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Mondo Di Vino
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[09/23/2008, 17:55] Fake Amarone (?) della Valpolicella

La Sorgente del Vino


Tempo di vendemmie.
Anche per gli amici dell'ICQ e del Corpo Forestale dello Stato.

Il guaio ? che i "raccolti" che fanno non ci piacciono (e non piacciono nemmeno a loro).

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[03/24/2013, 15:11] Senza trucco - le donne del vino naturale

Senza trucco ? un documentario che parla di vino...anzi no, un documentario che parla di donne. Ed ? proprio questo che mi intrigava di pi?. Quattro donne del vino, quattro momenti della della vita del vino. Elisabetta Foradori (non nascondo un debole per i vini di questa donna..), Arianna Occhipinti, Nicoletta Bocca, Dora Forsini raccontate da una donna, Giulia Graglia filmaker appassionata di enogastronomia.
I tempi sono dettati dalla natura e dal suo evolversi, dalla semina, alla potatura fino ad arrivare alla vendemmia.
Storie di donne che il vino lo vedono in modo un po' diverso e vogliono trasmetterlo in modo diverso, fuori dagli schemi preconfezionati e magari, perch? no...mettendoci quell'amore materno e passionale che solo una donna pu? trasmettere.
Senza trucco forse parla pi? alle donne che delle donne del vino, ma che comunque offre un punto di vista interessante anche agli uomini.
Da vedere...!!!
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[07/29/2008, 18:00] Frescobaldi - risultati e analisi di bilancio 2007

[English translation at the end of the document]
Frescobaldi ci ha gentilmente inviato il suo bilancio 2007. Per l’azienda il 2007 e’ stato un anno di consolidamento, cioe’ di riorganizzazione aziendale dopo l’acquisizione (e la successiva vendita di un interesse di minoranza) di Tenute di Toscana (Luce della Vite e Castelgiocondo). Il 2007 ha fatto segnare un modesto incremento del fatturato e ha confermato i buoni margini. Le novita’ piu’ significative stanno avvenendo su altri fronti: l’azienda ha continuato nel suo sentiero di ristrutturazione attraverso la vendita di immobili, cui ha fatto da contr’altare un livello di investimenti molto significativo sia di tipo industriale (EUR11m nel 2007), che nel magazzino (EUR1.7m di maggiori prodotti finiti), presumibilmente come risultante dell’innalzamento del livello medio dei prodotti commercializzati. La prospettiva per il 2008 e’ purtroppo meno positiva e, come dice la relazione degli amministratori, il budget e’ stato rivisto al ribasso.


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[05/24/2016, 19:10] 40 anni fa, cambiava il mondo del vino

La Sorgente del Vino

La Sorgente del VinoViene ricordato come il ?Judgement of Paris?: il 24 maggio del 1976, in una degustazione alla cieca presso l?Hotel Intercontinental di Parigi, si confrontavano grandi vini francesi e vini californiani. L?esito di quella degustazione cambiò il mondo del vino.

(…) Questa vicenda, da allora ricordata come il ?Judgement of Paris?, ha segnato un cambiamento epocale nella storia del vino non solo per i californiani, ma per tutto il mondo, cambiando la percezione del mercato nei confronti dei vini del Nuovo Mondo. In ogni caso, e comprensibilmente, gli americani la ricordano come la più importante degustazione della storia.

Così, 10 anni fa, Aristide ricordava lo storico evento.

Nel frattempo, il mondo del vino è lentamente cambiato. Ora, siamo in attesa di una sorta di Judgement of Beijing, il giorno nel quale uno o più vini prodotti in Cina surclasseranno prodotti Europei e Americani?

_______________________
Sempre 10 anni fa, si tenne la degustazione commemorativa The Tasting that Changed the Wine World: ?The Judgment of Paris? 30th Anniversary. E gli Americani vinsero ancora. Qui il post.

The post 40 anni fa, cambiava il mondo del vino appeared first on Aristide, a wine blog.

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[07/29/2011, 17:00] Sophia Coppola, i vini di Francis Ford Coppola ed il matrimonio dell'anno a Bernalda.





La Sorgente del Vino

La regista Sofia Coppola e Thomas Mars, cantante della rock band dei Phoenix, si sposeranno a Bernalda, provincia di Matera alla fine di agosto. Sofia Coppola ? anche un'appassionata di bollicine, tant'? che il padre le ha dedicato una linea di sparkling wines davvero interessante, se non altro per l'azzardata e (a mio parere) azzeccata scelta di imbottigliare un Blanc de Blancs in lattina :-)
L?evento si svolger? a Palazzo Margherita, ora albergo a cinque stelle che Francis Ford Coppola ha realizzato nel paese dove viveva il nonno Agostino, prima di emigrare per gli Stati Uniti d?America, nel 1904. 
La lista dei grandi ospiti ? lunga, non mancheranno Al Pacino, Steven Spielberg, George Lucas, Nicolas Cage cugino di Sophia, nonch? tutti gli amici intimi di Francis Ford. L?antica dimora ? stata trasformata in hotel grazie al progetto di restauro bioecologico del noto interior designer francese Jacques Grange. I Coppola sono di casa nello Jonio. Da quando Francis ha scoperto la terra d?origine della sua famiglia, negli anni Sessanta, non l?ha pi? lasciata. 
Sofia ? la prima donna statunitense ad avere ottenuto una nomination all?Oscar come miglior regista e ad aver vinto la statuetta per la miglior sceneggiatura originale con ?Lost in translation?. Palazzo Margherita, dove si sposer? con Thomas Mars ? uno dei gioielli della cittadina jonica. 
Francis Ford Coppola, per l?arredamento dell?hotel, si ? affidato al grande Jaques Grange, che ha avuto tra i suoi clienti Yves Saint Laurent, Carolina di Monaco, Isabelle Adjani e Jacques Chirac. Il decoratore parigino si ? sbizzarrito nell?abbellire gli spazi, utilizzando marmi di Carrara (di cui lui ? da sempre appassionato) presenti ovunque nel complesso che ha otto stanze per i clienti (ognuna dovrebbe essere intitolata ad un personaggio celebre della famiglia Coppola).
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I vini di Francis Ford Coppola
In uno dei locali al piano inferiore del palazzo, sar? creato un wine bar
Francis Ford Coppola ? anche produttore di vini e le sue etichette si sono affermate nel mercato mondiale grazie ai vigneti dell?azienda californiana che possiede nella fertile Napa Valley e alla professionalit? dell?enologo Scott Mc Leod, alla guida della cantina da 15 anni. Il cineasta italoamericano ? un grande intenditore di vini e il suo cabernet Niebaum ? al 18? posto nella classifica mondiale delle migliori etichette. A Palazzo Margherita di BernaldaCoppola senior porter? i grandi di Hollywood anche dopo il matrimonio della figlia. Gli ambienti e i dettagli architettonici delle stanze ristrutturate sono sfarzosi, vivacissimi i colori della tappezzeria con richiami anche alla tradizione magrebina. Le persone occupate nell?albergo dovrebbero essere una ventina. Una piscina ? stata ricavata in una zona esterna senza deturpare il vecchio giardino, anch?esso, come tutto il palazzo, sottoposto a vincolo monumentale. Lo spazio verde, che contiene alcune specie rare di piante, ? stato affidato alle cure di due super esperti arrivati dagli Usa e che in questi giorni stanno ancora lavorando. 
Sar? infatti nel giardino che Sofia e Thomas pronunceranno il ?s??. 
Non possiamo che augurare un brindisi per gli sposi ;)
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[02/22/2024, 12:23] Report, quello di adesso, 2024

