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| [09/16/2008, 18:21] | UnBuonBicchierezine: vademecum |  | | Eccezionali i report relativi alla giornata di ieri: 2677 visitatori unici e, particolarmente lette, le pagine dedicate al vino. Tutto questo ci ricompensa dei numerosi sforzi fatti pur partendo dalla piattaforma comune di myblog. Alcune precisazioni importanti! I comunicati stampa sono ben accetti, ma devono essere vagliati dal responsabile editoriale e in linea con contenuti food&beverage del foodwineblog. Non saranno pubblicati publiredazionali, comunicati commerciali, richieste di affiliazione, comunicati pubblicitari, politici, di contenuto contrario alla morale e buon costume. I comunicati dovranno essere formattati e corretti in Word. Ogni comunicato rester? in home per 18 ore e poi cancellato. Le campionature food&wine sono gradite e per essere valutate da Stefano Buso inviatemi una mail a mangiaeabbina@gmail.com. Idem per i banner e le pianificazioni pubblicitarie. Il vostro eventuale logolink sar? collocato in evidenza. Agli inserzionisti offriamo inoltre il nostro servizio Di_Logos, in pratica una sorta di report mensili che offrono dati relativi ai flussi del blog. Possiamo fornire gli elaborati in Excel (istogrammi, barre, torte, anello e pivot), su tabelle di MWord e Pdf GRATUITAMENTE! Ricordo agli attenti lettori che le rubriche di Stefano on line confermate per il 2008/09 sono Edamus Vinit.net, La Cucina che non c'? Tigulliovino, Assaporando Il Cronista del Vino e comunicazione e storia della cucina Taccuini Storici. Foto Vinit.net | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Produttori: Fattoria Le Sorgenti - Toscana |  | | Torniamo a parlare di un'azienda che si sta dimostrando sempre pi? interessante, condotta con intelligenza e bravura da oltre trent'anni dalla famiglia Ferrari. Ci troviamo nel cuore dei Chianti Colli Fiorentini, una delle sette sottodenominazioni del Chianti... | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/31/2012, 09:25] | |  | Vi aspettiamo a ProWein, Dusseldorf, dal 4 al 6 Marzo 2012 See you at Hall 3 stand G 70! www.prowein.de | | TrackBack> |  |  |  |
| [10/16/2008, 17:24] | Gianluigi Balestra: vita enoica ed eroica in Franciacorta |  | | Soavemente e gli AmiciDiVini, rispondendo all'invito di Umberto Stefani ch'? caro amico e profondo conoscitore delle Terre di Franciacorta, hanno fatto visita, sabato scorso, all' Azienda di Gianluigi Balestra a Monticelli Brusati. Esperienza indimenticabile raggiungere l 'Azienda "Il Pendio", che... | | TrackBack> |  |  |  |
| [02/21/2025, 09:06] | Ho pubblicato un reel |  | Un reel, uno short, s? insomma quei filmati veloci, hai presente. Non ? farina del mio sacco, l'autore ? questo gentiluomo, ma ? perfetto per descrivere come io la pensi circa questo: in breve, si parla di un fatto, l'alcol fa male o no? Il cliente che frequenta il luogo analogico della mia enoteca gi? lo sa, perch? glielo ripeto anche io: l'alcol fa male. Che a dirlo sia quello che vende alcol poco importa, sarebbe (sempre) il caso di dire le cose come stanno. Dopodich?, io (e il mio cliente) siamo gente che beve alcolici, solo dovremmo farlo con attenzione, misura, cautela, posto che bere alcolici fa parte di una serie di comportamenti che ci mettono a rischio: andare in moto, fumare, intrattenere frequenti rapporti con l'Agenzia delle Entrate: posso garantire che sono tutti comportamenti dannosi per la salute. Per questo le supercazzole che negano il fatto si meritano il reel che segue. | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/16/2025, 10:15] | La Guida MICHELIN sveler? la prima selezione mondiale delle Chiavi l?8 ottobre 2025 a Parigi ? @MichelinGuide #MICHELINKeys |  | La Nuova Era dell?H?tellerie – La Prima Classifica delle Chiavi a livello mondiale! Parigi ospita l?Evento MICHELIN globale pi? Atteso del 2025: La Chiave MICHELIN ? l?equivalente per gli hotel della Stella MICHELIN per i ristoranti. La Guida MICHELIN sveler? la prima selezione globale delle Chiavi l?8 ottobre 2025 ? La nuova selezione globale di hotel premiati con le Chiavi MICHELIN e quattro premi speciali esclusivi sar? annunciata l?8 ottobre a Parigi. @MichelinGuide #MICHELINKeys La Guida MICHELIN annuncia il lancio della sua prima selezione globale di hotel premiati con le Chiavi MICHELIN, che sar? resa pubblica l?8 ottobre 2025. Dopo il successo ottenuto dall?introduzione di questa nuova distinzione in 15 destinazioni turistiche di primo piano nel corso del 2024 e dell?inizio 2025, questo annuncio segna il debutto ufficiale di una selezione mondiale volta a riconoscere gli hotel pi? straordinari del pianeta. Oltre all?assegnazione delle Chiavi MICHELIN, la Guida presenter? quattro premi speciali inediti, pensati per esaltare l?eccellenza in ambiti specifici dell?ospitalit?. L?annuncio avverr? online ? tramite social media e piattaforme editoriali della Guida ? e durante una cerimonia esclusiva organizzata a Parigi. Per la prima volta, i viaggiatori potranno usufruire di un?esperienza integrata che combina le distinzioni di fiducia MICHELIN con servizi dedicati, facilitando come mai prima d?ora la scoperta e prenotazione dei migliori hotel al mondo. La selezione alberghiera della Guida MICHELIN e le Chiavi MICHELIN Rinomata a livello internazionale per la sua selezione di ristoranti e la celebre attribuzione delle Stelle, negli ultimi anni la Guida MICHELIN ha curato una selezione indipendente di oltre 7.000 hotel distribuiti in pi? di 125 Paesi. Come le Stelle MICHELIN identificano le migliori esperienze culinarie, le Chiavi MICHELIN mettono in luce gli hotel che offrono soggiorni eccezionali. Le strutture vengono valutate in modo approfondito dagli ispettori MICHELIN secondo 5 criteri universali: -
