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| [04/15/2011, 20:30] | le "bolle" di fuksas per le distillerie nardini |  |  ?Fare impresa non vuol dire avere solo obiettivi e progetti - ha affermato Giuseppe Nardini, presidente della Societ? - ma anche sogni. E per i 225 anni della nostra distilleria avevamo bisogno di un sogno: l'architetto Fuksas ce lo ha realizzato, dandoci quelle emozioni che solo le opere frutto dell'ingegno al massimo livello sanno dare?. Il brand leader della grappa, con circa il 25% del mercato di qualit?, e una produzione di 4 milioni di bottiglie che prendono la strada dei maggiori paesi del mondo, Australia, Stati Uniti, Cina e Giappone compresi, voleva lasciare un segno qui, sul territorio. Fabbrica e museo, ....perch? qui ci passano 1500 visitatori al mese!!! Sono le ?Bolle? di Massimilano Fuksas, ossia la fabbrica del futuro. Nelle ?bolle? si arriva solo attraverso una passerella in mezzo all'acqua, sembrano fluttuare nell?aria. Come gocce d?acqua sono leggere e rotonde La loro superficie ? completamente trasparente, cattura la luce e permette di focalizzare la vista a 360 gradi sul paesaggio montano del Montegrappa. Ma c?? un altro mondo, sotterraneo, nell?auditorium: cemento, acciaio, putrelle modellano sostegni e contrappesi. ?Due segni: uno raffinato, elegante, tecnologico, immateriale. L?altro brutale, dove la materia, il cemento armato, diventa epifania della forma?, sostiene Fuksas, ?qui stiamo sperimentando il futuro?. Insomma, l'architetto romano ha voluto lasciare il segno...e credo che ci sia riuscito . | | TrackBack> |  |  |  |
| [08/21/2008, 15:09] | Battaglia tecnologica, un grande passo avanti |  |  Rispetto a 2-3 anni fa, la situazione di arretratezza tecnologica del settore vitivinicolo ? decisamente mutata. Non che l'obiettivo sia raggiunto, tanto che permangono ancora numerosi ostacoli legati anche alle infrastrutture tecnologiche (leggi : mancanza di banda larga in zone agricole o poco abitate, tariffe mobili che non possono fungere da alternativa per via di prezzi ridicoli, finte tariffe flat o soluzioni che sarebbero anche interessanti ma non sono dai pi? sfruttabili per mancanza di copertura). Stiamo assistendo, lo dico con una certa cognizione di causa, ad un lento ma consapevole avvicinamento ad internet che oggi non ? pi? visto come quel "coso" dove si pu? fare quel che si vuole infischiandosene degli altri ma come un luogo dove esistono le medesime regole di buon senso e buona convivenza che esistono nella normale vita di tutti i giorni, fuori dalla rete. Un nuovo fermento digitale Sempre pi? di frequente mi capita di notare nuovi produttori di vino cominciare ad utilizzare l'e-mail con regolarit?, commentare sui blog o sui forum, avvicinarsi con scrupolosa attenzione al fenomeno dei social network - specie quelli tematici - e rispondere alle recensioni dei propri vini, interagendo e dialogando con i loro fans o i loro detrattori. Si comincia ad ascoltare. Qualcosa di incredibile per chi come me da anni e attraverso alterne fortune cerca di contribuire, almeno un poco, a fare informazione e formazione in questo settore. Oggi, a distanza di qualche anno da quel fallimentare esperimento con il quale avevamo provato a creare qui su tigulliovino una serie di blog di categoria dove, non solo ai produttori di vino, ma ad ogni figura professionale di settore era stata offerta la possibilit? di usare una piattaforma gratuita di blogging di settore, resto ancora incredulo di fronte all'opposto fenomeno di partecipazione che invece ho la fortuna di poter apprezzare su Vinix con cui ho forse saputo interpretare meglio e con strumenti nuovi e pi? semplici un desiderio di partecipazione e confronto che nel frattempo era comunque maturato. Un salto in avanti enorme rispetto, per esempio, a 5 anni fa o prima ancora, quando l'e-mail quasi non veniva utilizzata ed internet era sempre e comunque una "cosa per ragazzini" o "un covo di pedofili" e questo nonostante ci sia ancora qualcuno che ancora oggi ? convinto di queste sciocchezze (perdonateli, non sanno di cosa parlano) ;-) Tutto ci?, sembra solo a me ? [Foto credit : Weblogcartoons.com]
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| [04/10/2009, 20:27] | La petizione in difesa del Chiaretto |  | PETIZIONE in difesa del vero vino rosato
Al Presidente della Commissione Europea - Bruxelles Al Parlamento Europeo ? Segreteria Comitato sulle Petizioni - Bruxelles Al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali - Roma
Appreso che: ? la Commissione Europea, nell?ambito degli interventi applicativi del Regolamento n. 479/2008, intende autorizzare la pratica del taglio dei vini da tavola bianchi e rossi; ? il Consorzio Tutela Vini Bardolino doc e il Consorzio Tutela Vini Garda Classico doc hanno espresso la loro contrariet? all?introduzione di tale pratica vinicola nell?ordinamento europeo (i disciplinari di produzioni delle denominazioni di origine controllata Bardolino e Garda Classico prevedono entrambi la tipologia Chiaretto, di colore rosato, ottenuta dalla tradizionale breve macerazione delle bucce: tale pratica, nell?area del lago di Garda, territorio di pertinenza dei due citati Consorzi di Tutela, ? documentata almeno sin dalla seconda met? dell?Ottocento);
ritenendo i sottoscritti che, qualora il Regolamento sulle pratiche enologiche consentisse la produzione e commercializzazione di vini di colore rosato ottenuti da miscele di vini bianchi e rossi ? verrebbe snaturata la tradizionale caratterizzazione dei vini rosati ? verrebbe potenzialmente indotta nei consumatori la percezione della tipologia del vino rosato come prodotto soggetto a manipolazioni industriali, in tutto simile a qualsiasi altra bevanda di fantasia, mettendo in tal modo a repentaglio i valori costruiti nella storia dalle comunit? locali delle aree di tradizionale produzione dei rosati ? verrebbe creato nocumento ai produttori di vini rosati tradizionali, introducendo una sleale concorrenza sul medesimo genere merceologico, in ragioni dei minori costi di produzione di vini rosati ottenuti da miscele
sottoscrivono la presente petizione allo scopo di chiedere ? al Presidente della Commissione Europea ? al Parlamento Europeo ? al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali di adoperarsi affinch? la pratica del coupage di vini bianchi e rossi non venga introdotta nella normativa europea e di attivarsi per la salvaguardia dei vini rosati prodotti secondo le pratiche tradizionali.