Perch? scrivere l'ennesimo wall of text quando c'? gi? chi se la sbriga meglio, e pure velocemente? Allora tanto vale linkare Ernesto Gentili, che dice tutto quel che va detto sulla nuova puntata di Report dedicata, con modi sommari, alla nostra bevanda del cuore. Giusto una citazione:

"Dopo aver sentito definire WineandSiena come uno degli eventi pi? importanti del panorama nazionale e aver scoperto, bont? loro, che ci sono perfino due produttori (uno scovato in Abruzzo e uno in Veneto) dall?animo puro, qualche dubbio che ci stiano prendendo in giro pu? anche sorgere".

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[06/28/2007, 10:53] Vino tedesco


Michele, che vive qui in piazza a Cavoretto, condivide con me l'amore per il buon vino e per la buona birra ( Baladin), è un giovane manager e da uno dei suoi viaggi (Germania) mi ha portato...

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Tags: amici, vini autoctoni

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[05/26/2014, 22:42] Principi d?accoglienza a Tenuta di Fessina
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_Con la nostra Debora, l?amico Luigi Parrinello e il suo splendido gruppo in visita a Fessina. Paolo Trimarchi ph._ Poich? la qualit? intima di un vino dipende dalla personalit? di chi lo ha prodotto, per noi ? determinante che a condurre i wine-tour in azienda sia il produttore o chi vive l?azienda in prima persona giornalmente. E? l?emozione che fa la differenza oggi, non pi? solo la destinazione. E questa emozione la donano la cura dei particolari, la capacit? di coinvolgimento, l?espressione della nostra identit?, unica ed irripetibile come lo sono le singole persone. Spesso l?assuefazione percettiva ci induce a perdere a poco a poco lo ?sguardo altro? sulle nostre meraviglie, in mezzo alle quali viviamo quotidianamente: questo occhio vivo e vivace possiamo recuperarlo attraverso una comunicazione fortemente personale e la condivisione di ci? che gli altri dicono di noi. Una rete circolare, sviluppata soprattutto on line ? con la pubblicazione dei video delle nostre visite e degustazioni in azienda ? che permetta a chiunque di accedere al valore di un?esperienza. L?impegno nel mondo dell?enoturismo ? oggi anche quello mirato a creare un marketing dei servizi per costruire proposte sempre pi? articolate e personalizzabili, per nicchie di mercato alla ricerca di un valore aggiunto, la valorizzazione dell?intera filiera aziendale, di cui comunichiamo costantemente storia, stile e filosofia di lavoro. Cerchiamo di far partecipare in prima persona al ?rito del vino? i nostri ospiti con proposte quanto pi? possibile differenziate, che esprimano tutte le sfaccettature di Tenuta di Fessina.
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?La nobilt? del vino ? proprio questa: che non ? mai un oggetto staccato e astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai stati. Che cosa ci dice l?odorato, e il palato, quando sorseggiamo un vino prodotto in un luogo, in un paesaggio che non abbiamo mai visto, da una terra in cui non abbiamo mai affondato il piede, e da gente che non abbiamo mai guardato negli occhi, e alla quale non abbiamo mai stretto la mano? Poco, molto poco?. (Da vino al vino di Mario Soldati)
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[01/01/1970, 00:00] Youssou N'Dour: la musica nel sangue
Il primo ottobre di 49 anni fa nasce a Dakar Youssou N'Dour, in Senegal, un Paese al quale ? sempre stato profondamente legato, tanto da spingerlo a fare un percorso di vita e musicale assai diverso dalla maggior parte degli altri musicisti connazionali. Qui non sono mancati mai, purtroppo, tutti i problemi che assillano non pochi popoli africani, come la siccit?, le enormi difficolt? economiche, l'apartheid, la schiavit?, l'emigrazione, l'Aids.Fin da bambino era straordinariamente portato per la musica, tanto da essere diventata parte naturale della sua esistenza. Discendente da parte di madre di un'antica famiglia di "griots", poeti e cantori che hanno lo scopo di conservare e diffondere la tradizione orale degli antenati, ma anche il ruolo di interpreti e ambasciatori della propria cultura, Youssou ? diventato con il tempo una figura di spicco non solo in campo musicale, ma per il suo impegno nelle lotte sociali per il popolo senegalese e africano.Musicalmente ? un autentico trascinatore, il suo stile si ? evoluto negli anni fondendo ritmi africani al pop e alla musica caraibica; voce straordinaria e di ampissima estensione, riesce ad incantare con il suo entusiasmo e la sua profondit? espressiva, sia nella lingua originale, il wolof, che in francese e inglese. Vanta collaborazioni con musicisti del calibro di Peter Gabriel, Paul Simon, Sting, Nene Cherry, Johnny Dollar. Il 1994 segna la sua consacrazione come artista grazie al bellissimo album The Guide (Wommat), contenente il singolo 7 Seconds cantato con Nene Cherry, che vende quasi 2 milioni di copie e con cui viene nominato ai Grammy Awards nella sezione World Music.La sua discografia vanta numerose pietre miliari, fra cui amo ricordare lo splendido Egypt del 2004. Bellissimo anche il suo ultimo lavoro, Rokku mi Rokka (Give and Take), del quale ha presentato numerosi brani sabato sera alla Cavea dell'Auditorium di Roma.Una serata straordinaria, anche per la mumerosa presenza di senegalesi e africani fra il pubblico, che hanno ballato e coinvolto anche i pi? pigri e restii "uomini bianchi". La straordinaria umanit? e sensibilit? di questo musicista lo pone sul gradino pi? alto della comunicazione, al di l? di mode e commercializzazioni, il suo contributo all'Africa ? un elemento prezioso che va ben oltre la semplice diffusione di un linguaggio musicale, toccando temi fondamentali che fanno riflettere e mettono in discussione il nostro sistema sociopolitico sin nelle sue pi? profonde contraddizioni.
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[07/13/2008, 18:00] I mercati del vino in Europa e nel mondo secondo Constellation Brands

[English translation at the end of the document]
Riprendiamo il discorso di Constellation Brands per analizzare la sua strategia fuori dal mercato USA. In due parole, CB si propone di entrare in quei mercati dove il consumo si e? evoluto verso i vini di qualita?, mentre sono ancora considerati marginali quei mercati (come per esempio l?Italia o anche la Francia) dove il prezzo al dettaglio per bottiglia resta sotto una soglia minima, che viaggia intorno agli $8 per bottiglia (corrispondente come abbiamo visto all?inizio della categoria superpremium). Ecco quindi che i suoi mercati critici sono USA, UK, Australia, Canada e Nuova Zelanda. Restano fuori, anche se con le giuste caratteristiche, India, Giappone e Irlanda, che pero? hanno una dimensione ancora irrisoria per il mercato del vino.


