetti da noi pressoch? introvabili non ho potuto resistere da un assaggio.



Il fascino del retroterra storico, geografico e culturale che questo vino ha estrinsecato all'assaggio, hanno pienamente ricompensato il disagio di una lunga attesa, ripagandomi con una pienezza di gusto e di aromi di grande eleganza.

Questo splendido vino viene ottenuto con uve della cultivar pinot grigio raccolte in vendemmia tardiva, sottoposte aVINI DAL MONDO leggero appassimento ed avviate alla vinificazione in anfora. Successivamente, la prelibata bevanda, subisce un periodo di invecchiamento in legno di due anni dopo di che viene destinato all'imbottigliamento ed all'affinamento in bottiglia. Il grado alcolico finale ? pari al 13% del volume (senza ricorso alla pratica dell'arricchimento). Il colore ? rosso granato, molto caratteristico. Il profumo ? molto piacevole e ricorda il miele ed i fiori degli agrumi. Il gusto ? pieno e raffinato, molto dolce, bilanciato da una gradevole nota acida, in un connubio tale da renderlo molto adatto come compagno di un pomeriggio di lettura. Ottimo anche abbinato al consumo di dolci a base di frutta. In Ucraina si usa, ad esempio, degustarlo insieme ad uno strudel di prugne (???????? ?? ???????). La prova da me fatta mi ha dato soddisfazioni davvero notevoli.

Il prezzo??? In Italia non ho parametri economici precisi ma, in Ucraina, viene venduto ad un prezzo di circa 12 euri. Un costo davvero contenuto per un autentico capolavoro.

Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.

NELLE FOTO: VEDUTA DELLA FORTEZZA GENOVESE DI BALACLAVA, ALCUNE BOTTIGLIE PRODOTTE DALLA CASA VINICOLA "MASSANDRA".
NEL VIDEO: ALCUNE IMMAGINI GIRATE NELLA STESSA CASA VINICOLA (VIDEO TROVATO IN RETE).


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[08/12/2007, 11:33] VACANZE.
Inizia il meritato riposo per il vostro enofilo nomade!!

VINI DAL MONDO

















Buone vacanze e Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.

NELLA FOTO: VITICOLTURA IN CAPPADOCIA (TURCHIA).
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[06/10/2007, 16:03] VINO DEI BLOGGER#7-GLI AUTOBIANCHI DEL REFRIGERIO. IL RIEPILOGO DI UNA BELLA GIORNATA.
Come era successo per l'edizione numero 6 promossa da Aristide, anche per questa ? stata d'ispirazione l'imminenza della stagione calda. Ed i risultati sono stati analoghi. Difatti, come era accaduto lo scorso mese, anche il nostro gioved? ? stato funestato da piogge di tipo monsonico. Nel mio caso ho addirittura pubblicato il post durante una poetica grandinata!!!