L?hotel come porta d?accesso alla destinazione -
Eccellenza nel design e nell?architettura -
Qualit? e coerenza del servizio, comfort e manutenzione -
Coerenza tra livello dell?esperienza e prezzo pagato -
Unicit?, autenticit? e personalit? Le tre distinzioni Chiave MICHELIN 1 Chiave MICHELIN ? Soggiorno molto speciale Un?esperienza con un?anima in pi?, una gemma autentica con carattere e personalit?. Pu? sorprendere, distinguersi o semplicemente rappresentare il meglio della sua categoria. Il servizio va sempre oltre le aspettative, superando nettamente quello di hotel di pari fascia. 2 Chiavi MICHELIN ? Soggiorno eccezionale Un luogo davvero straordinario sotto ogni aspetto, per cui vale la pena deviare il proprio itinerario. Un hotel curato con orgoglio e dedizione, dal design o architettura marcati e con un forte senso del luogo. 3 Chiavi MICHELIN ? Soggiorno unico Un?esperienza meravigliosa e indulgente, emblema di comfort, stile ed eleganza. Uno degli hotel pi? straordinari del mondo, destinazione in s? per un viaggio da sogno. Ogni elemento dell?ospitalit? autentica ? presente per garantire un ricordo indelebile. Attualmente in Italia ci sono solo 8 (otto) distinzioni con 3 chiavi e sono: Con oltre 1.500 hotel gi? riconosciuti nella prima selezione, la Guida MICHELIN si prepara ora a svelare il meglio dell?h?tellerie internazionale. I quattro nuovi Premi Speciali MICHELIN Oltre alle Chiavi, verranno introdotti quattro premi speciali pensati per valorizzare eccellenze che vanno oltre le categorie classiche dell?ospitalit?: Premio MICHELIN per Architettura e Design Per hotel in cui architettura e design ispirano viaggi indimenticabili, creando un?identit? estetica distintiva. Premio MICHELIN per il Benessere Per strutture con programmi olistici all?avanguardia dedicati a corpo, mente e spirito. Premio MICHELIN Connessione Locale Per gli hotel che offrono un?esperienza autentica e immersiva nel territorio e nella cultura locale. Premio MICHELIN per la Migliore Nuova Apertura Per nuovi hotel che, nel primo anno di attivit?, hanno avuto un impatto significativo nel panorama internazionale. Ogni premio sar? assegnato a un solo hotel vincitore. Annuncio delle candidature (5 per categoria): -
Architettura e Design: 13 agosto -
Benessere: 27 agosto -
Connessione Locale: 10 settembre -
Apertura dell?Anno: 24 settembre Gran Gal? MICHELIN Hotels ? 8 ottobre 2025, Parigi La rivelazione ufficiale della selezione Chiavi MICHELIN 2025 si terr? in live streaming e chiaramente in presenza?l?8 ottobre 2025. Location: Mus?e des Arts D?coratifs, affacciato sul Louvre e i Giardini delle Tuileries. Un evento immersivo ed esclusivo che ospiter?: Circa 300 albergatori internazionali
I vincitori dei premi speciali
Giornalisti di primo livello e opinion leader del settore Sar? l?occasione per celebrare l?eccellenza dell?ospitalit? globale, i concetti autentici e l?artigianalit? che rendono un soggiorno memorabile. Stay Tuned!? [VG Broadcasting LIVE in Full Effect]  La Guida MICHELIN seleziona i migliori ristoranti e hotel nei pi? di 40 Paesi in cui ? presente. Vetrina della gastronomia mondiale, la Guida esplora il dinamismo culinario di ciascun Paese, mettendo in luce le nuove tendenze e i talenti emergenti. Attraverso i riconoscimenti che conferisce ogni anno, la Guida MICHELIN crea valore per i ristoranti, contribuendo al prestigio della gastronomia locale e alla valorizzazione turistica dei territori. Grazie al suo rigoroso sistema di selezione e alla profonda conoscenza storica del settore dell?ospitalit? e della ristorazione, la Guida MICHELIN offre ai suoi utenti un?esperienza unica e un servizio di qualit?. Le varie selezioni sono disponibili sia in formato cartaceo che digitale, accessibili online e da tutti i dispositivi mobili, con un?interfaccia intuitiva pensata per l?uso individuale e con un sistema di prenotazione integrato. Con la Guida MICHELIN, il Gruppo continua ad accompagnare milioni di viaggiatori in tutto il mondo, permettendo loro di vivere un?esperienza di viaggio davvero unica. L'articolo La Guida MICHELIN sveler? la prima selezione mondiale delle Chiavi l?8 ottobre 2025 a Parigi – @MichelinGuide #MICHELINKeys proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!. | | TrackBack> |  |  |  |