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[05/02/2008, 09:35] Serata carne al Wine Enoteca di Lonigo

Il 15 maggio 2008 al Wine Enoteca di Lonigo ci saranno i cuochi di maisazi.com per una serata basata sulla carne.

Questo il menu proposto ai clienti:

Filetto di maiale alla frutta - alcune delicate fette al profumo di frutta e mosto al cioccolato.

Tagliata di controfiletto all’estratto di fichi - strisce di manzo scottate e legate da un denso e gustoso estratto di fichi artigianale.

Filetto di manzo nello stagno - un pregiato tournedos cotto in Aperol e Ginger, impreziosito da un pomodorino alla griglia con Sale di Cipro.

Scamone con riduzione di Aceto Balsamico - un medaglione di manzo arabescato da un filo di dolce Aceto Balsamico ridotto e Sale dell’Himalaya.

Il Wine Enoteca ? in via Garibaldi 25 a Lonigo. Per prenotarvi, se siete in zona, telefonate al +39 0444-834856.

P.S.
Estratto di fichi e mosto selvatico sono stati acquistati su www.inari.it (che qui conosciamo bene) La Sorgente del Vino

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[06/10/2007, 16:03] VINO DEI BLOGGER#7-GLI AUTOBIANCHI DEL REFRIGERIO. IL RIEPILOGO DI UNA BELLA GIORNATA.
Come era successo per l'edizione numero 6 promossa da Aristide, anche per questa ? stata d'ispirazione l'imminenza della stagione calda. Ed i risultati sono stati analoghi. Difatti, come era accaduto lo scorso mese, anche il nostro gioved? ? stato funestato da piogge di tipo monsonico. Nel mio caso ho addirittura pubblicato il post durante una poetica grandinata!!!

Questo ? l'elenco dei partecipanti ed i loro post.
  • Maria Grazia Melegari di Soavemente ha realizzato, "tradendo" la vocazione veneta del suo blog, un post davvero interessante avente come oggetto l'Ansonica Costa dell'Argentario della Fattoria La Parrina 2006. Parla con passione della sorpresa ricevuta da un bianco prodotto in una terra di grandi rossi come ? la Toscana. E lo fa con una lodevole dovizia di particolari, mettendo in risalto la notevole freschezza del prodotto, le cui caratteristiche rendono piacevolmente armonico l'insieme, nonostante l'importante tasso alcolico. Le note floreali tipiche dell'ansonica hanno fatto il resto. Complimenti all'amica Maria Grazia.
  • Giacinto Chrichella di Maiale Ubriaco ha postato un articolo molto bello sul Cilento Bianco DOC 2004 di Carmine Botti. Giacinto parla di un rischioso esperimento andato fortunatamente a buon fine, facendo invecchiare questo vino genuinamente cilentano vinificato in acciaio. L'affinamento in bottiglia ha esaltato la naturale complessit? del Fiano, dimostrando l'eccezionale longevit? di questo prodotto, rendendolo degno compagno anche degli ottimi prodotti caseari che la Campania offre. Complimenti a Giacinto.
  • Marco Grossi di Imbottigliato all'Origine ha realizzato un post che descrive un'autentica svolta nel campo enologico, descrivendo il Tabula Rasa dell'Azienda Agricola Molinelli di Ziano Piacentino, nell'area dei Colli Piacentini. Il suo racconto mi rimanda alle lezioni dell'anziano ed orgoglioso preside dell'Istituto Agrario nel quale mi sono diplomato (I.T.A.S. "P.Cuppari" di Alanno-PE) quando, parlando della catastrofe epocale della fillossera, definiva le strategie degli anni seguenti, che comprendevano, in alternativa alle barbatelle con piede americano tollerante, lo sviluppo di ibridi produttori diretti da poter mettere direttamente a dimora per talea. Strategia che non ha avuto sviluppo, in quanto l'ibridazione mendeliana con la vite americana portava spesso a snaturare la tipicit? delle uve. Ma in alcuni contesti sono rimaste delle piccole realt? produttive, spesso bistrattate. Marco ha invece portato il caso molto interessante della famiglia Molinelli che ha creduto in un vitigno figlio di quell'epoca (ottenuto dall'incrocio tra il Sauvignon ed uva americana), facendone stilare la scheda ampelografica da un luminare dell'Universit? di Piacenza e brevettandolo come vitigno di famiglia. Un vitigno di confine sotto molti aspetti, sia concettuali che geografici. Un vitigno che, alla vinificazione, pu? presentare molte gradite sorprese dalle intensit? pari o forse superiori allo stupore che ho provato leggendo questo bellissimo post. Complimenti Marco.
  • Luca Risso di TheWineBlog.net ha invece descritto un prodotto meno stravagante ma non per questo meno interessante: la Malvasia Novae 2005 della Cantina Cerveteri. La particolare tecnica di vinificazione tendente a salvaguardare la composizione qualitativa dell'acidit? fissa rende questo vino ricco in freschezza e piacevolezza. Il complesso aromatico tipico delle malvasie (e quindi di questa bella malvasia laziale) chiudono il quadro di un perfetto vino estivo. Complimenti Luca.
  • Luciano Pignataro ci ha invece riportati in Campania, facendoci respirare le atmosfere della Costiera Amalfitana, con la famosa colatura di alici di Cetara ed i cartocci di pesce fritto (in Campania chiamati "cuoppi", con vari significati) che rappresentano la tradizione di tutte le coste del Mediterraneo. Luciano, in questo idillio, ci ha sorpresi con un bel post sul Selim 2006 Spumante capsula nera dei Viticoltori De Conciliis di Prignano Cilento. Luciano descrive con attenzione questo spumante (ottenuto con uve delle cultivar Fiano ed Aglianico) in grado di mettere in discussione molti pregiudizi sugli spumanti campani e meridionali, ponendo il lettore nella predisposizione e nell'attesa di trovarsi in riva al mare con un cuoppo (il cartoccio di pesce fritto, non la donna o l'uomo spregevole!!!!) ed un bel calice di Selim. Nel rosso sfondo di un tramonto di mezza estate. Complimenti Luciano.
  • Mirco Mariotti di Blog&Wine ha iniziato il suo post facendo una panoramica sulle numerose cultivar di bianchi autoctoni dell'Emilia Romagna, andando a focalizzare la sua attenzione per un vitigno che per me rappresenta un mito, l'Albana, regina della Romagna. La scelta di Mirco ? ricaduta sull'Albana secca DOCG "Compadrona" 2005 dell'Azienda Poderi delle Rocche. La descrizione di questo bravo blogger si sofferma sulle peculiarit? del vitigno, le cui bucce sono molto ricche in polifenoli, tanto da rendere necessarie alcune accortezze nei processi di vinificazione, in modo da rendere le caratteristiche della cultivar dei veri punti di forza. I profumi e la ricchezza in glicerina dei mosti dell'Albana fanno il resto, rendendo possibile l'ottenimento di un vino piacevole e longevo, ottimo compagno di una buona piadina imolese. L'attenzione al territorio ed alle tradizioni rendono questo blogger molto interessante. Complimenti Mirco ed in bocca al lupo!!!
  • Jomar Brustolin di QVinho, direttamente dal Brasile, ha descritto nel suo post il Lurton Torrontes 2005, prodotto in Argentina. Il suo articolo ? scritto interamente in portoghese, lingua della quale non ho purtroppo dimestichezza. Ringrazio comunque l'amico Jomar che, con la sua partecipazione, ha dimostrato ancora una volta il carattere universalista e paritario della rete ed ha sancito il profilo internazionale del vino dei blogger. Complimenti Jomar. E grazie.
  • Massimiliano (Max) Cochetti di Wino, ovvero Marketing di Vino, ha invece parlato, nel suo post, di un vitigno simbolo della freschezza pi? (meritatamente) blasonata espressa dall'enologia italiana: il Prosecco. Quello descritto da Max ? il Borgo Fur di Sorelle Bronca, Colbertaldo di Vidor (TV), chiuso con la classica legatura a spago. Max parla con completezza dei profumi di questo Prosecco e del suo gusto che ben si armonizza con il clima caldo che tutti si aspettano per l'estate. Complimenti Massimiliano.
  • Terence Hughes di Mondosapore ? assente giustificato.
  • Pierluigi Salvatore di Vini dal Mondo ha realizzato un post sul Bogdanu?a prodotto dalla Vinarija Plan?i? di Svir?e (Isola di Hvar, Croazia). Il Bogdanu?a ? un vitigno autoctono della Dalmazia, il cui nome significa "dono del Signore". Scusatemi se, come usa fare Maradona, mi sono appena citato in terza persona!!!
Questa edizione ? stata caratterizzata dalla presenza di molti vitigni interessanti, alcuni molto blasonati ed altri poco conosciuti, portati alla ribalta dalle descrizioni appassionate dei blogger di questa settima edizione. Due i vini spumanti menzionati.

