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Mondo Di Vino
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[10/28/2007, 17:43] Delle meraviglie di un'etichetta
La Sorgente del Vino

"Dopo il d? di Sant' Urbano,
pi? non gelano tralci e grano"

La prima volta che vidi quest'etichetta rimasi inorridito, anzi, se ricordo bene, la mia prima esclamazione fu qualcosa simile a "ma cos'? quest'orrore kitsch?"

Poi, come spesso succede con le cose estreme -musica, arte, design, persone- inizi ad esserne incuriosito, poi attratto, poi affascinato per finire ad esserne il primo supporter, cercando di far capire agli altri, quelli che come te, all'inizio, storcevano la bocca, che questa ? arte allo stato puro. Forse, anzi no, sicuramente la pi? bella etichetta mai vista su una bottiglia di vino.

Grazie, Sant'Urbano, per esserti fatto martirizzare in una vigna nel II secolo.
Grazie, Weingut Knoll, per aver pescato nella tradizione e per aver disegnato un'etichetta cos? deliziosamente kitsch!


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[05/20/2008, 11:40] La noce moscata

La Sorgente del VinoQuanti di voi usano la noce moscata? Io spesso, o almeno ogni volta penso possa starci bene. Questa adorabile spezia mi sembra che spesso sia utilizzata solo nelle solite ricette: quando si fa la besciamella, in alcuni dolci oppure quando si fanno le polpette o i tortellini.

Questa spezia originaria dell’Indonesia, con il suo inebriante profumo dovuto alla presenza di un olio aromatico, può donare ai cibi delle note veramente particolari.

Una ricettina veloce, in cui la noce moscata dà un notevole contributo in termini di esperienza olfattiva è il mango nello stagno. Si taglia il mango a pezzi non troppo piccoli, lo si mette in una ciotola e gli si versa sopra una parte di aperol, una di ginger ed infine si grattuccia a piacere (io tendo ad abbondare) la noce moscata.

Se mentre preparate questa simpatica e voloce, oltre che gustosissima, ricetta avete degli amici con voi, farete una magnifica figura se macinerete la noce moscata con un macinino professionale molto carino. Penseranno che siete dei veri cuochi :p Provare per credere!

Sto parlando del macina noce moscata della Ad Hoc, che potete acquistare su Granshop.it.

La Sorgente del Vino La Sorgente del Vino La Sorgente del Vino
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[02/26/2013, 09:00] Chenin blanc, il miglior vino per la cucina giapponese? Scopriamolo il 27 febbraio al Kome a Firenze per God Save The Wine

Difficile trovare un vitigno che come lo Chenin Blanc possa dare al contempo grandi vini spumanti, vini giovani e beverini, vini di struttura e da invecchiamento e anche alcuni tra i pi? straordinari vini dolci che vengano prodotti sulla Terra. Questo piccolo grande miracolo avviene ogni anno in Francia nella zona che i pi? conoscono per i famosi ?Chateau? della Loira. E? (anche) per questo che qui non ci sono gli ?Chateau? che fanno vini come a Bordeaux ma i Domaines di cui ne incontrete quattro tra i pi? significativi durante la nostra serata del 27 febbraio al Kome per God Save the Wine. Sono vini che nascono per la tavola, di qualunque cucina si tratti: ne parliamo a fondo con Simone Morosi di Cave des Pyrene, lungimirante e coraggioso importatore italiano di vini di territorio.

Quale ? la caratteristica principale per creare un abbinamento riuscito? Si parte dal piatto o dal vino?La Sorgente del Vino
La grande cucina ha bisogno di un grande Sommelier per emozionare il palato, nella vita di tutti i giorni -invece- ?la miglior regola dell’abbinamento ? lasciarsi stupire. Aggiriamo benevolmente i classici dettami e regaliamoci la voglia di decifrare aromi che stimolano la curiosit?. L’appassionato di cibo far? ruotare molti diversi piatti attorno ad un unico vino e l’appassionato di vino stapper? champagne, chenin, e pinot nero su una buona pizza. L’importante ? creare picchi di godimento al palato

Teoria degli abbinamenti ed esagerazioni: esiste davvero l abbonamento perfetto? Facci un esempio con un tuo vino e un piatto, esotico o italiano
Prima dell’abbianmento perfetto dovremmo ricercare i prodotti perfetti o per meglio dire migliori. I grandi abbinamenti che mi hanno maggiormente colpito usufruivano di una materia prima di partenza eccezionale, non obbligatoriamente cara ma di ?qualit? cert?. Direi che, molto filosoficamente, l’abbinamento perfetto ? la continua sperimentazione condotta con alti prodotti e una giusta esperienza. Lo scorso anno ho potuto apprezzare dei Riesling con zucchero svolto abbinato a dei dolci non dolci, come degli chenin con residuo zuccherino abbinati a tortelli con ripieno dolce. Stupefacente e memorabile ?un piatto di benvenuto di un noto ristorante torinese abbinato all’ Americano Cocchi.

Abbinamento musicale, un tuo vino e una canzone che ne sottolinea una caratteristica fondamentale
Nella domanda ? gi? compresa la risposta: la MUSICA ? l’abbinamento musicale perfetto per qualsiasi vino e pi? nello specifico la musica di qualit? ? l’abbinamento ideale per un vino di qualit?. Un magnifico Stan Getz con il suo Sax definito sar? compagno perfetto per un’elegantissimo Pinot Nero borgognotto, Rachmaninov pu? andare a braccetto con l’aristocratica bevibilit? di un Sangiovese Grosso della nostra amata Montalcino, per un Nebbiolo delle Langhe trovo come abbinamento migliore il vocal Jazz musicalissimo e muscoloso di Kurt Elling, il miglior cantante in circolazione da diversi anni.

Prince ? invece il magnifico sottofondo per I nostri Chenin Blanc: la sua chitarra ? stridente e tagliente come l’acidit? che li caratterizzano, il suo ritmo funky sincopato e preciso corrisponde al perfetto ritmo che i nostri danno al palato durante la cena o la degustazione, la personalit? ma al tempo stesso la godibilit? che entrambi mi regalano mi fanno pensare che questo sia l’ABBINAMENTO PERFETTO

 



Vini in degustazione

  • Savanni?res “Arena” 2011 – Domaine Ren? Mosse
  • Anjou Blanc “Rouchefer”2011 – ?Domaine Ren? Mosse
  • Vouvray “La Dilettante” 2001 – ?Domain Breton
  • Saumur Blanc “L’Insolite” 2011- Domaine de Roches- Neuves


Les Caves de Pyrene
C.so Susa 22/a
10098 ?Rivoli ?( TO )
Telefono: 0173 290886 ? Fax: 0173 380725
e-mail:info@lescaves.it

http://lescavesdepyrene.blogspot.it/

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[01/01/1970, 00:00] www.michelemarziani.org
Appuntatevi l'indirizzo del mio nuovo diario on line, da oggi ufficialmente operativo: www.michelemarziani.org Vi aspetto!...
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[08/18/2025, 08:36] Restaurant POTONG & Opium Bar- A Progressive Thai-Chinese Cuisine by Chef Pam ? Bangkok ? Thailand

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino Dopo la presentazione della The World?s 50 Best Restaurants a Torino, ci siamo concessi una settimana speciale a Bangkok, per esplorare quella che oggi ?, senza dubbio, la citt? con la pi? alta concentrazione di eccellenze gastronomiche al mondo.

Il nostro viaggio inizia da Restaurant POTONG, il ristorante della straordinaria Pichaya ?PAM? Soontornyanakij, recentemente premiata come Miglior Chef Donna al Mondo 2025.
Una cena semplicemente clamorosa, capace di unire radici, visione e una sorprendente intensit? emotiva.

La Sorgente del Vino

Restaurant POTONG & Opium Bar- A Progressive Thai-Chinese Cuisine by Chef Pam – Bangkok – Thailand

Team:?