| [09/18/2008, 20:11] | Gli Amaroni Di San Briccio, impressioni di settembre |  | Come promesso nel mio precedente articolo in cui annunciavo l’evento degli Amaroni a Coppie di San Briccio, ecco le mie impressioni di questa mitica degustazione fatta in una caldissima giornata di inizio settembre. Nella splendida cornice di Villa Verit?-Fraccaroli a Lavagno (VR), si ? svolta questa splendida verticale di Amaroni prodotti da quattro aziende di San Briccio, in annate che partivano dal 2004 per arrivare al 1997. San Briccio, paese posto nella Valle di Mezzane, fa parte di quella zona vinicola detta, con una bruttissima parola “Valpolicella Allargata”. Per spiegare questa brutta parola torniamo alla recente storia della Valpolicella e del suo vino pi? famoso: l’Amarone, per l’appunto. Tanto si ? discusso sulla nascita dell’Amarone, soprattutto a livello di date, visto che ormai ? assodato che ? nato da un’evoluzione di quello che ? sempre stato (e sempre sar? per molti appassionati, tra cui il sottoscritto) il Re dei Vini della Valpolcella, Sua Maest? il Recioto, ovvero il vino dolce ottenuto vinificando le uve rosse appassite tipiche della Valpolicella, dolcezza ottenuta bloccandone la fermentazione per ottenere un buon residuo zuccherino: dolcezza che, completando la fermentazione ed esaurendo tutti gli zuccheri, sparir? e come risultato otterremo l’Amarone. Solo che il “Recioto Evoluto”, nominato in un editto del ‘700 citato dal padrone di casa, Sig. Fraccaroli, ha s? storia antica, ma solo recente notoriet?: si parla di Amarone, anzi, di Recioto tipo Amarone, solo dai primi anni ‘60, e il successivo successo di pubblico degli ultimi anni, ne ha fatto diventare uno dei quattro vini pi? famosi dell’Italia enologica, assieme alle tre B, ovvero Barbaresco, Barolo e Brunello. Tale successo, per motivi, diciamo “politici”, ha “costretto” ad allargare, megli anni ‘90, la zona di produzione della Valpolicella e dell’Amarone anche alle valli all’Est della zona storica o Classica: la Valpantena e le valli di Mezzane ed Illasi. Qui le uve tipiche della Valpolicella sono da sempre coltivate, ma il bello ? che quella che doveva essere solo una “zona politica”, alla fine si ? rivelata una vera e propria miniera di Cru ed ottime piccole cantine: da Cenerentola la Zona Est (ormai guai a chiamarla Allargata, vi guarderanno male come quando date dello Spumante al Franciacorta..) ormai esprime dei veri e propri riferimenti nel campo degli Amaroni. Le caratteristiche marne e rocce basaltiche della Zona Est, assieme alla pratica di tecniche di coltivazione viticole diverse dalla classica Pergola Veronese, stanno esprimendo riferimenti assoluti nel campo dell’Amarone. Due di questi riferimenti li abbiamo degutati ad Amarone a Coppie, e senza dubbio alcuno sia Roccolo Grassi che la Tenuta Sant’Antonio (il sito) lo sono diventati, e nonostante siano di storia recente, nella realt? sono le nuove forze di due aziende storiche della zona. Poi erano in degustazione l’azienda Grotta del Ninfeo (il sito), altra storica azienda, che per? si ? affacciata nel mondo dell’Amarone solo da poco, ovvero il primo millesimo in commercio ? stato il 2002, e infine Ernesto Ruffo (il sito), che si definisce l’Artigiano del Vino, ma qualcuno pi? che un’ artigiano lo ha paragonato ad un artista del calibro di Benvenuto Cellini, comunque un viticoltore per passione. Veniamo alla fredda cronaca delle mie brevi impressioni di degustazione: Amarone della Valpolicella DOC 2004 Grotta del Ninfeo Al naso principalmente la marasca e varie spezie come pepe verde e cannella, e anche una leggera liquirizia. Discreta acidit?, tannini rotondi ma non molto lungo, manca in bocca quanto promesso al naso, ma si presenta comunque elegante e beverino. Essendo giovane ? ancora slegato, ma rispetto alle precedenti degustazioni di qualche mese f?, col tempo ? migliorato e ancora migliorer?. Amarone della Valpolicella DOC 2003 Roccolo Grassi Al naso ciliegia matura, speziatura, tabacco e mineralit?.In bocca buona acidit?, la mineralit? si ripresenta, buona alcolicit?, e alcune aromaticit? da legno un pelo invadenti per i miei gusti, ma che a molti risultaranno perfette. Da un annata difficile come il ‘03 si viene colpiti dalla sua freschezza: allo stato attuale non ? Amarone da meditazione, ma pi? da abbinamento, e ci? sia considerato un complimento. Amarone della Valpolicella DOC 2002 Grotta del Ninfeo Al naso sia marasca che ciliegia, spezie, pepe e leggero tabacco. Buona acidit? e mineralit?, liquirizia e alcol leggermente prevalente, ma rotondo e beverino. Nell’altra annata difficile degli anni 2000, la zona est ha comunque dato buoni risultati, ? questo il primo Amarone messo in commercio dall’Azienda. Amarone della Valpolicella DOC 2001 Ernesto Ruffo Vinoso, ciliegia fresca, leggero tabacco e spezie come pepe bianco e chiodo di garofano, minerali. Buona acidit?, tannino elevato ma da uva e non da legno, vinoso anche in bocca e soprattutto buono e beverino e con ancora molta molta vita davanti, in cui non potr? che affinarsi e migliorare. Amarone della Valpolicella DOC 