Molto piacevole, a mio avviso, anche il profilo dei produttori oggetto dei post, tutti poco conosciuti dal grande pubblico. Questi viticoltori sono quindi stati menzionati non in relazione alla loro "influenza politica" ma in base alla passione per il loro lavoro concretizzata negli ottimi prodotti espressi. Un vero successo del blogging indipendente.

L'aspetto geografico ? stato davvero interessante, con un sostanziale equilibrio tra il nord ed il sud della penisola e tra i bacini tirrenico ed adriatico. I vini descritti sono stati prodotti nei seguenti territori: Campania (2), Emilia Romagna (2), Toscana (1), Veneto (1), Lazio (1), Argentina (1) e Croazia (1). Tre vini del nord Italia, due del centro, due del sud, quattro del versante tirrenico, quattro del bacino adriatico. Ed uno dal continente americano. Davvero un bel mosaico di profumi!!!

Voglio infine ringraziare i protagonisti di questa bella giornata per la passione dimostrata nella divulgazione enologica corretta e senza condizionamenti, passando il testimone al bravo Mirco Mariotti di Blog&Wine, al quale spetta ora l'onere e l'onore di organizzare la prossima edizione del vino dei blogger. La numero 8!!!

Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!! Pierluigi Salvatore.


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[03/20/2012, 09:09] Vinitaly 2012
- Presso il pad.5 stand F4, il nostro stand aziendale, dove assaggiare tutti i vini e ben 3 novit?...

- Presso l'enoteca "Vinitaly for you" al Palazzo della Gran Guardia in Piazza Br? potrete degustare il nostro Scaligio rosso

- Luned? 26 Marzo dalle 15.30 alle 17.00, presso lo stand del Consorzio Tutela Vini Soave (PAD 5 stand G6-7), "Soavecru: quando il Soave ? una questione di famiglia". Presenteremo il nostro Soave Classico 2011 in abbinamento ad una specialit? gastronomica veronese.

- Al "Ristorante Gusto Veneto ? Le Strade dei vini e dei sapori ? Regione Veneto" (dietro al pad.5) in mescita il nostro Soave spumante Brut

- Presso il "Ristorante delle Donne del Vino" (Cittadella del Gusto ? ?Area F?) in mescita il nostro Scaligio rosso


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- Presso il "Ristorante d'autore" in mescita il nostro Soave Classico 2011
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[09/12/2008, 10:34] Etichette "intelligenti"

La Sorgente del Vino

Immaginate di essere in giro per l'Italia - o il mondo. In auto, camper o altro mezzo proprio.
Immaginate di aver visitato qualche azienda interessante, assaggiandone i vini.
Immaginate di aver comprato qualche cartone.

E immaginate che tutto questo avvenga in estate.

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[01/01/1970, 00:00] Tramonti, 30 novembre. Tintore day
Happening di sapori e visite guidate per condurre gli appassionati alla scoperta dei vitigni centenari coltivati sorprendentemente a piede franco E’ una delle trentaquattro varietà autoctone presenti in Campania. Si tratta del Tintore che, insieme con altre tipologie di uve cosiddette minori, seppur produttivo risulta non essere ancora iscritto nel registro nazionale delle varietà di viti. E per far sì che si proceda in tempi brevi al riconoscimento del secolare ...
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[08/22/2008, 09:37] Due consigli (anzi, dieci !) per l'azienda 2.0

La Sorgente del Vino

Siamo ancora ben lontani dalla piena consapevolezza del mezzo da parte degli operatori del vino ma i presupposti per sperare che questa rivoluzione digitale si attui compiutamente, oggi poggiano su basi pi? concrete di ieri. Se da una parte ? gi? nutrita la schiera delle aziende che hanno fatto della rete il loro principale canale di comunicazione, sono ancora molti coloro che ci stanno ancora pensando e che vorrebbero iniziare ad usare le nuove tecnologie con maggior consapevolezza, per dialogare e aumentare le proprie relazioni online meglio di come hanno fatto fino ad oggi, semplificandosi la vita e in qualche caso rendendo il proprio lavoro perfino pi? efficace e divertente.

Ecco la cura :

1) Costruisci la tua reputazione online
Posologia : ogni giorno, minuto, secondo che trascorrerai in rete.
Controindicazioni : insorgenza di ego ipertrofico nei casi di maggior successo

Sembra uno dei 10 comandamenti, lo so, ma non c'? niente che paghi di pi? di questo in rete. In un luogo dove non ci pi? toccare, quello che dici, scrivi, mostri, pensi e come lo fai ? tutto. Investi il tuo tempo online nella costruzione della tua reputazione. Dai sempre qualcosa prima di chiedere, anzi, se possibile offri sempre (contenuti, consigli, esperienza, tecnicismi, prodotti, novit?, gentilezza, conforto, competenza, ecc.) e non chiedere mai. Condividi quello che hai da offrire e prova a coinvolgere se hai idee interessanti, potrebbero sortirne grandi e inaspettate sorprese.


