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Mondo Di Vino
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[05/29/2007, 10:12] Il Gioco del Piacere


Ho scelto questa splendida immagine, tratta dal sito dell'Azienda Olio&Olivi-Ursini, come emblema della serata  Slowfood ,svoltasi il 24 Maggio, presso il ristorante Magorabin di Torino,...

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Tags: amici, ristoranti, vini italia, olioeolive

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[09/18/2008, 19:07] Appunti di Gola

 La Sorgente del Vino                                             

Stefano Caffarri ? amico appassionato di cucina, cose buone e vino alla pari. Partendo dal vissuto amo il rognone, il fegato con le cipolle, il gioved? gnocchi e sabato trippa si finisce la domenica a degustare gli importanti Appunti di Gola di Caffari. Ho scoperto l'anno scorso questo elegante blog che volutamente esce dall'immaginario collettivo e sfocia in un angolo ricercato, documentato e alquanto originale. Dirottati disgusto e inappetenza in altri luoghi, nel blog Appunti di Gola troverete in realt? il vero godimento goduto. Cosa c'?, infatti, di pi? goduto di una bella cronaca al ristorante, di una bottiglia di vino bevuta al momento giusto e alla temperatura indicata e via discorrendo. Siamo oltre le realt? associative analogiche create dalla cultura degli orpelli o super tecnici in stato di estasi. Linguaggio curato, apertura gastronomica di rilievo, testi formattati bene e grammatica ineccepibile. Una danza del segno, di scritti e immagini accomunati da un forte senso del gusto e del buono?

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[04/23/2008, 15:25] L?importanza delle innovazioni di prodotto
Rientro da dieci giorni londinesi e prendo un altro paio di giorni di tempo segnalando il mio ultimo articolo apparso su Tigulliovino. A breve riemerger? con nuovi post! [INCIPIT]In primavera, quando le fiere del vino si avvicendano con maggiore frequenza, emerge l’importanza delle innovazioni di prodotto. Gli importatori che visitano gli stand delle aziende le inseriscono [...]
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[01/01/1970, 00:00] Si presenta il libro dei dolci di Salvatore de Riso
Come tutti i grandi, Salvatore De Riso non ha preoccupazione di svelare i suoi segreti dolciari. Così è nato “Dolci del Sole”, edito dalla Rizzoli, e in libreria da oggi. Di più, chi vorrà assistere alla presentazione ufficiale c'è un doppio appuntamento. Il primo si terrà giovedì 27 novembre, 17,30 presso la Feltrinelli di Napoli in Piazza Dei Martiri. Qui, affianco a Salvatore De RIso, ...
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[06/08/2007, 05:11] VINO DEI BLOGGER#7. DALLA DALMAZIA, MERAVIGLIOSA DI SOLE E DI MARE, UN VINO FRESCO E PIACEVOLE. DA HVAR, IL BOGDANU?A.
La Dalmazia costituisce una regione geografica del tutto particolare, in quanto rappresenta il connubio di numerosi elementi che in quest'area si intersecano in maniera mirabolante.

Il territorio dalmata ? caratterizzato da catene montuose importanti che si sviluppano in prossimit? dell'La Sorgente del VinoAdriatico e dalla estrema insularit? della costa, che arriva a superare il numero di mille isole. Il clima ? prettamente mediterraneo, la cui alternanza ? condizionata dai due venti che interessano i versanti delle isole e delle coste: lo "jug" (da sud) e la bora (da nord-est). I versanti delle isole, le cui orografie presentano quasi senza eccezioni rilievi collinari aspri, vengono diversificati nell'aspetto e nella flora, caratterizzandosi dall'essere brulli nelle zone esposte a bora e rigogliosamente verdi nelle parti esposte allo "jug" ed allo scirocco.

In Dalmazia assumono una piacevole peculiarit? anche gli aspetti antropici e culturali, essendoci una naturale presenza multietnica, legata alle passate dominazioni ed alla limitata vastit? del Mare Adriatico, da sempre attraversato da scambi commerciali e creativi, tanto da renderlo una realt? unica. Roma (a Salona ? nato l'imperatore Diocleziano), Costantinopoli, l'antica Grecia, Venezia,La Sorgente del Vino l'Austria, l'Ungheria, gli ottomani ed altri ancora, fondendosi con la cultura croata, hanno contribuito alla variet? culturale di questo bell'angolo di Europa. Una realt? perfettamente fotografata dallo scrittore Predrag Matvejevi? il quale, facendo paragoni tra i vari bacini del mondo, definiva gli oceani come mari delle distanze, il Mediterraneo come mare della vicinanza e l'Adriatico come mare dell'intimit?. Anche lo scrittore Fernand Braudel afferma che, per le sue caratteristiche, l'Adriatico riassume in se tutto il Mediterraneo.



Tutte queste vicissitudini hanno condizionato anche la viticoltura, rendendo oggi disponibili numerosissime cultivar viticole, alcune delle quali diffuse in una sola isola. Come accade per la variet? oggetto del mio post, la Bogdanu?a, coltivata nell'isola di Hvar (Lesina), in Dalmazia centrale.

Questo vitigno si caratterizza dall'avere racemi di dimensioni La Sorgente del Vinomedio-piccole raramente alati, acini di buone dimensioni e dal colore tendente all'ambrato. La sua diffusione ? di fatto limitata alla sola isola di Hvar ed in particolare nelle localit? di Svir?e, Jelsa e Vrboska, i cui terreni sono caratterizzati dall'abbondanza di scheletro nella tessitura e da alte percentuali di ferro nella frazione argillosa. Tali caratteristiche, unite al clima caldo secco ed al sistema di allevamento ad alberello, costituiscono fattori che consentono l'ottenimento di prodotti dalla qualit? eccellente.

Il Bogdanu?a da me assaggiato ? quello prodotto dalla Vinarija Plan?i? (una delle primissime cantine private in Croazia), la cuiLa Sorgente del Vino sede ? situata nel territorio di Vrbanj. La vendemmia avviene a settembre inoltrato e la vinificazione si effettua in vasi di acciaio inox, dopo aver svolto una breve criomacerazione. Il prodotto che se ne ottiene va bevuto giovane, al fine di cogliere tutta la suadenza del vitigno.