2000 Campo dei Gigli Tenuta Sant’Antonio Minerale e quasi leggermente floreale e salino, mentolato e marasca. Buona acidit? e mineralit?, ancora fresco e addirittura leggermente slegato, nel senso che ? ancora fin troppo giovane. Amarone della Valpolicella DOC 1999 Campo dei Gigli Tenuta Sant’Antonio Le caratteristiche del fratellino del 2000 le ritrovo tutte, ma ? leggermente pi? acido, minerale e tannico: in parole povere lo diresti addirittuta pi? giovane. Amarone della Valpolicella DOC 1998 Roccolo Grassi Subito balsamico al naso, confettura di prugne, leggera speziatura, tabacco e liquirizia. In bocca buona acidit?, rotondo, tannini morbidi e non si sente quasi l’alcool, liquirizia e cacao e ottima bevibilit?: da meditazione. Amarone della Valpolicella DOC 1997 Ernesto Ruffo Che spettacolo: al naso menta, china, agrumi canditi, erbe officinali. In bocca china, erbe officinali, rotondo, caldo e non dimostra affatto i suoi 17 gradi alcolici: ad ogni riassaggio spunta qualcosa di nuovo. Mai mi sarei aspettato una simile evoluzione, con sentori balsamici quasi da Barolo Chinato: il Ruffo ha detto che questo Amarone gli ? costato molto tempo, nel senso che lo ha dovuto affinare in botte e in vasca fino al 2004 per fargli perdere un residuo zuccherino che non voleva andarsene e finalmente imbottigliarlo! Per quanto mi riguarda su questo Amarone tarer? le mie papille per i futuri assaggi. Quali sono le mie impressioni di Settembre? Che l’Amarone deve affinare, ancora affinare e solo affinare, alla faccia di quelli che i vini li vogliono giovani: la mia esperienza di Amaroni ? poca cosa, prima di questa verticale ero arrivato ad assaggiare il 2000 e in cantina ho un ‘98, e a sentire tutti i produttori presenti, l’Amarone ha un affinamento nel tempo diverso dagli altri grandi vini rossi: mediamente questi dopo anni raggiungono il loro apice, e subito dopo una costante decadenza, mentre l’Amarone il suo apice lo pu? mantenere per moltissimi anni, il problema rimane sempre il scoprire quando, ma lo imparer?. Per un commento agli Amaroni di San Briccio posso solo dire che sono lunghi, ovvero hanno bisogno di un lungo affinamento, sinonimo di lunga vita, vedi il caso del Campo dei Gigli, che infatti ? difficile da capire per chi non cerca la longevit? in un vino: ma lo stesso vale anche per gli altri. Quindi, cari amici, se comprate un Amarone, abbiate il coraggio di tenerlo in cantina, non ve ne pentirete e ringrazierete Dio Bacco. Max Pigiamino Perbellini | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Vino e Food, due banalit? da evitare |  | | A margine di Anteprima Vitigno Italia di Francesco Aiello Caro Luciano, Non avendoti visto alla presentazione dell’Anteprima Vitigno Italia, scrivo le considerazioni che mi sarebbe piaciuto confrontare con te. Fatta salva la manifestazione ed il bel programma messo su per il prossimo anno,sono rimasto sconcertato (che parola grossa … diciamo solo deluso) dalle orecchiabili banalità che mi è capitato di ascoltare. E il peggio è che a dirle non era il politico di ... | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/01/1970, 00:00] | Torna "Piacere, Barbaresco", ma per saperlo bisogna chiederlo ai produttori |  | | Da grande appassionato di Langa e di nebbiolo, ho atteso con una certa ansia di avere notizie sulla seconda edizione di ?Piacere, Barbaresco?, la manifestazione organizzata dall?Enoteca Regionale del Barbaresco, che si svolger? dal 12 al 15 settembre e proporr? in degustazione le annate 2004 e 2005. L?anno passato vi ho partecipato... | | TrackBack> |  |  |  |
| [01/23/2012, 15:09] | Venica & Venica ed "Il ciclo della Vite - The Vineyard cycle" |  | Molto bello questo video di presentazione dell'azienda Venica&Venica, di Dolegna del Collio, in provincia di Gorizia, dove il consumatore pu? vedere passo dopo passo l'evoluzione della vite durante l'arco di un anno. Giampaolo Venica, winemaker di questa storica azienda del Collio, lo descrive cos?: "Credo sia una maniera nuova di coinvolgere il pubblico e farlo sentire pi? vicino a quello che trova nel bicchiere. Il mio lavoro vuole solo rendere omaggio a quello che veramente ? importante in un bicchiere di vino, l'attenzione 365 giorni l'anno in vigneto, inteso come cura della vite e sostenibilit? del dell'ambiente. Si parla tanto di vigna ma bisogna starci!" Io, personalmente, condivido pienamente e ringrazio Giampaolo Venica per avermi segnalato questo messaggio...indispensabile, in questo mondo consumistico, dove ci dimentichiamo spesso del duro lavoro, della passione e della terra che stanno dietro ad una bottiglia di vino! Visualizzazione ingrandita della mappa | | TrackBack> |  |  |  |