  • Head Chef: Pichaya ?PAM? Soontornyanakij (@chef.pam)

  • Sous Chef:?SAVITRI??Give??THAWORNSOOX?(@give.savitri)

  • Pastry Chef:?KEJWALEE??Mook??CHOTITRAKOON (@mookkej)

  • Sommelier: Phuengthum ?Pheung? Khathipphathee (@phuengthum)

  • Ma?tre d Hotel: Angelie Lagula (@angelie.b.canlas)

  • Bar Manager: ?Matteo Cadeddu (@matt_cadeddu89)

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

Aperitivo Rooftop

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

Un?esperienza di cucina Thai-Cinese progressiva firmata da Chef Pam. Attraverso i 5 Elementi e i 5 Sensi, gli ospiti possono assaporare i ricordi e il percorso culinario della World?s Best Female Chef all?interno di una dimora storica di oltre 120 anni, tramandata da quattro generazioni come Casa della Medicina Tradizionale POTONG, nel cuore di Yaowarat (la Chinatown di Bangkok).

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

Il sorriso e la piacevolezza del farti sentire ospite gradito sono la base del clima che pervade tutta la citt?.

La Sorgente del Vino

Missione – Pollo Nero – Erbe Cinesi – Brodo

Mission – Black chicken / chinese herb / broth

?Mission? apre il percorso come un prologo sussurrato: un guscio croccante che racchiude pollo nero (silkie) profumato alle erbe cinesi, affiancato da una tazza di brodo limpido e concentrato. ? una composizione ?black on black? studiata per incuriosire prima ancora che per saziare: fragranza tostata all?esterno, morbidezza sapida al cuore, poi l?abbraccio caldo del brodo che ripulisce e allunga il sapore. L?insieme ? misurato, quasi meditativo, con un equilibrio che gioca tra amaro gentile delle erbe, dolcezza naturale del volatile e una scia speziata finale.

Nel gesto c?? memoria familiare: l?uso delle erbe rimanda alla tradizione della farmacia cinese custodita nell?edificio storico di Yaowarat, oggi casa del ristorante, e alla cultura del pollo nero in brodo tonificante. ?Qui il linguaggio diventa contemporaneo: la sfoglia/pastry dona contrappunto di texture, il brodo chiaro, profondo fa da cerniera gustativa tra accoglienza e racconto. ? un piatto chiave che imposta il ritmo del menu e dichiara poetica e intenzioni prima dei capitoli pi? estroversi.

In sintesi: precisione tecnica, misura e identit?. ?Mission? non cerca effetti speciali; prepara il palato e, soprattutto, la mente, a entrare nel viaggio thai?cinese di Chef Pam con un segno stilistico chiaro e memorabile.

La Sorgente del Vino

  • Sommelier: Phuengthum ?Pheung? Khathipphathee (@phuengthum)

Pairing by Dom Perignon 2015

La Sorgente del Vino

Dettagli e ricordi | Kuay chap / Lingua di maiale / Brodo di maiale / Caviale

detail and memories – kuay chap – pork tongue – pork broth – caviar

La Sorgente del Vino

Detail and Memories ? kuay chap ? pork tongue ? pork broth ? caviar

Un omaggio raffinato alle radici thai-cinesi: nel piatto, sottili strisce di kuay chap (sfoglie di riso arrotolate) incontrano lingua di maiale e un brodo di maiale lucido e profondo; in superficie, caviale a firma salina. La costruzione ? ?a strati?, con il boccone che alterna morbidezze e morsi elastici, mentre lo iodio del caviale firma il finale con precisione. ? comfort food elevato a gesto contemporaneo: misura, contrasto e memoria.

Chef Pam rilegge un classico popolare (il kuay chap teochew) e lo trasforma in racconto personale: tecnica attuale, ingredienti nobili e un?eco di street food che resta leggibile, ma sublimata. ? il capitolo del menu in cui l?infanzia e la citt? diventano fine dining: intimo, nitido, emotivo.

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Pairing by Les Rosiers – Jasni?res – Domaine de Bellivi?re

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Storie storiche | Capesante / Salsa satay / Brioche

Historical stories – scallop – satay sauce – brioche

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Sun Pa Tong – Sticky Rice Wine

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Cuore e anima | Gamberi Nakhon Si Thammarat / Pad Thai / Shot di gamberi / Hoy Tod

Heart and Soul – nakhon si Thammarat shrimp – Pad Thai – Shrimp shot – Hoy Tod

Trascende il concetto di “signature dish” per diventare un?esperienza gastronomica sospesa tra memoria, territorio e innovazione.

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Heart and Soul di Chef Pam ? POTONG, Bangkok

Nel cuore della cucina di Chef Pam, Heart and Soul incarna il senso stesso della sua filosofia: un piatto che ? memoria, territorio e sorpresa sottile, tutto racchiuso in un solo morso. Composto da:

  • Nakhon Si Thammarat shrimp: gamberi pregiati della costa meridionale thailandese, emblematici per freschezza e sapore, scelti con cura per rappresentare il legame profondo con il territorio.

  • Pad Thai deconstruito in forma di ?shrimp shot?: un boccone concentrato, geniale nella forma e nel contenuto, che ripercorre la storia dello street food thailandese. Un?esperienza tattile, quasi sensoriale, che reinterpreta l?iconica pietanza nazionale.

  • Una micro-garanzia croccante: miniature di hoy tod ? la classica frittura thailandese, qui in versione miniaturizzata e croccantissima, a coronare il boccone con un contrasto di texture sorprendente e memorabile.

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Perch? ? cos? potente?

Chef Pam non offre soltanto un piatto ? ? un racconto. Con Heart and Soul, si parla di:

  • Il dialogo tra le radici culturali della Thailandia (lo street food, i sapori di Phuket o di Nakhon Si Thammarat) e la tecnica moderna, che disassembla e riassembla l?esperienza sensoriale.

  • Una narrazione gastronomica concentrata: ogni elemento (gusto, consistenza, storia) ? presente al cento per cento, senza dispersione.

  • La magia della micro-interpretazione gastronomica: uno shot che vale cento piatti, uno snack che contiene una memoria e una cultura intera.

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Dimenticato | Branzino Atlantico / Beurre Blanc

forgotten – atlantic seabass – beurre blanc

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La scelta delle Bacchette!?

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Pairing by : Les Parcellaires De Saulx Pommard Premier Cru ?Clos Blanc? Rouge 2017

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La Sorgente del Vino Francia ? Borgogna, C?te de Nuits.
Un terroir che regala vini di grande personalit? e longevit?, espressione autentica del Pinot Noir nella sua veste pi? aristocratica.

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Bold – 14 day aged duck

Anatra frollata 14 giorni

La Sorgente del Vino

Bold ? 14-day aged duck (POTONG, Bangkok)

Il cuore pulsante del menu: petto d?anatra dry-aged 14 giorni, marinata con spezie cinesi, la pelle trattata con una miscela di aceto per favorire una laccatura ipercroccante; in cottura resta croccante fuori, rosata e succosa dentro. Una tecnica messa a punto con meticolosit?, che coniuga tradizione e modernit? di esecuzione.

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Il servizio ? parte del rito: l?anatra arriva in scena su una Lazy Susan al centro tavola, accompagnata da condimenti thai e riso, a evocare il gesto conviviale delle grandi tavolate di famiglia. L?impatto ? tanto estetico quanto gustativo: crosta laccata, profumi di five-spice, morsi pieni e lunghi.

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Nel percorso degustazione l?anatra identifica il capitolo ?Bold?, fulcro narrativo della sequenza ?all about duck?; ? il piatto-bandiera perfezionato da Chef Pam prima ancora dell?apertura, oggi considerato la firma della casa.

La sua forza sta nell?equilibrio tra sale, acidit?, spezia, texture e reazione di Maillard, i cinque codici sensoriali che guidano la cucina di POTONG.

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Spirituale | Cetrioli sottaceto / Asparagi / Peperoncino nhoom

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Pairing by :? Mullineux 2024 Straw Wine

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La Sorgente del Vino

Felicit? | Strati di potong

Happiness – layers of Potong?

La Sorgente del Vino

Happiness ? Layers of Potong (POTONG, Bangkok)


Finale di percorso e dichiarazione d?intenti: Happiness ? un dolce ?a strati? che mette in scena le molteplici texture e i ricordi che hanno plasmato POTONG e la sua Chef.

Non ? un semplice dessert, ma un ritratto stratificato ? croccante/soffice, cremoso/arioso ? in cui ogni livello rimanda alla storia dell?edificio e alle memorie d?infanzia di Chef Pam, trasformate in un boccone contemporaneo e lucidissimo.

La Sorgente del Vino

? l?epilogo emotivo del menu: un dolce-manifesto che parla di tempo, identit? e memoria pi? che di mera dolcezza, e che chiude il racconto con precisione, misura e poesia gastronomica.