Questo vino ? caratterizzato dall'avere un colore giallo paglierino con riflessi tendenti all'oro, profumo floreale che ricorda lievemente la fioritura del tiglio, un gusto armonico, sapido ed avvolgente che, nel finale, rivela una acidit? importante, tale da conferire una straordinaria freschezza al prodotto. Il moderato tasso alcolico (12% vol.) lo rende ideale per il consumo estivo.

Si abbina perfettamente con piatti a base di pesce e frutti di mare. Penso per? che il suo meglio lo possa esprimere con un buon piatto di scampi alla buzarra.

Il prezzo??? E' possibile trovarlo ad un costo di circa 8 euri in enoteca. un prezzo sicuramente onesto per un prodotto fantastico come il Bogdanu?a, dal nome cos? musicale che, tradotto in italiano, significa "dono del Signore".

Allora cosa dire??? Buona Salute a Tutti!!!! Pierluigi Salvatore.

NEL VIDEO: FILMATO PROMOZIONALE DELLA DALMAZIA.
NELLE FOTO: VEDUTA DELLA CITTA' E DEL PORTO ANTICO DI SPALATO, AREA ARCHEOLOGICA DI SALONA (SOLIN), VIGNETO A HVAR, BOTTIGLIA DI BOGDANU?A PLAN?I?.
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[02/03/2016, 17:46] Anteprima Amarone 2012 / 2016

La Sorgente del Vino

La Sorgente del Vino

Il banco dei 78 assaggi di Amarone della Valpolicella 2012 in degustazione

La rappresentazione dell’Anteprima Amarone 2012 è andata puntualmente in scena a Verona lo scorso week-end.

La Valpolicella è una terra rigogliosa e piena di armonia: i vari produttori, grandi e piccini, cooperativi e familiari, amano danzare insieme all’ombra dei ciliegi e delle pergole tradizionali, cantando inni d’amore e fratellanza, scambiandosi vicendevolmente barbatelle di speranza e fiducia a cisterne nel prossimo loro. Si amano, non c’è che dire, e tutto scorre tranquillamente e serenamente tra le marogne di questa terra fortunata. E noi, cronisti entusiasti, non possiamo che celebrare l’armonia assoluta di questa prosperosa filiera, e tesserne lodi e felicitarci e indulgenti guardare al frutto principe dell’operosità dei vignaioli felici di questa regione.

L’Amarone, il frutto mai troppo giovane, piace così a molti che lo fanno, e l’Anteprima Amarone è la sua festa. Quest’anno si celebrava la vendemmia 2012, presenti 74 aziende (sul totale di 275 tra imbottigliatori e trasformatori, in pratica il 27% della base produttiva), con 78 etichette, delle quali 32 già in bottiglia e 46 prelevate dalla botte-incubatrice.

La Sorgente del Vino

I numeri chiave dell’Amarone della Valpolicella

Il vostro cronista felice, ha ascoltato, compulsato, degustato e conversato. Soprattutto degustato, in effetti, ma con quel sereno distacco che occorre avere quando si rimirano le capacità del fanciullo che ti sta innanzi, il fanciullo Amarone. Cosa sarà da grande? Riuscirà negli studi? Si farà una famiglia, o magari più d’una? Sarà un elegante signore o un arrampicatore sgomitante nella buona società? Domande e ancora domande. E quindi giù assaggi, ma non più di 20 nella posizione seduta del degustatore professionale – il buon senso sconsiglia di azzardare oltre – dei quali ben 11 hanno soddisfatto il cronista. Trattasi di un campione tristemente non significativo, sulle 78 etichette servite al tavolo, ma il vino è scienza della soggettività e del momento, nonché delle scelte arbitrarie. Altro ché degustare alla cieca: allegramente si scelgono le aziende che piacciono per stile e risultati e frequentazioni. Siamo uomini, non caporali della tasting room.

Ed eccoli gli assaggi preferiti:

  1. Accordini Stefano Acinatico Amarone Classico 2012 (B) – il solito frutto molto promettente
  2. Albino Armani Cuslanus Amarone Classico 2012 (C) – bella trasparenza Maranese, acidità e potenziale eleganza
  3. Bertani Amarone Valpantena 2012 (B) – pari trasparenza ed eleganza, alta acidità
  4. Cà La Bionda Amarone Classico 2012 (B) – polposa consistenza e salinità
  5. Cantina Negrar Domini Veneti Amarone Classico 2012 (B) – carnosamente elegante, anche lui un classico
  6. Gamba Amarone Classico 2012 (C) – che estratto!
  7. Massimago Amarone 2012 (B) – fine, già elegante, lungo
  8. Novaia Amarone Classico 2012 (C) – tipica Marano, un classico
  9. Pietro Zanoni Zovo Amarone 2012 (B) – secchissimo, grande equilibrio tra frutto, acidità e gusto!
  10. Rubinelli Vajol Amarone Classico 2012 (C) – balsamico, gustosamente equilibrato
  11. Zymè Amarone Classico 2012 (C) – in questo stadio esprime dolcezza, ma elegante è il suo destino

[B=bottiglia, C=campione di botte]

La foto di gruppo inquadra molti Amarone così giovani e già pronti per la prova del consumatore. Il resto si divide tra stili molto diversi, anche se alcuni tratti territoriali di valli fortunate come Marano o Mezzane emergono e si fanno già apprezzare.

Per concludere, in alto i cuori cari appassionati, a breve (25 febbraio) si ripresenterà l’opportunità di apprezzare l’Amarone nelle sue manifestazioni ben più mature: non perdetevi “Vino in Villa” (ex “Amarone in Villa”), 68 cantine per l’evento trasversale della Valpolicella massimamente felice. Info qui.

#anteprimaamarone

 


A seguire, i comunicati ufficiali di pompa e circostanza:

ANTEPRIMA AMARONE: CHIUDE L?APPUNTAMENTO INTERNAZIONALE DEDICATO AL GRANDE ROSSO VERONESE CON TREMILA PRESENZE E STAMPA PROVENIENTE DA 15 PAESI.

Sono state circa tremila le presenze fra operatori, stampa e appassionati, alla tredicesima edizione di Anteprima Amarone che si è conclusa oggi a Verona.

