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| [07/15/2008, 09:31] | Le difficolt? di una trentenne con 20 interessi di troppo? |  | | Ormai ? davvero troppo tempo che non riesco ad aggiornare questo blog con sistematicit?. A volte ci penso e mi vengono i brividi. Passati i tempi in cui scrivevo anche 5 post a settimana. Ora invece l’unico contatto diretto col blog ce l’ho grazie a quei lettori che mi scrivono per chiedermi se va tutto [...] | | TrackBack> |  |  |  |
| [09/18/2008, 12:46] | Dieci rossi, dieci emozioni... |  | | La domanda mi viene posta nel corso di un incontro gastronomico, qualche settimana prima di agosto. A farmela una bella donna sotto la trentina; impossibile tergiversare! Quando la stessa domanda riappare nel corso della cena dinnanzi ad una schiera di persone che ascoltano in cerca di novit?, sei costretto a svelare le tue preferenze. Poich? mi occupo da anni di queste cose, la mia personal list era gi? pronta, conservata nel mio cuore. M'intriga esporre queste mie considerazioni prima della vendemmia, proprio come sorta d'auspicio. Il rosso ? un colore che stuzzica, che seduce. Tra i dieci rossi che mi hanno fatto battere il cuore scelgo due Barolo Oddero, il Bussia Soprana Vigna Mondoca e il Barolo Rocche di Castiglione. Di Oddero ho parlato spesso, mi piace la loro produzione, il vino, l'immagine di questa Azienda che palesa professionalit? e amore per il vino. Restando in Piemonte non poche soddisfazioni mi sono state donate dal Barbaresco Ripa Sorita La Contea, delizioso. Korem Argiolas ? un altro rosso che conquista, da provare. Anche di Argiolas troverete la mia recensione e note. Lasciamo la Sardegna, magnifica terra, per approdare in Sicilia. Benanti, casa che ho spesso magnificato. Per Benanti mi esprimo con due vini Rovittello Etna DOC Rosso e il Serra della Contessa. Il ricordo mi emoziona. L'Aglianico non poteva mancare nel mio umile bagaglio e annovero L'Atto delle Cantine del Notaio. Anche di questo vino troverete cronaca attenta e curata nel wineblog. Una citazione speciale per il Pathos Marche Rosso Santa Barbara di Stefano Antonucci, un vino notevole. Concludo con il Sagrantino Il Medievale di Col Sant Angelo, particolare, totalizzante e una rivelazione, L'Azob? di Albino Piona realizzato con uvaggio corvina e merlot un rosso di cui val la pena far la giusta conoscenza. Dieci magnfici rossi, cos? diversi, dal nord e al sud della Penisola ma, ognuno con personali carattterstiche cos? piacevoli, cos? intense... vini degustati e valutati da Stefano Buso*** | | TrackBack> |  |  |  |
| [04/23/2008, 09:43] | Barilla chiama i blogger per Alixir |  |  Il 29 marzo scorso sono stato al temporary store di Alixir a Roma. Alixir ? una nuova linea di prodotti lanciata di recente da Barilla per la quale rimando al mio post scritto qui. L’occasione ? stato un invito ricevuto da Alex e Mirko di Ninjamarketing. Una bella occasione per conoscere personalmente diversi blogger con i quali si ? avuto modo di sentirsi su internet: Caterina Di Iorgi di Blogosfere, Lele Dainesi, Luca Conti di Pandemia, Stefano e Marco di Due Spaghi, Tommaso Maggio de Lospremiagrumi.com, Simone Sbarbati di Frizzifrizzi.it, Federico Quaranta e Tinto di Decanter su Radio2 Non ? abituale incontrare tanti blogger e personalit? del web 2.0 italiano che discutono insieme di un argomento, per cui qualche parola ? di dovere. L’incontro ? stato un esempio lampante di come le cose stanno cambiando: Barilla, una delle maggiori aziende del food italiano, incontrata i blogger per presentare la nuova linea di prodotti, ma soprattutto per avere un feedback su diversi aspetti: packaging, comunicazione, punti di forza e di debolezza, … Non far? il punto sulla comunicazione di Alixir nella blogosfera che, per certi aspetti, ha avuto dei risvolti non proprio ottimi, bens? proprio sul fatto del cambiamento in atto, cambiamento che nel mondo del vino appare un p? pi? lento. 1. Una grande azienda si apre 2. Obiettivo: avere un feedback, capire, ma anche veicolare il proprio nome tra gli influenti Mi ? rimasta impressa una frase che riporta anche Mauro Lupi nel suo blog: alla domanda “perch? non aprite un blog?”, il padrone di casa Eugenio Perrier di Barilla ha risposto Semplicemente perch? non lo sappiamo fare ShareThis | | TrackBack> |  |  |  |
| [05/09/2008, 12:50] | Indici |  | | Per tenere sotto controllo lo sviluppo vegetativo della vite nel corso della stagione, gli agronomi sono soliti ricorre agli indici pedoclimatici. Tali indici sono solo elaborazioni numeriche delle condizioni del pedoclima, cio? dell'insieme delle condizioni fisiche e chimiche dello strato superficiale del terreno, dipendenti dal clima stesso. Fra le grandezze fisiche e chimiche che normalmente si prendono in considerazione, la temperatura T in prossimit? del suolo ? probabilmente la pi? importante. Prima di proseguire con questo post, pregherei l'incauto lettore di scaricare e leggere quanto riportato in questo link. Lo so, sono pigro, ma quantomeno chi non ha trovato l'argomento interessante, pu? tranquillamente transitare su un altro blog. | | TrackBack> |  |  |  |