2) Osserva l'ambiente in cui ti trovi
Posologia : ogni volta che inizi a frequentare un nuovo spazio sociale online
Controindicazioni : pu? provocare sonnolenza

Quando arrivi in un nuovo spazio web, che sia un blog, un forum, un social network o altro, non inseriti immediatamente nelle conversazioni, investi qualche giorno a leggere come e di cosa scrivono gli altri, chi sono le persone pi? influenti, quali sono i temi e i modi con i quali questi vengono trattati in quello specifico ambiente, osserva per un po' prima di agire, ti servir? per non fare passi falsi o entrare a gamba tesa e vedere dove e come sfruttare al meglio i tuoi punti di forza.


3) Sii una spugna, impara dagli altri
Posologia : Ogni volta che puoi !
Controindicazioni : pu? provocare aumento di peso improvviso

Leggi la pagina "cosa non si fa / consigli" e soprattutto gli "Approfondimenti" che trovi nell'area help su vinix, non sar? il vangelo ma trovi tanto di quello che ho imparato sulla mia pelle e qualche riflessione che forse pu? aiutarti a comprendere come interpretare al meglio il tuo stare in rete. Sono suggerimenti che ho scritto per gli abitanti di vinix ma che sono validi per qualsiasi piattaforma, tecnici talvolta ma spiegati sempre con parole semplici.


4) Impara cosa sono i Feed, leggili ed offrili
Posologia : da domani mattina, 1 volta alla settimana
Controindicazioni : In caso di sovradosaggio consultare il medico

Inizia subito ad usare un feed reader come per esempio Google Reader. E' un "coso" che ti consente di seguire pi? siti e fonti di informazione contemporaneamente e molto di pi? senza muovere un dito. In pratica, anzich? visitare i 10 siti che leggi ogni giorno, consulti tutto da una pagina unica solo quando ci sono aggiornamenti. Comunque sia, prenditi il tempo per imparare ad usarlo, ? importante che tu lo faccia. Corollario : dota il tuo sito (le tue news o il blog o la newsletter) di un feed rss per essere letto da tutti coloro che usano un feed reader. Se segui il consiglio numero 3) troverai qualche informazione in pi? su cosa siano i feed. Va b? dai, ti avanzo la fatica.


5) Skype, mai pi? senza
Posologia : Sempre
Controindicazioni : pu? rendere irritabili e provocare mal di testa

Ne ho provati tanti: skype, icq, msn, gtalk, aim, yahoo messenger, sono tutti sistemi di messaggistica istantanea molto evoluti ma il mio cuore batte solo per Skype. Scarica adesso Skype. Skype ? un programmino gratuito che ti permette, una volta aggiunti un po' di contatti, di parlare gratuitamente con queste persone, sia sotto forma di messaggi scritti che tramite telefono (ti basta una cuffia / microfono da pochi euro) o video (ti basta una webcam, va bene anche quella integrata nel tuo portatile se ce l'hai) ovunque si trovino nel mondo. Smetti di pagare per parlare al telefono con le persone, non ha pi? senso ormai, paghi gi? la connessione alla rete, ? pi? che sufficiente. Al limite, se proprio vuoi pagare (!) usa skype anche per le telefonate verso chi non usa skype in tutto il mondo: i costi sono ridicoli e mi raccomando, fallo solo per dire loro di scaricare skype, cos? anche loro potranno smettere di pagare per parlare. Skype ? fantastico, ne sono entusiasta, ? una delle pi? grandi invenzioni della rete dopo la rete stessa, non puoi farne a meno. Se hai scaricato Skype e non hai ancora contatti, sono a disposizione per essere aggiunto ai tuoi contatti e fare un breve test insieme, vedrai che ? semplicissimo (il mio nome utente skype ? : filippo.ronco)


6) Il tuo sito ? veramente "interattivo" ? Oppure ? desueto ?
Posologia : una controllatina subito, poi una volta ogni 6 mesi almeno
Controindicazioni : pu? creare ansia

Se non hai un sito dotati di un sito aziendale, se lo hai, chiediti se offre la possibilit? a chi lo visita di interagire in qualche modo, se non offre alcuna possibilit? di interazione, prova a fermarti un secondo e a chiederti se e come puoi coinvolgere le persone che arrivano sul tuo sito offrendo loro un modo di stabilire con te una relazione, un contatto utile.


7) Sfrutta la gratuit? della rete !
Posologia : ogni volta che te ne viene data l'opportunit?
Controindicazioni : pu? provocare assuefazione

Usa i servizi gratuiti che la rete ti offre per promuovere gratuitamente la tua azienda e i tuoi prodotti. Per esempio, invia una campionatura di vino una volta all'anno ai siti d'informazione pi? seguiti (acquabuona, lavinium, tigulliovino, winesurf...ecc.). Registrati in tutti quei siti che ti consentono di avere il tuo profilo aziendale visualizzato gratuitamente : per esempio su vinit, su Vinix.it, ecc. Usa anche gli spazi che ti vengono offerti per promuovere i tuoi piccoli eventi, come per esempio nell'area eventi de l'acquabuona, di tigulliovino.it oppure nell'area annunci di vinit.net o di Vinix.it. Cercane altri, ce ne sono moltissimi.


8) Fermati e ascolta
Posologia : Pi? spesso che puoi
Controindicazioni : fastidi all'udito, nausea, tremori, euforia

Sai cosa si dice di te in rete ? Sarebbe bene cominciare a saperlo. Cerca di monitorare, almeno una volta ogni tanto, cosa dicono di te, della tua azienda, dei tuoi prodotti o servizi. Usa il tuo feedreader per leggere cosa scrivono i blogger pi? influenti, prova anche Technorati.com - anche se un po' vecchiotto - o Blogbabel e digita nel campo di ricerca il nome della tua azienda o di un tuo vino. Se hai fatto qualcosa di cui vale la pena parlare, troverai sicuramente alcune referenze su vari blog italiani ed esteri che ti hanno citato. In questo caso potrebbe essere una buona idea seguire queste conversazioni e intervenire per dire la tua. Il meglio sarebbe avere un proprio blog, citarle con un link e entrare nella discussione da "casa tua" ma vanno benissimo anche commenti, l'importante ? che fai vedere che ci sei, che esisti che dietro l'azienda ci sono persone in carne ed ossa. Per chi vive in rete questo atteggiamento ? normale ma su molti ha sucita ancora un fascino sorprendente. Se non trovi fonti che parlano di te, potrebbe voler dire che in rete sei ancora poco conosciuto e che devi cominciare a darti da fare per creare un po' di "chiacchiere" - possibilmente positive - intorno alla tua attivit?. Qui, per esempio, trovi quello che si dice su cose recenti fatte da TigullioVino.it. Puoi anche provare quello strumento fantastico che ? i-vinix, la ricerca per tag di Vinix che ti consente di cercare per tag tra tutte le cose che si pubblicano (foto, testi, annunci, degustazioni, ecc.) sul social network. E' molto facile che qualcuno abbia pubblicato qualcosa che ti riguarda. Se non ? cos? puoi cominciare tu stesso.