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Eredit? | pandan / nome del t? thailandese / mango / cocco sesamo

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Coccole finali

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Biscotti della Fortuna.

Grazie | Fortuna

La Sorgente del Vino

Un saluto Thank You in forma di fortune cookie, a rimarcare il filo tra tradizione thai-cinese e gesto contemporaneo.

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Passiamo ad un altro piano del Building e siamo all’ Opium Bar.

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L?arte del cocktail: Matteo Cadeddu al timone

Dietro il bancone troviamo come Bar Manager?Matteo Cadeddu, mixologist italiano con esperienze in Europa, Australia, Singapore e India.

La sua leadership ha trasformato Opium in una delle esperienze pi? clamorose tra i pluri-premiati cocktail bar di Bangkok.

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

Un patrimonio trasformato in esperienza

Situato nella vivace Chinatown di Bangkok, Potong prende vita nell?edificio storico che per generazioni ha ospitato l?antica farmacia della famiglia di Chef Pam. Restaurato con cura, il locale conserva vividi elementi di design mischiati a modernit?, dal lounge scientifico al rooftop, creando un ambiente evocativo e unico.

Potong ? l?essenza del racconto attraverso il gusto, una cucina che unisce il valore della tradizione con l?audacia della contemporaneit?.

Chef Pam ci guida in un viaggio sensoriale fatto di dettagli, ricordi e sapori trasformati.

Quale occasione migliore per lasciarsi avvolgere da questa esperienza autentica e raffinata ?

La Sorgente del Vino

Accorrete!

Il ristorante POTONG fa parte della holding THE X PROJECT Co., Ltd., realt? che sviluppa ristoranti di nicchia, dal forte impatto concettuale e guidati dal racconto.

THE X PROJECT Co., Ltd. ha sede a Bangkok ed ? guidata da Chef Pam (Pichaya Utharntharm) e Tor Boonpiti, che uniscono decenni di esperienza nell?hospitality a una passione per i viaggi e per la scoperta delle sottoculture gastronomiche.

Contatti ? THE X PROJECT
La Sorgente del Vino potong-opium@thexprojectbkk.com
La Sorgente del Vino (+66) 082 979 3950

La Sorgente del Vino 422 Vanich 1 Rd., Samphanthawong,
Bangkok, 10100

L'articolo Restaurant POTONG & Opium Bar- A Progressive Thai-Chinese Cuisine by Chef Pam – Bangkok – Thailand proviene da ViaggiatoreGourmet alias AltissimoCeto!.

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[01/01/1970, 00:00] Mercato San severino, 29-30 novembre. Grappa che passione
Campania Acquaviti si mostra al pubblico con “Grappa, che passione!” Una due giorni per accogliere esperti ed appassionati Sarà il distillato italiano per antonomasia ad essere il protagonista del prossimo week-end. Sabato 29 novembre e domenica 30 novembre dalle ore 11 alle ore 17, difatti, Campania Acquaviti apre al pubblico la distilleria e lo show room “Quindiciuomini”. Si potranno così scoprire i segreti della raffinazione ed i piaceri ...
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[01/01/1970, 00:00] Fine
No, non ? paura e neppure vilt?. ? stanchezza. Mi sono stancato. E chiudo. Chiudo questo blog (senza cancellare nulla, ci mancherebbe!) Come dice il mio amico Nick Tambone chi scrive su un blog lo fa per passione, senza...
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[08/22/2008, 09:37] Due consigli (anzi, dieci !) per l'azienda 2.0

La Sorgente del Vino

Siamo ancora ben lontani dalla piena consapevolezza del mezzo da parte degli operatori del vino ma i presupposti per sperare che questa rivoluzione digitale si attui compiutamente, oggi poggiano su basi pi? concrete di ieri. Se da una parte ? gi? nutrita la schiera delle aziende che hanno fatto della rete il loro principale canale di comunicazione, sono ancora molti coloro che ci stanno ancora pensando e che vorrebbero iniziare ad usare le nuove tecnologie con maggior consapevolezza, per dialogare e aumentare le proprie relazioni online meglio di come hanno fatto fino ad oggi, semplificandosi la vita e in qualche caso rendendo il proprio lavoro perfino pi? efficace e divertente.

Ecco la cura :

1) Costruisci la tua reputazione online
Posologia : ogni giorno, minuto, secondo che trascorrerai in rete.
Controindicazioni : insorgenza di ego ipertrofico nei casi di maggior successo

Sembra uno dei 10 comandamenti, lo so, ma non c'? niente che paghi di pi? di questo in rete. In un luogo dove non ci pi? toccare, quello che dici, scrivi, mostri, pensi e come lo fai ? tutto. Investi il tuo tempo online nella costruzione della tua reputazione. Dai sempre qualcosa prima di chiedere, anzi, se possibile offri sempre (contenuti, consigli, esperienza, tecnicismi, prodotti, novit?, gentilezza, conforto, competenza, ecc.) e non chiedere mai. Condividi quello che hai da offrire e prova a coinvolgere se hai idee interessanti, potrebbero sortirne grandi e inaspettate sorprese.


2) Osserva l'ambiente in cui ti trovi
Posologia : ogni volta che inizi a frequentare un nuovo spazio sociale online
Controindicazioni : pu? provocare sonnolenza

Quando arrivi in un nuovo spazio web, che sia un blog, un forum, un social network o altro, non inseriti immediatamente nelle conversazioni, investi qualche giorno a leggere come e di cosa scrivono gli altri, chi sono le persone pi? influenti, quali sono i temi e i modi con i quali questi vengono trattati in quello specifico ambiente, osserva per un po' prima di agire, ti servir? per non fare passi falsi o entrare a gamba tesa e vedere dove e come sfruttare al meglio i tuoi punti di forza.


3) Sii una spugna, impara dagli altri
Posologia : Ogni volta che puoi !
Controindicazioni : pu? provocare aumento di peso improvviso

Leggi la pagina "cosa non si fa / consigli" e soprattutto gli "Approfondimenti" che trovi nell'area help su vinix, non sar? il vangelo ma trovi tanto di quello che ho imparato sulla mia pelle e qualche riflessione che forse pu? aiutarti a comprendere come interpretare al meglio il tuo stare in rete. Sono suggerimenti che ho scritto per gli abitanti di vinix ma che sono validi per qualsiasi piattaforma, tecnici talvolta ma spiegati sempre con parole semplici.


4) Impara cosa sono i Feed, leggili ed offrili
Posologia : da domani mattina, 1 volta alla settimana
Controindicazioni : In caso di sovradosaggio consultare il medico

Inizia subito ad usare un feed reader come per esempio Google Reader. E' un "coso" che ti consente di seguire pi? siti e fonti di informazione contemporaneamente e molto di pi? senza muovere un dito. In pratica, anzich? visitare i 10 siti che leggi ogni giorno, consulti tutto da una pagina unica solo quando ci sono aggiornamenti. Comunque sia, prenditi il tempo per imparare ad usarlo, ? importante che tu lo faccia. Corollario : dota il tuo sito (le tue news o il blog o la newsletter) di un feed rss per essere letto da tutti coloro che usano un feed reader. Se segui il consiglio numero 3) troverai qualche informazione in pi? su cosa siano i feed. Va b? dai, ti avanzo la fatica.


5) Skype, mai pi? senza
Posologia : Sempre
Controindicazioni : pu? rendere irritabili e provocare mal di testa

Ne ho provati tanti: skype, icq, msn, gtalk, aim, yahoo messenger, sono tutti sistemi di messaggistica istantanea molto evoluti ma il mio cuore batte solo per Skype. Scarica adesso Skype. Skype ? un programmino gratuito che ti permette, una volta aggiunti un po' di contatti, di parlare gratuitamente con queste persone, sia sotto forma di messaggi scritti che tramite telefono (ti basta una cuffia / microfono da pochi euro) o video (ti basta una webcam, va bene anche quella integrata nel tuo portatile se ce l'hai) ovunque si trovino nel mondo. Smetti di pagare per parlare al telefono con le persone, non ha pi? senso ormai, paghi gi? la connessione alla rete, ? pi? che sufficiente. Al limite, se proprio vuoi pagare (!) usa skype anche per le telefonate verso chi non usa skype in tutto il mondo: i costi sono ridicoli e mi raccomando, fallo solo per dire loro di scaricare skype, cos? anche loro potranno smettere di pagare per parlare. Skype ? fantastico, ne sono entusiasta, ? una delle pi? grandi invenzioni della rete dopo la rete stessa, non puoi farne a meno. Se hai scaricato Skype e non hai ancora contatti, sono a disposizione per essere aggiunto ai tuoi contatti e fare un breve test insieme, vedrai che ? semplicissimo (il mio nome utente skype ? : filippo.ronco)


6) Il tuo sito ? veramente "interattivo" ? Oppure ? desueto ?
Posologia : una controllatina subito, poi una volta ogni 6 mesi almeno
Controindicazioni : pu? creare ansia

Se non hai un sito dotati di un sito aziendale, se lo hai, chiediti se offre la possibilit? a chi lo visita di interagire in qualche modo, se non offre alcuna possibilit? di interazione, prova a fermarti un secondo e a chiederti se e come puoi coinvolgere le persone che arrivano sul tuo sito offrendo loro un modo di stabilire con te una relazione, un contatto utile.