| [03/23/2013, 17:51] | DIVino enoteca di design a Budapest |  | Come i funghi dopo la pioggia, luoghi sempre pi? alla moda, tra cui boutique hotel, club, bar e ristoranti stanno spuntando in tutto il mondo. L'Ungheria non fa eccezione a questa tendenza. Budapest sta rapidamente riconquistando la sua vecchia magia: architettura contemporanea e progetti di design insoliti possono essere individuati in ogni angolo del centro della citt? in grado di sorprendere anche i viaggiatori pi? esperti. Grazie alla miscela unica di un ricco passato e di un presente fiorente, la citt? ha un'atmosfera senza pari. Molte cose sono possibili qui che forse non sono ammesse o accettate in altre grandi capitali a causa di norme rigorose. Questo tour particolare nel mondo del design, ci porta a prendere un drink a tarda notte al Winebar DiVino nella capitale ungherese. Questo elegante bar aperto lo scorso anno, ? situato nel cuore della citt?, accanto alla Basilica di Santo Stefano. E 'uno dei luoghi pi? interessanti di Budapest: vini locali ungheresi possono mescolarsi con quelli stranieri facendovi ispirare dalle caratteristiche mozzafiato di interior design di questo locale. Il merito va allo studio di design ungherese Suto Architetti di Interni. Grazie alla combinazione del legno con il cemento ed un tocco di nero, Kata Suto hanno creato qualcosa di straordinario. I tavoli bassi sono un'ottima soluzione con le sedie e le panche di legno. Un sistema di illuminazione incredibile che corre sopra il bancone. Ottima selezione di vini ed atmosfera rilassante per degustare al meglio un buon calice di vino.
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| [01/01/1970, 00:00] | Si presenta il libro dei dolci di Salvatore de Riso |  | | Come tutti i grandi, Salvatore De Riso non ha preoccupazione di svelare i suoi segreti dolciari. Così è nato “Dolci del Sole”, edito dalla Rizzoli, e in libreria da oggi. Di più, chi vorrà assistere alla presentazione ufficiale c'è un doppio appuntamento. Il primo si terrà giovedì 27 novembre, 17,30 presso la Feltrinelli di Napoli in Piazza Dei Martiri. Qui, affianco a Salvatore De RIso, ... | | TrackBack> |  |  |  |
| [11/22/2011, 10:55] | Un vino sostenibile nasce dalla pianta che l'ha prodotto. Il metodo Simonit&Sirch. |  | Ci? che rende un vino unico e inimitabile ?, innanzitutto, la salute della vite. Cos? insegnano i Preparatori d'Uva Simonit&Sirch che, dopo oltre 20 anni di osservazione e sperimentazione nelle vigne di tutta Europa, hanno definito un metodo di potatura in grado di allungare considerevolmente il ciclo di vita e la produttivit? dei vigneti. L?obiettivo ? quello di ottenere delle piante pi? sane e longeve in grado di produrre uve, e quindi vini, di qualit? superiore. Basandosi su un approccio rispettoso dei ritmi della natura e mirato sulla singola pianta, con potature sul solo legno giovane al fine di salvaguardare la salute della vite, si pu? parlare di una tecnica ?dolce? finalizzata a garantisce uno sviluppo sostenibile ed equilibrato della pianta, senza l?ansia dello sfruttamento intensivo ed immediato che oggi guida i processi di meccanizzazione ed omologazione dei vigneti. Per comunicare la passione e la filosofia che anima il loro lavoro, i Preparatori d'Uva hanno realizzato un video che, attraverso immagini suggestive dei luoghi del loro lavoro, le vigne dal Nord al Sud Italia, racconta con un linguaggio chiaro e immediato la loro originale filosofia di gestione del vigneto fondata su un sapiente mix di tradizione e innovazione. Il Metodo Simonit&Sirch ? stato abbracciato con entusiasmo tanto in ambito universitario (dove la loro sperimentazione viene monitorata e studiata da tempo su un piano teorico) quanto da importanti cantine italiane e straniere, dove i Preparatori d'Uva hanno trasferito la loro esperienza ultraventennale e la metodologia di lavoro, adattandola, di volta in volta, alle diverse esigenze e specificit? aziendali. Un approccio che adesso comincia a fare ?scuola?. Il progetto di Simonit&Sirch di restituire longevit? alla vite ha compiuto infatti un nuovo passo avanti con la nascita della prima Scuola Italiana Permanente di Potatura della Vite, giunta al suo terzo anno di corsi. Unica nel suo genere non solo in Italia, ma a livello internazionale, ? un centro di formazione permanente con corsi organizzati in partnership con importanti centri di ricerca ed universit | | TrackBack> |  |  |  |
| [08/21/2008, 15:09] | Battaglia tecnologica, un grande passo avanti |  |  Rispetto a 2-3 anni fa, la situazione di arretratezza tecnologica del settore vitivinicolo ? decisamente mutata. Non che l'obiettivo sia raggiunto, tanto che permangono ancora numerosi ostacoli legati anche alle infrastrutture tecnologiche (leggi : mancanza di banda larga in zone agricole o poco abitate, tariffe mobili che non possono fungere da alternativa per via di prezzi ridicoli, finte tariffe flat o soluzioni che sarebbero anche interessanti ma non sono dai pi? sfruttabili per mancanza di copertura). Stiamo assistendo, lo dico con una certa cognizione di causa, ad un lento ma consapevole avvicinamento ad internet che oggi non ? pi? visto come quel "coso" dove si pu? fare quel che si vuole infischiandosene degli altri ma come un luogo dove esistono le medesime regole di buon senso e buona convivenza che esistono nella normale vita di tutti i giorni, fuori dalla rete. Un nuovo fermento digitale Sempre