| [04/01/2023, 09:27] | Aspettati l'inaspettato |  | In questi giorni ho scaricato tra le altre cose il Dolcetto d'Alba 2022 di Francesco Principiano. Produttore di formidabili nebbiolo e Barolo in Monforte, Principiano riesce a stupire pure con cose solo apparentemente piccole, come questo dolcetto.La denominazione del dolcetto ? vasta e varia: Ovada, Alba, Dogliani, Acqui, Asti, e altre che dimentico perch? sono troppissime. Io sono un fan di Ovada, per molteplici motivi che hanno a che fare col chilometro zero (praticamente Ovada ? entroterra di Genova) e col fatto che l? la mia famiglia aveva vigneti, lo scorso millennio, e io facevo vendemmie e lavori connessi. Senza dire che molti Dolcetto di Ovada sono buoni come il pane - e a questo proposito ultimamente da un ovadese fatto assaggi molto interessanti, ma questo ? un altro discorso, e un altro post. Il Dolcetto d'Alba di Principiano, dicevo. Si conosce bene, nel nostro giro, la triste storia del dolcetto albese: volentieri espiantato per far posto al nebbiolo che ? pi? figo e, ops, remunerativo, sta diventando raro (quello buono). Anche per questo ho preso al volo l'occasione di aggiungere il dolcetto agli altri rossi del produttore. E adesso scusate, mi faccio i complimenti da solo, ho fatto proprio bene: che meraviglia nel bicchiere. Floreale di violetta come da accademia dell'assaggio, frutti neri fitti, bocca succosissima e viva, tannini e un po' di agrume rosso su quel finale cos? langarolo, ruvido con simpatia. Un po' non te lo aspetti, ma vedi? Bisogna aspettarsi l'inaspettato. A voler dare punteggi io direi 87/100, in enoteca circa 11 euro, roba da prenderne a casse, ecco. | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/23/2012, 15:09] | Venica & Venica ed "Il ciclo della Vite - The Vineyard cycle" |  | Molto bello questo video di presentazione dell'azienda Venica&Venica, di Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia, dove il consumatore pu? vedere passo dopo passo l'evoluzione della vite durante l'arco di un anno. Giampaolo Venica, winemaker di questa storica azienda del Collio, lo descrive cos?: "Credo sia una maniera nuova di coinvolgere il pubblico e farlo sentire pi? vicino a quello che trova nel bicchiere. Il mio lavoro vuole solo rendere omaggio a quello che veramente ? importante in un bicchiere di vino, l'attenzione 365 giorni l'anno in vigneto, inteso come cura della vite e sostenibilit? del dell'ambiente. Si parla tanto di vigna ma bisogna starci!" Io, personalmente, condivido pienamente e ringrazio Giampaolo Venica per avermi segnalato questo messaggio...indispensabile, in questo mondo consumistico, dove ci dimentichiamo spesso del duro lavoro, della passione e della terra che stanno dietro ad una bottiglia di vino! Visualizzazione ingrandita della mappa | | TrackBack> |  |  |  |
| [08/26/2008, 09:49] | Amarone a Coppie: le migliori annate di San Briccio |  | Sabato 6 settembre presso la straordinaria cornice di Villa Verit? Fraccaroli, sita in via Boschetto 6 a Lavagno (VR), sede dell?Azienda Grotta del Ninfeo-Fraccaroli, si terr? un evento degustazione di Amaroni della Valpolicella tutti provenienti dai prestigiosi vigneti del territorio di San Briccio, una collina vulcanica storica della Valle di Mezzane. Sar? l?occasione per valorizzare un territorio di grande potenziale enologico che produce grandi vini di prestigio internazionale. Si tratta di una degustazione in verticale a partire dall?annata 1997 fino all?ultima messa in commercio delle 4 aziende che posseggono i loro vigneti sull?altura di San Briccio. Ed ecco quindi il Roccolo Grassi grande parcella di vigneto su tufi basaltici di Marco Sartori, il Campo dei Gigli storico vigneto su calcare purissimo nella parte pi? a nord della collina, della Tenuta Sant?Antonio, il Grotta del Ninfeo dell?Azienda Fraccaroli posizionato su un bellissimo vigneto a ridosso dell?imponente villa veneta di propriet?. Infine l?Amarone Basaltico di uno straordinario artigiano del vino Ernesto Ruffo che sorprender? per il valore dei suoi vini e la grande passione che trasmettono. La degustazione si terr? alle ore 10.30 e sar? guidata da Bernardo Pasquali, giornalista e Coordinatore Regionale del Veneto per la Guida Vini Buoni d?Italia del Touring Club. Ad ogni azienda ? stata lasciata facolt? di scelta di due annate tra le pi? rappresentative della loro storia produttiva. Ecco la successione dei vini in degustazione: - Amarone della Valpolicella DOC 2004 Grotta del Ninfeo
- Amarone della Valpolicella DOC 2003 Roccolo Grassi
- Amarone della Valpolicella DOC 2002 Grotta del Ninfeo
- Amarone della Valpolicella DOC 2001 Ernesto Ruffo
- Amarone della Valpolicella DOC 2000 Campo dei Gigli Tenuta Sant?Antonio