9) Adegua la tua vecchia comunicazione al presente
Posologia : Passo dopo passo, dedicati a questa transizione
Controindicazioni : Se non usato nel modo corretto pu? avere decorso fatale

Non abbandonare la comunicazione tradizionale di getto. Prova piuttosto ad integrarla ed adeguarla ad un linguaggio pi? informale e diretto e usa gli strumenti giusti disponibili in rete per diffondere le notizie. Usa la comunicazione "ufficiale" solo quando hai da comunicare qualcosa di veramente interessante. Non importa ai pi?, per esempio, se hai preso o meno una medagli d'ordo o hai vinto un concorso, interessa di pi? sapere chi sei, cosa fai, perch? lo fai, interessano le storie. Puoi cominciare a rispondere alle e-mail con puntualit?. Dotati se possibile di una newsletter, almeno mensile, con la quale informare i tuoi iscritti sulle tue iniziative e su speciali promozioni o eventi che hai in serbo per loro ma stravolgili ogni volta con qualcosa che non si aspettano. Se stai organizzando qualcosa di molto interessante che va oltre i tuoi interessi aziendali allora potresti pensare di diffondere la notizia con le piattaforme di news sharing come digg o wikio, solo per citarne alcune.


10) Cerca e impara da esempi di successo
Posologia : Ogni volta che puoi !
Controindicazioni : Nessuna !

Prova a leggere il blog di Gianpaolo Paglia, un produttore maremmano che ha fatto scuola in Italia nel tuo settore. Forse capirai qual ? il suo modo di approcciarsi in rete e leggendolo con attenzione potrai prendere spunto da quello che lui ha fatto per provare a ripensare completamente il tuo vecchio modo di stare in rete e di comunicare magari attraverso una fredda brochure aziendale. Guarda per capire cosa intendo questo esempio di cose fatte da Gianpaolo per coinvolgere la propria audience.


Sono solo 10 cose banali, alla portata di tutti, molte delle quali forse gi? pane quotidiano di alcuni. E' comunque un buon inizio per chi ? arrivato solo ieri. Se hai domande o ancor meglio, altre indicazioni ulteriori da aggiungere, prescrivi la tua ricetta, verr? aggiunta alla lista.


[Foto credit : http://www.columbia.edu]

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[05/19/2008, 14:14] Ricetta delle Cr?pes

La crêpe ? una antica ricetta francese fatta con pochi e semplici ingredienti come farina, uova, latte, sale, zucchero e burro. È un preparato squisito sia salato sia dolce (in questo secondo caso, si aggiunge agli ingredienti anche la vanillina).

Vediamo la ricetta per fare le crêpes. In successivi articoli la useremo per alcune delizie. Considerate per? che questa ricetta delle crêpes semplici, senza prevedere alcun ingrediente con il quale farcirle, potrebbe subire qualche lieve modifica in fase di preparazione. La cosa bella ? che, una volta capita la procedura per fare le crêpes, l’unico requisito richiesto ? la fantasia.

Ingredienti:
250 gr di farina
500 ml di latte
sale q.b.
burro q.b. (circa 50 gr dovrebbero bastare)

Preparazione:
in una coppa ampia e con bordi sufficientemente alti, mettete 250 gr di farina, un pizzico di sale e mezzo litro di latte. Mescolare accuratamente finch? non ottenete un composto assolutamente fluido e privo di grumi. Potete aiutarvi con un frullatore ad immersione o una frusta, se preferite. A parte, sbattete per bene 3 uova e unitele poi all’impasto precedente. Mescolare ancora con cura e lasciar riposare la pastella per almeno mezz’ora.

Prendete un padellino antiaderente con bordi molto bassi e mettetelo sul fuoco con fiamma abbastanza bassa. Mettete un po’ di burro a fondere e poi versate un mestolo di pastella (o comunque la quantit? di pastella sufficiente per riuscire giusto a ricoprire tutto il fondo della padella). Distribuitela su tutta la base della padella e lasciate per qualche minuto a cuocere. Quando il lato della crêpe sar? dorato, giratela e fatela cuocere anche sull’altro lato.

Ripetete l’operazione per ciascuna crêpe aggiungendo sempre un po’ di burro nel padellino (con le quantit? di ingredienti qui riportate verranno fuori all’incirca una dozzina di crêpes - dipende ovviamente anche dalla dimensione della padella).

A questo punto, le crêpes sono pronte. Sul cosa farci di preciso, vediamo nei prossimi giorni di dare alcuni suggerimenti, sia per crêpes salate sia per crêpes dolci. Teniamo qui la ricetta della base per i riferimenti futuri (ultimamente mi sono scatenato con le crêpes, quindi conto di riuscire a fare pi? post con parecchi spunti).

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[07/20/2011, 17:06] Azienda Riccardo ed il Prosecco con la Passione per la Qualit
La Sorgente del Vino
L'Azienda Agricola Riccardo, che ho avuto modo di conoscere un po' di tempo fa grazie ad un tour nelle splendide colline di Conegliano Valdobbiadene, ? un'azienda relativamente giovane ma che ha voluto scommettere su un sistema di certificazione molto importante. 
L'Azienda Riccardo ?, infatti, una delle prime aziende nella zona del Conegliano/Valdobbiadene DOC e DOCG a produrre Prosecco garantito dalla certificazione di filiera agroalimentare che documenta l'intero processo produttivo dalla vigna alla bottiglia. Questa certificazione gli consente di attestare l'integrit? e l'autenticit? dei vini che produce.
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"Il consumatore ? sempre pi? consapevole e attento alle origini e al sistema produttivo dei cibi e le bevande che consuma. La certificazione di filiera agroalimentare ? un passo importante in quanto offre la trasparenza richiesta e necessaria alla catena alimentare. Questa certificazione (basata su ISO 22005) consente ai produttori che la scelgono di dimostrate la loro dedizione nei confronti dei consumatori, della sicurezza e della qualit? dei loro prodotti ad ogni stadio del processo produttivo."
Direi che ? un passo importante nel mondo del vino, in un momento in cui il consumatore richiede delle garanzie, aziende come l'Azienda Riccardo, ci offrono uno strumento di garanzia a dimostrazione che la qualit? e la seriet? possono essere certificate :-)
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[07/15/2008, 09:31] Le difficolt? di una trentenne con 20 interessi di troppo?
Ormai ? davvero troppo tempo che non riesco ad aggiornare questo blog con sistematicit?. A volte ci penso e mi vengono i brividi. Passati i tempi in cui scrivevo anche 5 post a settimana. Ora invece l’unico contatto diretto col blog ce l’ho grazie a quei lettori che mi scrivono per chiedermi se va tutto [...]
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[11/22/2011, 10:55] Un vino sostenibile nasce dalla pianta che l'ha prodotto. Il metodo Simonit&Sirch.