Primi firmatari:
Giorgio Tommasi Presidente Consorzio Tutela Vini Bardolino doc
Sante Bonomo Presidente Consorzio Tutela Vini Garda Classico doc | | TrackBack> |  |  |  |
| [05/26/2008, 15:30] | Polvere di Stalle entra nel network |  | Ricette facili per tutti da uno chef? Eccole proposte in questo nuovo blog che nasce dall'esperienza ormai consolidata del Bistrot Chez Maurice, quasi una sua costola. Maurice, l'autore di entrambi, mette qui a disposizione la sua esperienza professionale, per neofiti e cuochi casalinghi gi? esperti. Le ricette, complete di foto, sono qui esposte secondo l'esatta cronologia di esecuzione delle preparazioni. Dove necessario l'autore inserisce trucchi, variazioni e commenti per la migliore riuscita del piatto. Un sito da mettere assolutamente nei propri feed. Sheda completa editore su VinoClic | | TrackBack> |  |  |  |
| [06/16/2008, 12:34] | Sangria |  | La sangria ? una bevanda alcolica a base di vino e frutta di origine spagnola e portoghese. Inoltre, va servita fredda. Per il resto, non esiste una ricetta unica. La sangria ? un drink che viene fatto molto con l’ispirazione, mettendo un po’ di questo e un po’ di quello. Una versione base (che quindi lascia ampio spazio all’improvvisazione) pu? essere quella che segue. Ingredienti: - 1 bottiglia di vino rosso (di qualit?, se volete una sangria all’altezza delle aspettative!) - 2 arance - 2 limoni - 2 pesche - 1 cucchiaino di zucchero - soda (o gassosa), circa 25 cl Procedimento: spremete una arancia ed un limone e versate il succo in una grossa coppa o un’ampia caraffa. Tagliate invece a fettine sottili l’altra arancia e l’altro limone. Mettete anche queste fettine nella coppa. Tagliate le pesche a pezzetti e mettete anche questi nella coppa. Versate anche il vino e aggiungete lo zucchero. A questo punto, mescolate un po’ il tutto e mettete in frigo per diverse ore (la sangria deve essere fredda!). Prima di servire, aggiungete la soda e del ghiaccio. Come detto, questa ? una versione base (molto base) della sangria. Spesso nella sangria si trovano anche altri ingredienti, come chiodi di garofano, cannella, vaniglia, qualche superalcolico (gin, cointreau, rhum, brandy, vodka, etc…), altra frutta (mele, pere, etc.). Inoltre, in alcune zone della Spagna esiste anche una versione fatta con vino bianco anzich? rosso e prende il nome di sangria blanca. Non esistendo una ricetta ufficiale, ? chiaro che un ingrediente chiave diventa l’ispirazione del momento. L’unica cosa davvero importante da tenere a mente ? che tutti gli ingredienti (a partire dal vino, ovviamente) devono essere di qualit?. Con questo non dico che vada usato del Barolo, ovviamente. Per? evitate vini da 1€ al litro, ecco In particolare, vi consiglio un rosso abbastanza corposo: aglianico, cannonau, primitivo, etc. | | TrackBack> |  |  |  |
| [05/10/2008, 13:10] | Commenti sospesi |  | | Mi scuso con tutti quelli che hanno inviato commenti in questi giorni. Purtroppo si ? creato un errore permanente nella parte del database dedicata ai commenti. Sto cercando di ripristinarla ma per il momento ogni commento ? sospeso - e purtroppo anche quelli passati sono scomparsi… Speriamo bene! | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | ?Sapori di Primavera? 9/10/11 maggio alla Fabbrica della Ruota a Pray Biellese |  | ?Sapori biellesi?, in collaborazione con il sistema ecomuseale della provincia di Biella organizza la settima edizione di ?sapori di primavera? mostra mercato dei prodotti di qualità dell?enogastronomia biellese, con il supporto della Regio Piemonte, della Provincia di Biella, della Comunità Montana Valsessera, della C.C.I.A.A. di Biella, e dell?ATL. Parteciperanno i produttori del territorio selezionati da ?Sapori Biellesi?, che offriranno in vendita e in degustazione i loro prodotti più pregiati, alcuni dei quali difficili da reperire sul mercato in quanto di produzione limitata. La sede è la Fabbrica della Ruota a Pray Biellese (Regione Vallefredda 1 strada provinciale biella- valsesia). Orario: Venerdì ore 20.30 22; Sabato 15-22 / Domenica 10-19. Ingresso 3 euro, ridotti 2,50. Per avere il programma completo della manifestazione si può andare direttamente nel sito www.saporibiellesi.it. Questa è una manifestazione nata per mettere a disposizione del consumatore una selezione dei prodotti biellesi presentati direttamente dai produttori. Le aziende collaboratrici di terradeivini presenti alla manifestazione e di cui vi invitiamo a provare i prodotti sono: Azienda Agricola Pastoris con i prodotti: Erbaluce di Caluso, passito e Rosso Canavese. Azienda Agricola Ca? d?Andrei con i formaggi. Azienda Agricola Aurum con i prodotti: miele, bugella e le nocciole biellesi. Non mancate a questo appuntamento perché il prossimo è stato fissato per il 2010. | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/29/2011, 17:00] | Sophia Coppola, i vini di Francis Ford Coppola ed il matrimonio dell'anno a Bernalda. |  |
La regista Sofia Coppola e Thomas Mars, cantante della rock band dei Phoenix, si sposeranno a Bernalda, provincia di Matera alla fine di agosto. Sofia Coppola ? anche un'appassionata di bollicine, tant'? che il padre le ha dedicato una linea di sparkling wines davvero interessante, se non altro per l'azzardata e (a mio parere) azzeccata scelta di imbottigliare un Blanc de Blancs in lattina :-) L?evento si svolger? a Palazzo Margherita, ora albergo a cinque stelle che Francis Ford Coppola ha realizzato nel paese dove viveva il nonno Agostino, prima di emigrare per gli Stati Uniti d?America, nel 1904. La lista dei grandi ospiti ? lunga, non mancheranno Al Pacino, Steven Spielberg, George Lucas, Nicolas Cage cugino di Sophia, nonch? tutti gli amici intimi di Francis Ford. L?antica dimora ? stata trasformata in hotel grazie al progetto di restauro bioecologico del noto interior designer francese Jacques Grange. I Coppola sono di casa nello Jonio. Da quando Francis ha scoperto la terra d?origine della sua famiglia, negli anni Sessanta, non l?ha pi? lasciata. Sofia ? la prima donna statunitense ad avere ottenuto una nomination all?Oscar come miglior regista e ad aver vinto la statuetta per la miglior sceneggiatura originale con ?Lost in translation?. Palazzo Margherita, dove si sposer? con Thomas Mars ? uno dei gioielli della cittadina jonica. Francis Ford Coppola, per l?arredamento dell?hotel, si ? affidato al grande Jaques Grange, che ha avuto tra i suoi clienti Yves Saint Laurent, Carolina di Monaco, Isabelle Adjani e Jacques Chirac. Il decoratore parigino si ? sbizzarrito nell?abbellire gli spazi, utilizzando marmi di Carrara (di cui lui ? da sempre appassionato) presenti ovunque nel complesso che ha otto stanze per i clienti (ognuna dovrebbe essere intitolata ad un personaggio celebre della famiglia Coppola).  | | I vini di Francis Ford Coppola | In uno dei locali al piano inferiore del palazzo, sar? creato un wine bar. Francis Ford Coppola ? anche produttore di vini e le sue etichette si sono affermate nel mercato mondiale grazie ai vigneti dell?azienda californiana che possiede nella fertile Napa Valley e alla professionalit? dell?enologo Scott Mc Leod, alla guida della cantina da 15 anni. Il cineasta italoamericano ? un grande intenditore di vini e il suo cabernet Niebaum ? al 18? posto nella classifica mondiale delle migliori etichette. A Palazzo Margherita di Bernalda, Coppola senior porter? i grandi di Hollywood anche dopo il matrimonio della figlia. Gli ambienti e i dettagli architettonici delle stanze ristrutturate sono sfarzosi, vivacissimi i colori della tappezzeria con richiami anche alla tradizione magrebina. Le persone occupate nell?albergo dovrebbero essere una ventina. Una piscina ? stata ricavata in una zona esterna senza deturpare il vecchio giardino, anch?esso, come tutto il palazzo, sottoposto a vincolo monumentale. Lo spazio verde, che contiene alcune specie rare di piante, ? stato affidato alle cure di due super esperti arrivati dagli Usa e che in questi giorni stanno ancora lavorando. Sar? infatti nel giardino che Sofia e Thomas pronunceranno il ?s??. Non possiamo che augurare un brindisi per gli sposi ;) | | TrackBack> |  |  |  |
| [04/08/2008, 20:41] | Invecchiare |  | | C'? un cambiamento climatico in atto, una tendenza all'aumento della temperatura media. Tutti lo sostengono oramai, con dosi pi? o meno elevate di allarmismo. Non si sa ancora esattamente se il fenomeno abbia origine antropica (effetto serra) o dipenda da altri fenomeni geolocici ciclici. Questa cosa devo dire che mi turba; forse sar? che soffro il caldo! Dal punto di vista enologico sono ancora pi? turbato. Se un milesimo come il 2003 diventasse la normalit? e non l'eccezione, cosa occorerrebbe fare per evitare di ripetere i disastrosi risultati espressi dai pi? blasonati vini italiani? Che tipo di gestione della vigna occorrer? mettere in pratica? A queste domande sta pensando un sacco di gente. Nuovi indici pedologici aiuteranno a selezionare nuovi terroir (di questo parleremo pi? avanti); pratiche come la sfogliatura intorno ai grappoli andranno in pensione; le esposizioni dei filari andranno ripensate; anche i vitigni subiranno la loro bella rivoluzione, ed inevitabilmente tutto ci? avr? un riflesso sui disciplinari di produzione. E in cantina cosa occorrer? fare per preservare aromi e fragranze? Esattamente su questo tema ho letto alcuni scritti del Prof. Mario Fregoni pubblicati da VQ, da cui mi sono permesso di estrarre alcune frasi, che riporto letteralmente. | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/07/2008, 10:19] | Mappa Vacanze Golose |  | | Il periodo delle vacanze è l'ideale, per un appassionato delle buone tavole, per fare il cosiddetto riassunto delle puntate precedenti cioè mettere ordine negli indirizzi, suggerimenti, articoli letti e messi da parte con la solita frase - poi lo guarderò...-... | | TrackBack> |  |  |  |
| [10/31/2025, 07:37] | World?s 50 Best Hotels 2025: Rosewood Hong Kong ? No.1 ? Passalacqua primo in europa e miglior boutique |  | ROSEWOOD HONG KONG ? IL NO.1 NELLA LISTA THE WORLD?S 50 BEST HOTELS 2025 La migliore entry europea ? Passalacqua (No.4) con Best Boutique Hotel Award; tra gli italiani compaiono anche Four Seasons Firenze (No.9), Bulgari Roma (No.22, new entry) e Hotel Il Pellicano (No.26, new entry). Un elenco che abbraccia 22 destinazioni in sei continenti, con numerosi premi speciali, svelato in una cerimonia dal vivo a Londra Rosewood Hong Kong (No.1) ? stato nominato The World?s Best Hotel 2025. Nella classifica spiccano gli hotel in Asia (20), seguiti da Europa (17), Nord America (6), Africa (3), Oceania (2) e Sud America (2). L?elenco accoglie 20 nuove entrate in 16 destinazioni, tra cui Australia, India e Brasile. I Premi Speciali ? pensati per affiancare la classifica e celebrare eccellenze di categoria ? includono, per il 2025, un nuovo riconoscimento: il Johnnie Walker Art of Design Award. -
Il Best Boutique Hotel Award va a Passalacqua (No.4) sul Lago di Como, per il secondo anno consecutivo. -
Desa Potato Head (No.18) a Bali ottiene l?Eco Hotel Award dopo un rigoroso audit della Sustainable Restaurant Association. -
Mandarin Oriental Qianmen a Pechino (No.14) vince il Nikka Best New Hotel Award. -
Ian Schrager ? insignito del SevenRooms Icon Award. -
Al debutto, il Johnnie Walker Art of Design Award premia Singita ? Kruger National Park (No.40). -
Il Ferrari Trento Most Admired Hotel Group Award va a Four Seasons. -
Royal Mansour (No.13) a Marrakech conquista il WhistlePig Highest Climber Award, con un balzo di 25 posizioni (da No.38 a No.13). -
Copacabana Palace (No.11) a Rio de Janeiro vince il Lavazza Highest New Entry Award. -
Il Lost Explorer Best Beach Hotel Award viene assegnato ad Atlantis The Royal (No.6) a Dubai. 30 ottobre 2025 ? La terza edizione di The World?s 50 Best Hotels ? stata svelata a Londra, celebrando l?ospitalit? pi? visionaria e d?eccellenza nel mondo. Leader del settore e appassionati di viaggi si sono riuniti all?Old Billingsgate di Londra per riconoscere esperienze alberghiere straordinarie, fissando nuovi standard di riferimento e offrendo ispirazione a viaggiatori e professionisti dell?h?tellerie. Il No.1: Rosewood Hong Kong Affacciato sul Victoria Harbour, lungo la waterfront di Kowloon, Rosewood Hong Kong (No.1) conquista la vetta della lista 2025, scalando due posizioni dal No.3 del 2024 e aggiudicandosi anche il titolo di Best Hotel in Asia. Aperto nel 2019, l?iconico grattacielo di 65 piani offre viste spettacolari sulla baia e sullo skyline di Hong Kong. Progettato dal celebrato designer taiwanese Tony Chi, l?hotel contemporaneo conta 413 camere e suite, undici ristoranti e bar, una splendida infinity pool con vista e il rinomato Asaya, centro wellness su pi? livelli con nove cabine per trattamenti terapeutici, estetici e olistici. Due Asaya Lodges su una terrazza solarium, distaccate dal corpo principale, propongono camere private per i rituali spa e tecnologie per il sonno. Emma Sleight, Head of Content per The World?s 50 Best Hotels, commenta: ?Siamo lieti di condividere la lista 2025 e di celebrare il No.1 di Rosewood Hong Kong ? un?icona presente nella top three fin dal debutto dei premi nel 2023. Un hotel eccezionale, dal servizio world-class e dalle esperienze memorabili, nel cuore di una delle destinazioni pi? dinamiche al mondo. Il primato di Rosewood Hong Kong consolida ulteriormente l?Asia come meta di punta per il lusso, sia business sia leisure. La lista di quest?anno celebra il meglio di 22 destinazioni in sei continenti: continueremo a sostenere la crescita e il successo di The World?s 50 Best Hotels.? Focus Asia Al No.2 si posiziona Four Seasons Bangkok at Chao Phraya River, rifugio urbano di 299 camere nel distretto creativo; Capella Bangkok, No.1 nel 2024, scende al No.3. L?Asia guida la lista con 20 hotel, tra cui quattro a Tokyo: Bulgari Tokyo (No.15), Aman Tokyo (No.25), Janu Tokyo (No.37) e The Tokyo Edition Toranomon (No.45); in Kyoto figura Hotel The Mitsui (No.46). Hong Kong e Bangkok confermano il ruolo di hub globali, entrambe con tre indirizzi in classifica: -