- Amarone della Valpolicella DOC 1999 Campo dei Gigli Tenuta Sant?Antonio
- Amarone della valpolicella DOC 1998 Roccolo Grassi
- Amarone della Valpolicella DOC 1997 Ernesto Ruffo
Alla degustazione parteciperanno i produttori Marco Sartori, Luca Fraccaroli, Ernesto Ruffo e Tiziano Castagnedi. Al termine della degustazione Le tavole del Soave offriranno un buffet a tutti i partecipanti a base di prodotti tipici della Lessinia veronese nel giardino romano - rinascimentale della villa. Per partecipare all?evento prenotare telefonando al seguente numero 3315782675, oppure cliccate qui per inviare una mail. | | TrackBack> |  |  |  |
| [04/02/2013, 15:07] | OLARRA'S WINERY Logro?o, La Rioja, Spagna |  | |
OLARRA'S WINERY Logro?o, La Rioja, Spagna, costruita all?interno della struttura di un edificio industriale. L?obiettivo del progetto si pone nel definire un coinvolgimento con la struttura esistente e allo stesso tempo di relazionare il visitatore agli odori e ai sapori degli ottimi vini di OLARRA. L?atmosfera che si ? voluta creare richiama, con una particolare attenzione all?uso del colore, il vino, rilassa il visitatore che ha quasi l?illusione di trovarsi in un altro ?ambiente?. La struttura industriale che ospita l?istallazione per? non viene mai dimenticata, perch? riflessa dai vetri degli stand colorati.  L?atrio ha una forma esagonale, al piano terra invece, vi ? una zona commerciale, uno spazio degustazione, e uno spazio espositivo, ed una scala, situata in corrispondenza dell?asse del volume dell?edificio preesistente che assume un valore di ?connessione? dei due ambienti. Al livello superiore vi sono ancora zone degustazione, una sala conferenze e spazi per uffici che si affacciano sulle superfici vetrate degli spazi sottostanti. L'impressione sar? quella di immergersi in un calice di vino....ad ogni modo l'effetto scenografico ? assicurato.
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| [07/14/2008, 10:38] | Rapporti sul profilo antocianidinico del Brunello sequestrati all?Isvea |  | Sul forum del sito Internet del Gambero rosso, un nuovo tema di discussione propone questo interrogativo: Brunello 2003: com?? finita? Poche, per ora, e caute le risposte, anche quella del direttore del Gambero Daniele Cernilli che annota ?ma neanche per idea. Le indagini continuano, finalmente con un po’ pi? di tranquillit? e senza fughe di notizie. Il Pian delle Vigne di Antinori ? stato dichiarato “conforme al disciplinare”, e questa ? l’unica notizia ufficiale per il momento?. Io stesso sono intervenuto sul forum annotando: ?finita la vicenda del Brunello? Ma nient’affatto! io terrei d’occhio questa notizia e mi chiederei cosa abbiano trovato in quell’”archivio dei rapporti concernenti la prova del profilo antocianidinico? che la Procura di Siena ha provveduto a sequestrare presso un noto e accreditato laboratorio d’analisi di Poggibonsi… Secondo me, in base a quel figurava in quel rapporto, e che le analisi del laboratorio hanno accertato, ne vedremo delle “belle”, si fa per dire, perch? temo che quanto emerger? sar? tutt’altro che confortante”… Sono persuaso, insomma, che parecchi produttori il ricorso alle analisi, che vale, eccome se vale, visto che ? valso il dissequestro cautelativo del Pian delle Vigne 2003 della Marchesi Antinori, l?avrebbero evitato molto volentieri? | | TrackBack> |  |  |  |
| [05/22/2018, 09:51] | Best Drug Rehab Treatment Facilities |  | Most drug addicts are isolated from the rest of the community because they are regarded as people who are living a lifestyle that they chose. What most us do not apprehend is that; drug addiction is a disease. Once you buy the idea that drug addiction is a disease, you will be able to help people who are facing this problem. We should all fight together to have a drug free society. In fact, addiction has made many families break, young kids, to get involved in socially unaccepted activities like thuggery and prostitution. That is why there are many drug rehab treatment facilities all over the world. These facilities are working hard to hell those people that are engulfed in this drug addiction menace. You are probably reading this post because you are the victim or you want to help someone you know. Actually, the first step towards healing this problem is by self-acceptance. We just want to let you know that you are on the right track and doing the right thing. Our guide will help you to find the best drug rehab treatment facilities within your locality. Keep reading in order to make the right selection. Funding Most of these facilities are private and you need to pay for the services that you will be offered. After conceiving your idea to go for a rehab, you should keep in mind the type of financial support you will need. Always inquire about the cost of service in each facility before making up your mind. Actually, several programs for drug rehabilitation accept the