pi? di frequente mi capita di notare nuovi produttori di vino cominciare ad utilizzare l'e-mail con regolarit?, commentare sui blog o sui forum, avvicinarsi con scrupolosa attenzione al fenomeno dei social network - specie quelli tematici - e rispondere alle recensioni dei propri vini, interagendo e dialogando con i loro fans o i loro detrattori. Si comincia ad ascoltare. Qualcosa di incredibile per chi come me da anni e attraverso alterne fortune cerca di contribuire, almeno un poco, a fare informazione e formazione in questo settore. Oggi, a distanza di qualche anno da quel fallimentare esperimento con il quale avevamo provato a creare qui su tigulliovino una serie di blog di categoria dove, non solo ai produttori di vino, ma ad ogni figura professionale di settore era stata offerta la possibilit? di usare una piattaforma gratuita di blogging di settore, resto ancora incredulo di fronte all'opposto fenomeno di partecipazione che invece ho la fortuna di poter apprezzare su Vinix con cui ho forse saputo interpretare meglio e con strumenti nuovi e pi? semplici un desiderio di partecipazione e confronto che nel frattempo era comunque maturato. Un salto in avanti enorme rispetto, per esempio, a 5 anni fa o prima ancora, quando l'e-mail quasi non veniva utilizzata ed internet era sempre e comunque una "cosa per ragazzini" o "un covo di pedofili" e questo nonostante ci sia ancora qualcuno che ancora oggi ? convinto di queste sciocchezze (perdonateli, non sanno di cosa parlano) ;-) Tutto ci?, sembra solo a me ? [Foto credit : Weblogcartoons.com]
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| [06/03/2008, 14:55] | Cr?pes salate |  | Trovo che il bello delle crêpes sia il fatto che ci si pu? sbizzarrire in un numero impressionante di ricette (come con la pizza, per intenderci). Per questo motivo, voglio proporre una serie di spunti per farcire le crêpes, fermo restando che l’unico limite ? la fantasia (suvvia, un altro ce lo imponiamo: oggi parliamo solo di crêpes salate). Per seguire questi suggerimenti, tengo sempre presente questa ricetta per fare le crêpes, ma quando ci sono ingredienti che devono avere il tempo di fondere ? necessario assicurarsi di cuocere per bene la crêpe su un lato, e appena viene girata sull’altro lato va disposto l’ingrediente. Crêpes con cotto e scamorza affumicata Questo abbinamento ? davvero tanto banale quanto delizioso. Assicuratevi di tagliare la scamorza in fettine molto sottili e disponetele sul lato della crêpe appena la girate sull’altro lato. Prima di piegare la crêpe in due, aggiungete anche il prosciutto cotto. Crêpes con speck, gorgonzola e rucola Il gorgonzola si ammorbidisce abbastanza velocemente. Siccome speck e rucola non vanno cotti, aggiungete gli ingredienti quando manca poco alla fine della preparazione. In alternativa, potete anche preparare le crêpe completamente e, dopo averle riempite con gorgonzola, speck e rucola, disporle in una pirofila e scaldarle in forno, con un po’ di burro fuso sopra. Crêpes con prosciutto crudo e mozzarella Il prosciutto crudo deve restare crudo e la mozzarella deve avere il tempo di fondere, quindi o tagliate la mozzarella in fette molto sottili o addirittura la sminuzzate/sbriciolate. Crêpes ricotta e spinaci Per questo abbinamento, ovviamente gli spinaci vanno prima lessati e poi ben mischiati con la ricotta. Crêpes ai formaggi Qui sbizzarritevi con un bel mix di formaggi come fontina, gorgonzola, emmentaler. Ma dato che il formaggio deve avere il tempo di fondere per bene, anche qui ? preferibile passare in forno le crêpes disposte in una pirofila. Altre idee per crêpes salate? | | TrackBack> |  |  |  |
| [10/28/2007, 17:43] | Delle meraviglie di un'etichetta |  | 
"Dopo il d? di Sant' Urbano, pi? non gelano tralci e grano"
La prima volta che vidi quest'etichetta rimasi inorridito, anzi, se ricordo bene, la mia prima esclamazione fu qualcosa simile a "ma cos'? quest'orrore kitsch?" Poi, come spesso succede con le cose estreme -musica, arte, design, persone- inizi ad esserne incuriosito, poi attratto, poi affascinato per finire ad esserne il primo supporter, cercando di far capire agli altri, quelli che come te, all'inizio, storcevano la bocca, che questa ? arte allo stato puro. Forse, anzi no, sicuramente la pi? bella etichetta mai vista su una bottiglia di vino. Grazie, Sant'Urbano, per esserti fatto martirizzare in una vigna nel II secolo. Grazie, Weingut Knoll, per aver pescato nella tradizione e per aver disegnato un'etichetta cos? deliziosamente kitsch! | | TrackBack> |  |  |  |
| [10/18/2023, 11:58] | Due assaggi della domenica e si scopre che |  |  Quando arriva domenica metto da parte qualche assaggio della festa, e riservo a quel giorno bevute che immagino pi? divertenti. Anche se come sempre quando apro una bottiglia di vino non so mai davvero cosa mi aspetta, come la scatola di cioccolatini di Forrest Gump. C'? un'idea di massima, spesso delle aspettative, che finiscono sempre per intralciare l'assaggio, o ti deludono o resti sorpreso, ma appunto non sai mai.