Questo ? l'elenco dei partecipanti ed i loro post.
  • Maria Grazia Melegari di Soavemente ha realizzato, "tradendo" la vocazione veneta del suo blog, un post davvero interessante avente come oggetto l'Ansonica Costa dell'Argentario della Fattoria La Parrina 2006. Parla con passione della sorpresa ricevuta da un bianco prodotto in una terra di grandi rossi come ? la Toscana. E lo fa con una lodevole dovizia di particolari, mettendo in risalto la notevole freschezza del prodotto, le cui caratteristiche rendono piacevolmente armonico l'insieme, nonostante l'importante tasso alcolico. Le note floreali tipiche dell'ansonica hanno fatto il resto. Complimenti all'amica Maria Grazia.
  • Giacinto Chrichella di Maiale Ubriaco ha postato un articolo molto bello sul Cilento Bianco DOC 2004 di Carmine Botti. Giacinto parla di un rischioso esperimento andato fortunatamente a buon fine, facendo invecchiare questo vino genuinamente cilentano vinificato in acciaio. L'affinamento in bottiglia ha esaltato la naturale complessit? del Fiano, dimostrando l'eccezionale longevit? di questo prodotto, rendendolo degno compagno anche degli ottimi prodotti caseari che la Campania offre. Complimenti a Giacinto.
  • Marco Grossi di Imbottigliato all'Origine ha realizzato un post che descrive un'autentica svolta nel campo enologico, descrivendo il Tabula Rasa dell'Azienda Agricola Molinelli di Ziano Piacentino, nell'area dei Colli Piacentini. Il suo racconto mi rimanda alle lezioni dell'anziano ed orgoglioso preside dell'Istituto Agrario nel quale mi sono diplomato (I.T.A.S. "P.Cuppari" di Alanno-PE) quando, parlando della catastrofe epocale della fillossera, definiva le strategie degli anni seguenti, che comprendevano, in alternativa alle barbatelle con piede americano tollerante, lo sviluppo di ibridi produttori diretti da poter mettere direttamente a dimora per talea. Strategia che non ha avuto sviluppo, in quanto l'ibridazione mendeliana con la vite americana portava spesso a snaturare la tipicit? delle uve. Ma in alcuni contesti sono rimaste delle piccole realt? produttive, spesso bistrattate. Marco ha invece portato il caso molto interessante della famiglia Molinelli che ha creduto in un vitigno figlio di quell'epoca (ottenuto dall'incrocio tra il Sauvignon ed uva americana), facendone stilare la scheda ampelografica da un luminare dell'Universit? di Piacenza e brevettandolo come vitigno di famiglia. Un vitigno di confine sotto molti aspetti, sia concettuali che geografici. Un vitigno che, alla vinificazione, pu? presentare molte gradite sorprese dalle intensit? pari o forse superiori allo stupore che ho provato leggendo questo bellissimo post. Complimenti Marco.
  • Luca Risso di TheWineBlog.net ha invece descritto un prodotto meno stravagante ma non per questo meno interessante: la Malvasia Novae 2005 della Cantina Cerveteri. La particolare tecnica di vinificazione tendente a salvaguardare la composizione qualitativa dell'acidit? fissa rende questo vino ricco in freschezza e piacevolezza. Il complesso aromatico tipico delle malvasie (e quindi di questa bella malvasia laziale) chiudono il quadro di un perfetto vino estivo. Complimenti Luca.
  • Luciano Pignataro ci ha invece riportati in Campania, facendoci respirare le atmosfere della Costiera Amalfitana, con la famosa colatura di alici di Cetara ed i cartocci di pesce fritto (in Campania chiamati "cuoppi", con vari significati) che rappresentano la tradizione di tutte le coste del Mediterraneo. Luciano, in questo idillio, ci ha sorpresi con un bel post sul Selim 2006 Spumante capsula nera dei Viticoltori De Conciliis di Prignano Cilento. Luciano descrive con attenzione questo spumante (ottenuto con uve delle cultivar Fiano ed Aglianico) in grado di mettere in discussione molti pregiudizi sugli spumanti campani e meridionali, ponendo il lettore nella predisposizione e nell'attesa di trovarsi in riva al mare con un cuoppo (il cartoccio di pesce fritto, non la donna o l'uomo spregevole!!!!) ed un bel calice di Selim. Nel rosso sfondo di un tramonto di mezza estate. Complimenti Luciano.
  • Mirco Mariotti di Blog&Wine ha iniziato il suo post facendo una panoramica sulle numerose cultivar di bianchi autoctoni dell'Emilia Romagna, andando a focalizzare la sua attenzione per un vitigno che per me rappresenta un mito, l'Albana, regina della Romagna. La scelta di Mirco ? ricaduta sull'Albana secca DOCG "Compadrona" 2005 dell'Azienda Poderi delle Rocche. La descrizione di questo bravo blogger si sofferma sulle peculiarit? del vitigno, le cui bucce sono molto ricche in polifenoli, tanto da rendere necessarie alcune accortezze nei processi di vinificazione, in modo da rendere le caratteristiche della cultivar dei veri punti di forza. I profumi e la ricchezza in glicerina dei mosti dell'Albana fanno il resto, rendendo possibile l'ottenimento di un vino piacevole e longevo, ottimo compagno di una buona piadina imolese. L'attenzione al territorio ed alle tradizioni rendono questo blogger molto interessante. Complimenti Mirco ed in bocca al lupo!!!
  • Jomar Brustolin di QVinho, direttamente dal Brasile, ha descritto nel suo post il Lurton Torrontes 2005, prodotto in Argentina. Il suo articolo ? scritto interamente in portoghese, lingua della quale non ho purtroppo dimestichezza. Ringrazio comunque l'amico Jomar che, con la sua partecipazione, ha dimostrato ancora una volta il carattere universalista e paritario della rete ed ha sancito il profilo internazionale del vino dei blogger. Complimenti Jomar. E grazie.
  • Massimiliano (Max) Cochetti di Wino, ovvero Marketing di Vino, ha invece parlato, nel suo post, di un vitigno simbolo della freschezza pi? (meritatamente) blasonata espressa dall'enologia italiana: il Prosecco. Quello descritto da Max ? il Borgo Fur di Sorelle Bronca, Colbertaldo di Vidor (TV), chiuso con la classica legatura a spago. Max parla con completezza dei profumi di questo Prosecco e del suo gusto che ben si armonizza con il clima caldo che tutti si aspettano per l'estate. Complimenti Massimiliano.
  • Terence Hughes di Mondosapore ? assente giustificato.
  • Pierluigi Salvatore di Vini dal Mondo ha realizzato un post sul Bogdanu?a prodotto dalla Vinarija Plan?i? di Svir?e (Isola di Hvar, Croazia). Il Bogdanu?a ? un vitigno autoctono della Dalmazia, il cui nome significa "dono del Signore". Scusatemi se, come usa fare Maradona, mi sono appena citato in terza persona!!!
Questa edizione ? stata caratterizzata dalla presenza di molti vitigni interessanti, alcuni molto blasonati ed altri poco conosciuti, portati alla ribalta dalle descrizioni appassionate dei blogger di questa settima edizione. Due i vini spumanti menzionati.

Molto piacevole, a mio avviso, anche il profilo dei produttori oggetto dei post, tutti poco conosciuti dal grande pubblico. Questi viticoltori sono quindi stati menzionati non in relazione alla loro "influenza politica" ma in base alla passione per il loro lavoro concretizzata negli ottimi prodotti espressi. Un vero successo del blogging indipendente.

L'aspetto geografico ? stato davvero interessante, con un sostanziale equilibrio tra il nord ed il sud della penisola e tra i bacini tirrenico ed adriatico. I vini descritti sono stati prodotti nei seguenti territori: Campania (2), Emilia Romagna (2), Toscana (1), Veneto (1), Lazio (1), Argentina (1) e Croazia (1). Tre vini del nord Italia, due del centro, due del sud, quattro del versante tirrenico, quattro del bacino adriatico. Ed uno dal continente americano. Davvero un bel mosaico di profumi!!!

Voglio infine ringraziare i protagonisti di questa bella giornata per la passione dimostrata nella divulgazione enologica corretta e senza condizionamenti, passando il testimone al bravo Mirco Mariotti di Blog&Wine, al quale spetta ora l'onere e l'onore di organizzare la prossima edizione del vino dei blogger. La numero 8!!!

Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.


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