L?evento ha visto la partecipazione di 210 giornalisti con una massiccia presenza estera, (15 i paesi di provenienza: Austria, Brasile, Canada, Corea del Sud, Francia, Germania, Gran Bretagna, Hong Kong, Lussemburgo, Olanda, Portogallo, Spagna, Singapore, Stati Uniti e Svizzera), oltre a delegazioni AIS, FISAR e ONAV. Oltre 2200 gli ingressi registrati fra operatori e winelovers che hanno affollato le sale del Palazzo delle Gran Guardia alla scoperta dell?annata 2012, raccontata dalle 74 aziende espositrici.

Dice Olga Bussinello, Direttore del Consorzio: ?L?edizione di quest?anno ha visto un ulteriore incremento delle aziende partecipanti, segno della sempre maggiore importanza della Denominazione e della coesione fra i suoi soci. Un aspetto importante per i visitatori è  l?opportunità offerta  da Anteprima di conoscere le differenti espressioni del nostro Grande Rosso attraverso il racconto di aziende blasonate e ormai conosciute in tutto il mondo, nuove realtà produttive che incuriosiscono e produzioni di nicchia. L?annata 2012 presentata in questi giorni, riserverà grandi soddisfazioni soprattutto leggendo il forte legame con il territorio che caratterizza l?Amarone della Valpolicella.?

Anteprima Amarone 2012 è stata organizzata dal Consorzio di Tutela Vini Valpolicella con la partecipazione di 74 aziende che presentano l?annata 2012 ed una selezione di annate storiche.

L?evento, in collaborazione con la Regione Veneto, la Banca Popolare di Verona e la Camera di Commercio di Verona, ha avuto luogo al Palazzo della Gran Guardia sabato 30 e domenica 31 gennaio 2016.

Informazioni sulle aziende partecipanti sul sito www.anteprimaamarone.it


AMARONE DELLA VALPOLICELLA: BRAND AMBASSADOR DEL TERRITORIO NEL MONDO MA SOPRATTUTTO VOLANO PER LO SVILUPPO DELL?ECONOMIA LOCALE E LA SUA VALORIZZAZIONE TURISTICA.

Verona, 30 gennaio 2016. Se l?estero rappresenta una componente fondamentale del mercato dell?Amarone, la mappatura di quello interno rivela una presenza importante di questo vino nel canale Horeca (25%) ed un ruolo altrettanto importante della vendita diretta in cantina che, sebbene sia pari a circa il 12% a livello medio di aziende, arriva a superare il 20% nel caso dei produttori più piccoli. Quei produttori che faticano ad arrivare agli scaffali della GDO, canale di vendita presidiato dalle aziende di maggiori dimensioni (con oltre 10 milioni di fatturato).

Un dato positivo, emerso dall?Osservatorio dei Vini della Valpolicella curato da Wine Monitor di Nomisma e presentato nel corso del convegno inaugurale di Anteprima Amarone 2012, che, come dice Christian Marchesini, presidente del Consorzio, ?conferma il ruolo di brand Ambassador del territorio nel mondo del Grande Rosso Veronese, ma soprattutto volano per lo sviluppo dell?economia locale e la sua valorizzazione turistica?.

?Secondo il 35% dei produttori, è la denominazione d?origine a rappresentare il principale fattore di successo dell?Amarone all?estero, prima ancora della notorietà del brand aziendale (lo pensa il 21%) e dell?origine italiana (15%)?, sottolinea Denis Pantini di Wine Monitor di Nomisma, ?In effetti, quasi 1 produttore su 2 ritiene anche che la zona di produzione rappresenti il principale fattore strategico su cui puntare per valorizzare maggiormente l?Amarone all?estero.?

Per le aziende, i mercati di punta sui quali vale la pena investire nella promozione dell?Amarone (e quindi sui quali si intravvedono prospettive di crescita) figurano Stati Uniti, Cina, Russia e Canada. Aree queste, assieme al Nord Europa, dove si concentra il 60% dell?Amarone della Valpolicella che varca i confini del Bel Paese. D?altronde, circa il 45% dei produttori ritiene che sui mercati esteri si riesca a spuntare un prezzo mediamente più alto a quello del mercato nazionale (1 produttore su 5 dichiara di ottenere prezzi più alti di oltre il 10%).

La percezione dei produttori trova conferma anche nelle statistiche. Stati Uniti, Cina e Canada figurano tra i primi mercati al mondo per valore di consumo di vini rossi oltre ad essere quelli che negli ultimi cinque anni hanno registrato le crescite più alte di tali valori, assieme proprio alla Russia. Non solo. Guardando alle prospettive di sviluppo per il prossimo quinquennio, sono gli stessi mercati ad evidenziare le crescite più alte.

Andando nel dettaglio del posizionamento e delle quote di mercato dell?Amarone all?estero, la Germania  (18%), la Svizzera (14%) e il Canada (13%) si configurano come i principali paesi di destinazione. A ruota seguono gli Stati Uniti (10%), la Scandinavia (principalmente con Danimarca e  Svezia) e il Regno Unito.

Proprio alla luce della rilevanza che questi mercati detengono, l?Osservatorio sui Vini della Valpolicella ha dedicato quest?anno un approfondimento sul consumatore canadese e sulle abitudini di comportamento che esprime nei confronti dell?Amarone. Dalla survey condotta da Wine Monitor di Nomisma su un campione di circa 1.200 responsabili di acquisto delle famiglie, è emerso un tasso di penetrazione dei vini rossi italiani pari al 44%, con i rossi della Valpolicella a quota 25% e, tra questi, l?Amarone con il 19%.

L?identikit del consumatore canadese interessato all?Amarone della Valpolicella lo descrive con un buon reddito familiare (oltre 75.000 dollari canadesi annui), con alto titolo di studio e che soprattutto e, per motivi diversi, ha viaggiato in Italia. Un elemento questo che conferma la strategicità della valorizzazione del territorio della Valpolicella ? come anche segnalato dagli stessi produttori ? nella comunicazione dei suoi vini attraverso alcuni tratti distintivi chiave quali: l?italianità, la capacità di abbinarsi con i cibi e il peculiare processo di produzione.