Ecco il Rosso di Montalcino 2022 di Tiezzi: produttore molto stimato per il lungo cursus honorum, per aver fatto cose grandiose col sangiovese a Montalcino su due piccoli vigneti, il Poggio Cerrino e Vigna Soccorso. Dunque mi aspettavo la sangiovesitudine e la montalcinit? (non saprei come dire meglio) in fondo a quel bicchiere. Aspettative molto soddisfatte: il Rosso subito ha un naso truculento di sangue e macelleria, poi si quieta piano verso il mentolato (un naso di erba aromatica, verde, direi) e il frutto. Bocca super salda, tannino davvero squillante, sorso dritto e verticale, come a dire di grande soddisfazione, nel complesso un vino che mi piace perch? non rinuncia al carattere ruvido e nello stesso tempo ? appagante, sul finale risulta confortevole a dispetto delle premesse e del quadro generale. Ma come ci riesce? Beh, ci riesce. Il genere di assaggio che vorrei rifare il giorno dopo.
E una retro etichetta non ce la vuoi mettere?
Nel relax del fine pranzo risento il Rum Millionario 15 Reserva Especial, solera, che viene dal Per?. Posso ripetere quel che ho detto l? per l?: non me lo ricordavo cos? buono. Assaggio che supera le aspettative quindi, perch? io guardo spesso al Rum (quello nello stile dolcione, perlomeno) come a una bevuta un po' appesantita dalla zuccherosit?, tant'? che il Rum migliore ? quello che riesce a maneggiare la botta mielosa alternandola ad altro - ma a cosa? Qui c'era in effetti un alcol pulito, l'invecchiamento col metodo solera lo ha asciugato, la bocca era sollecitata ma non stuccata di dolcezza lasciva. Caspita, mi dico da solo, bravo Millionario, bel lavoro. Ancora adesso non so come mai non lo ricordassi cos? bene, serviva proprio il ripasso della lezione.
Ora mi devo studiare qualcosa di nuovo per la prossima domenica, vediamo che mi invento.
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| [01/01/1970, 00:00] | La querela ? un atto fascista |  | | Premessa: per me (libert? di opinione articolo 21 della Costituzione, lo penso io che sono un cittadino), la querela ? un atto fascista (spiegazione: lo ? la querela, non il querelante che ? quel che ? o preferisce essere). Penso... | | TrackBack> |  |  |  |
| [07/15/2008, 11:08] | La grande notte del rosato: il meglio del Regno delle Due Sicilie |  | Io non avr? la possibilit? di esserci, mannaggia a me!, impegnato come sar?, sempre in terra di rosati, anzi di Chiaretto, in un confronto tavola rotonda con i produttori di Bardolino. Invito per? chiunque si trovi nella Campania felix e abbia la possibilit? di raggiungere Battipaglia nel Salernitano, a non mancare oggi, dalle 21 all?alba, allo stuzzicante appuntamento denominato ?La grande notte del rosato: il meglio delle Due Sicilie?, ospitato marted? 15 luglio 2008 presso ?La Fabbrica dei Sapori?? antica fabbrica conserviera restaurata e trasformata in centro polifunzionale, con spazi dedicati alla valorizzazione e all?utilizzo dei prodotti tipici. L?evento, In diretta tv su Telecolore e sul canale satellitare 849 di SKY, coordinato dal giornalista del Mattino di Napoli ?Luciano Pignataro, recente Premio Veronelli, vedr? la partecipazione di un sacco di personaggi che sui rosati del Sud, nelle loro diverse espressioni, hanno parecchie cose interessanti da dire, ovvero Silvia Imparato: il vino ? donna Antonello Del Vecchio, segreteria nazionale Slow Food Rita Abbagnale, Slow Food Campania gli enologi Severino Garofano, Sebastiano Fortunato, Vincenzo Mercurio, Angelo Pizzi, Nicola Venditti: lezioni di rosato Piernicola De Castris: il Five Roses e la leggenda del rosato Marco Gallone, amministratore della Feudi di San Gregorio: le bollicine del rosato Gerardo Giuratrabocchetti, Cantine del Notaio e Roberto Ceraudo, Dattilo: il legno del rosato Andrea De Palma, Slow Food Castel Del Monte: l’Adriatico in rosa Francesco Muci, Slow Food Neretum: Rosalento rosato show e giornalisti, sommelier, operatori, i produttori presenti Ci sar? anche, verso le 22, un collegamento audio dalla zona del Bardolino, con l?autore di questo blog Nel corso della serata ? poi prevista la presentazione della favola ?Sorrisi di Latte? con Rosanna Marziale, chef