7) Sfrutta la gratuit? della rete !
Posologia : ogni volta che te ne viene data l'opportunit?
Controindicazioni : pu? provocare assuefazione

Usa i servizi gratuiti che la rete ti offre per promuovere gratuitamente la tua azienda e i tuoi prodotti. Per esempio, invia una campionatura di vino una volta all'anno ai siti d'informazione pi? seguiti (acquabuona, lavinium, tigulliovino, winesurf...ecc.). Registrati in tutti quei siti che ti consentono di avere il tuo profilo aziendale visualizzato gratuitamente : per esempio su vinit, su Vinix.it, ecc. Usa anche gli spazi che ti vengono offerti per promuovere i tuoi piccoli eventi, come per esempio nell'area eventi de l'acquabuona, di tigulliovino.it oppure nell'area annunci di vinit.net o di Vinix.it. Cercane altri, ce ne sono moltissimi.


8) Fermati e ascolta
Posologia : Pi? spesso che puoi
Controindicazioni : fastidi all'udito, nausea, tremori, euforia

Sai cosa si dice di te in rete ? Sarebbe bene cominciare a saperlo. Cerca di monitorare, almeno una volta ogni tanto, cosa dicono di te, della tua azienda, dei tuoi prodotti o servizi. Usa il tuo feedreader per leggere cosa scrivono i blogger pi? influenti, prova anche Technorati.com - anche se un po' vecchiotto - o Blogbabel e digita nel campo di ricerca il nome della tua azienda o di un tuo vino. Se hai fatto qualcosa di cui vale la pena parlare, troverai sicuramente alcune referenze su vari blog italiani ed esteri che ti hanno citato. In questo caso potrebbe essere una buona idea seguire queste conversazioni e intervenire per dire la tua. Il meglio sarebbe avere un proprio blog, citarle con un link e entrare nella discussione da "casa tua" ma vanno benissimo anche commenti, l'importante ? che fai vedere che ci sei, che esisti che dietro l'azienda ci sono persone in carne ed ossa. Per chi vive in rete questo atteggiamento ? normale ma su molti ha sucita ancora un fascino sorprendente. Se non trovi fonti che parlano di te, potrebbe voler dire che in rete sei ancora poco conosciuto e che devi cominciare a darti da fare per creare un po' di "chiacchiere" - possibilmente positive - intorno alla tua attivit?. Qui, per esempio, trovi quello che si dice su cose recenti fatte da TigullioVino.it. Puoi anche provare quello strumento fantastico che ? i-vinix, la ricerca per tag di Vinix che ti consente di cercare per tag tra tutte le cose che si pubblicano (foto, testi, annunci, degustazioni, ecc.) sul social network. E' molto facile che qualcuno abbia pubblicato qualcosa che ti riguarda. Se non ? cos? puoi cominciare tu stesso.


9) Adegua la tua vecchia comunicazione al presente
Posologia : Passo dopo passo, dedicati a questa transizione
Controindicazioni : Se non usato nel modo corretto pu? avere decorso fatale

Non abbandonare la comunicazione tradizionale di getto. Prova piuttosto ad integrarla ed adeguarla ad un linguaggio pi? informale e diretto e usa gli strumenti giusti disponibili in rete per diffondere le notizie. Usa la comunicazione "ufficiale" solo quando hai da comunicare qualcosa di veramente interessante. Non importa ai pi?, per esempio, se hai preso o meno una medagli d'ordo o hai vinto un concorso, interessa di pi? sapere chi sei, cosa fai, perch? lo fai, interessano le storie. Puoi cominciare a rispondere alle e-mail con puntualit?. Dotati se possibile di una newsletter, almeno mensile, con la quale informare i tuoi iscritti sulle tue iniziative e su speciali promozioni o eventi che hai in serbo per loro ma stravolgili ogni volta con qualcosa che non si aspettano. Se stai organizzando qualcosa di molto interessante che va oltre i tuoi interessi aziendali allora potresti pensare di diffondere la notizia con le piattaforme di news sharing come digg o wikio, solo per citarne alcune.


10) Cerca e impara da esempi di successo
Posologia : Ogni volta che puoi !
Controindicazioni : Nessuna !

Prova a leggere il blog di Gianpaolo Paglia, un produttore maremmano che ha fatto scuola in Italia nel tuo settore. Forse capirai qual ? il suo modo di approcciarsi in rete e leggendolo con attenzione potrai prendere spunto da quello che lui ha fatto per provare a ripensare completamente il tuo vecchio modo di stare in rete e di comunicare magari attraverso una fredda brochure aziendale. Guarda per capire cosa intendo questo esempio di cose fatte da Gianpaolo per coinvolgere la propria audience.


Sono solo 10 cose banali, alla portata di tutti, molte delle quali forse gi? pane quotidiano di alcuni. E' comunque un buon inizio per chi ? arrivato solo ieri. Se hai domande o ancor meglio, altre indicazioni ulteriori da aggiungere, prescrivi la tua ricetta, verr? aggiunta alla lista.


[Foto credit : http://www.columbia.edu]

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[04/12/2018, 05:30] How to Choose the Right Dentist

Your teeth are very important, taking care of the teeth is beyond brushing and eating the required diet. For complete health teeth caring you need to see a professional dentist for the check up. You need to do this for at least once in every three to six months. The dentist will do a professional cleaning to your teeth to make them last longer in a healthy condition.

However, the problem comes up when you are deciding the dentist you want to visit. Currently, there are many dentists available, choosing the right dentist will require you to spend much time.

Location

La Sorgente del VinoChoose a dentist that you can access easily, near your home or place of work. This will help you save time when you want to check your teeth. It is important for the case where you may have dental emergencies; the dentist will access your place easily.

If you are the doctor?s client, it will be easy to visit you and check on your healing process. You should also choose a dentist whose working hours does not match with your working hours. The doctor should not have a tight schedule. You should have to invest precious time with your dentist.

Cost

The doctor you choose should not be too expensive for you to afford. In cases where you need to spend a lot of money on your check up, you need to know if the dentist accepts your insurance. The dentist should also accept multiple methods of payment such as credit cards or personal checks.

The cost varies with the practice of the dentist. Make sure the charges are reasonable. The dentist you choose should not be overcharging you. Agree on the cost of the operation before you allow the doctor to check your teeth.

Personal comfort

This another crucial factor you need to consider when searching for a dentist to check your teeth. You must find a dentist that you can talk to comfortably. When you are explaining your problem, the dentist should be concerned and willing to help.

Ensure that the doctor you choose is humble and concerned with your problem. He or she should help in making you courageous in asking whatever question you have in case you do not understand some terms.

Professional qualifications

La Sorgente del VinoThe dentist you choose should be willing to give you a history of his or her qualifications when you need them. Do not assume that the dentist is qualified if you have not confirmed. If you feel uncomfortable with the answer the dentist is giving to your questions, you need to find a different dentist. You can also check the information of the dentist at the medical board where you find out the kind of training the dentist has gone through.