insurance. If you have a health insurance cover, consider shortlisting those facilities that accept the insurance. This will make your healing process very simple. At such a situation, you need maximum concentration and less stress since most people are willing to leave drug but they get back due to lack of funds. So make sure you choose a facility that accepts an insurance if you have one. And if you do not have once, there are facilities that offer cheap yet quality services. Availability of a Drug Detox For alcohol and opiate addicts, they are required to attend any detox program available. The right facilities for this kind of people are one that offers a detox program. Actually, for those who do not know what a detox means; it is a situation when your body is suffering from withdrawal. Withdrawal symptoms are normally due to lack of any drug in your body system. In most cases, alcohol addict suffers from seizures. It is, therefore, good for you to choose a treatment facility that embraces detox programs for a better healing process. Aftercare You need to focus on what happens after the rehab is finished. Statistics show that quite a good number of former addicts return to their past ways due to lack of aftercare services. If you are ready to do away with drug addiction, make sure you choose a drug rehab facility that monitors its patients even after the treatment is done. You can ascertain this by getting referrals from a friend and family members. After your recovery process, you surely need an aftercare program to keep you on track. And any facility offering this is a sure bet for a permanent … | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/07/2008, 10:19] | Mappa Vacanze Golose |  | | Il periodo delle vacanze è l'ideale, per un appassionato delle buone tavole, per fare il cosiddetto riassunto delle puntate precedenti cioè mettere ordine negli indirizzi, suggerimenti, articoli letti e messi da parte con la solita frase - poi lo guarderò...-... | | TrackBack> |  |  |  |
| [04/20/2016, 11:01] | La Valle dei Palmenti |  | 
Di ritorno dall’Etna, devo raccontarvi questa piccola storia sui palmenti rupestri della valle dell’Alcantara. E, per l’occasione, provo anche una nuova modalità di racconto. Cliccate sull’immagine qui sotto e buona visione e lettura.  [questo post ÃĻ stato aggiornato il 21.4.2016 con ulteriori informazioni sui palmenti rupestri studiati in Sardegna] The post La Valle dei Palmenti appeared first on Aristide, a wine blog.  | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/14/2008, 22:13] | Full immersion nel Bardolino: degustazione ed incontro con i produttori |  | E? davvero con grande curiosit? che ho deciso di dedicare tutta la giornata di oggi ad una full immersion (grande degustazione ed incontro-tavola rotonda con i produttori) nel mondo, che voglio decisamente conoscere meglio, di uno dei vini italiani pi? noti in casa nostra e nel mondo, il veronesissimo-gardesan-lacustre Bardolino, Doc dal lontano 1968. Sar? difatti, come pubblicamente annunciato qui da qualcuno che di Bardolino si occupa da anni, parlo di Angelo Peretti, curatore del blog BarDoc, non nella celebre localit? gardesana che d? il nome alla denominazione, bens? nella pianura di Sommacampagna, che insieme ad altri comuni (Torri del Benaco, Caprino, Rivoli, Pastrengo, Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Sona, Peschiera del Garda, Valeggio sul Mincio) che diventano sedici, ovvero Affi, Bardolino, Bussolengo, Caprino veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion, veronese, Costermano, Garda, Lazise, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli veronese, Sona, Valeggio sul Mincio e Torri del Benaco, nel caso del Bardolino Docg, forma l?area di produzione del vino, per degustare nel corso della giornata non meno di una sessantina di Bardolino nelle diverse tipologie (Bardolino e Bardolino Classico, Bardolino Chiaretto e Bardolino Chiaretto Classico, Bardolino Superiore Doc - ?mi sono risparmiato il Bardolino Chiaretto spumante e Bardolino Novello e Bardolino Novello Classico?). E quindi, al termine di una prova assaggio che mi auguro stimolante, ampelograficamente e dal punto di vista dei riscontri qualitativi varia (le uve utilizzate sono diverse, Corvina, Rondinella, Molinara e Negrara soprattutto, che poi nel caso della discussa tipologia Superiore Docg diventano Corvina veronese (35-65%) pi? Rondinella (10-40%), oltre a Barbera, Cabernet Sauvignon, Corvinone, Marzemino, Merlot, Molinara Rossignola e Sangiovese che possono concorrere congiuntamente per un massimo del 10% oer ogni singolo vitigno) avr? il piacere di incontrare i produttori, per una discussione non solo sui vini che avr? provato e sulle mie impressioni, ma sulla realt? odierna, i problemi, le prospettive future di questo classico vino veronese e veneto. Tante le mie curiosit?: capire se la variet? di tipologie del Bardolino (da Novello a Chiaretto, da vino fresco e beverino a pi? impegnativa variet? Superiore quasi da ?invecchiamento?) siano un pregio o un limite della denominazione, comprendere se davvero il Bardolino Chiaretto costituisca la quintessenza dell?anima ?lacustre? del vino, e poi verificare quale armonia e collaborazione ci sia, nel Superiore Docg, tra le uve autoctone e quelle internazionali, e se l?area pi? antica, che produce il Bardolino D.O.C. classico e comprende tutto il territorio dei comuni di Bardolino e Garda ed in parte quello di Lazise, Cavaion, Costermano e Affi abbia davvero una ?marcia in pi?? rispetto al resto della denominazione. E ancora, visto che tra i produttori aderenti al Consorzio ci sono piccole aziende agricole, imbottigliatori, grandi case, cantine sociali, capire come si armonizzino filosofie e realt? produttive ben diverse tra loro. Sono persuaso che l?area di produzione del Bardolino, che si pu? visitare tramite una bella Strada del vino, sia un?area molto interessante e bella da visitare, soprattutto nella bella stagione, e che il vino, con la sua popolarit? universale (popolarit? che non ? sempre sinonimo di grande immagine: nel Regno Unito, ad esempio, non hanno un?immagine sconvolgente del Bardolino?), e la sua storia meriti di essere conosciuto, indagato, ?auscultato? con attenzione. Sono ben felice che il Consorzio tutela vino Bardolino, con grande disponibilit?, abbia accettato la mia proposta di organizzarmi questa degustazione, che vado a fare con assoluta apertura mentale e senza arri?res pens?es, con quella curiosit? intellettuale e volont? di capire che dovrebbe essere sempre, credo, il giusto atteggiamento di un cronista del vino. Che si accinga a degustare Barolo o Brunello di Montalcino, oppure, pi? semplicemente Bardolino, Soave oppure (altra verifica che prima o poi dovr? decidermi a fare) Gavi. | | TrackBack> |  |  |  |
| [10/19/2025, 10:26] | Prophecy and Perspective on the Blackland Prairie |  | The buffalos are coming back. The soccer moms in Escalades have upgraded to Teslas. And the crystal ball I peered into a decade ago sits on my desk, a little cloudier, a little wiser, mocking me gently as I thumb through that 2015 post about Italian wine regions to watch. Ten years I wrote 5 Italian Wine Regions to Watch in 2015. Ten years - long enough to age a Barolo, to see a vineyard replanted reach maturity, to watch trends rise and fall like the tides at San Benedetto del Tronto. So what did I get right? What did I miss? And what does the murky sphere tell me now? The Damage Report Alto Piemonte - The Prophecy Fulfilled I'll take a bow here. Boca, Gattinara, Ghemme, Sizzano ? these names that once drew blank stares from sommeliers are now spoken with reverence. Roberto Conterno's purchase of Nervi-Conterno wasn't just an investment; it was a coronation. The cult producers I mentioned ? Le Piane, Vallana, Monsecco, Ferrando ? they're harder to find now, more expensive, more sought after. This one I got right, and it feels good. The wines still deliver what I loved then: transparency, terroir, affordability (relatively speaking), and that Nebbiolo character that doesn't need the Barolo price tag to prove itself. If anything, I understated it. Alto Piemonte didn't just arrive ? it conquered.
Lazio and Cesanese - The Slow Burn Here's where humility sets in. Cesanese has gained ground, yes. Damiano Ciolli is still making beautiful wines, and the word is out among the cognoscenti. But did Lazio become the red wine destination I envisioned? Not quite. It remains an insider's game, a wine for those who seek rather than those who trend. Rome's food and wine culture has certainly evolved, but Cesanese hasn't stormed the gates the way I hoped. Maybe I was early. Maybe I'm still right, just on a longer timeline. Or maybe some wines are meant to remain beautiful secrets, shared among friends over plates of rigatoni con la pajata rather than splashed across wine lists in Manhattan. Sicily Beyond Etna - Leave the Gun, Take the Cannoli Gaetano di Carlo's L? continues to prove that Sicily has more stories to tell than just Etna. Indigenous whites have found their audience, and the island's diversity remains compelling. But did non-Etna Sicily become the story I predicted? It's complicated. Etna itself became such a juggernaut that it overshadowed everything else on the island. The whites I championed are still there, still good, still reasonably priced. But the spotlight moved to the volcano, and everything else became supporting cast. Chianti Rufina and Montespertoli - The Steady Hand Selvapiana remains Selvapiana ? timeless, reliable, a wine that makes me feel smarter than I am. Sonnino continues its quirky excellence. These weren't dramatic predictions, and they didn't produce dramatic results. They're the tortoise in a world obsessed with hares. Sometimes being right means being steady, and I'll take it.