Hong Kong: Rosewood Hong Kong (No.1), Upper House Hong Kong (No.10), Mandarin Oriental Hong Kong (No.41) -
Bangkok: Four Seasons Bangkok (No.2), Capella Bangkok (No.3), Mandarin Oriental Bangkok (No.7) Crescono anche Raffles Singapore (No.5) (+1) e Desa Potato Head (No.18) a Bali (anche Eco Hotel Award). Otto new entry asiatiche arricchiscono la selezione: The Taj Mahal Palace (No.38) a Mumbai, Mandapa (No.50) a Bali e Mandarin Oriental Qianmen (No.14) a Pechino (vincitore del Nikka Best New Hotel Award). Alle Maldive, Soneva Fushi (No.28) ottiene il SeiBellissimi Art of Hospitality Award. Dubai firma tre presenze: Atlantis The Royal (No.6) ? anche Best Beach Hotel 2025 ?, Jumeirah Marsa Al Arab (No.20) e The Lana (No.35). Focus Europa (con Italia protagonista) L?Europa vanta 17 indirizzi: cinque nel Regno Unito, quattro in Francia e Italia. Prima europea in classifica ? Passalacqua (No.4), che conquista anche il Best Boutique Hotel Award. (Per 50 Best, boutique hotel = meno di 50 camere, indipendente da grandi catene, servizio personalizzato e tratti unici del luogo). Completano la presenza italiana: Four Seasons Firenze (No.9) e le new entry Bulgari Roma (No.22) e Hotel Il Pellicano (No.26). Nel Regno Unito compaiono Claridge?s (No.16), The Connaught (No.29), Raffles London at The OWO (No.31) e The Emory (No.32) ? tutte a Londra ? oltre a Estelle Manor (No.47) a Witney (new entry). A Parigi, Le Bristol (No.19) sale di 21 posizioni, mentre Cheval Blanc Paris (No.21) e H?tel de Crillon (No.23) confermano il proprio status; H?tel du Couvent (No.27) a Nizza entra in lista. Chiudono il quadro europeo Four Seasons Astir Palace (No.17) in Grecia, H?tel de Paris Monte-Carlo (No.36) a Monaco, Grand Park Hotel Rovinj (No.48) in Croazia e Hotel Sacher Vienna (No.49) in Austria. Le Americhe, Africa e Oceania Il Nord America conta sei indirizzi: Chabl? Yucat?n (No.8) ? uno dei quattro hotel in Messico con Maroma (No.33), One&Only Mandarina (No.39) e la new entry Las Ventanas al Para?so (No.44). Negli USA, entrano Hotel Bel-Air (No.42) e The Mark (No.43) a New York. Il Sud America ? rappresentato da Copacabana Palace (No.11) a Rio (anche Lavazza Highest New Entry Award) e Rosewood S?o Paulo (No.24). In Africa figurano Royal Mansour (No.13) e La Mamounia (No.30) a Marrakech, oltre a Singita ? Kruger National Park (No.40). In Oceania entrano Capella Sydney (No.12) (new entry) e The Calile (No.34) a Brisbane. I premi continentali ? Best Hotel per continente -
Asia: Rosewood Hong Kong (No.1) -
Europa: Passalacqua (No.4), Italia -
Medio Oriente: Atlantis The Royal (No.6), Dubai -
Nord America: Chabl? Yucat?n (No.8), Messico ? sponsor: Monte Vibiano -
Sud America: Copacabana Palace (No.11), Rio de Janeiro -
Oceania: Capella Sydney (No.12), Australia ? sponsor: Bocktailed -
Africa: Royal Mansour (No.13), Marrakech Il riconoscimento ai gruppi e alla sostenibilit? Four Seasons vince il Ferrari Trento Most Admired Hotel Group Award, votato in modo indipendente come parte del processo complessivo, a riconoscimento di misure e innovazioni che hanno inciso in modo significativo sul settore negli ultimi 24 mesi. Desa Potato Head conquista l?Eco Hotel Award. Guidato dal motto ?Good Times Do Good?, il brand ? stato il primo in Asia a raggiungere la carbon neutrality, con focus su approvvigionamento responsabile e uso di materiali riciclati. Per questo premio, 50 Best collabora con la Sustainable Restaurant Association, invitando gli hotel in lista a presentare una candidatura dettagliata delle iniziative green per una revisione rigorosa. L?Icona: Ian Schrager Votato dall?Academy, Ian Schrager riceve il SevenRooms Icon Award. Imprenditore, albergatore e sviluppatore immobiliare statunitense, co-fondatore nel 1977 della leggendaria Studio 54, ? pioniere del concetto di boutique hotel dagli anni ?80 (Morgans), fondendo design, lifestyle e servizio personalizzato. Con designer di fama internazionale, ha continuato a innovare con hotel come The Royalton, Delano e il brand Edition Hotels in collaborazione con Marriott. La serata ha inoltre celebrato i premi preannunciati, tra cui Southern Ocean Lodge in Australia (Kangaroo Island), nominato American Express Travel One To Watch Award, e Soneva Fushi (No.28), vincitore del SeiBellissimi Art of Hospitality Award per l?eccezionale arte dell?ospitalit?. Come funziona il voto di 50 Best L?Academy che genera la lista The World?s 50 Best Hotels conta oltre 800 votanti ed ? suddivisa in 13 regioni geografiche, ciascuna guidata da un Academy Chair esperto del proprio territorio. I panel uniscono albergatori, giornalisti di viaggio, docenti del settore, business traveller e travel aficionado. Ogni membro pu? votare per qualsiasi hotel del mondo in cui ha soggiornato nei due anni del periodo di voto, esprimendo sette preferenze in ordine. Le votazioni sono individuali e strettamente confidenziali su piattaforma sicura; gli Academy Chair non sono a conoscenza dei voti espressi dai panelist. Almeno il 25% della giuria viene rinnovato ogni anno. La societ? di consulenza Deloitte ? adjudicator indipendente del processo di voto, con pieno accesso per verificare integrit? e autenticit? delle procedure e della lista risultante. 1?50: La Lista Completa 2025 -
Rosewood Hong Kong ? Hong Kong -
Four Seasons Bangkok at Chao Phraya River ? Bangkok -
Capella Bangkok ? Bangkok -
Passalacqua ? Lago di Como -
Raffles Singapore ? Singapore -
Atlantis The Royal ? Dubai -
Mandarin Oriental Bangkok ? Bangkok -
Chabl? Yucat?n ? Chochol? -
Four Seasons Firenze ? Firenze -
Upper House Hong Kong ? Hong Kong -
Copacabana Palace ? Rio de Janeiro -
Capella Sydney ? Sydney -
Royal Mansour ? Marrakech -
Mandarin Oriental Qianmen ? Pechino -
Bulgari Tokyo ? Tokyo -
Claridge?s ? Londra -
Four Seasons Astir Palace ? Atene -
Desa Potato Head ? Bali -