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[05/24/2008, 18:26] VinoClic a Terroir Vino
La Sorgente del Vino Invitiamo tutti gli editori, gli inserzionisti e le agenzie media a partecipare a Terroir Vino, la quarta edizione del meeting nazionale organizzato da TigullioVino.it, momento d'incontro tra operatori e appassionati del vino e mondo della comunicazione online nel settore wine & food. L'appuntamento ? per luned? 16 giugno a Palazzo Ducale a Genova e in tale occasione VinoClic avr? un proprio spazio espositivo tramite il quale sar? possibile approfondire le attivit? del network. Chiunque desiderasse fissare un appuntamento tra le ore 11.00 e le ore 22.00 di luned? 16 giugno, potr? farlo scrivendo a : info@vinoclic.it o telefonando al 347 2119450.
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[01/28/2016, 12:30] Vivino, i Wine Style Awards 2016

La Sorgente del Vino

La Sorgente del VinoVivino, la più diffusa app per recensire il vino dal vostro smartphone, ha appena compilato una pagina che raccoglie le classifiche dei migliori vini (selezionati tra oltre 100 categorie differenti) così come sono stati trovati sul mercato e recensiti da consumatori ed esperti.

La classifica di Vivino tiene conto delle etichette che hanno ottenuto almeno 50 recensioni ciascuna da parte degli utenti dell’app, e spazia sulle più diffuse categorie internazionali e italiane. Come tutte le classifiche, anche questa ha i suoi limiti ma, se non altro, è direttamente creata dagli utilizzatori di Vivino senza filtri o condizionamenti di editori o inserzionisti pubblicitari.

Certo, si notano assenze importanti in tutte le categorie, statisticamente non è certo un campione rappresentativo, ma questo è un pezzo del mercato reale e digitale, bellezza… La Sorgente del Vino

Divertitevi qui.

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[07/18/2025, 09:18] Air France punta su mixology d?autore: la nuova cocktail experience di La Premi?re by Matthias Giroud

Air France e Matthias Giroud: la collezione esclusiva di cocktail per La Premi?re

Eleganza in alta quota. Air France sigla una raffinata collaborazione con lo chef mixologist di fama mondiale Matthias Giroud, dando vita a una nuova collezione di cocktail ? alcolici, low alcol e analcolici ? serviti in esclusiva nella cabina La Premi?re.

Un omaggio all?arte della mixology francese, pensato per conquistare i palati pi? esigenti e raccontare l?eccellenza tricolore attraverso un linguaggio liquido, contemporaneo e sensoriale. Le nuove creazioni incarnano i valori fondanti di Air France: eleganza, piacere e rispetto.

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I tre Signature Cocktails a bordo di La Premi?re:

  • Belle ?poque: un cocktail amaro e agrumato, rivisitazione del Negroni con idrosol di arancia.
  • Parfum de France: dolce e fruttato, a bassa gradazione alcolica, ispirato al mondo del vino (Chardonnay e Moscato), con liquore al lampone e verbena.
  • L??veil: analcolico, speziato e rinfrescante, a base di succo di cranberry, lime, menta, zenzero e bouquet aromatico.

I cocktail sono serviti a bordo in calici su misura dal design esclusivo, all?interno di un cofanetto elegante che esalta l?esperienza di degustazione.

La gastronomia stellata in volo

La nuova cocktail experience arricchisce ulteriormente l?offerta gourmet della cabina La Premi?re, dove i passeggeri possono contare su una cucina firmata dallo chef Arnaud Lallement (3 stelle MICHELIN) e dessert curati dal MOF e World Pastry Champion Angelo Musa.

A completare l?esperienza, la cantina di bordo ? selezionata da Xavier Thuizat, Meilleur Sommelier de France 2022 e Head Sommelier dell?H?tel de Crillon.

Durante l?estate, La Premi?re ? disponibile in partenza da Parigi Charles-de-Gaulle verso le seguenti destinazioni: Abidjan, Dubai, Los Angeles, Miami, New York JFK, San Francisco, San Paolo, Singapore, Tokyo Haneda e Washington DC.

La Suite La Premi?re: il massimo del lusso in volo

La Sorgente del Vino

La nuova suite La Premi?re, progressivamente introdotta a bordo di alcuni Boeing 777-300, rappresenta il vertice del comfort e del design.

Dotata di cinque finestrini privati, include:

  • una poltrona ergonomica con imbottitura memory foam,
  • una chaise longue trasformabile in vero letto matrimoniale da 2 metri,
  • tendaggi oscuranti a tutta altezza per una privacy totale.

Ogni elemento ? pensato per offrire un’esperienza su misura, che accompagni il passeggero in ogni fase del volo: dal relax alla cena, dal riposo alla contemplazione del cielo.

 

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Chi ? Matthias Giroud?

Conosciuto come L?Alchimista, Matthias Giroud ? uno dei pi? influenti mixologist a livello internazionale. Dopo gli esordi nei cocktail bar del gruppo Buddha Bar, ha fondato il laboratorio creativo L?Alchimiste.

Oggi firma esperienze uniche per hotel di lusso e chef stellati, combinando ingredienti da tutto il mondo (ha oltre 150 aromi nella sua collezione personale) e seguendo una filosofia eco-responsabile e zero-waste.

?Non creo per me stesso, ma per chi deguster?? ? il suo mantra.

www.altissimoceto.comil tuo punto di riferimento per l’eccellenza nel viaggio e nella gastronomia di lusso.
#LaPremiere #AirFrance #AltissimoCeto #LuxuryCocktails #MatthiasGiroud #HauteMixology #TravelInStyle

La Sorgente del Vino

Quando l?arte della mixology incontra l?eccellenza dell?h?tellerie aerea, nasce un?esperienza sensoriale che ridefinisce il concetto di volo di lusso.
Air France presenta una nuova collezione di cocktail esclusivi, creata dal visionario mixologist Matthias Giroud, riservata ai passeggeri di La Premi?re, la sua cabina di prima classe simbolo di raffinatezza e savoir-faire francese.
Un viaggio nel gusto ad alta quota, tra infusioni esotiche, botaniche rare e tecniche d?avanguardia, pensato per trasformare ogni sorso in un ricordo indelebile.