Emergency care

Can the dentist you choose attend immediately to any of your emergency? Find out the contact lines of the dentist if they are working all the time. Also, check out for a doctor who can attend to you even out of working hours to attend your emergency.…

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[06/26/2008, 14:22] I fighetti, gli appassionati e... la gggente
E' in corso un dibattito veramente interessante e un dato curioso è che lì, tra le decine di interventi, così come altrove (IDR, il mangione) il mondo viene diviso in fighetti, gourmet & appassionati da un lato e "la gggente"...
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[01/01/1970, 00:00] Quando dietro la querela si nasconde la censura (facciamo un blog-vegno?)
Non volevo scomodare la libert? di espressione, ma mi tocca. Perch? scopro che la rete ? piena di persone querelate da Luigi Moncalvo e perch? la querela ? ormai un atto politico, un esercizio di potere basato su una...
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[06/03/2008, 14:55] Cr?pes salate

Trovo che il bello delle crêpes sia il fatto che ci si pu? sbizzarrire in un numero impressionante di ricette (come con la pizza, per intenderci). Per questo motivo, voglio proporre una serie di spunti per farcire le crêpes, fermo restando che l’unico limite ? la fantasia (suvvia, un altro ce lo imponiamo: oggi parliamo solo di crêpes salate).

Per seguire questi suggerimenti, tengo sempre presente questa ricetta per fare le crêpes, ma quando ci sono ingredienti che devono avere il tempo di fondere ? necessario assicurarsi di cuocere per bene la crêpe su un lato, e appena viene girata sull’altro lato va disposto l’ingrediente.

Crêpes con cotto e scamorza affumicata
Questo abbinamento ? davvero tanto banale quanto delizioso. Assicuratevi di tagliare la scamorza in fettine molto sottili e disponetele sul lato della crêpe appena la girate sull’altro lato. Prima di piegare la crêpe in due, aggiungete anche il prosciutto cotto.

Crêpes con speck, gorgonzola e rucola
Il gorgonzola si ammorbidisce abbastanza velocemente. Siccome speck e rucola non vanno cotti, aggiungete gli ingredienti quando manca poco alla fine della preparazione. In alternativa, potete anche preparare le crêpe completamente e, dopo averle riempite con gorgonzola, speck e rucola, disporle in una pirofila e scaldarle in forno, con un po’ di burro fuso sopra.

Crêpes con prosciutto crudo e mozzarella
Il prosciutto crudo deve restare crudo e la mozzarella deve avere il tempo di fondere, quindi o tagliate la mozzarella in fette molto sottili o addirittura la sminuzzate/sbriciolate.

Crêpes ricotta e spinaci
Per questo abbinamento, ovviamente gli spinaci vanno prima lessati e poi ben mischiati con la ricotta.

Crêpes ai formaggi
Qui sbizzarritevi con un bel mix di formaggi come fontina, gorgonzola, emmentaler. Ma dato che il formaggio deve avere il tempo di fondere per bene, anche qui ? preferibile passare in forno le crêpes disposte in una pirofila.

Altre idee per crêpes salate?

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[07/20/2011, 17:06] Azienda Riccardo ed il Prosecco con la Passione per la Qualit
La Sorgente del Vino
L'Azienda Agricola Riccardo, che ho avuto modo di conoscere un po' di tempo fa grazie ad un tour nelle splendide colline di Conegliano Valdobbiadene, ? un'azienda relativamente giovane ma che ha voluto scommettere su un sistema di certificazione molto importante. 
L'Azienda Riccardo ?, infatti, una delle prime aziende nella zona del Conegliano/Valdobbiadene DOC e DOCG a produrre Prosecco garantito dalla certificazione di filiera agroalimentare che documenta l'intero processo produttivo dalla vigna alla bottiglia. Questa certificazione gli consente di attestare l'integrit? e l'autenticit? dei vini che produce.
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"Il consumatore ? sempre pi? consapevole e attento alle origini e al sistema produttivo dei cibi e le bevande che consuma. La certificazione di filiera agroalimentare ? un passo importante in quanto offre la trasparenza richiesta e necessaria alla catena alimentare. Questa certificazione (basata su ISO 22005) consente ai produttori che la scelgono di dimostrate la loro dedizione nei confronti dei consumatori, della sicurezza e della qualit? dei loro prodotti ad ogni stadio del processo produttivo."
Direi che ? un passo importante nel mondo del vino, in un momento in cui il consumatore richiede delle garanzie, aziende come l'Azienda Riccardo, ci offrono uno strumento di garanzia a dimostrazione che la qualit? e la seriet? possono essere certificate :-)
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[10/10/2023, 10:05] Brut Tradition Vorin-Jumel. Le basi, proprio

Qualche considerazione dopo l'assaggio del nuovo Champagne Brut Tradition di Voirin-Jumel. Nuovo in quanto c'? stato un piccolo cambiamento nelle percentuali delle uve dell'assemblaggio, ora predomina il pinot nero col 61%, il restante ? chardonnay. Fino a un paio d'anni fa era cinquanta-e-cinquanta. Essendo arrivato fresco fresco, potevo esimermi dall'assaggiare subito, curioso come sono? Non potevo. 

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Direttamente dalla mia galleria personale

Quindi ecco: il pinot nero prevale quanto basta, senza strafare, cio? non esagera in potenza ma fa il suo bel lavoro, conferisce una certa fierezza. Lo chardonnay segue a ruota, in secondo piano ma certo non dimesso, col suo corredo di crema pasticcera, insomma un po' di delicatesse che serve a completare il quadro. La retro etichetta ? del genere parecchio esplicativo, ci tiene a dire tra l'altro che la cuv?e in questione ? essenzialmente figlia della vendemmia 2020, e fa bene siccome ? una bellissima annata, col tradizionale saldo di vini di riserva.

Questo ? il genere di Champagne-base che praticamente ogni maison ha nel suo listino, in un certo senso ? il vino che rappresenta lo stile e le capacit? appunto basiche di chi produce. Per me i brut tradition (spesso si chiamano tutti cos?) sono assai significativi, perch? definiscono la champagnitudine (esiste 'sta parola? Boh) in maniera essenziale: eccolo qui, lo Champagne. Un po' come quando metti alla prova lo chef chiedendogli di fare la pasta al burro: vediamo un po' quanto sei bravo. E succede che quello ti stupisce tirando fuori un gran piatto, fatto di semplici materie prime di alto livello, e classe nell'esecuzione.

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La retro in tutta la sua dettagliata spiegazione

Ma questo brut tradition, si diceva: bello e godevole, profuma di agrume e pan brioche, in bocca ha la vena salata tipica del genere, con quel dosaggio zuccherino che non ? n? poco n? tanto, ma ? in grado di sedurre le masse. Nuovamente, questa ? la missione delle cuv?e basiche, essere facili senza tradire la verve della tipologia. E farsi bere con volutt?. Il tradition di Voirin non mi delude nemmeno stavolta col piccolo cambiamento nel dosaggio. Ce ne sono tanti come lui, ma questo ? il mio. In quanto scelto da me.

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[03/04/2013, 08:00] Il filo nero d?Italia, il Cabernet Sauvignon Tenuta San Leonardo, Il Pollenza e Tenuta San Guido: davvero parliamo di vitigno internazionale?

Il Cabernet e l’Italia rappresentano una lunga storia d’amore nata molto prima di quanto comunemente si pensi (leggete qui un intervento di Attilio Scienza in materia) e che in pratica solo da cinquant’anni a questa parte sta dando i primi entusiasmanti risultati al punto che il fatto di definirlo vitigno alloctono o forestiero in molti esempi ? quasi difficile. Per discuterne e apprezzarne il valore abbiamo organizzato una degustazione da Burde con tre Cabernet da zone climi e vinificazioni molto diverse con Tenuta San Leonardo dal Trentino, Il Pollenza dalle Marche e il celebratissimo Sassicaia da Bolgheri.L’idea era seguirne il gradiente aromatico partendo da nord e da un clima comunque pi? simile a quello?bordolese per poi proseguire con una giovane (o quasi) realt? che punta in alto come il Pollenza del Conte Brachetti Peretti nelle Marche (sulla costa, versante adriatico) e infine il benchmark di ogni cabernet italiano ovvero il Sassicaia che si trova sulla cost

Ricordiamo che almeno in termini di profumi si pu? analizzare il cabernet in questo modo:a tirrenica quindi perfetto per provare e confrontare un territorio dal clima e influssi diversi.