Le Bristol ? Parigi -
Jumeirah Marsa Al Arab ? Dubai -
Cheval Blanc Paris ? Parigi -
Bulgari Roma ? Roma -
H?tel de Crillon ? Parigi -
Rosewood S?o Paulo ? San Paolo -
Aman Tokyo ? Tokyo -
Hotel Il Pellicano ? Porto Ercole -
H?tel du Couvent ? Nizza -
Soneva Fushi ? Maldive -
The Connaught ? Londra -
La Mamounia ? Marrakech -
Raffles London at The OWO ? Londra -
The Emory ? Londra -
Maroma ? Riviera Maya -
The Calile ? Brisbane -
The Lana ? Dubai -
H?tel de Paris Monte-Carlo ? Monaco -
Janu Tokyo ? Tokyo -
The Taj Mahal Palace ? Mumbai -
One&Only Mandarina ? Riviera Nayarit -
Singita ? Kruger National Park ? Kruger National Park -
Mandarin Oriental Hong Kong ? Hong Kong -
Hotel Bel-Air ? Los Angeles -
The Mark ? New York -
Las Ventanas al Para?so ? Los Cabos -
The Tokyo Edition Toranomon ? Tokyo -
Hotel The Mitsui ? Kyoto -
Estelle Manor ? Witney -
Grand Park Hotel Rovinj ? Rovigno -
Hotel Sacher Vienna ? Vienna -
Mandapa ? Bali Premi Speciali -
Nikka Best New Hotel Award ? Mandarin Oriental Qianmen, Pechino -
SevenRooms Icon Award ? Ian Schrager -
Eco Hotel Award ? Desa Potato Head, Bali -
American Express Travel One To Watch Award ? Southern Ocean Lodge, Kangaroo Island -
Lost Explorer Best Beach Hotel Award ? Atlantis The Royal, Dubai -
SeiBellissimi Art of Hospitality Award ? Soneva Fushi, Maldive -
Best Boutique Hotel Award ? Passalacqua, Lago di Como -
Ferrari Trento Most Admired Hotel Group Award ? Four Seasons -
WhistlePig Highest Climber Award ? Royal Mansour, Marrakech -
Lavazza Highest New Entry Award ? Copacabana Palace, Rio de Janeiro -
Johnnie Walker Art of Design Award ? Singita ? Kruger National Park 50 Best ? Social Instagram: @50Best_Hotels X: @50Best_Hotels Facebook: @50BestHotels YouTube: 50 Best Sito: https://www.theworlds50best.com/hotels/ About The World?s 50 Best Hotels Dopo il successo di The World?s 50 Best Restaurants e The World?s 50 Best Bars, nel 2023 50 Best ha lanciato The World?s 50 Best Hotels, primo debutto globale dal 2009. La lista ? curata dall?Academy di oltre 800 esperti indipendenti, selezionati per la loro visione internazionale dell?h?tellerie. Il programma ? cerimonia e unveiling ? riunisce albergatori, ristoratori, bar owner, media, business e luxury traveller in una celebrazione di ospitalit?, passione e talento. Le prime due edizioni (2023 e 2024) si sono tenute a Londra nel mese di settembre. Partner American Express Travel (Official Credit Card & Travel Agency Partner) ? sponsor American Express Travel One To Watch Award Nikka Whisky (Official Whisky of the World Partner) ? sponsor Nikka Best New Hotel Award Lavazza (Official Coffee Partner) ? sponsor Lavazza Highest New Entry Award Ferrari Trento (Official Sparkling Wine Partner) ? sponsor Ferrari Trento Most Admired Hotel Group Award Johnnie Walker (Official Scotch Whisky Partner) ? sponsor Johnnie Walker Art of Design Award Vermouth Carlo Alberto (Official Vermouth Partner) The Lost Explorer Mezcal (Official Mezcal Partner) ? sponsor Lost Explorer Best Beach Hotel Award SevenRooms (Official Booking Platform Partner) ? sponsor SevenRooms Icon Award WhistlePig (Official American Whiskey Partner) ? sponsor WhistlePig Highest Climber Award SeiBellissimi (Official Italian Cocktails Partner) ? sponsor SeiBellissimi Art of Hospitality Award Perrier (Official Sparkling Water Partner) Natura Biss? (Official Spa Brand Partner) London Essence (Official Premium Mixers Partner) No.3 London Dry Gin (Official Gin Partner) Altamura (Official Vodka Partner) Kaviari (Official Caviar Partner) Monte Vibiano (Official Olive Oil Partner) ? sponsor The Best Hotel in North America Bocktailed (Official Bespoke Pre-Mixed Cocktail Partner) ? sponsor The Best Hotel in Oceania Official venue hosts: The Peninsula London (Opening Banquet Host) ? The Chancery Rosewood (Welcome Drinks Host) ? Four Seasons Park Lane (#50BestTalks: Unpacked Host) ? The Cadogan (Official Venue Host) L'articolo World?s 50 Best Hotels 2025: Rosewood Hong Kong ? No.1 – Passalacqua primo in europa e miglior boutique proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!. | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/02/2008, 17:44] | Rag? di maialino allo spiedo e molto altro |  | | Il risotto mantecato alla cannella e parmigiano con ragù di maialino allo spiedo era mondiale, perfetto, da concorso e noi abbiamo goduto non poco pensando che era valsa la pena partire da Roma alle 7,30 in treno, fare il cambio... | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/06/2018, 11:45] | Do You Need Massage Therapy? |  | Going for massage therapy is the best way to relax. If you have been working very hard, then you need to look for a way to relieve the stress and tension. When going for massage therapy, it is important to look for a skilled and experienced therapist. A Massage therapist in Glasgow will help you in achieving the full benefits of the therapy. When choosing a massage spa, make sure that you look for factors like hygiene and also the massage methods that they use. Here are signs that you need to go to massage therapy: You are tired Massage therapy is very important in helping you relieve fatigue. Working six days a week can be very tiring. You need to take one day to work and go for a massage. The therapy will help you in relieving fatigue. When we work in many ways, our body builds up tension in various parts of the body like the neck, shoulders, back and also limps. It is important to look for a way to get rid of this tension so that you can relieve fatigue. When you relieve fatigue through massage, you will increase productivity at work. You are in pain If you are dealing with pain from an injury or ailment, then massage therapy will help you. Going to therapy will help you in healing the affected areas. This is better than taking painkillers that might be detrimental in the long run. The massage therapy will encourage the flow of blood to different parts of the body. With a proper flow of blood in the body, it will be easy to relieve pain. You have poor posture It is possible to improve your posture just by going to the gym. Improving your posture is the best way to live a healthy lifestyle. If you have a desk job, then you might be having problems with your posture. The good news is that you can improve your posture by going for a massage. The massage therapist will work on your back muscles and help you in restoring your posture. You need to relax Living a high-stress life is not good for your health. You need to make sure that you live a stress-free life. The only way to relax is to go for a massage once in a while. Going for massage will help you to relax and avoid tension that comes with stressful activities. Living a stress-free life means that you will live a healthy life.… | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/14/2008, 22:13] | Full immersion nel Bardolino: degustazione ed incontro con i produttori |  | E? davvero con grande curiosit? che ho deciso di dedicare tutta la giornata di oggi ad una full immersion (grande degustazione ed incontro-tavola rotonda con i produttori) nel mondo, che voglio decisamente conoscere meglio, di uno dei vini italiani pi? noti in casa nostra e nel mondo, il veronesissimo-gardesan-lacustre Bardolino, Doc dal lontano 1968. Sar? difatti, come pubblicamente annunciato qui da qualcuno che di Bardolino si occupa da anni, parlo di Angelo Peretti, curatore del blog BarDoc, non nella celebre localit? gardesana che d? il nome alla denominazione, bens? nella pianura di Sommacampagna, che insieme ad altri comuni (Torri del Benaco, Caprino, Rivoli, Pastrengo, Bussolengo, Castelnuovo del Garda, Sona, Peschiera del Garda, Valeggio sul Mincio) che diventano sedici, ovvero Affi, Bardolino, Bussolengo, Caprino veronese, Castelnuovo del Garda, Cavaion, veronese, Costermano, Garda, Lazise, Pastrengo, Peschiera del Garda, Rivoli veronese, Sona, Valeggio sul Mincio e Torri del Benaco, nel caso del Bardolino Docg, forma l?area di produzione del vino, per degustare nel corso della giornata non meno di una sessantina di Bardolino nelle diverse tipologie (Bardolino e Bardolino Classico, Bardolino Chiaretto e Bardolino Chiaretto Classico, Bardolino Superiore Doc - ?mi sono risparmiato il Bardolino Chiaretto spumante e Bardolino Novello e Bardolino Novello Classico?). E quindi, al termine di una prova assaggio che mi auguro stimolante, ampelograficamente e dal punto di vista dei riscontri qualitativi varia (le uve utilizzate sono diverse, Corvina, Rondinella, Molinara e Negrara soprattutto, che poi nel caso della discussa tipologia Superiore Docg diventano Corvina veronese (35-65%) pi? Rondinella (10-40%), oltre a Barbera, Cabernet Sauvignon, Corvinone, Marzemino, Merlot, Molinara Rossignola e Sangiovese che possono concorrere congiuntamente per un massimo del 10% oer ogni singolo vitigno) avr? il piacere di incontrare i produttori, per una discussione non solo sui vini che avr? provato e sulle mie impressioni, ma sulla realt? odierna, i problemi, le prospettive future di questo classico vino veronese e veneto. Tante le mie curiosit?: capire se la variet? di tipologie del Bardolino (da Novello a Chiaretto, da vino fresco e beverino a pi? impegnativa variet? Superiore quasi da ?invecchiamento?) siano un pregio o un limite della denominazione, comprendere se davvero il Bardolino Chiaretto costituisca la quintessenza dell?anima ?lacustre? del vino, e poi verificare quale armonia e collaborazione ci sia, nel Superiore Docg, tra le uve autoctone e quelle internazionali, e se l?area pi? antica, che produce il Bardolino D.O.C. classico e comprende tutto il territorio dei comuni di Bardolino e Garda ed in parte quello di Lazise, Cavaion, Costermano e Affi abbia davvero una ?marcia in pi?? rispetto al resto della denominazione. E ancora, visto che tra i produttori aderenti al Consorzio ci sono piccole aziende agricole, imbottigliatori, grandi case, cantine sociali, capire come si armonizzino filosofie e realt? produttive ben diverse tra loro. Sono persuaso che l?area di produzione del Bardolino, che si pu? visitare tramite una bella Strada del vino, sia un?area molto interessante e bella da visitare, soprattutto nella bella stagione, e che il vino, con la sua popolarit? universale (popolarit? che non ? sempre sinonimo di grande immagine: nel Regno Unito, ad esempio, non hanno un?immagine sconvolgente del Bardolino?), e la sua storia meriti di essere conosciuto, indagato, ?auscultato? con attenzione. Sono ben felice che il Consorzio tutela vino Bardolino, con grande disponibilit?, abbia accettato la mia proposta di organizzarmi questa degustazione, che vado a fare con assoluta apertura mentale e senza arri?res pens?es, con quella curiosit? intellettuale e volont? di capire che dovrebbe essere sempre, credo, il giusto atteggiamento di un cronista del vino. Che si accinga a degustare Barolo o Brunello di Montalcino, oppure, pi? semplicemente Bardolino, Soave oppure (altra verifica che prima o poi dovr? decidermi a fare) Gavi. | | TrackBack> |  |  |  |
| [03/20/2012, 09:09] | Vinitaly 2012 |  | - Presso il pad.5 stand F4, il nostro stand aziendale, dove assaggiare tutti i vini e ben 3 novit?... - Presso l'enoteca "Vinitaly for you" al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Br? potrete degustare il nostro Scaligio rosso - Luned? 26 Marzo dalle 15.30 alle 17.00, presso lo stand del Consorzio Tutela Vini Soave (PAD 5 stand G6-7), "Soavecru: quando il Soave ? una questione di famiglia". Presenteremo il nostro Soave Classico 2011 in abbinamento ad una specialit? gastronomica veronese. - Al "Ristorante Gusto Veneto ? Le Strade dei vini e dei sapori ? Regione Veneto" (dietro al pad.5) in mescita il nostro Soave spumante Brut - Presso il "Ristorante delle Donne del Vino" (Cittadella del Gusto ? ?Area F?) in mescita il nostro Scaligio rosso - Presso il "Ristorante d'autore" in mescita il nostro Soave Classico 2011 | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Dal 18 al 21 settembre Montefalco in festa per la Settimana Enologica |  | | Quando si parla di grandi uve rosse non si pu? non citare il sagrantino, caratteristico vitigno coltivato in provincia di Perugia e, precisamente, nell?intero territorio amministrativo di Montefalco e in parte nei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano nell?Umbria. La storia del sagrantino ha origini lontane, tanto che lo stesso Plinio Il Vecchio... | | TrackBack> |  |  |  |