Ci? che rende un vino unico e inimitabile ?, innanzitutto, la salute della vite. Cos? insegnano i Preparatori d'Uva Simonit&Sirch che, dopo oltre 20 anni di osservazione e sperimentazione nelle vigne di tutta Europa, hanno definito un metodo di potatura in grado di allungare considerevolmente il ciclo di vita e la produttivit? dei vigneti.
L?obiettivo ? quello di ottenere delle piante pi? sane e longeve in grado di produrre uve, e quindi vini, di qualit? superiore.
Basandosi su un approccio rispettoso dei ritmi della natura e mirato sulla singola pianta, con potature sul solo legno giovane al fine di salvaguardare la salute della vite, si pu? parlare di una tecnica ?dolce? finalizzata a garantisce uno sviluppo sostenibile ed equilibrato della pianta, senza l?ansia dello sfruttamento intensivo ed immediato che oggi guida i processi di meccanizzazione ed omologazione dei vigneti.

Per comunicare la passione e la filosofia che anima il loro lavoro, i Preparatori d'Uva hanno
realizzato un video che, attraverso immagini suggestive dei luoghi del loro lavoro, le vigne dal Nord al Sud Italia, racconta con un linguaggio chiaro e immediato la loro originale filosofia di gestione del vigneto fondata su un sapiente mix di tradizione e innovazione.

Il Metodo Simonit&Sirch ? stato abbracciato con entusiasmo tanto in ambito universitario (dove la loro sperimentazione viene monitorata e studiata da tempo su un piano teorico) quanto da importanti cantine italiane e straniere, dove i Preparatori d'Uva hanno trasferito la loro esperienza ultraventennale e la metodologia di lavoro, adattandola, di volta in volta, alle diverse esigenze e specificit? aziendali.

Un approccio che adesso comincia a fare ?scuola?. Il progetto di Simonit&Sirch di restituire longevit? alla vite ha compiuto infatti un nuovo passo avanti con la nascita della prima Scuola Italiana Permanente di Potatura della Vite, giunta al suo terzo anno di corsi. Unica nel suo genere non solo in Italia, ma a livello internazionale, ? un centro di formazione permanente con corsi organizzati in partnership con importanti centri di ricerca ed universit
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[07/28/2008, 16:42] VinoPR, il nostro nuovo corporate blog

La Sorgente del Vino

Dopo circa un anno di attivit? su questo blog ci siamo spostati: il nostro nuovo corporate blog su cui seguire la nostra attivit? di marketing, comunicazione, PR si chiama VinoPR e lo potete vedere cliccando qui. Questo blog pertanto non verr? pi? aggiornato, ma rimarr? ancora per un po’ presente sempre su questo link.

Per chi ci segue via feed, consiglio vivamente di aggiornarsi al nuovo feed disponibile su VinoPR. Per il momento VinoPR ? scritto principalmente in lingua italiana, salvo alcune eccezioni come l’intervista che abbiamo fatto al Chief Exsecutive di Vinexpo circa l’apertura del corporate blog della fiera francese. Tuttavia, crediamo che in futuro passeremo a scrivere, con ogni probabilit?, solo in lingua inglese.

La Sorgente del Vino

Inoltre, per chi ci ha aggiunto nel proprio blogroll, il nuovo link da linkare ? quello di VinoPR. Ne approfitto anche per segnalarvi il nuovo blog del nostro network di informazione sul vino: VinoGlocal (logo immagine precedente). Per ogni domanda, richiesta, … non esitate a contattarci, anche personalmente alla email fabio [at] vino24.tv.

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[01/01/1970, 00:00] Chiudono le fabbriche? Ritorna alla Madre Terra!
di Federico Valicenti* “La madre terra, privata dei suoi diritti di concimazione, è in rivolta: la terra scende in sciopero; la fertilità del suolo decresce e aumentano le malattie” questo è quello che scriveva Sir Albert Howard ( agronomo (1873-1947) nel suo libro - Diritti della terra – alle radici dell’agricoltura naturale –Slow Food editore. Howard con questo saggio scritto cento anni fa riafferma la necessità di ripartire dalla terra ...
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[01/01/1970, 00:00] Il ritorno
Quando le cose si mettono male, le vecchie tradizioni ritornano ?

I rapporti dell?uomo con il vino avevano avuto alti e bassi durante la lunga storia della civiltà. Bevanda degli dei concessa anche al popolo con grande magnanimità, era poi diventata alla portata di tutti nel periodo romano: erano sorte taverne e botteghe di mescita dove, ovviamente, la qualità era piuttosto scarsa. Ma tanto bastava per dare ebbrezza e far dimenticare la dura vita di quei tempi. I commerci fiorivano e le navi lo trasportavano in giro per il Mediterraneo e successivamente nei paesi del nord. Il vino aveva superato egregiamente i cosiddetti periodi bui del medioevo, lo splendore del rinascimento, lo sfarzo delle regge barocche ed era giunto senza tentennamenti fino ai tempi moderni. Ovviamente anche la sua qualità era cambiata. Le tecniche di vinificazione avevano permesso di eliminare tutti gli additivi, quali spezie, miele, resine, che avevano cercato di rendere piacevole un liquido piuttosto aspro, il cui solo scopo era quello di inserire alcol nel corpo umano e fargli abbandonare per un poco le miserie quotidiane. Poco alla volta era diventata anche bevanda raffinata, le cui migliori espressioni erano privilegio di nobili e di potenti.
Nel ventesimo secolo la base di chi poteva permettersi anche le migliori produzioni s?allargò sensibilmente ed il vino ?buono? divenne alla portata di tutti o quasi. In realtà però restava profondamente diverso l?approccio che i differenti strati sociali davano al nettare degli dei. Ma non vi era una corrispondenza banale tra ricchezza e qualità. Chi se lo poteva permettere a volte beveva vini di dubbio valore, magari solo perché il prezzo era alto e forniva un segno chiaro del livello sociale raggiunto. Spesso non capiva neanche cosa trangugiava e la sua capacità gustativa era veramente misera. Chi riusciva invece a penetrare veramente nelle innumerevoli sfumature di una bevanda estremamente complessa, non aveva i mezzi per procacciarsela ed era costretto ad accettare compromessi più o meno onorevoli. In poche parole, difficilmente chi apprezzava il ?grande? vino poteva berlo, mentre normalmente chi ne aveva abbondantemente le possibilità si trovava a tracannare o a centellinare prodotti molto cari, che poco o nulla riuscivano a trasmettergli. La stragrande maggioranza della gente beveva invece quello che trovava e ben poco si curava della qualità. Vino, sempre e dovunque, ma basta che fosse a basso prezzo.
Poi, lentamente, le divisioni sociali diminuirono la forbice tra ricchi e poveri, ed anche il vino più prezioso divenne teoricamente una bevanda che chiunque, con maggiore o minore sacrificio, poteva permettersi almeno qualche volta all?anno. Tuttavia, restava ancora ben difficile da superare l?approccio culturale che durante i secoli ne aveva scandito il rapporto con il consumatore abituale. Il vino buono si poteva trovare anche facilmente, ma ben pochi erano in grado di riconoscerlo. Le vere sensazioni che un prodotto di alto livello sapeva elargire, rimanevano privilegio di pochi, senza alcun diretto rapporto con la loro possibilità economica. In questo caos qualitativo e quantitativo emerse finalmente una delle figure più importanti nella storia enoica del nostro pianeta: l?esperto di vino.
Più che un mestiere era un vera missione: egli doveva sacrificarsi a degustare di tutto e di più per definire finalmente in modo oggettivo una scala di qualità per gli innumerevoli prodotti che uscivano sul mercato. Alla fine, la sua titanica opera di ricerca, di confronto, di valutazione, sarebbe stata offerta a tutti i miseri mortali, che finalmente avrebbero potuto conoscere esattamente cosa stavano per bere. Il modo migliore per allargare a tutti le conclusioni di quei pochi illuminati era senz?altro un libro che riassumesse sinteticamente lo sforzo compiuto in mesi e mesi di sacrificio. Nacque così la ?guida dei vini?. Anzi ne nacquero molte, in quanto ogni nuovo benefattore era convinto di essere più oggettivo degli altri e di aver eseguito con maggiore serietà ed attenzione la valutazione finale. A lato di queste vere e proprie ?Bibbie? comparvero innumerevoli discepoli che iniziarono a portare il Verbo enoico in giro per il mondo.
La Sorgente del Vino