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  • Nord Italia: mirtillo nero,?camemoro, mora, confettura di ciliegia, caff?, anice, rabarbaro, pepe, balsamico
  • Centro Italia sul mare: ribes rosso e lampone, rosa canina, elicriso (macchia mediterrea), mirto, eucalipto, cisto, ferro
  • Campania: mirtillo e fragola, humus e caprifoglio, prugna, lavanda, pepe e cannella, cuoio, tabacco
  • Sicilia e isole: fragola e lampone, mirtillo e pepe rosa, rosmarino ed eucalipto, salvia, oliva, anice, tabacco, rabarbaro

Ecco qui nei video un esempio di cabernet del nord (Tenuta San Leonardo con lo straordinario 2006)

Qui dal centro (ma con clima pi? simile al meridione per certi aspetti) ovvero Il Pollenza

E infine dalla Toscana (Tirreno e clima mite centrale) il Sassicaia:

Il filo nero del cabernet scopre e definisce territori unici particolari e diversi tra loro e spesso finisce anche con l’aiutare l’epressione di altri vitigni se necessario, ? davvero difficile trovare un paese al mondo dove operi con tanta differenza di sensazioni gustativa ma anche uniformit? di risultati, spesso eccellenti. Soprattutto adesso che non viene piantato ovunque per ammorbidire o ingentilire presunti vini italiani rustici inadatti a gusti internazionali, i pochi cabernet rimasti giocano un campionato molto particolare, di nicchia ma anche molto importante per mostrare all’estero quanto il nostro territorio sia vocato e straordinario.

Quasi come se il cabernet in fondo fosse una specie di lingua franca del vino che da un lato tutti capiscono ma che consente allo stesso tempo di far capire a critici ed esperti se un territorio ? in grado di produrre vini di rango internazionale oppure no. Per fortuna l’Italia ? tra questi e se a questo aggiungiamo la miriade di grandissime altre produzioni di qualit? ma pi? di nicchia si capisce che produrre grandi Cabernet in Italia paraddossalmente permette anche di vendere e far conoscere pi? i nostri autoctoni.

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[05/18/2008, 19:24] Cantine Aperte in Umbria, sceglie VinoClic
La Sorgente del Vino Cantine Aperte, l'evento ideato e promosso da Movimento Turismo del Vino su tutto il territorio nazionale ha scelto VinoClic, per la promozione della sua versione umbra. Il Comune di Montefalco, probabilmente anche grazie alla giovane et? e quindi probabile freschezza di vedute, ha incaricato VinoClic di promuovere l'evento su tutto il network per tutta la settimana precedente la manifestazione nazionale. Come gi? rilevato in altra occasione, la promozione di eventi ? a nostro avviso uno dei settori in cui il nostro network esprime il meglio di se dal momento che la pubblicit? cos? veicolata porta con se non solo un marchio ma un'informazione utile e quindi ben accolta dal suo potenziale destinatario.
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[01/01/1970, 00:00] A scrivere del Po con la colonna sonora di Franco Fattori
L'ultima volta che sono uscito di casa l'ho fatto per andare a pranzo domenica alla Capanna di Eraclio, monumento alla civilt? della tavola del Delta del Po e alla pesca nella sacca di Goro e nel vicino Adriatico. Era il...
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[07/10/2008, 17:33] Gutenberg addio?
Me ne vado a Rimini al Bookcamp per ascoltare. Ci vado per cominciare a ragionare sul futuro dell'editoria. Certo, il buon Mario Guaraldi c'è andato giù leggere mettendo come sottotitolo "Grazie Gutenberg. E addio" ma anche se l'addio alla carta...
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[02/03/2016, 17:46] Anteprima Amarone 2012 / 2016

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

Il banco dei 78 assaggi di Amarone della Valpolicella 2012 in degustazione

La rappresentazione dell’Anteprima Amarone 2012 è andata puntualmente in scena a Verona lo scorso week-end.

La Valpolicella è una terra rigogliosa e piena di armonia: i vari produttori, grandi e piccini, cooperativi e familiari, amano danzare insieme all’ombra dei ciliegi e delle pergole tradizionali, cantando inni d’amore e fratellanza, scambiandosi vicendevolmente barbatelle di speranza e fiducia a cisterne nel prossimo loro. Si amano, non c’è che dire, e tutto scorre tranquillamente e serenamente tra le marogne di questa terra fortunata. E noi, cronisti entusiasti, non possiamo che celebrare l’armonia assoluta di questa prosperosa filiera, e tesserne lodi e felicitarci e indulgenti guardare al frutto principe dell’operosità dei vignaioli felici di questa regione.

L’Amarone, il frutto mai troppo giovane, piace così a molti che lo fanno, e l’Anteprima Amarone è la sua festa. Quest’anno si celebrava la vendemmia 2012, presenti 74 aziende (sul totale di 275 tra imbottigliatori e trasformatori, in pratica il 27% della base produttiva), con 78 etichette, delle quali 32 già in bottiglia e 46 prelevate dalla botte-incubatrice.

La Sorgente del Vino

I numeri chiave dell’Amarone della Valpolicella

Il vostro cronista felice, ha ascoltato, compulsato, degustato e conversato. Soprattutto degustato, in effetti, ma con quel sereno distacco che occorre avere quando si rimirano le capacità del fanciullo che ti sta innanzi, il fanciullo Amarone. Cosa sarà da grande? Riuscirà negli studi? Si farà una famiglia, o magari più d’una? Sarà un elegante signore o un arrampicatore sgomitante nella buona società? Domande e ancora domande. E quindi giù assaggi, ma non più di 20 nella posizione seduta del degustatore professionale – il buon senso sconsiglia di azzardare oltre – dei quali ben 11 hanno soddisfatto il cronista. Trattasi di un campione tristemente non significativo, sulle 78 etichette servite al tavolo, ma il vino è scienza della soggettività e del momento, nonché delle scelte arbitrarie. Altro ché degustare alla cieca: allegramente si scelgono le aziende che piacciono per stile e risultati e frequentazioni. Siamo uomini, non caporali della tasting room.

Ed eccoli gli assaggi preferiti:

  1. Accordini Stefano Acinatico Amarone Classico 2012 (B) – il solito frutto molto promettente
  2. Albino Armani Cuslanus Amarone Classico 2012 (C) – bella trasparenza Maranese, acidità e potenziale eleganza
  3. Bertani Amarone Valpantena 2012 (B) – pari trasparenza ed eleganza, alta acidità
  4. Cà La Bionda Amarone Classico 2012 (B) – polposa consistenza e salinità
  5. Cantina Negrar Domini Veneti Amarone Classico 2012 (B) – carnosamente elegante, anche lui un classico
  6. Gamba Amarone Classico 2012 (C) – che estratto!
  7. Massimago Amarone 2012 (B) – fine, già elegante, lungo
  8. Novaia Amarone Classico 2012 (C) – tipica Marano, un classico
  9. Pietro Zanoni Zovo Amarone 2012 (B) – secchissimo, grande equilibrio tra frutto, acidità e gusto!
  10. Rubinelli Vajol Amarone Classico 2012 (C) – balsamico, gustosamente equilibrato
  11. Zymè Amarone Classico 2012 (C) – in questo stadio esprime dolcezza, ma elegante è il suo destino

[B=bottiglia, C=campione di botte]

La foto di gruppo inquadra molti Amarone così giovani e già pronti per la prova del consumatore. Il resto si divide tra stili molto diversi, anche se alcuni tratti territoriali di valli fortunate come Marano o Mezzane emergono e si fanno già apprezzare.

Per concludere, in alto i cuori cari appassionati, a breve (25 febbraio) si ripresenterà l’opportunità di apprezzare l’Amarone nelle sue manifestazioni ben più mature: non perdetevi “Vino in Villa” (ex “Amarone in Villa”), 68 cantine per l’evento trasversale della Valpolicella massimamente felice. Info qui.

#anteprimaamarone

 


A seguire, i comunicati ufficiali di pompa e circostanza:

ANTEPRIMA AMARONE: CHIUDE L?APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE DEDICATO AL GRANDE ROSSO VERONESE CON TREMILA PRESENZE E STAMPA PROVENIENTE DA 15 PAESI.

Sono state circa tremila le presenze fra operatori, stampa e appassionati, alla tredicesima edizione di Anteprima Amarone che si è conclusa oggi a Verona.

L?evento ha visto la partecipazione di 210 giornalisti con una massiccia presenza estera, (15 i paesi di provenienza: Austria, Brasile, Canada, Corea del Sud, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Singapore, Stati Uniti e Svizzera), oltre a delegazioni AIS, FISAR e ONAV. Oltre 2200 gli ingressi registrati fra operatori e winelovers che hanno affollato le sale del Palazzo delle Gran Guardia alla scoperta dell?annata 2012, raccontata dalle 74 aziende espositrici.