| [09/18/2008, 20:11] | Gli Amaroni Di San Briccio, impressioni di settembre |  | Come promesso nel mio precedente articolo in cui annunciavo l’evento degli Amaroni a Coppie di San Briccio, ecco le mie impressioni di questa mitica degustazione fatta in una caldissima giornata di inizio settembre. Nella splendida cornice di Villa Verit?-Fraccaroli a Lavagno (VR), si ? svolta questa splendida verticale di Amaroni prodotti da quattro aziende di San Briccio, in annate che partivano dal 2004 per arrivare al 1997. San Briccio, paese posto nella Valle di Mezzane, fa parte di quella zona vinicola detta, con una bruttissima parola “Valpolicella Allargata”. Per spiegare questa brutta parola torniamo alla recente storia della Valpolicella e del suo vino pi? famoso: l’Amarone, per l’appunto. Tanto si ? discusso sulla nascita dell’Amarone, soprattutto a livello di date, visto che ormai ? assodato che ? nato da un’evoluzione di quello che ? sempre stato (e sempre sar? per molti appassionati, tra cui il sottoscritto) il Re dei Vini della Valpolcella, Sua Maest? il Recioto, ovvero il vino dolce ottenuto vinificando le uve rosse appassite tipiche della Valpolicella, dolcezza ottenuta bloccandone la fermentazione per ottenere un buon residuo zuccherino: dolcezza che, completando la fermentazione ed esaurendo tutti gli zuccheri, sparir? e come risultato otterremo l’Amarone. Solo che il “Recioto Evoluto”, nominato in un editto del ‘700 citato dal padrone di casa, Sig. Fraccaroli, ha s? storia antica, ma solo recente notoriet?: si parla di Amarone, anzi, di Recioto tipo Amarone, solo dai primi anni ‘60, e il successivo successo di pubblico degli ultimi anni, ne ha fatto diventare uno dei quattro vini pi? famosi dell’Italia enologica, assieme alle tre B, ovvero Barbaresco, Barolo e Brunello. Tale successo, per motivi, diciamo “politici”, ha “costretto” ad allargare, megli anni ‘90, la zona di produzione della Valpolicella e dell’Amarone anche alle valli all’Est della zona storica o Classica: la Valpantena e le valli di Mezzane ed Illasi. Qui le uve tipiche della Valpolicella sono da sempre coltivate, ma il bello ? che quella che doveva essere solo una “zona politica”, alla fine si ? rivelata una vera e propria miniera di Cru ed ottime piccole cantine: da Cenerentola la Zona Est (ormai guai a chiamarla Allargata, vi guarderanno male come quando date dello Spumante al Franciacorta..) ormai esprime dei veri e propri riferimenti nel campo degli Amaroni. Le caratteristiche marne e rocce basaltiche della Zona Est, assieme alla pratica di tecniche di coltivazione viticole diverse dalla classica Pergola Veronese, stanno esprimendo riferimenti assoluti nel campo dell’Amarone. Due di questi riferimenti li abbiamo degutati ad Amarone a Coppie, e senza dubbio alcuno sia Roccolo Grassi che la Tenuta Sant’Antonio (il sito) lo sono diventati, e nonostante siano di storia recente, nella realt? sono le nuove forze di due aziende storiche della zona. Poi erano in degustazione l’azienda Grotta del Ninfeo (il sito), altra storica azienda, che per? si ? affacciata nel mondo dell’Amarone solo da poco, ovvero il primo millesimo in commercio ? stato il 2002, e infine Ernesto Ruffo (il sito), che si definisce l’Artigiano del Vino, ma qualcuno pi? che un’ artigiano lo ha paragonato ad un artista del calibro di Benvenuto Cellini, comunque un viticoltore per passione. Veniamo alla fredda cronaca delle mie brevi impressioni di degustazione: Amarone della Valpolicella DOC 2004 Grotta del Ninfeo Al naso principalmente la marasca e varie spezie come pepe verde e cannella, e anche una leggera liquirizia. Discreta acidit?, tannini rotondi ma non molto lungo, manca in bocca quanto promesso al naso, ma si presenta comunque elegante e beverino. Essendo giovane ? ancora slegato, ma rispetto alle precedenti degustazioni di qualche mese f?, col tempo ? migliorato e ancora migliorer?. Amarone della Valpolicella DOC 2003 Roccolo Grassi Al naso ciliegia matura, speziatura, tabacco e mineralit?.In bocca buona acidit?, la mineralit? si ripresenta, buona alcolicit?, e alcune aromaticit? da legno un pelo invadenti per i miei gusti, ma che a molti risultaranno perfette. Da un annata difficile come il ‘03 si viene colpiti dalla sua freschezza: allo stato attuale non ? Amarone da meditazione, ma pi? da abbinamento, e ci? sia considerato un complimento. Amarone della Valpolicella DOC 2002 Grotta del Ninfeo Al naso sia marasca che ciliegia, spezie, pepe e leggero tabacco. Buona acidit? e mineralit?, liquirizia e alcol leggermente prevalente, ma rotondo e beverino. Nell’altra annata difficile degli anni 2000, la zona est ha comunque dato buoni risultati, ? questo il primo Amarone messo in commercio dall’Azienda. Amarone della Valpolicella DOC 2001 Ernesto Ruffo Vinoso, ciliegia fresca, leggero tabacco e spezie come pepe bianco e chiodo di garofano, minerali. Buona acidit?, tannino elevato ma da uva e non da legno, vinoso anche in bocca e soprattutto buono e beverino e con ancora molta molta vita davanti, in cui non potr? che affinarsi e migliorare. Amarone della Valpolicella DOC 2000 Campo dei Gigli Tenuta Sant’Antonio Minerale e quasi leggermente floreale e salino, mentolato e marasca. Buona acidit? e mineralit?, ancora fresco e addirittura leggermente slegato, nel senso che ? ancora fin troppo giovane. Amarone della Valpolicella DOC 1999 Campo dei Gigli Tenuta Sant’Antonio Le caratteristiche del fratellino del 2000 le ritrovo tutte, ma ? leggermente pi? acido, minerale e tannico: in parole povere lo diresti addirittuta pi? giovane. Amarone della Valpolicella DOC 1998 Roccolo Grassi Subito balsamico al naso, confettura di prugne, leggera speziatura, tabacco e liquirizia. In bocca buona acidit?, rotondo, tannini morbidi e non si sente quasi l’alcool, liquirizia e cacao e ottima bevibilit?: da meditazione. Amarone della Valpolicella DOC 1997 Ernesto Ruffo Che spettacolo: al naso menta, china, agrumi canditi, erbe officinali. In bocca china, erbe officinali, rotondo, caldo e non dimostra affatto i suoi 17 gradi alcolici: ad ogni riassaggio spunta qualcosa di nuovo. Mai mi sarei aspettato una simile evoluzione, con sentori balsamici quasi da Barolo Chinato: il Ruffo ha detto che questo Amarone gli ? costato molto tempo, nel senso che lo ha dovuto affinare in botte e in vasca fino al 2004 per fargli perdere un residuo zuccherino che non voleva andarsene e finalmente imbottigliarlo! Per quanto mi riguarda su questo Amarone tarer? le mie papille per i futuri assaggi. Quali sono le mie impressioni di Settembre? Che l’Amarone deve affinare, ancora affinare e solo affinare, alla faccia di quelli che i vini li vogliono giovani: la mia esperienza di Amaroni ? poca cosa, prima di questa verticale ero arrivato ad assaggiare il 2000 e in cantina ho un ‘98, e a sentire tutti i produttori presenti, l’Amarone ha un affinamento nel tempo diverso dagli altri grandi vini rossi: mediamente questi dopo anni raggiungono il loro apice, e subito dopo una costante decadenza, mentre l’Amarone il suo apice lo pu? mantenere per moltissimi anni, il problema rimane sempre il scoprire quando, ma lo imparer?. Per un commento agli Amaroni di San Briccio posso solo dire che sono lunghi, ovvero hanno bisogno di un lungo affinamento, sinonimo di lunga vita, vedi il caso del Campo dei Gigli, che infatti ? difficile da capire per chi non cerca la longevit? in un vino: ma lo stesso vale anche per gli altri. Quindi, cari amici, se comprate un Amarone, abbiate