Claudio Sacco Alias Viaggiatore Gourmet – Instagram: @viaggiatoregourmet

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[12/30/2008, 09:28] E che vinca la scuola borgognona
La Sorgente del VinoOgni tanto mi si chiede: "A cosa deve somigliare un Bardolino?". La risposta ? ovvia: "A un Bardolino". Ma l'affermazione cos? ovvia non ?, in realt?, se c'? chi ? costretto a domandare quale sia il punto di riferimento.
E allora lascio la parola a quel che scrive la guida Vini d'Italia, targata Gambero Rosso & Slow Food, in poche, ma secondo me del tutto significative righe scritte, credo, da Nicola Frasson.
Quste: "Interpretare la corvina, protagonista assoluta dei rossi veronesi, come fosse un pinot nero, trasmette al vino una splendida espressivit? aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida".
Ecco, credo che qui ci sia dentro tutto.
Primo: "interpretare la corvina". S?, i veronesi son maestri dell'uvaggio e pi? ancora della cuv?e, e il disciplinare del Bardolino (come quello del Valpolicella) prevede pi? uve. Ma talvolta - mica sempre - son uve che poco o nulla aggiungono, e semmai qualche volta tolgono, alla bellezza espressiva della corvina coltivata sulle colline moreniche gardesane, ch? l? la corvina s'esprime in maniera del tutto diversa che nelle vallate valpolicellesi. E dunque s?: che si faccia pi? o meno uvaggio o cuv?e, ? la corvina l'anima del territorio. Una delle matrici del terroir. E va interpretata.
Secondo: "intrepretare la corvina come fosse un pinot nero". Lo sto dicendo e scrivendo da anni: il punto di riferimento de vigneron bardolinisti ha da essere la Borgogna. Mica per imitazione: il Bardolino deve somigliare a s? stesso. Ma per filosofia. E la filosofia ? quella dei Borgogna pre infatuazione americana (diciamo fino agli anni Ottanta) e post risveglio dalla sbornia parkeriana (diciamo gli ultimi cinque anni). Il Borgogna cio? che non punta a un colore che non ? suo, e dunque s'accontenta di tonalit? leggere, a volte cristalline. Il Borgogna che rifiuta il tannino eccessivo, e dunque rifugge dal legno marcato. Il Borgogna che ha il fruttino di bosco, e la fragolina e il lampone, in bell'evidenza, e sotto una speziatura che affascina. Il Borgogna che non crede che l'acidit? sia negativa, se ben calibrata.
Terzo, dunque: "iterpretare la corvina come fosse un pinot nero per tasmettere al vino una splendida espressivit? aromatica fatta di frutti di bosco e pepe, leggerezza gustativa, sapidit? e tensione acida". Aggiungo solo: pi? fragolina a nord, pi? ciliegia a sud, e comunque, a partir dall'estate, chiodo di garofano, cannella, pepe, e una bella freschezza che d? slancio al frutto e alla spezia. Ecco: questo ? il "mio" Bardolino. Il Bardolino che risponde al richiamo del terroir e di nient'altro. E poco importa il resto, davvero.
Se cos? fosse (e cos? confido che sar?, e gi? un bel manipolo di produttori cos? fa), davvero per il bevitore curioso sar? difficile resistere al fascino d'un rosso "che si beve". O almeno, quest'? la mia opinione.
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[01/01/1970, 00:00] Quando dietro la querela si nasconde la censura (facciamo un blog-vegno?)
Non volevo scomodare la libert? di espressione, ma mi tocca. Perch? scopro che la rete ? piena di persone querelate da Luigi Moncalvo e perch? la querela ? ormai un atto politico, un esercizio di potere basato su una...
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[06/03/2008, 22:04] Una semplice torta di mele

Sul nostro blog, maisazi.com, pubblichiamo tanto ricette, spesso proponendo dolci e creme. Noi ci diamo da fare per inventare nuove proposte, ma alla fine scopriamo che le persone vogliono qualcosa di semplice, come la torta di mele di Gioi e quella di copertina75, sempre alle mele.

Queste due ricette, da poco pubblicate, sono tra le pagine più visitate del nostro blog, assieme alla Torta Caprese, che ha la palma di pagina più letta in assoluto. Segnale evidente di come si orientino i gusti dei nostri utenti e monito per chi sta ai fornelli.

Giusto sperimentare, quindi, ma ricordiamoci anche delle tradizioni e dei ricordi che abbiamo della nostra fanciullezza. A volte una torta è importante non in quanto buona, ma perché si porta dietro un ricordo importante, un momento felice, un giorno di festa, un traguardo giovanile raggiunto.

In questo caso, poi, la semplicità è massima. Le due torte di mele proposte da Gioi e copertina75 sono ai limiti del minimalismo, ma piacciono sempre. Io non sto a ripetervi le ricette, dato che potete facilmente leggerle sul blog alle pagine che vi ho indicato.

Se avete voglia, preparatele con qualche variante, comunicandoci poi il risultato. In particolare, provate ad aggiungere qualche ingrediente che estenda i profumi, che in un dolce non sono mai troppi. Potreste anche pensare a qualche altro ingrediente corollario che completi la mela o faccia contrasto con essa. Non scostatevi troppo dalla ricetta, però, perché la snaturereste.

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[07/11/2008, 08:20] Provocazione: coprire le vigne valtellinesi per tutelare i vititicoltori?