Abruzzo Trebbiano - Through a Lens Lightly Trebbiano d'Abruzzo is still affordable, still clean, still perfect with grilled fish. It didn't become trendy. It didn't need to. Perhaps this was less prediction than affirmation ? a love letter to a wine that has always been there and always will be. The cult bottles (Valentini, Pepe) are now absurdly expensive, but the everyday expressions remain honest and true. Maybe that's victory enough. Onward Through the Fog So what does the crystal ball show now, in 2025? I see producers in unexpected places ? Campania's whites beyond Fiano, the volcanic soils of Lazio's Castelli Romani being taken seriously for red wine, the continued rise of Alpine wines from Alto Adige and Valle d'Aosta as climate change reshapes what's possible. I see a world where "natural" has become less dogma and more integrated, where small importers continue to unearth treasures, where affordability becomes increasingly precious as global wine prices march upward. But mostly I see what I've always seen: Italy's endless capacity to surprise, to reward curiosity, to offer joy to those willing to look beyond the obvious. Time to dust off the crystal ball here in flyover country and see what the future has in store. Stay tuned.
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| [09/10/2007, 18:30] | Vignaiolo virtuale |  | Quest'anno ? andata com'? andata, nonostante i miei buoni propositi, la mia prima vendemmia sar? per un'altra volta. Nel mondo reale, per?. In quello virtuale invece sono gi? alla seconda vinificazione su myWineFarm.com. Dopo essermi cimentato con un "buon" Cortese dell'Alto Monferrato da 320 punti, ho fatto quasi il botto con una "OTTIMA" Barbera D'Asti da 362 punti (il sito indica la Barbera al maschile... ahiahi!) prodotta nella sottozona Nizza, nel Cru Vigna Verde esposto a nord-est a 230mt di altezza. Potatura corta, rese basse, trattamento con verderame (come insegna pap?), ho chiamato la famiglia a darmi una mano, ho raccolto in ottobre con luna calante, vinificazione in rosso classica e imbottigliamento in agosto in giornata senza vento.
E voglio proprio vedere se Suckling non mi da almeno 97/100 su WS!
Sapete fare di meglio? Se si, vi invito tutti per una grigliata nella mia cascina Sorito. Suvv?a, ? a soli 6 km dal centro abitato pi? vicino! | | TrackBack> |  |  |  |
| [08/22/2025, 15:16] | BKK Social Club ? The World?s 50 Best Bars ? Philip Bischoff ? Four Seasons Hotel Bangkok |  | BKK Social Club, Four Seasons Hotel Bangkok Tra i migliori bar d?Asia: #19 in Asia?s 50 Best Bars 2025 Signature cocktail, location clamorosa e uno storytelling audace: cos? il BKK Social Club del Four Seasons Hotel Bangkok at Chao Phraya River si conferma tra le esperienze di mixology pi? straordinarie della regione, al #19 di Asia?s 50 Best Bars 2025. Un traguardo che consolida il suo peso specifico sulla scena internazionale, dopo il #12 ai The World?s 50 Best Bars 2024.  ?Siamo profondamente grati di essere ancora una volta in compagnia di bar cos? ispiranti,? commenta Philip Bischoff, Beverage Manager. ?Questo riconoscimento celebra la dedizione del nostro team e la crescente centralit? di Bangkok nella cultura del cocktail globale. Alla fine, facciamo ci? che amiamo: creare momenti indimenticabili, un drink alla volta.? L?esperienza: calore, racconto, tecnica Dal debutto, BKK Social Club ha conquistato critica e pubblico con un?ospitalit? di rara eleganza, un racconto coerente e drink che uniscono sapori decisi a una tecnica impeccabile. L?attuale menu, ispirato alla vibrante Citt? del Messico, trasmette senso del luogo in ogni pour?seducendo tanto i local quanto i traveller di passaggio sul Chao Phraya.  Dream Team:? - Philip Bischoff, Beverage Manager Beverage Ambassador APAC
- Chunyanuch Yodsuwan, Head Bartender
- Francesco Acquaviva, Executive Sous Chef
        Bancone e bottigliera.  Details.  Mini hamburger di chorizo & Wagyu Senape ? l?ancienne, champignon rosolati, Comt?, marmellata di cipolle, chipotle, cavolo rosso Il piatto (in tre mosse) -
Attacco: Wagyu succulento + chorizo affumicato ? morsa piena, speziatura elegante. -
Cuore: Comt? fuso e champignon bruniti ? umami netto, scivola senza appesantire. -
Chiusura: senape antica e cavolo rosso croccante ? acidit? e freschezza che puliscono; chipotle in scia, caldo ma composto. Perch? funziona Equilibrio grasso/sapido/speziato tenuto insieme da una lama acida e da una dolcezza controllata (marmellata di cipolle). Texture a strati: crosta di Maillard, cremosit? del formaggio, crunch vegetale.  Il piatto (in tre mosse) -
Attacco: Wagyu succulento + chorizo affumicato ? morsa piena, speziatura elegante. -