Le degustazioni pubbliche crebbero a dismisura così come le tavole rotonde, le lezioni, i congressi, ecc. Fortunatamente, si allargò anche il numero dei veri esperti, in grado di valutare le migliaia di profumi nascosti ai comuni mortali: non solo frutta, fiori e verdure, ma anche petrolio, animali, liquidi organici e così via. Finalmente chiunque avrebbe saputo cogliere quello splendido sentore di pollaio o di muffa, di radice amara o di pelo bagnato, che gli sarebbe stato precluso per sempre senza la sapiente guida degli eletti. Inoltre, non solo i consumatori avevano ormai degli angeli custodi pronti a guidare le loro scelte, ma anche gli stessi produttori potevano approfittare di chi avrebbe in poche e sintetiche parole osannato o distrutto il loro lavoro di vigna e cantina. Avrebbero capito velocemente se l?annata era stata buona o cattiva, se meritava o no mettere in vendita ciò che avevano costruito in un anno di dura fatica. Bastava seguire le prediche pubbliche dei ?santoni? e tutto sarebbe stato chiaro. E poco importava se ciò accadeva normalmente a vendemmia conclusa.
Il consumatore era comunque felice: aspettava con trepidazione spasmodica l?uscita delle ?Guide? e si scatenava nella caccia delle bottiglie più osannate. Il vino, benché spesso prodotto in grandi quantità, finiva quasi subito. Tutto era già venduto ben prima di uscire. Recuperare una sola bottiglia diventava un?opera di persuasione e di preghiera. I più fortunati riuscivano a commuovere il produttore e potevano portarsi a casa il gioiello tanto ambito anche se avevano dovuto pagare una cifra ben più alta del previsto. D?altra parte i prezzi erano per forza destinati a crescere. Gli ?esperti? benefattori dovevano sopravvivere e le guide dovevano essere pubblicate. Malgrado per loro fosse solo una missione culturale, i giornalisti, i curatori, gli esperti, i collaboratori ed i portaborse erano costretti gioco forza a mangiare, dormire, viaggiare, mantenere una famiglia. Dovevano, anche se controvoglia, chiedere una parte dei guadagni ai vignaioli che grazie a loro erano saliti nell?Olimpo della celebrità.
La situazione continuò così per molti anni tra la soddisfazioni di tutti: il vino era diventata una realtà ?popolare? e la sua comprensione era saldamente nelle mani di chi lo sapeva analizzare con sapiente lucidità ed oggettività. Ma i sobillatori ed i rivoluzionari sono sempre esistiti nella storia dell?umanità. E così qualcuno, sicuramente in malafede, cominciò ad inserire qualche dubbio: perché lo stesso vino aveva giudizi così diversi da guida a guida? Perché le aziende più facoltose conquistavano sempre le migliori valutazioni? Perché si osannavano i vini più veri e tipici e poi si premiavano quelli più monotoni e ripetitivi? Furono subito accusati di eresia, ma la calunnia iniziò ad infiltrasi e ad ottenere i suoi primi frutti. Alcuni consumatori osarono addirittura degustare da soli, senza alcun appoggio esterno. In altre parole, si vollero sostituire agli esperti, dopo tutto i sacrifici che questi avevano fatto per loro. Qualcuno arrivò perfino a comprare bottiglie non recensite da nessuno dei portatori di verità. Il mondo del vino stava per crollare per colpa di pochi facinorosi. Si sarebbe tornati alla barbarie ed alle scelte individuali. Si sarebbe bevuto un Sauvignon anche senza apprezzare compiutamente e profondamente quello splendido profumo che solo il gatto di casa riusciva così bene e inconsciamente a riprodurre.
Ci furono anni di caos e di sgomento, finché non comparve sulla scena enoica la poderosa e illuminata figura del ?Grande Estimatore?. Nessuno seppe mai quale fosse veramente il suo nome né come riuscì ad imporsi su tutto e su tutti. La sua scalata fu imperiosa e senza ostacoli. Cancellò facilmente ogni tipo di guida e ridusse all?anonimato il nutrito gruppo di portatori delle verità vinicole. E pensare che non dava classifiche e nemmeno consigli od ordini da seguire come atti di fede. Tutto ciò che faceva era di mostrarsi in qualche cantina e discorrere allegramente con i produttori davanti ad un bicchiere. Poi ringraziava ed usciva contento, tallonato dai Mass Media che lo seguivano ovunque, ma che non riuscivano mai ad ottenere il benché minimo commento. Le cantine visitate erano sempre più numerose ed i vignaioli facevano di tutto per migliorare i prodotti, sperando di accoglierlo un giorno o l?altro nelle loro abitazioni. Non chiedeva mai niente: assaggiava e parlava, parlava ed assaggiava. Sorrideva sempre, anche quando magari il vino non era stato di suo completo gradimento. Riusciva a non fare trasparire alcuna emozione.
La Sorgente del Vino

I consumatori iniziarono a seguire il suo esempio ed a decidere con il proprio naso e palato. Costretti a provare in prima persona, iniziarono essi stessi a valutare ed a confrontare, sempre più coinvolti non solo dalle caratteristiche del vino, ma anche dalla simpatia del produttore, dalla bellezza del territorio circostante e da tutte quelle sfumature difficilmente esprimibili con aridi punteggi. Scomparve in una giornata di autunno. Fu visto l?ultima volta su una collina delle Langhe, seminascosta da una fitta ed umida nebbiolina. C?è chi giura che non era solo, ma circondato da un gruppo di giovani festanti e giocosi che suonavano e ballavano. Poi più nulla, ma il vino ormai veniva apprezzato per quello che riusciva a trasmettere: praticamente tutti erano in grado di decidere da soli.
Nessuno volle mai credere a quel vecchio ?maestro di vigna? che in mezzo all?umida foschia di quel giorno, con il mozzicone di sigaro in bocca, si stava godendo solitario il languido panorama delle sue vigne di Nebbiolo. Eppure lui era proprio convinto di aver udito il gruppo festante chiamare il ?Grande Estimatore? con quello strano nome mai sentito prima ?Διονύσος, Διονύσος !!? (Dioniso, Dioniso !!)
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