La Sorgente del VinoNella Valtellina del vino che domenica ha purtroppo subito una violenta grandinata che ha colpito soprattutto, e duramente, i vigneti della Sassella attorno a Sondrio (Arpepe e Fondazione Fojanini tra i pi? colpiti), e ha toccato i territori di Montagna, Albosaggia e Caiolo, si registra, come si pu? leggere da questo articolo pubblicato nelle pagine di Sondrio del quotidiano La Provincia, (vedi qui allegato Sciopero vigneti) una presa di posizione assolutamente provocatoria. Un vero sasso nello stagno. L?autore ? il direttore della Fondazione Fojanini Graziano Murada, che ha proposto una sorta ?di sciopero della vista dei vigneti al fine di valorizzare quello che sta a monte della qualit? dei vini valtellinesi e di riequilibrare il rapporto tra produzione e vendite?.
Lo ha fatto, come si pu? leggere anche in quest?altro articolo (vedi qui allegato
lavoro in vigna ) di Daniela Lucchini, in occasione della cerimonia premiazione della ventiquattresima edizione del Ciapel d?Oro che assegna riconoscimenti a viticoltori valtellinesi che si sono particolarmente distinti.
Murada ha lanciato la sfida a nascondere dietro teli bianchi il tesoro dei terrazzamenti, per la maggior parte coltivati da piccoli produttori e le prime risposte sono state molto positive, sia da parte dei viticoltori che dal presidente della Fondazione Fojanini, nonch? direttore di Provinea, Introini, fino ad Alberto Marsetti, presidente della Coldiretti e al mondo politico.
In un intervento pubblicato sul sito Internet Valtellina on line, il presidente della Provincia di Sondrio Fiorello Provera ha dichiarato: ?
E bravo Murada! Il direttore della Fondazione Fojanini, nonch? sindaco di Albosaggia, ha messo ancora una volta il dito nella piaga, sottolineando come, a fronte di 8 milioni di bottiglie consumate annualmente in provincia di Sondrio, la gran parte sia rappresentata da vino prodotto fuori di qui. E? scoraggiante constatare che su una produzione provinciale di circa 3 milioni e mezzo di bottiglie di qualit?, anche eccellente, 400mila rimangano invendute?.
Dati innegabili e verissimi, ma vagheggiare una sorta di ?autarchia? come fa il presidente leghista della pi? settentrionale delle province lombarde dichiarando ?l?Amministrazione Provinciale ha scelto di dare contributi unicamente a sagre, iniziative e feste che utilizzino vino locale. Un piccolo segno, ma significativo della nostra attenzione ai viticoltori e all?intero comparto vitivinicolo?, per tentare di recuperare l?attenzione dei consumatori valtellinesi verso i vini locali (che spesso qualitativamente lasciano a desiderare e profumano ben poco di Nebbiolo di montagna e scarsamente testimoniano uno stile produttivo e un?identit? valtellinese?), non mi sembra proprio la migliore soluzione.
Come dice bene Marsetti ?al di l? delle provocazioni dobbiamo piuttosto perseverare perch? il trio composto da territorio, ambiente ed agricoltura sia il vero punto di forza della nostra valle?. E perch? la viticoltura ed i vini valtellinesi sappiano stare sul mercato, con una loro precisa identit?, senza forme di assistenzialismo, con un orgoglio produttivo che ancora oggi fa spesso difetto.

P.S.
Claudio Introini, direttore di Provinea mi scrive in merito agli interrogativi da me espressi ieri sull?attivit? della Fondazione che dirige: ?Caro Ziliani, rispondo con piacere alla domanda che poni nel blog circa l’attivit? di ProVinea. ?Per la candidatura UNESCO ProVinea sta procedendo alla stesura di un documento di analisi storico-comparativa che deve dimostrare agli ispettori ICOMOS l’unicit? e l’eccezionalit? della nostra viticoltura. Intanto stiamo cercando in ogni possibile modo di sensibilizzare l’INTERA filiera produttiva a che si renda conto che condizione indispensabile al riconoscimento a patrimonio UNESCO e alla sua spravvivenza ? avanti a tutto la garanzia che il terrazzamento vitatato sia, oggi e pi? ancora in futuro, mantenuto EVOLUTIVO e VIVO.
E’ un impegno che viticoltori, vinificatori-trasformatori e istituzioni locali devono sottoscrivere per valorizzare attraverso l’unicit? del territorio e la sua conoscenza la specificit? dei vini ivi prodotti. Di tutto questo avr? per? grande piacere di parlarne in occasione di un prossimo eventuale incontro. Cordialmente Claudio Introini?.
Attendiamo con fiducia l?incontro e ulteriori notizie?

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[05/16/2008, 08:29] Wine Time

La scorsa settimana ero a Roma per alcuni impegni di lavoro. Uno di questi impegni si ? concluso con aperitivo cena e digestivo al Wine Time, wine bar e ristorante vicino a Castel Sant’Angelo. Questo bel locale si trova infatti in Piazza Pasquale Paoli.

Come aperitivo, ho preso un paio di Negroni. I miei compagni di merende (Alessio, Angelo e Elena: i primi due sono tra i coautori di Drink a drink, Elena invece ogni tanto scrive anche qui su Di vino & cibo) invece si sono scolati un paio di Americani (che Bacco abbia piet? di loro).

Quando Alessio ed Elena ci hanno lasciati per rientrare in Toscana, Angelo mi ha chiesto se volessimo cenare l? o cambiare ristorante. Dato che al Wine Time avevo cenato un anno fa (anche in quell’occasione, Angelo presente) e quindi ricordavo che si mangiava molto bene, ci siamo fermati.

E cos?, tra un bel tagliere di formaggi e salumi ed un filetto di manzo (rigorosamente grondante sangue), ci siamo riempiti la pancia e sollazzati lo spirito (e magari Angelo nei commenti mi ricorder? che vino ci siamo scolati…).

Per finire in bellezza la serata, due bicchieri di Macallan Fine Oak 18.

Se volete leggere qualcos’altro sul Wine Time, potete leggere un post scritto da Angelo su Drink a drink.

Per finire, le informazioni utili:
Wine Time
Piazza Pasquale Paoli, 15 - 00186 - ROMA
Telefono e fax: (+39) 06.68.75.706
E-mail: wine@winetime.it
Chiuso la domenica.
Orario di apertura: dalle 12.00 alle 02.00