il coraggio di tenerlo in cantina, non ve ne pentirete e ringrazierete Dio Bacco. Max Pigiamino Perbellini | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Guida Completa ai grandi vini dell'Irpinia |  | | Luciano Pignataro ricomincia dall'Irpinia. Il giornalista del Mattino dopo le prime due edizioni della Guida Completa ai Vini della Campania (alle quali anche il sottoscritto ha contribuito) cambia formula e decide di procedere con una nuova impostazione scannerizzando il vino campano provincia per provincia in cinque volumi autonomi (il progetto sar? completato entro il 2008). Scelta forzata, pi? che probabilmente, dal proliferare di aziende su tutto il territorio, un fenomeno inarrestabile che rende sempre pi? difficile contenerle in un unico testo potendo assicurare a ciascuna il giusto spazio. In compenso questa scelta aiuta una pi? agevole consultazione e da la possibilit? al lettore di acquistare, eventualmente, solo i volumi che possono essere di suo interesse. Si comincia, cos?, dalla zona pi? importante per l'enologia campana essendo l'Irpinia a detenere le uniche tre Docg della regione: Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi. Una guida senza vincitori n? vinti che si propone come obiettivo principale l'esaustivit? e la specificit? dell'informazione. Per la prima volta, in quest'ottica, sono state segnalate anche le aziende esterne alla provincia ed impegnate con le tre docg. Ogni cantina viene presentata attraverso dettagliati riferimenti anagrafici, una breve storia aziendale e le schede dei vini prodotti. La valutazione dei vini, ripeto, non prevede punteggi. Inevitabile deroga la segnalazione dei 40 vini del cuore attraverso i quali l'autore ripercorre e ricostruisce vent'anni di assaggi. Nella descrizione delle diverse etichette viene privilegiata l'indicazione delle caratteristiche generali del vino al fine di poter individuare lo stile del produttore evitando il riferimento all'annata. Per i pi? smaliziati questo potr? apparire, forse, l'unico limite. Solo nel caso di vini con uno storico importante alle spalle sono, comunque, indicate le annate pi? siginificative. In appendice troviamo i disciplinari, la produzione, i wine bar e i ristoranti. Una guida indispensabile per tutti coloro (semplici appassionati ed operatori del settore) per orientarsi attaverso una panorama produttivo sempre pi? affollato e complesso. Guida Completa ai grandi vini dell'Irpinia Edizioni dell'Ippogrifo 234 pagine, 10 euro | | TrackBack> |  |  |  |
| [08/26/2008, 09:49] | Amarone a Coppie: le migliori annate di San Briccio |  | Sabato 6 settembre presso la straordinaria cornice di Villa Verit? Fraccaroli, sita in via Boschetto 6 a Lavagno (VR), sede dell?Azienda Grotta del Ninfeo-Fraccaroli, si terr? un evento degustazione di Amaroni della Valpolicella tutti provenienti dai prestigiosi vigneti del territorio di San Briccio, una collina vulcanica storica della Valle di Mezzane. Sar? l?occasione per valorizzare un territorio di grande potenziale enologico che produce grandi vini di prestigio internazionale. Si tratta di una degustazione in verticale a partire dall?annata 1997 fino all?ultima messa in commercio delle 4 aziende che posseggono i loro vigneti sull?altura di San Briccio. Ed ecco quindi il Roccolo Grassi grande parcella di vigneto su tufi basaltici di Marco Sartori, il Campo dei Gigli storico vigneto su calcare purissimo nella parte pi? a nord della collina, della Tenuta Sant?Antonio, il Grotta del Ninfeo dell?Azienda Fraccaroli posizionato su un bellissimo vigneto a ridosso dell?imponente villa veneta di propriet?. Infine l?Amarone Basaltico di uno straordinario artigiano del vino Ernesto Ruffo che sorprender? per il valore dei suoi vini e la grande passione che trasmettono. La degustazione si terr? alle ore 10.30 e sar? guidata da Bernardo Pasquali, giornalista e Coordinatore Regionale del Veneto per la Guida Vini Buoni d?Italia del Touring Club. Ad ogni azienda ? stata lasciata facolt? di scelta di due annate tra le pi? rappresentative della loro storia produttiva. Ecco la successione dei vini in degustazione: - Amarone della Valpolicella DOC 2004 Grotta del Ninfeo
- Amarone della Valpolicella DOC 2003 Roccolo Grassi
- Amarone della Valpolicella DOC 2002 Grotta del Ninfeo
- Amarone della Valpolicella DOC 2001 Ernesto Ruffo
- Amarone della Valpolicella DOC 2000 Campo dei Gigli Tenuta Sant?Antonio
- Amarone della Valpolicella DOC 1999 Campo dei Gigli Tenuta Sant?Antonio
- Amarone della valpolicella DOC 1998 Roccolo Grassi
- Amarone della Valpolicella DOC 1997 Ernesto Ruffo
Alla degustazione parteciperanno i produttori Marco Sartori, Luca Fraccaroli, Ernesto Ruffo e Tiziano Castagnedi. Al termine della degustazione Le tavole del Soave offriranno un buffet a tutti i partecipanti a base di prodotti tipici della Lessinia veronese nel giardino romano - rinascimentale della villa. Per partecipare all?evento prenotare telefonando al seguente numero 3315782675, oppure cliccate qui per inviare una mail. | | TrackBack> |  |  |  |
| [02/02/2012, 13:52] | |  | La prima nevicata dell'inverno!  | | Foto Paolo Menapace | | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Mercato San severino, 29-30 novembre. Grappa che passione |  | | Campania Acquaviti si mostra al pubblico con “Grappa, che passione!” Una due giorni per accogliere esperti ed appassionati Sarà il distillato italiano per antonomasia ad essere il protagonista del prossimo week-end. Sabato 29 novembre e domenica 30 novembre dalle ore 11 alle ore 17, difatti, Campania Acquaviti apre al pubblico la distilleria e lo show room “Quindiciuomini”. Si potranno così scoprire i segreti della raffinazione ed i piaceri ... | | TrackBack> |  |  |  |
| [05/25/2014, 22:16] | Si pu? guarire! |  | | Il vino apre in pressoch? tutti gli uomini un?ironica allegria e vivacizza la creativit? e l?intelligenza, cos? che, ogni volta che mi capita di incontrare un astemio, lo guardo negli occhi e cerco di consolarlo: ?Da ogni malattia si pu? guarire!?. (Gino Veronelli) | | TrackBack> |  |  |  |
| [09/09/2008, 04:05] | My week in review |  | | Strappo's had a hell of a week. May I vent? Posso sfogarmi? (It means "may I vent"). 1. He went out to dinner 26 times. He enjoyed one. 2. He vowed to drink less. He has, a tad. His life is not redeemed regardless. 3. He came down with shingles. I believe this is the modern name for one of the afflictions with which Yahweh smote Job. Well forgive him for being a Gay-American for Obama. Job is the one on the ground being covered in angelic effluents . .... | | TrackBack> |  |  |  |
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