Dice Olga Bussinello, Direttore del Consorzio: ?L?edizione di quest?anno ha visto un ulteriore incremento delle aziende partecipanti, segno della sempre maggiore importanza della Denominazione e della coesione fra i suoi soci. Un aspetto importante per i visitatori è  l?opportunità offerta  da Anteprima di conoscere le differenti espressioni del nostro Grande Rosso attraverso il racconto di aziende blasonate e ormai conosciute in tutto il mondo, nuove realtà produttive che incuriosiscono e produzioni di nicchia. L?annata 2012 presentata in questi giorni, riserverà grandi soddisfazioni soprattutto leggendo il forte legame con il territorio che caratterizza l?Amarone della Valpolicella.?

Anteprima Amarone 2012 è stata organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella con la partecipazione di 74 aziende che presentano l?annata 2012 ed una selezione di annate storiche.

L?evento, in collaborazione con la Regione Veneto, la Banca Popolare di Verona e la Camera di Commercio di Verona, ha avuto luogo al Palazzo della Gran Guardia sabato 30 e domenica 31 gennaio 2016.

Informazioni sulle aziende partecipanti sul sito www.anteprimaamarone.it


AMARONE DELLA VALPOLICELLA: BRAND AMBASSADOR DEL TERRITORIO NEL MONDO MA SOPRATTUTTO VOLANO PER LO SVILUPPO DELL?ECONOMIA LOCALE E LA SUA VALORIZZAZIONE TURISTICA.

Verona, 30 gennaio 2016. Se l?estero rappresenta una componente fondamentale del mercato dell?Amarone, la mappatura di quello interno rivela una presenza importante di questo vino nel canale Horeca (25%) ed un ruolo altrettanto importante della vendita diretta in cantina che, sebbene sia pari a circa il 12% a livello medio di aziende, arriva a superare il 20% nel caso dei produttori più piccoli. Quei produttori che faticano ad arrivare agli scaffali della GDO, canale di vendita presidiato dalle aziende di maggiori dimensioni (con oltre 10 milioni di fatturato).

Un dato positivo, emerso dall?Osservatorio dei Vini della Valpolicella curato da Wine Monitor di Nomisma e presentato nel corso del convegno inaugurale di Anteprima Amarone 2012, che, come dice Christian Marchesini, presidente del Consorzio, ?conferma il ruolo di brand Ambassador del territorio nel mondo del Grande Rosso Veronese, ma soprattutto volano per lo sviluppo dell?economia locale e la sua valorizzazione turistica?.

?Secondo il 35% dei produttori, è la denominazione d?origine a rappresentare il principale fattore di successo dell?Amarone all?estero, prima ancora della notorietà del brand aziendale (lo pensa il 21%) e dell?origine italiana (15%)?, sottolinea Denis Pantini di Wine Monitor di Nomisma, ?In effetti, quasi 1 produttore su 2 ritiene anche che la zona di produzione rappresenti il principale fattore strategico su cui puntare per valorizzare maggiormente l?Amarone all?estero.?

Per le aziende, i mercati di punta sui quali vale la pena investire nella promozione dell?Amarone (e quindi sui quali si intravvedono prospettive di crescita) figurano Stati Uniti, Cina, Russia e Canada. Aree queste, assieme al Nord Europa, dove si concentra il 60% dell?Amarone della Valpolicella che varca i confini del Bel Paese. D?altronde, circa il 45% dei produttori ritiene che sui mercati esteri si riesca a spuntare un prezzo mediamente più alto a quello del mercato nazionale (1 produttore su 5 dichiara di ottenere prezzi più alti di oltre il 10%).

La percezione dei produttori trova conferma anche nelle statistiche. Stati Uniti, Cina e Canada figurano tra i primi mercati al mondo per valore di consumo di vini rossi oltre ad essere quelli che negli ultimi cinque anni hanno registrato le crescite più alte di tali valori, assieme proprio alla Russia. Non solo. Guardando alle prospettive di sviluppo per il prossimo quinquennio, sono gli stessi mercati ad evidenziare le crescite più alte.

Andando nel dettaglio del posizionamento e delle quote di mercato dell?Amarone all?estero, la Germania  (18%), la Svizzera (14%) e il Canada (13%) si configurano come i principali paesi di destinazione. A ruota seguono gli Stati Uniti (10%), la Scandinavia (principalmente con Danimarca e  Svezia) e il Regno Unito.

Proprio alla luce della rilevanza che questi mercati detengono, l?Osservatorio sui Vini della Valpolicella ha dedicato quest?anno un approfondimento sul consumatore canadese e sulle abitudini di comportamento che esprime nei confronti dell?Amarone. Dalla survey condotta da Wine Monitor di Nomisma su un campione di circa 1.200 responsabili di acquisto delle famiglie, è emerso un tasso di penetrazione dei vini rossi italiani pari al 44%, con i rossi della Valpolicella a quota 25% e, tra questi, l?Amarone con il 19%.

L?identikit del consumatore canadese interessato all?Amarone della Valpolicella lo descrive con un buon reddito familiare (oltre 75.000 dollari canadesi annui), con alto titolo di studio e che soprattutto e, per motivi diversi, ha viaggiato in Italia. Un elemento questo che conferma la strategicità della valorizzazione del territorio della Valpolicella ? come anche segnalato dagli stessi produttori ? nella comunicazione dei suoi vini attraverso alcuni tratti distintivi chiave quali: l?italianità, la capacità di abbinarsi con i cibi e il peculiare processo di produzione.

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[06/30/2008, 13:33] Chimichanga de carne

Il chimichanga de carne (saccottino di carne) ? un altro piatto della cucina messicana e tex-mex.

Questa ricetta di chimichanga ? con carne di manzo, ma viene ottimo anche con il pollo. Inoltre, si pu? anche decidere di aggiungere peperoni e pancetta (soprattutto se scegliete la variante di chimichanga con il pollo).

Ecco comunque la ricetta del chimichanga di carne.

Ingredienti per 4 persone:
4 tortillas di grano di 24 cm di diametro
1 scatola di fagioli borlotti
300 gr di controfiletto di manzo
1 litro di brodo di carne
2 pomodori
8 cucchiai di salsa messicana
8 cucchiai di panna da cucina
100 gr di formaggio tipo edamer
1 cipolla piccola
olio di arachidi
pepe
sale

Preparazione (1 ora + 45 min di cottura):
lessare il controfiletto nel brodo lasciandolo cuocere per quarantacinque minuti circa. Togliere la carne dal brodo e lawsciarla raffreddare, sfilacciarla, salare e pepare.
Distribuire al centro di ogni tortilla la carne, i fagioli, la salsa messicana, il formaggio tagliato a filetti e piegarla formando un saccottino.
Friggere i saccottini in abbondante olio e servire caldi decorando con la panna e filetti di formaggio.