Cuore: Comt? fuso e champignon bruniti ? umami netto, scivola senza appesantire. -
Chiusura: senape antica e cavolo rosso croccante ? acidit? e freschezza che puliscono; chipotle in scia, caldo ma composto.  Perch? funziona Equilibrio grasso/sapido/speziato tenuto insieme da una lama acida e da una dolcezza controllata (marmellata di cipolle). Texture a strati: crosta di Maillard, cremosit? del formaggio, crunch vegetale.  Nota di cucina (tecnica, essenziale) Blend Wagyu+chorizo lavorato al momento; piastra calda, cottura breve. Comt? media stagionatura, fusione dolce. Champignon rosolati al burro nocciola. Senape a grana grossa. Cipolle in confit fino a glassa. Chipotle emulsionato (dosaggio misurato). Cavolo rosso affettato fine, condito all?istante.        Philip Bischoff Beverage Manager ? Four Seasons Hotel Bangkok at Chao Phraya River Berlino nel DNA, visione internazionale nel bicchiere. Philip Bischoff scopre la mixology a 23 anni tra special event e nightlife, affinando una tecnica che in pochi anni lo porta dietro i banconi premiati d?Europa. Entra nel mondo Four Seasons a Singapore come bar manager del Manhattan, uno dei bar pi? celebrati del continente. Oggi, a Bangkok, firma un approccio a 360?: cocktail di carattere, dialogo con la cucina, atmosfera pensata al millimetro e un servizio che scolpisce la memoria. Il risultato? Un?esperienza di bevuta autoriale, dove gusto, ritmo e senso estetico trovano un equilibrio impeccabile.  La costellazione Four Seasons (Asia) in classifica: 50 Best 2025 ha celebrato anche altri indirizzi del gruppo nella regione, a conferma di una leadership costante nell?arte del bere bene: -
ARGO ? Four Seasons Hotel Hong Kong (#11) -
VIRT? ? Four Seasons Hotel Tokyo at Otemachi (#18) -
Bar Trigona ? Four Seasons Hotel Kuala Lumpur (#39) -
Charles H. ? Four Seasons Hotel Seoul (#96) Perch? andarci ora - Riconoscimento costante nelle classifiche internazionali: tra i migliori bar d?Asia e del mondo.
- Menu attuale ispirato alla cultura di Citt? del Messico: energia urbana, colori, ingredienti e spiriti d?agave.
- Un?esperienza che unisce ricercatezza tecnica e ospitalit??in puro stile Four Seasons.
L?esperienza Sedute low-light, verde sospeso, corti semi?en plein air e un banco misurato: il teatro ? la sala, ma la regia ? tutta nel bicchiere. Il servizio scorre con naturalezza, tra spiegazioni puntuali e un?attenzione discreta che rende l?esperienza colta ma mai ingessata. Informazioni utili: - Orari: tutti i giorni 17:00 ? 00:00
- Dress code: smart casual (no beachwear/sportswear)
- Et? minima: 20+
- Dove: Four Seasons Hotel Bangkok at Chao Phraya River
- Prenotazioni: via sito ufficiale o +66 (0)2 032 0885
- Instagram: @bkksocialclub
Proudly part of the Altissimo Ceto Collection. L'articolo BKK Social Club – The World?s 50 Best Bars – Philip Bischoff – Four Seasons Hotel Bangkok proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!. | | TrackBack> |  |  |  |
| [06/03/2008, 14:55] | Cr?pes salate |  | Trovo che il bello delle crêpes sia il fatto che ci si pu? sbizzarrire in un numero impressionante di ricette (come con la pizza, per intenderci). Per questo motivo, voglio proporre una serie di spunti per farcire le crêpes, fermo restando che l’unico limite ? la fantasia (suvvia, un altro ce lo imponiamo: oggi parliamo solo di crêpes salate). Per seguire questi suggerimenti, tengo sempre presente questa ricetta per fare le crêpes, ma quando ci sono ingredienti che devono avere il tempo di fondere ? necessario assicurarsi di cuocere per bene la crêpe su un lato, e appena viene girata sull’altro lato va disposto l’ingrediente. Crêpes con cotto e scamorza affumicata Questo abbinamento ? davvero tanto banale quanto delizioso. Assicuratevi di tagliare la scamorza in fettine molto sottili e disponetele sul lato della crêpe appena la girate sull’altro lato. Prima di piegare la crêpe in due, aggiungete anche il prosciutto cotto. Crêpes con speck, gorgonzola e rucola Il gorgonzola si ammorbidisce abbastanza velocemente. Siccome speck e rucola non vanno cotti, aggiungete gli ingredienti quando manca poco alla fine della preparazione. In alternativa, potete anche preparare le crêpe completamente e, dopo averle riempite con gorgonzola, speck e rucola, disporle in una pirofila e scaldarle in forno, con un po’ di burro fuso sopra. Crêpes con prosciutto crudo e mozzarella Il prosciutto crudo deve restare crudo e la mozzarella deve avere il tempo di fondere, quindi o tagliate la mozzarella in fette molto sottili o addirittura la sminuzzate/sbriciolate. Crêpes ricotta e spinaci Per questo abbinamento, ovviamente gli spinaci vanno prima lessati e poi ben mischiati con la ricotta. Crêpes ai formaggi Qui sbizzarritevi con un bel mix di formaggi come fontina, gorgonzola, emmentaler. Ma dato che il formaggio deve avere il tempo di fondere per bene, anche qui ? preferibile passare in forno le crêpes disposte in una pirofila. Altre idee per crêpes salate? | | TrackBack> |  |  |  |