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[11/09/2008, 22:15] Il Bardolino al Tg1
La Sorgente del VinoM'? successo di parlare del Bardolino al Tg1 stasera, in prima serata.
Il telegiornale della rete 1 Rai ha infatti mandato in onda un servizio di Anna Scafuri dedicato al Novello, vino "di stagione".
Nel montaggio ? stato inserito anche un mio intervento registrato mercoled? scorso a Verona nel corso dell'Anteprima Novello al palazzo della Gran Guardia (l'immagine che correda questo post ? tratta dal sito internet del Tg1).
Parlando di macerazione carbonica, ho detto di come questa tecnica in fondo esalti quei caratteri fruttati - lampone, fragolina di bosco. fragola, mora, ciliegia acerba - che sono anche le caratteristiche salienti del Bardolino.
Insomma: il Novello pu? riuscire a dare un'idea delle prerogative del Bardolino, anche se di questo resta una versione baby, una sorta di giocattolino stagionale, in attesa dell'uscita dei vini della nuova annata.
Nel corso del medesimo servizio ? stato intervistato anche Gianni Zonin, leader della maggior azienda vinicola privata italiana, che ha parlato della leadership veneta nel campo del Novello.
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[01/01/1970, 00:00] Dagustazione al Bar Caffetteria del corso a Biella
Venerdi 28 marzo il bar "Caffetteria del Corso" di Biella ha proposto ai propri clienti l?aperitivo serale con i vini della zona del Roero.
Alla serata era presente Massimo, uno dei collaboratori di Terradeivini, che cogliamo l?occasione di ringraziare per la disponibilità che ci ha offerto nel partecipare a questa degustazione. Dove c?è odore di vino Terradeivini và!
L?aperitivo è stato organizzato in modo da offrire al cliente l?opportunità di scegliere il semplice assaggio gratuito oppure un bicchiere di uno dei vini proposti pagando un piccolo obolo.
A disposizione sul bancone erano stati preparati diversi spuntini, salatini e tortini di ogni genere. Dal numero di persone entrate nel locale si può dire che l?iniziativa è stata molto apprezzata. E questo fa ben sperare che presto ci possa essere una replica della serata.
Due i punti vincenti del successo dell?aperitivo. In primo luogo il locale si trova in una delle più importanti vie di commercio cittadino biellese, "Via Italia".
In secondo luogo i titolari del bar, Severino e Orietta, si sono dimostrati molto ospitali e hanno saputo rendere la loro "caffetteria" un ambiente confortevole ed accogliente. Un aspetto, questo, in grado di dare ovviamente una marcia in più alle iniziative di questo genere.
Per chi volesse andare a trovare Severino e Orietta il Bar Caffetteria del Corso si trova in Via Italia 50 a Biella.
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[07/02/2008, 17:44] Rag? di maialino allo spiedo e molto altro
Il risotto mantecato alla cannella e parmigiano con ragù di maialino allo spiedo era mondiale, perfetto, da concorso e noi abbiamo goduto non poco pensando che era valsa la pena partire da Roma alle 7,30 in treno, fare il cambio...
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[05/09/2008, 12:50] Indici
Per tenere sotto controllo lo sviluppo vegetativo della vite nel corso della stagione, gli agronomi sono soliti ricorre agli indici pedoclimatici. Tali indici sono solo elaborazioni numeriche delle condizioni del pedoclima, cio? dell'insieme delle condizioni fisiche e chimiche dello strato superficiale del terreno, dipendenti dal clima stesso. Fra le grandezze fisiche e chimiche che normalmente si prendono in considerazione, la temperatura T in prossimit? del suolo ? probabilmente la pi? importante. Prima di proseguire con questo post, pregherei l'incauto lettore di scaricare e leggere quanto riportato in questo link. Lo so, sono pigro, ma quantomeno chi non ha trovato l'argomento interessante, pu? tranquillamente transitare su un altro blog.
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[06/07/2007, 16:43] Vino dei Blogger #7: Tabula Rasa - Molinelli
La Sorgente del Vino

Avrete capito leggendomi che ho una particolare predisposizione per i vini dei Colli Piacentini.
Perch? le mie radici affondano in quella terra, che non ? pi? Lombardia ma non ? ancora Emilia piena, terra di mezzo per eccellenza. Un non luogo geografico, potrei dire, terra di confine da sempre un po' combattuta tra l'essere di "qua" o di "la". E come tutte le terre di confine, foriera di eccellenze in tutti i campi. Nelle persone, nel cibo (Piacenza ? l'unica provincia Italiana ad avere tre DOP nei salumi: pancetta, salame e coppa) e nel vino.

Perch? il terroir dei Colli Piacentini non ha nulla da invidiare ad altre zone. Il substrato ? bene o male lo stesso che dalle Langhe scende gi? verso i colli Tortonesi, attraversa l'Oltrepo', percorre la provincia di Piacenza e si butta verso Parma e Bologna. Terreni di marne argillose e calcaree, del periodo tortioniano e elveziano, fondi marini emersi (e lo si pu? capire camminando nelle campagne intorno a Castell'Arquato, dove si trovano pi? conchiglie che a Rimini) dove solo questioni storico-culturali e climatologiche hanno "sviluppato diversamente" la viticultura rispetto a zone pi? blasonate.

Se a questa predisposizione naturale aggiungiamo anche un attento lavoro sia sui vitigni tradizionali -i due del taglio piacentino in primis e la malvasia- che su quelli meno conosciuti, raggiungiamo punte di eccellenza.

E' il caso del vino in questione, il Tabula Rasa dell'azienda Agricola Molinelli di Ziano Piacentino, che va oltre all'essere autoctono. E' di fatto l'uva di famiglia. Vitigno riscoperto in maniera casuale nei vigneti di famiglia negli anni '60, ? stato fatto analizzare da varie universit? alla ricerca delle sue origini ampelografiche, senza risultato. Si ? quindi provveduto a stilare una nuova scheda, a cura del Prof. Fregoni dell'Universit? di Piacenza, "brevettando" cos? una nuova tipologia, l'uva Molinelli, appunto, forse frutto di un incrocio tra Sauvignon e uva americana, e coltivata franca di piede.

Imbottigliato come Vino da Tavola per ovvie ragioni, il vino si presenta con un colore giallo paglierino tendente al dorato, molto acceso e vicino a quello di alcuni Riesling alsaziani. Il naso di prima battuta ? un po' monocorde ed eccessivamente piacione, ma con un po' di pazienza esce la complessit? del vino fatta di note fum?e, di mostarda e di ghiaia bagnata ma non eccessive e austere, anzi, al naso persiste una rotondit? sorprendente, quasi da vino con un certo residuo zuccherino. In bocca una sopresa, lama di acidit? a tenerlo vivo, sparisce il dolce apparente che si avvertiva al sostituito da una grande sapidit?, quasi salina. Finale sauvignoneggiante, forse un po' amaro e non lunghissimo, ma penso di pi? non si possa proprio chiedere a questo campione anche nel rapporto qualit? prezzo. E il 2006, assaggiato dalla botte, ? ancora pi? strutturato e sorprendente. Lasciamolo in cantina qualche anno, e vediamo cosa ne viene fuori.