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[09/11/2008, 04:00] 9/11. Again a means to someone's ends
No, it's not a Monday Rerun. But in it I commemorate, angrily, the base exploitation of this date by politicians of all stripes, largely the jingoistic, fear-mongering party in power. I can only add that what I said in 2006 goes double now. A shame. Truly shameful. Meanwhile, let me be the first to invite you to celebrate Terrorist Day. It's the old 9/11, but now we're giving credit to the Terrorists for winning, thanks to the cynicism, manipulation and of course the downright ineptitude of the Bush administration. This...
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[05/30/2014, 15:13] Press Tour Sicilia en Primeur 2014 a Tenuta di Fessina. La grande bellezza dell?Italia del vino
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Reduci dall?edizione 2014 di Sicilia en Primeur, svoltasi quest?anno nella suggestiva Isola di Vulcano e che ha portato anche a Tenuta di Fessina i pi? importanti giornalisti del mondo del vino, ecco i dieci motivi per cui amare la Sicilia. ?I 10 motivi perch? la Sicilia Mi piace: Che la Sicilia, un ?continente?, per le sue tante ?anime?, le sue storie antiche e la continua voglia di innovare, le realt? consolidate e quelle emergenti, dove vecchie e nuove generazioni ancora convivono, con tutti i suoi pregi e contraddizioni, sia una delle Regioni rampanti del vino italiano, i cui nettari sono sempre pi? apprezzati in tutto il mondo, ? ormai un fatto. Una nuova ed ultima conferma, ma solo in ordine di tempo perch? di certo altre ce ne saranno, ? arrivata quando, freschi di entusiasmo per il trionfo agli Oscar del capolavoro di Paolo Sorrentino ?La grande bellezza?, e dell?Italia in generale, WineNews ha pensato subito al vino italiano, al successo che ha nel mondo, e a quale fosse la sua ?grande bellezza?. E lo ha chiesto, di recente, alle firme pi? prestigiose della stampa enoica internazionale (da The Wine Advocate a Wine Enthusiast, da JancisRobinson.com a Master of Wine e famosi wine writer ?). Il risultato? La Sicilia ? una delle Regioni del vino italiano che, con Toscana e Piemonte, racconta meglio ?La grande bellezza? dell?Italia del vino. Ma non ? questo l?unico motivo, per cui quest?isola affascinante, complicata e divertente, mi piace.
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1 ? Perch? guardando nel passato, vede sempre il suo futuro, in un ?laboratorio? di soggetti privati e pubblici, studiosi ed importanti universit?, in cui si riscoprono antichi vitigni e si fanno rinascere con successo interi territori. 2 ? Per la contaminazione che si riflette anche nei vini, tra autoctoni e internazionali che nel ?continente siciliano (con le sue isole)? si incontrano per la gioia di chi ama i grandi vini. 3 ? Per la stratificazione storica, dalla colonie greche all?abusivismo edilizio, passando per Bizantini, Arabi, Normanni, spagnoli, francesi ? 4 ? Perch? le ?grandi? cantine si alleano con le pi? piccole, grazie ad aziende ?pioniere? che hanno fatto e fanno ancora oggi da apripista a tante altre realt?, non solo del vino, diventate di eccellenza. 5 ? Per le tavolate con i prodotti che si prendono dal campo e si portano direttamente in tavola, preparati sul momento, dai pomodori ai capperi, dai pistacchi alle nocciole, ma anche per i ?trionfi? di crudit? e dolci siciliani. 7 ? Perch? vecchie e nuove generazioni fanno ancora le cose insieme, e i pi? anziani non si tirano mai indietro, ma anzi sostengono, le idee che partono da figli e nipoti (dall?attenzione alla sostenibilit? al mondo della rete, solo per fare un esempio). 8 ? Perch? c?? il feudo antico ma anche il resort pi? moderno, conservati, restaurati, in entrambi i casi alla base del rilancio, insieme a molto altro, della Sicilia come una delle mete turistiche pi? importanti al mondo. 9 ? Perch? ci sono il mare ed il vulcano, sintesi estrema delle tante anime di questo ?continente?, meglio ancora, dal punto di vista enologico, di quelle nuove, capaci in poco tempo di raggiungere un grande successo. 10 ? Perch? senza i suoi ?mali? che, purtroppo, l?affliggono non sarebbe la Sicilia che ?Mi piace? raccontare. (Credit Alessandro Regoli, direttore WineNews)
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[07/14/2008, 10:38] Rapporti sul profilo antocianidinico del Brunello sequestrati all?Isvea

La Sorgente del VinoSul forum del sito Internet del Gambero rosso, un nuovo tema di discussione propone questo interrogativo: Brunello 2003: com?? finita?
Poche, per ora, e caute le risposte, anche quella del direttore del Gambero Daniele Cernilli che annota ?ma neanche per idea. Le indagini continuano, finalmente con un po’ pi? di tranquillit? e senza fughe di notizie. Il Pian delle Vigne di Antinori ? stato dichiarato “conforme al disciplinare”, e questa ? l’unica notizia ufficiale per il momento?.
Io stesso sono intervenuto sul forum annotando: ?
finita la vicenda del Brunello? Ma nient’affatto! io terrei d’occhio questa notizia e mi chiederei cosa abbiano trovato in quell’”archivio dei rapporti concernenti la prova del profilo antocianidinico? che la Procura di Siena ha provveduto a sequestrare presso un noto e accreditato laboratorio d’analisi di Poggibonsi… Secondo me, in base a quel figurava in quel rapporto, e che le analisi del laboratorio hanno accertato, ne vedremo delle “belle”, si fa per dire, perch? temo che quanto emerger? sar? tutt’altro che confortante”…
Sono persuaso, insomma, che parecchi produttori il ricorso alle analisi, che vale, eccome se vale, visto che ? valso il dissequestro cautelativo del Pian delle Vigne 2003 della Marchesi Antinori, l?avrebbero evitato molto volentieri?

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[01/01/1970, 00:00] Monferrato Rosso Carla e Oreste 2006 - Rinaldi Vini
Dall'instancabile forza creativa e passione di Andrea e Paola Rinaldi, nasce questa nuova creazione, il Monferrato Rosso Carla e Oreste, dedicato ai loro genitori, frutto di un assemblaggio di due variet? che in molti casi hanno dimostrato di potersi legare e dare ottimi risultati...
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[05/16/2008, 09:43] Australia, come si muove la concorrenza del vino?

La Sorgente del Vino

L’Australian Wine and Brandy Corporation ? una organizzazione australiana che si occupa del vino del paese, lo studia e ne trae i possibili sviluppi aiutando le cantine locali. Per tutto il 2006 ha sentito i pareri delle persone coinvolte nel business del vino e si ? proiettata verso il futuro con il Wine Australia: Directions to 2025. Pensate: una strategia per l’intero comprato vinicolo australiano da qui al 2025! Lungimiranti, direi. Lo studio ? una fonte di informazioni preziose: un documento in 24 pagine scaricabile da chiunque in formato pdf.

Adesso, non si ? certo fermata. E’ stato da poco lanciato, infatti, il Regional Heroes Tasting Challenge: un sito internet che mette alla prova i consumatori sulle loro conoscenze personali sul vino. Il sito ? descritto come una virtual wine tasting.

Ecco come funziona: prendi un vino e cerchi di selezionare le caratteristiche appropriate per descriverlo attraverso un range di opzioni. Ricevi quindi un punteggio e in pi? la possibilit? di cercare un altro vino oppure di imparare qualcosa di aggiuntivo sulle regioni del vino australiane.

Il sito ? una campagna di e-marketing rivolta al consumatore inglese. Potenzialmente gli utenti coinvolti dovrebbero essere intorno ai 40 mila. Per chi vi partecipa sar? possibile vincere una cantinetta con vini selezionati dell’Australia, tra cui Clare Valley Riesling, Barossa Valley Shiraz and Hunter Semillon.

Considerazione: mentre in Italia siamo ancora a ragionare sui siti internet tradizionali, in Australia si va gi? oltre coinvolgendo i consumatori, rendendoli partecipi, … Questa ? la concorrenza.

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[01/01/1970, 00:00] Cantine Aperte e Degustazione Guidata / 25 Maggio e 30 Maggio 2008 - Quat Gat - Gattinara(VC)
La Sorgente del Vino

Domenica 25 Maggio dalle 0re 11:00
I Quat Gat sono lieti di invitarvi presso la cantina di Paride Jaretti a Gattinara in via Pietro Micca 23/B per degustare i vini delle nostre aziende :
- Baldin Matteo LOZZOLO (VC)
- Caligaris Luca GATTINARA (VC)
- Jaretti Paride GATTINARA (VC)
- Patriarca Franco GATTINARA (VC)
Per accompagnare i nostri vini saranno presenti i F.lli Bertolino con i loro ottimi formaggi e salumi.
VI ASPETTIAMO NUMEROSI !!!
Per informazioni:
Paride 340-3191157
Luca 347-7007521

Venerdì 30 Maggio
DEGUSTAZIONE GUIDATA
QUAT GAT & SLOOW FOOD VALSESIA

ore 20.00 Cantina CALIGARIS GATTINARA (VC) Via calza, 19

I Quatgat con i loro vini propongono il territorio:
Coste della Sesia Rosato D. O. C. 2007 - Az. Caligaris
Uve Nere - Vino da Tavola Rosso - Az.Jaretti
Coste della Sesia Nebbiolo D.O.C. 2005 - Az. Caligaris
Bramaterra D.O.C. 2004 - Az. Baldin
Gattinara D.O.C.G. 2004 - Az. Patriarca

I vini saranno abbinati ai formagi e salumi della nostre valli.
Posti Limitati n.60 - Costo Degustazione Euro 10.00
Per prenotazioni: Slow Food Valsesia Tel.340/7691682
Per chi volesse proseguire nel clima conviviale, dopo la degustazione, con un supplemento di Euro 10.00, sarà possibile cenare in cantina.
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