| [06/14/2008, 07:45] | Enchiladas |  | L’enchilada ? un tipico piatto della cucina messicana e tex-mex. Enchilada significa “in chili”. Ed infatti, ingrediente fondamentale ? una salsa (chiamata, guarda un po’, salsa enchilada) che pu? essere preparata in modi leggermente differenti. In sostanza, ? comunque una salsa fatta con peperoncino secco macinato e salsa di pomodoro (oltre che altri ingredienti come aglio, cipolle etc). Vediamo velocemente una ricetta per la salsa enchilada che useremo poi per un paio di varianti di enchiladas. Pelare e tritare finemente due piccole cipolle e due spicchi d’aglio. In un apposito contenitore, unire 250 gr di polpa di pomodoro, due cucchiai di farina bianca, 20 gr di paprica dolce macinata, 1 cucchiaino di cumino macinato, un po’ di pepe nero e frullare fino ad ottenere una salsa omogenea. In una casseruola, scaldare qualche cucchiaio d’olio extravergine d’oliva, unire il trito di cipolla e aglio e fare rosolare. Aggiungere poi il composto freullato, aggiungere un litro di brodo di pollo e cuocere a fuoco lento per circa tre quarti d’ora. Preparata la salsa, vediamo come usarla partendo dalle enchiladas de queso (ovvero, con il formaggio). Preparare le tortillas di mais. In una ciotola mescolare 200 gr di formaggio fresco (a vostra scelta) con 50 gr di formaggio tipo edamer. Pulire 4 cipollotti e tagliarli finemente. Unirli al formaggio e condire con sale e pepe. Accendere il forno a 180 gradi. Intanto scaldare qualche cucchiaio d’olio extravergine d’oliva in una padella e passarci velocemente le tortillas da entrambi i lati. Prendere le tortillas, spalmarci sopra la salsa enchilada e cospargere con met? del formaggio aromatizzato in precedenza. Arrotolare le tortillas e sistemarle in una teglia unta d’olio. Ricoprire con salsa enchilada e il resto del formaggio. Cuocere in forno per circa venti minuti, finch? il formaggio non sar? ben fuso e facendo attenzione che le enchiladas non si secchino troppo. Vediamo infine una variante famosa: le enchiladas con pollo. Lessare due petti di pollo e tagliarli molto finemente. Tritare due cipollotti ed unirli al pollo. Condire con sale, pepe e coriandolo tritato. Riempire le tortillas con il ripieno ed arrotolarle. Coprire poi con salsa enchilada e con formaggi tipo edamer tagliato a fettine. Mettere in forno per circa venti minuti. | | TrackBack> |  |  |  |
| [05/21/2008, 22:10] | Tartare di tonno con mela, cetriolo e lime |  |  Una ricettina semplice, molto fresca e nel contempo raffinata. Il tonno, che ? l’ingrediente essenziale, deve essere freschissimo. Ingredienti - 2 fette di tonno rosso siciliano freschissimo
- 1 Mela verde Granny Smith
- 1 Cetriolo
- 10 cucchiai di olio extra vergine d’oliva
- 2 lime
- Fior di Sale di Pirano
- Pepe di Sechuan
Preparazione Sbucciamo il cetriolo a dadini, priviamo la mela dei semi e tagliamo entrambi a dadini molto piccoli. Con un coltello da chef battiamo il tonno, riducendolo a tartare. In un bicchiere facciamo una citronette con l’olio, il succo dei lime, il sale e il pepe. In una terrina, mischiamo tutti gli ingredienti e, con l’aiuto di un coppapasta, impiattiamo la tartare, decorandola con due scorzette di lime arricciate. I vini che pi? si prestano sono quelli lievemente acidi con bouquet floreale. Un’ottima opzione ? l’Etna Bianco (carricante) oppure anche un Fiano di Avellino. | | TrackBack> |  |  |  |
| [10/09/2008, 16:48] | Autunno... Cantar Bacco |  | | Incede l'autunno, stanno per terminare le fatiche della vendemmia... A Soave si potr? festeggiare tutto ci? ascoltando alcuni "Canti di Bacco" in tre sedi: Venerd? 17 ottobre presso il Duomo di San Lorenzo alle 20.45 Sabato 18 ottobre presso l'Auditoriun... | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Vino e Food, due banalit? da evitare |  | | A margine di Anteprima Vitigno Italia di Francesco Aiello Caro Luciano, Non avendoti visto alla presentazione dell’Anteprima Vitigno Italia, scrivo le considerazioni che mi sarebbe piaciuto confrontare con te. Fatta salva la manifestazione ed il bel programma messo su per il prossimo anno,sono rimasto sconcertato (che parola grossa … diciamo solo deluso) dalle orecchiabili banalità che mi è capitato di ascoltare. E il peggio è che a dirle non era il politico di ... | | TrackBack> |  |  |  |
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