E se avete tempo, fate un giro in cantina: l'incontro con Ginetto Molinelli, una forza d'uomo con un'energia e una determinazione che hanno in pochi, vale da solo il viaggio!
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[01/01/1970, 00:00] Blog chiuso
Questo blog ha chiuso definitivamente il 20 novembre 2007. Tutti i post pubblicati fino a quel giorno rimangono on line....
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[05/08/2008, 16:37] Il Comm. Ensale entra nel network
La Sorgente del Vino Vincenzo D'Antonio entra in VinoClic con il suo "Il Comm. Ensale", blog dedicato a quelle soste gastronomica che dopo cena consentono il pernottamento a km zero. Ecco come si presenta Vincenzo : "Ci si pu? definire oggi, nel XXI secolo, patrioti ? Io ritengo di s? e molto degnamente, allorquando diamo al termine la sua valenza dolce e giammai patriottarda. Ecco, allora, come definirei lo starter di questo blog: il patriottismo dolce che mi pervade, la sana voglia che ho di arrecare il mio piccolo contributo a chi, negli USA, si accinge a pianificare il suo trip to Italy. Il mio target, sia chiaro, non ? costituito dai neofiti. E' doveroso e normale che costoro, in viaggio di prima volta, optino per le mete imperdibili e magari, scotto di noviziato, si affidino all'ombrello rassicurante di un tour operator." La presentazione completa su VinoClic
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[01/01/1970, 00:00] Monferrato Rosso Carla e Oreste 2006 - Rinaldi Vini
Dall'instancabile forza creativa e passione di Andrea e Paola Rinaldi, nasce questa nuova creazione, il Monferrato Rosso Carla e Oreste, dedicato ai loro genitori, frutto di un assemblaggio di due variet? che in molti casi hanno dimostrato di potersi legare e dare ottimi risultati...
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[09/10/2008, 09:45] Primi esperimenti di restyling

La Sorgente del Vino

Ricordate questo post dove parlavo della necessit? di rifare TigullioVino.it ? Alla fine, ho optato per la conservazione del brand e l'unica via possibile che ? la dinamizzazione a pezzi del sito a partire dal nuovo con un lavoro in gran parte mio e di mia moglie e in parte di tecnici qualificati per il riassetto della parte tecnologica e di cms ma al risparmio, cos? come fa il calzolaio con le sue scarpe. Il "vecchio" rester? online ma solo parte di esso verr? reinserito nel nuovo cms che ancora comunque non esiste perch? si fa tutto a manina, ancora per un po'.

Al momento ho solo cominciato a giochicchiare con la homepage per vedere l'effetto di un nuovo layout pi? ampio, con meno link, l'eliminazione di alcune parti poco utilizzate e un focus specifico su quello di cui tigulliovino si occupa pi? da vicino: i test delle campionature olio e vino, le news, gli eventi, l'informazione enogastronomica atteaverso la sua nutrita ciurma di collaboratori. Soprattutto scompare del tutto la parte legata ai servizi (totalmente demandata alla nuova struttura VinoClic).

Il resto del sito ? per il momento tutto uguale a prima e probabilmente rester? tale ancora per un pezzo, almeno finch? non riuscir? a concentrare parte degli investimenti sulla dinamizzazione delle aree principali, quindi ancora un po' di pazienza.

Per?..
Mi piacerebbe avere un feedback sul nuovo assetto e sull'idea di concentrare le energie sulla parte dei contenuti e dei test aziende (anche in funzione del meeting annuale). Tutta la roba che vedete ora in homepage ? ancora messa a manina, ma se tutto questo funzionasse dinamicamente e le rubriche attuali diventassero luoghi di conversazione allora forse il tutto diventerebbe pi? interessante no ?

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[09/22/2008, 11:27] Un sommelier di ...Charme

La Sorgente del Vino

"Charme Sommelier" ? un prestigioso appuntamento AIS dedicato agli aspetti pi? glamour del mondo del vino e giunto quest'anno alla sua seconda edizione.

I sommelier pi? fascinosi dell'anno sono Elisa Dilavanzo e Jgor Marini, appartenenti rispettivamente alla delegazione di Rovigo e di Verona.
Sono stati scelti fra i 20 Sommelier finalisti - selezionati alle serate di Roma, Milano e Palermo - che ieri sera si sono sfidati al Relais Duca di Dolle di Bisol, nel cuore delle colline del Prosecco.

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[09/09/2008, 04:05] My week in review
Strappo's had a hell of a week. May I vent? Posso sfogarmi? (It means "may I vent"). 1. He went out to dinner 26 times. He enjoyed one. 2. He vowed to drink less. He has, a tad. His life is not redeemed regardless. 3. He came down with shingles. I believe this is the modern name for one of the afflictions with which Yahweh smote Job. Well forgive him for being a Gay-American for Obama. Job is the one on the ground being covered in angelic effluents . ....
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[05/20/2008, 11:40] La noce moscata

La Sorgente del VinoQuanti di voi usano la noce moscata? Io spesso, o almeno ogni volta penso possa starci bene. Questa adorabile spezia mi sembra che spesso sia utilizzata solo nelle solite ricette: quando si fa la besciamella, in alcuni dolci oppure quando si fanno le polpette o i tortellini.

Questa spezia originaria dell’Indonesia, con il suo inebriante profumo dovuto alla presenza di un olio aromatico, può donare ai cibi delle note veramente particolari.

Una ricettina veloce, in cui la noce moscata dà un notevole contributo in termini di esperienza olfattiva è il mango nello stagno. Si taglia il mango a pezzi non troppo piccoli, lo si mette in una ciotola e gli si versa sopra una parte di aperol, una di ginger ed infine si grattuccia a piacere (io tendo ad abbondare) la noce moscata.

Se mentre preparate questa simpatica e voloce, oltre che gustosissima, ricetta avete degli amici con voi, farete una magnifica figura se macinerete la noce moscata con un macinino professionale molto carino. Penseranno che siete dei veri cuochi :p Provare per credere!

Sto parlando del macina noce moscata della Ad Hoc, che potete acquistare su Granshop.it.

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[05/02/2007, 10:40] Un Cuore di ristorante


Fine aprile di allegria e gita a Roma, città di eterna bellezza e fascino ammalliatore, a trovare due grandi amici: Giuseppe (nella foto mentre si gusta un Habana autentico...), ricercatore...

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