Giovanni? Lamanna, direttore editoriale Edizioni Spartaco. In diretta dentro la Fabbrica, a partire dalle ore 20, ci saranno seminari, degustazioni guidate, banchi d?assaggio. Si parte alle 20, con La filosofia francese, conversazione tenuta dal bravissimo Giovanni Ascione, relatore Ais sulla Francia, che presenter? un seminario sui vini rosati francesi: C?tes de Provence R?serve 2006 Domaine Saint Jean de Villecroze (cuv?e di Cinsault e Grenache) Touraine Pineau d?Aunis La Ros? 2007 Jean Fran?ois M?rieau (il Pineau d?Aunis ? un vecchio autoctono della Loira molto adatto a ros? speziati) Vin de Pays des C?tes de Thonghue Les Oliviers 2007 Domaine de MontMarin (cuv?e di Syrah e Cinsault) Champagne Brut Rose Premier Cru Aubry. E? necessaria la prenotazione telefonando allo 0828/630021. A seguire, dalle 21, ?Aspettando l’alba?, banco di assaggio? dei rosati delle seguenti aziende campane, pugliesi, calabresi, abruzzesi e lucane: Antica Masseria Venditti Armando Martino Azienda Monaci Azienda Vitivinicola Francesco Candido Cantina del Taburno Cantina di Venosa Cantina Tollo Cantine Barone Cantine del Notaio Colli di Castelfranci Conti Zecca Dattilo Feudi di San Gregorio Fontanavecchia Il Poggio Ippolito I Vini del Cavaliere ? Casa Vinicola Cuomo Leone De Castris Vini Librandi Masseria Frattasi Mille Una Mustilli Polito? Reale Santi Dimitri Terra di Vento?????????? Terredora Terre Longobarde Terre Nobili di Calabria Torre a Oriente Torre dei Beati Torre Gaia Valle dell?Asso? Vestini Campagnano Villa Matilde Viticoltori del Casavecchia C?? anche una parte gastronomica in programma, ovvero Fornelli solo Rosa per gli abbinamenti con i piatti di: Rosanna Marziale delle Colonne di Caserta Maria Mone dell?Ex Libris di Capua Maria Rina del Ghiottone?di Policastro, Cilento Irene Muccilli de La Pignata di Pontelandolfo, Sannio Franca de Filippis de La Pergola di Gesualdo, Irpinia? Carmela Bruno dell?Osteria La Piazzetta di Valle dell’Angelo, Cilento Valentina Martone del Megaron di Paternopoli, Irpinia Antonella Iandolo della Maschera di Avellino Antonella Principe di Luna Galante di Nocera Superiore Giovanna Voria dell?Agriturismo Corbella?di Cicerale Donatella Lanza dell?Agriturismo Chiusulelle di Ogliastro Cilento Rosa Rocco della Tavernola di Battipaglia, Piana del Sele L?ingresso ai banchi di assaggio ? libero. L?accesso alle degustazioni guidate degli chef per gli abbinamenti piatti-vini ? su prenotazione (40 persone/ora). Prenotazioni allo 0828/630021 | | TrackBack> |  |  |  |
| [11/30/2008, 16:28] | Si cambia! |  | Dopo meno di un anno e mezzo di attivit?, Bardoc, almeno per il format attuale, ? arrivato al capolinea. La funzione che ha sin qui svolto questo blog, ossia soprattutto informare su quel che succede in terra bardolinista, e dimostrare che non v'era (non v'?) immobilismo, e semmai svegliare dal torpore chi si fosse assopito, ? conclusa. D'ora in poi, questo genere di informativa la dar? ufficialmente il Consorzio di tutela del Bardolino sul suo nuovo sito internet, www.ilbardolino.com, che ha in home page, appunto, un blog. Per quanto mi riguarda, ho accettato di dare una mano - pro tempore - al Consorzio e ai produttori bardolinisti: mi occupo, insieme con un piccolo staff di collaboratori, della promozione e della comunicazione consortile, mentre l'area tecnica ? affidata ad Andrea Vantini. Chiaro che per me si tratta di un cambio notevole: si chiude un periodo della mia attivit? di wine writer e se ne apre un altro, diverso, e con quali orizzonti non so. Una sfida, ma a (quasi) cinquant'anni, le sfide si possono accettare, appunto. Bardoc comunque non chiude. Penso di tenerlo aperto per dire - di tanto in tanto - la mia su alcune questioni bardoliniste. Per esprimere opinioni personali. Perch?, vivaddio, le mie idee son mie. E il sito consortile non ? la palestra per questo genere di esercizi. A presto, spero. E grazie per la simpatia che in tanti avete fin qui accordato a Bardoc: 30mila pagine viste in un anno per un web site che si occupa del "piccolo" Bardolino non sono cosa da poco. Assolutamente. | | TrackBack> |  |  |  |
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